Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Meggs_    06/03/2016    1 recensioni
Rose non aveva mai avuto paura di stare davanti a una folla, di parlare in pubblico o di esprimere la sua opinione. Rose non aveva mai conosciuto la tipica timidezza che caratterizza i bimbi, lei andava sempre in giro a testa alta.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rose Weasley era sempre stata, fin da piccola, una bimba e poi una ragazza sicura di s'è. Essere stata al centro dell'attenzione, non solo dei suoi genitori e della sua famiglia, ma di tutti i media inglesi, fin dalla nascita l'aveva resa capace di essere razionale, di non lasciarsi abbindolare da nessuno, e tutto ciò l'aveva resa fin troppo cinica e fredda per una ragazzina della sua età . 
Rose non aveva mai avuto paura di stare davanti a una folla, di parlare in pubblico o di esprimere la sua opinione. Rose non aveva mai conosciuto la tipica timidezza che caratterizza i bimbi, lei andava sempre in giro a testa alta. 

Ma ora, in quella sala immensa, gremita di studenti e professori, con quelle spettacolari decorazioni e quel soffitto magico, ora Rose non era più tanto sicura. 
-Weasley, Rose!
Il suo nome rimbombò per tutta la sala, subito si levò un chiacchiericcio incuriosito dai ragazzi, e da alcuni professori, a sentire quel cognome così importante, ma non fu per questo che Rose improvvisamente non riuscì più a razionalizzare con calma, come era suo solito.
Adesso Rose era quasi spaventata, era spaventata da quel cappello, così innocuo a prima vista, ma che avrebbe deciso una parte fondamentale della sua vita. 

Sentì le sue gambe muoversi in direzione dello sgabello, che era stato appena lasciato libero da un suo coetaneo, che non conosceva, smistato in Tassorosso. Nel tragitto i suoi occhi incrociarono quelli del cugino, Albus, il suo migliore amico, seduto al tavolo di Grifondoro, dove l'aveva mandato il cappello pochi minuti prima. 
Accanto a lui c'era il fratello maggiore, James, entrambi la salutarono con larghi sorrisi e segnali di incoraggiamento. 
Grifondoro.
La scelta più facile e la più ovvia, quella sicura, dove non potevi sbagliare. Avrebbe continuato quello che era un marchio di fabbrica della sua famiglia, sarebbe stata in una casa piena di persone che le volevano bene e che l'avrebbero sempre aiutata. Ma era la scelta giusta, la migliore, per lei? Che poi, chi voleva prendere in giro? Per quanto lo desiderasse, non sarebbe stata lei a scegliere la sua casa, ma uno stupido cappello. 

A dispetto dei suoi pensieri, il suo sguardo continuò a vagare per la sala finché, al tavolo dei Corvonero, incrociò quello di Vicky Weasley, sua cugina, che la salutò sorridente. 
Corvonero. La culla dei saggi e pacati studiosi, i più arguti. Non sapeva perché, ma aveva sempre pensato che i Corvonero fossero tutti persone abbastanza noiose, troppo diligenti per i suoi gusti, troppo schematiche. Non che sua cugina fosse così, ma l'idea che le aveva dato quella casa era quella, e non poteva cambiare opinione da un momento all'altro. 

Aveva quasi raggiunto lo sgabello quando vide la faccia del suo amico di infanzia, Frank Paciock, spiccare in mezzo al tavolo di Tassorosso. Quest'ultimo la salutò con un occhiolino e i pollici in su, ad incorraggiarla. 
Tassorosso. La casa dei leali di cuore e dei lavoratori. Decisamente non la sua casa, trovava tutti i Tassorosso un po' degli ingenuotti, la riteneva una casata quasi inutile, a dirla tutta, per quanto conoscesse molti che ne facevano parte e le stessero tutti simpatici. 

Si accasciò sullo sgabello con le gambe molli e le mani sudaticcie. Non aveva mai provato emozioni del genere prima d'ora. Si sentiva impotente, e probabilmente lo era. Prese in mano il cappello, un po' pallida in viso, ma non poté trattenersi dal lanciare un ultimo sguardo all'ultimo tavolo, quello più a destra, che non aveva ancora degnato di un'occhiata. Sguardo che andò a legarsi con un paio di occhi blu appartenenti niente meno che a Scorpius Hyperion Malfoy, il figlio di Draco, acerrimo nemico dei suoi genitori e dello zio Harry. Negli occhi del ragazzo non c'era alcun tipo di astio o diffidenza, solo un pizzico di curiosità e qualcos'altro, che Rose non riuscì a identificare. 

Serpeverde. Non l'aveva mai presa in considerazione come casata in cui finire, ora che ci pensava. Non sapevo molto sui Serpeverde, nè tantomeno conosceva nessuno di loro. Dopo che i Mangiamorte erano stati tutti catturati, la casata verde argento era stata inizialmente presa di mira, ma a poco a poco anche i Serpeverde erano riusciti a farsi rispettare di nuovo ed ora i pregiudizi nei loro confronti erano quasi del tutto scomparsi. Non che l'antica rivalità fra le case si fosse estinta, tutt'altro, ma non si basava più sulla famiglia di appartenenza. Si diceva che fosse la culla degli ambiziosi, furbi e intraprendenti. 
In fondo, avrebbe potuto rispecchiarsi benissimo in quelle caratteristiche. 
'Dai, non sarebbe così male finire in Serpeverde.'

E fu proprio quello il suo ultimo pensiero prima di calarsi il cappello in testa, senza staccare gli occhi da quelli di Scorpius Malfoy. 
Subito il verdetto di quel maledetto cappello, che aveva sempre odiato, rimbombò nella sala come un colpo di cannone. 
SERPEVERDE. 
E così Rose Weasley iniziò la sua vita tra le mura di Hogwarts. 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Meggs_