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Autore: The_Lock    07/03/2016    1 recensioni
A grande richiesta, il secondo capitolo della saga It's Up to You. Ashley è una matricola che si trasferisce nel campus St. Collins. Tra confraternite e segreti, il gioco interattivo ritorna: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'It's up to you!'
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ST JUDE HOTEL, ore 01:15

 

Madison schiacciò il pulsante rosso, eliminando così la chiamata, e alzò gli occhi, incrociando quelli interrogativi di Logan. Il ragazzo non capiva cosa stava succedendo, ma aveva una terribile sensazione addosso; sensazione amplificata dal fatto che il Timer continuava a scorrere all'indietro e non si fermava.
“Perdonami...” pianse Madison, lasciando cadere il cellulare e coprendosi il volto, mentre il timer scoccava gli ultimi secondi. Logan si agitò sulla sedia e provò a slegarsi, ma i nodi erano assai stretti e le mani erano legate dietro allo schienale, quindi impossibili da muovere.

Logan lanciò un ultimo sguardo disperato verso Madison, ma la ragazza scoppiò a piangere perché c'erano così tante emozioni contrastanti nel suo animo: paura, rimorso, ansia e odio. Anche dagli occhi di Logan sgorgarono delle lacrime mentre il ragazzo capiva cosa stava accadendo e allora, rassegnato, smise di dimenarsi.

Il Timer scattò e il corpo di Logan si irrigidì, mentre delle scintille uscivano dalla macchina e lui iniziò a tremare, preso dalla scarica elettrica e dalle labbra prese ad uscire una schiuma densa che colò lungo il mento fino al pavimento.

Madison non seppe dire quanto durò quella scossa, ma quando terminò, il corpo di Logan si ammosciò e la testa del ragazzo rimase appesa al collo come un peso inerte. Inorridita dalla visione, Madison lasciò sfuggire un urlo e iniziò a correre lontano da quella visione, dalla prova concreta di aver lasciato morire un suo conoscente.

 

Jason ed Ashley si trovavano nel corridoio del primo piano. Poiché il fumo e le fiamme erano scaturite altrove, i ragazzi potevano godere di più ossigeno e meno fumo, ma l'ambiente si stava saturando velocemente del fumo velenoso e del calore.
Jason trovò una porta antincendio non lontana dalla fine del corridoio e provò ad aprirla ma, ovviamente, era bloccata, allora la prese a spallate nel tentativo di buttarla giù.
“Vado a cercare qualcosa che possa aiutarci!” disse Ashley, entrando in una stanza a metà corridoio nella speranza di trovare qualsiasi oggetto contundente che avrebbe aiutato entrambi nel sfasciare la porta.

Jason rimase vicino alla porta e diede dei piccoli colpi all'uscio per vedere se avesse un punto debole, ma le sue orecchie furono distratte dal rumore di passi veloci che conosceva abbastanza bene. Si voltò e vide comparire la sagoma di Madison.

“Jason...” mormorò la ragazza con un miagolio e corse verso Jason, abbracciandolo. Jason rispose all'abbraccio con tutta la forza che aveva in corpo perché vide l'aria sconvolta di Madison- sapeva quanto la ragazza fosse una tipa tosta e vederla così gli procurava solo pensieri spaventosi su ciò che aveva visto.

“Dove sono gli altri?” domandò Jason e Madison fece di no con la testa.
Il ragazzo impallidì e rimase a bocca aperta.

“Freddie?” chiese, e Madison rimase in silenzio; “Tristan?” e ancora, silenzio; “Logan?” e Madison abbassò la testa.

Jason si tappò la bocca e trattenne la lacrime a stento, mentre la notizia che nessuno a parte loro tre erano sopravvissuti anche se, per quanto ne sapeva, Linsday poteva essere ancora viva e vegeta.
Jason si appoggiò alla parete e si aggrappò come fosse l'unica ancora di salvezza a sua disposizione.

Un impeto di odio prese il sopravvento verso questo mostro che era l'assassino: stava giocando con loro così come un gatto gioca con il topo; ma il suo flusso di pensieri fu interrotto quando il suo cellulare squillò. Il ragazzo lo prese con aria rassegnata e vide con curiosità che l'assassino gli aveva inviato un video.

Jason cliccò su Play e vide la morte di Logan: vide Madison ferma e immobile a pochi passi da Logan attaccato a quello che sembrava un apparecchio elettrico. Jason strinse il pugno e per poco non spaccò il cellulare a metà.

Si voltò e guardò Madison con occhi di fuoco.

“Che c'è?” domandò la ragazza con un filo di voce.
“L'hai lasciato morire...” ringhiò lui con le lacrime agli occhi, “Hai lasciato morire Logan, il mio migliore amico...”

“No, Jason, è più complicato di quel che sembra!” disse lei, indietreggiando e rimanendo con le spalle al muro.

“Brutta... puttana!” disse, e le braccia di Jason scattarono e le sue mani si chiusero a pinza sulla gola di Madison.

“Ja...son!” mormorò la ragazza, poiché poca aria entrava ed usciva dalla sua gola.
“Come hai potuto? COME?” urlò, strattonando la ragazza. Madison rimase con gli occhi spalancati e supplicava Jason con lo sguardo, ma il ragazzo sembrava posseduto da una forza invisibile ed era irriconoscibile.
 

Ashley si affacciò dalla porta e vide quell'orribile scena. Vide Jason afferrare con forza il collo di Madison e stringerlo come fosse un foglietto di carta, mentre la ragazza si dimenava sempre meno.

Ashley iniziò a sudare mentre pensava a cosa fare.
Ormai era evidente: Jason non era ciò che lei pensava lui fosse. Aveva ucciso Michael e aveva fatto quel bel teatrino sui sensi di colpa e, per quanto ne sapeva lei, avrebbe potuto uccidere gli altri mentre lei non era con lui.
Aveva trovato un piccolo candelabro sul comò della camera e avrebbe potuto salvare Madison. Ma aveva un solo colpo: se avesse colpito Jason e non lo avesse messo al tappeto, allora il ragazzo se la sarebbe presa con lei e magari Madison non avrebbe avuto la stessa premura di salvarla, lasciandola morire tra le grinfie di Jason.
Poteva perfettamente scappare, lasciando che Madison morisse ma, in ogni caso, lei sarebbe stata la prossima. Cosa poteva fare? Non lo sapeva ancora, ma doveva decidere in fretta poiché Madison già si stava irrigidendo.

 

A) Ashley salva Madison
B) Ashley scappa  


Carissimi e carissime,
siamo agli sgoccioli qui. C'è un incendio, c'è un assassino (chi sarà?), c'è Jason che sta strozzando Madison... ho ansia persino io! Ringraziamo Pandi34 per le scelte fatte nello scorso capitolo e adesso concentriamoci su questa unica scelta di importanza capitale. 
Che voi abbiate capito o meno chi sia l'assassino poco importa: adesso si tratta di salvare Madison. Volete che Ashley intervenga o preferite che scappi via, mettendosi al sicuro? 
Manca poco, alla fine quindi fate attenzione! 
Un abbraccio
The_Lock

  
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