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Autore: AlekHiwatari14    05/03/2016    5 recensioni
La vita di Marinette è molto turbata e stressante, ma anche ricca di emozioni. E proprio per questo che annota sul suo diario segreto dove parla dell'uomo dei suoi sogni, ovvero Adrien. Ma un giorno, il diario viene smarrito e la sua identità rischia di essere scoperta. Chi lo ruberà e Marinette riuscirà a riprenderselo? Beh... è un mix di emozioni contrastanti ciò che scoprirà, ma per sapere tutto nei minimi dettagli, non vi resta che leggere. Buona lettura.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2





"Il mio diario. E' scomparso!"Replicò Marinette facendosi aiutare da Alya a cercarlo in classe. La povera Marinette non sapeva che il destino era girato a suo favore facendola avvicinare al ragazzo che aveva sempre ambito. In quel momento, Adrien entrò e la trovò a cercare il diario. Vedendola preoccupata e sapendo chi fosse davvero, decise di farsi avanti e darle il diario.
"Marinette..."Chiamò avvicinandosi aprendo la cartella e afferrando il diario, ma appena la vide voltarsi si bloccò. Lo sguardo della ragazza che si voltava verso di lui lo gelarono completamente lasciandolo a bocca aperta. Era completamente diversa ai suoi occhi sapendo che fosse la Ladybug che aveva sempre amato. Le parole gli rimasero alla gola. Possibile mai che fosse così innamorato di Ladybug da imbambolarlo completamente? 
"Adrien..."Chiamò anch'ella. Quello scambio di sguardi e quei cuori palpitanti erano impossibili da gestire, tanto che Adrien rimase lì a guardarla sorpreso. Il tempo intorno a loro sembrò essersi fermato, ma a sbloccarlo ci fu Chloè che si buttò tra le sue braccia.
"Adrien! Che stai facendo lì?"Domandò vedendolo dinanzi alla sua rivale che la guardava stranito.
"Ehm...nulla. La vedevo cercare e mi chiedevo cosa avesse perso."Finse mettendosi una mano dietro al collo. E mentre Marinette cercava di dirgli del diario, entrò la professoressa e i due dovettero andare ai loro posti.  Adrien era terribilmente amareggiato. Non sapeva che fare. Era la prima volta che gli capitava una cosa del genere. Alla fine delle lezioni, Marinette andò verso Chloè cercando informazioni sul suo diario.
"L'hai preso tu. Ne sono sicura! Ho trovato un unghia finta nello zaino, lo stesso che avevi tu ieri."
"Non so di cosa stai parlando. Non prenderei mai qualcosa che è misero e senza valore, vero Sabrina?"Chiese facendosi spalleggiare dalla sua amica che annuì.
"Avanti, Marinette. E' solo un diario!"Cercò di rassicurare Alya, ma non ci riuscì.
"Solo un diario? Lì c'è la mia vita!"
"Ma comunque non possono aprirlo senza la chiave, non è così?"Ribettè Alya facendole venire in mente del cofanetto che l'avvolgeva.
"Hai ragione. Probabilmente mi sto preoccupando per nulla."Ma al suo ritorno a casa non trovò neanche la chiave.
"Maledizione! E' mai possibile che sia così sfortunata?"Incominciò ad urlare la povera Marinette presa dal panico buttandosi sul letto sconfitta. Ormai chiunque avesse preso il suo diario era a conoscenza della sua realtà. Doveva solo sperare in un miracolo.

Intanto Adrien cercava di farsi coraggio, ma non ci riusciva. Doveva dare il diario a Marinette, ma non aveva il coraggio. Sopratutto dopo aver letto il suo diario e aver scoperto la parte più intima e segreta della ragazza.
"E' mai possibile che non ci sei riuscito? Perchè non gliel'hai dato?"
"Non lo so. Il suo sguardo mi ha ipnotizzato."Rivelò al suo kwami mentre si sedeva sul letto della sua camera guardando il diario della ragazza che aveva tra le mani con sguardo spento, per poi aggiungere:"Sono un idiota. Non avrei mai dovuto leggerlo."
"Su via, almeno adesso sai chi è la tua Ladybug."
"Si, ma... come faccio a ridargli il diario ? Se sa che l'ho letto non vorrà più vedermi e non lo metto in dubbio. Anch'io lo farei."Spiegò disperato, ma quella disperazione dovette metterla da parte. Un nuovo attacco da parte di Papillon fece tremare il suolo e dovette mettersi all'opera per aggiustare la situazione. In quel momento ebbe un idea. Quale modo migliore quello di ridargli il diario tramite Chat Noir e svelargli la sua identità? Dopotutto ora che lui sapeva di lei era equo che anche lei sapesse di lui. Così prese tra le mani quel diario e andò da Ladybug che già sembrava aver provveduto alla cosa.
"E' stato abbastanza facile stavolta."Disse la ragazza avvicinandosi alla spilla della malcapitata vittima di Papillon per distruggerla. Chat Noir arrivò lì in quel preciso istante vedendo Ladybug in grave pericolo. L'albero che era nel parco dove Ladybug stava per deakumizzare la vittima si ruppe andando su di lei. Chat Noir, preso dal panico e dalla paura di perdere la ragazza proprio ora che sapeva chi fosse, non ci pensò due volte ad utilizzare il suo cataclisma salvandola e disintegrando l'albero.
"Va tutto bene?"
"Si, grazie. Ma potevo farne almeno."Rispose Ladybug prendendo il suo yoyo.
"Ma come? Ti ho appena salvato e tu mi dici che potevo farne almeno?"

Chat Noir era confuso. La guardava raccogliere l'akuma e trasformarla in farfalla perplesso. Poi incominciò a pensare al diario. Era più che ovvio perchè lo rifiutasse. Lei non sapeva la sua identità e se l'avesse saputo probabilmente le cose tra di loro sarebbero cambiate. Con quel pensiero nella testa e il sorriso sulle labbra, Chat Noir andò verso Ladybug che se ne stava andando.
"Ladybug! Aspetta!"
"Mi spiace. Non ho tempo. Tra meno di qualche minuto ritornerò normale e lo sai come la penso."
"Ehm..si, ma non credo abbia molto importanza."
La ragazza, sentendo quelle parole, incominciò ad insospettirsi, ma non poteva rivelare la sua identità.
"Scusa, questo discorso lo affronteremo qualche altra volta. Ci si vede!"E con questo fuggì via con l'aiuto del suo yoyo ritrovandosi a tornare normale giù ad una metro desolata. 
"Fortuna che non mi ha vista nessuno. Se Chat Noir avesse insistito probabilmente mi sarei fatta scoprire prima del tempo."Mormorò a Tikki che subito la rispose:"Beh...adesso non ci resta che cercare il tuo diario."
"Già, chissà chi lo avrà."Sospirò abbattuta girando l'angolo del vicolo imbattendosi in Chat Noir. Ebbene, Marinette non sapeva che quel ragazzo l'avesse seguita, ne che tantomeno avesse lui il diario.
"Eccoti qui! Pensavo di non trovarti più."
"Ehm...cercavi me? Perchè mai Chat Noir dovrebbe cercarmi?"Domandò confusa. Il ragazzo si avvicinò e le mostrò il diario che aveva tra le sue mani.
"Questo basta secondo te?"
Vedendo il diario nelle mani di quel gattaccio, Marinette cercò di riprenderselo, ma Chat Noir lo allontanò da se.
"Ridammelo subito!"
"Sai, è notevole come parli di me in questo diario. E poi, c'è quell'Adrien. Chi è? Il tuo ragazzo?"Chiese facendole l'occhiolino facendola andare nel pallone.
"C-cosa? No...cioè si...cioè no!! OH!! Maledizione! Chat Noir, ridammi il diario e piantiamola con questa storia."
"Ok, ma solo se diventi la mia ragazza."
"Chi? Io? Scordatelo! Anzi, sai che ti dico? Puoi tenertelo. Non mi interessa più."Disse allontanandosi dal ragazzo, ma Chat Noir, con un balzo, la bloccò il passaggio della strada ritrovandosi dinanzi a lei.
"Su, via. Lo sai che ti amo, perchè  non vuoi stare con me?"
"Senti, ascolta. Io non posso e sopratutto non voglio stare con te, hai capito?"
"Ma...Marinette..."
"Avanti, ammettilo. Non puoi essere innamorato di me. Tu sei innamorato di Ladybug, ovvero dell'idea che ti sei fatta di lei."
"Marinette, credimi. Non ho mai conosciuto nessuno come te. Sei ingegnosa, creativa, indipendente. E' vero. Sei un pò maldestra, ma mi piaci così come sei.  Perchè non lo capisci?"
"Comunque sia, mettiamo in chiaro una cosa. Io non amo te e poi, da come avrai capito guardando il mio diario, io amo Adrien. Lui è l'unico con cui voglio uscire e conoscere, per questo non ho intenzione di trovare altri ragazzi. Il mio cuore appartiene a lui dalla prima volta che l'ho visto. Va bene così?  Quindi, se mi fai il piacere, sparisci e lasciami in pace una volta per tutte!"Esclamò riprendendo il diario dalle mani del ragazzo che era scioccato dalla rivelazione fatta dalla ragazza.

Marinette si stava allontanando e Chat Noir, sentendo che i sentimenti erano reciproci, ma la ragazza non aveva intenzione di ascoltarlo, fece qualcosa di istintivo. Non si sa cosa lo spinse, forse il suo cuore che continuava a battere veloce, la paura di perdere la ragazza che amava oppure il tintillio dell'anello che annunciavano gli ultimi secondi rimasti prima di ritornare normale, ma Chat Noir la prese per la mano bloccandola e tirandola a se per poi baciarla proprio mentre la trasformazione in Chat Noir spariva rivelando la sua identità. Vedere il volto di Adrien che era sotto quella maschera fu un colpo enorme. Lo sguardo di Marinette divenne ancora più sorpreso ritrovandosi baciata dal ragazzo che aveva sempre desiderato. I due si staccarono e Marinette era tremendamente confusa. Mille pensieri incominciarono ad affollare la sua mente. Come reagirà a quell'assurda rivelazione? Accetterà quell'assurda realtà a lei tanto strana o fuggirà? Scopritelo nel prossimo capitolo.


   
 
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