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Autore: FunnyYoungMe    07/03/2016    2 recensioni
Kyuhyun deve ritrarre qualcosa/qualcuno e, quando vede Jongwoon, ha un'illuminazione: lui sarà la sua opera d'arte!
"Si rese conto che Jongwoon aveva un bellissimo viso, allungato e magro, e la pelle era perfettamente curata. Si ritrovò a fissare le labbra del ragazzo, che erano sottili e rosse e... ed invitanti."
Consiglio l'ascolto di "I am beautiful with you" di Halestorm durante la lettura
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Ryeowook, Yesung
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~~Jongwoon non riusciva a togliere lo sguardo da quello di Kyuhyun. Continuavano a fissarsi e nessuno dei due sembrava intenzionato a interrompere il contatto.
Jongwoon incuriosiva Kyuhyun. Voleva vederlo nel suo ambiente quotidiano, e soprattutto, voleva conoscerlo meglio, conoscere i segreti che si celavano dietro quell’apparenza perfetta. Ma magari continuare a guardarsi negli occhi non serviva a quello scopo.
Jongwoon, invece, era stato ipnotizzato: il castano aveva uno sguardo magnetico e lo faceva sentire speciale. Sapeva di essere rosso in viso e sperava che gli altri pensassero che era dovuto al caldo del ristorante.
- Siete pronti per ordinare?- domandò il cameriere a Jungsoo.
- Certo Zhoumi.- rispose il professore con un sorriso affabile sulle labbra.
I ragazzi al tavolo cominciarono ad ordinare mentre Heechul parlava col proprietario del locale, un suo amico. I due mantenevano lo sguardo fisso su Jongwoon e Kyuhyun e mentre Heechul guardava male il castano, l'altro gli sorrideva gentilmente.
Kyuhyun non si rese conto di quegli sguardi: era troppo intento a guardare il rossore sulle guance di Jongwoon.
Taerin, vedendo il suo amico comportarsi così, temendo che potesse spaventare il ragazzo moro, gli tirò un calcio agli stinchi.
- Porca..!- esclamò Kyuhyun prima di mordersi la lingua. Si girò a guardare Taerin. - Devi dirmi qualcosa, Rin?-
- No.- rispose lei, senza dimenticarsi di mimare con le labbra “smettila di fissarlo; inquieti”.
Kyuhyun non le rispose. Era troppo occupato a massaggiarsi il punto colpito. Il tutto senza perdere d'occhio Jongwoon, che spostava lo sguardo da lui a Taerin sorridendo. Lo sguardo di Kyuhyun si incupì quando uno degli amici di Jongwoon, un adone palestrato, si era avvicinato a Jongwoon e lo aveva abbracciato da dietro.
- Woon~ie.- disse il ragazzo all'orecchio di Jongwoon.
- Dimmi Siwon.-
- Mi è mancato tanto romperti le scatole in questi giorni.-
- Sfigato.- commentò Heechul facendo la linguaccia a Siwon.
- Diva, sei solo geloso che io ho un fratello da spupazzarmi.-
- Oh caro Siwon, ho altri da spupazzare.- ribatté Heechul girando la testa verso il proprietario del ristorante. - Vero, Hannie?-
Lo sguardo di Kyuhyun si era alleggerito a quelle ultime frasi. “È suo fratello?! Evvai!”, pensò Kyuhyun tornando a guardare Jongwoon, che in quel momento aveva preso a parlare con Ryeowook e Taerin.
- Taerin, come fai ad essere amica di Kyuhyun?- domandò Jongwoon, veramente curioso di sapere la risposta.
- Oh. Ci siamo conosciuti quando eravamo più piccoli, quando lui era ancora un botolo di cucciolosità. Da lì in poi, non ci siamo più separati.-
- Ma le sue ragazze non sono gelose di te?- domandò Donghae, attaccandosi al braccio di Eunhyuk in modo possessivo.
- Ecco…- cominciò a dire lei, senza guardare Kyuhyun.-... La maggior parte di loro non erano storie serie e poi… non volevano andare contro Kyu.-
All'argomento “ragazze di Kyuhyun”, Ryeowook era arrossito, non tanto perché aveva assistito alla scena di Kyuhyun che lasciava la sua ragazza, quanto per quello che aveva sentito dopo, in bagno.
- Wookie, stai bene?- domandò Eunhyuk, cercando di bere senza staccarsi di dosso Donghae.
- Eh? Oh sì, sono solo un po’... Uhm… accaldato.- mentì il ragazzo senza guardare Kyuhyun.
Ryeowook non sapeva se informare Jongwoon o meno di quello che aveva sentito in bagno. La riteneva una cosa troppo intima. Però riguardava anche il suo migliore amico. Il ragazzo non si era reso conto di aver cominciato a battere le dita di una mano sul tavolo, e a mangiucchiarsi le unghie dell'altra mano fino a quando Taerin non gli posò una mano sulla sua e con l'altra tolse la mano del ragazzo dalla bocca.
- Non fare così.- sussurrò Taerin prima di sorridergli caldamente.
- D'accordo.- disse il ragazzo sentendosi in imbarazzo.
- Wookie, hai fatto amicizia con una vera ragazza.- commentò Jungsoo sorridendo ai due. - È raro di questi tempi trovarne una come Taerin.-
- Hyunn~ie.- si sentì provenire dall'entrata.
Kyuhyun, sentita quella voce, si tese e cercò di non prestare attenzione alla ragazza. Ma Haejun fu più furba di lui e gli si fiondò addosso, posando la testa sulla spalla del ragazzo.
Jongwoon sentì lo strano desiderio di picchiarla ma, siccome era una ragazza, si trattenne. Ciò non significava, però, che non potesse guardarla male.
- Haejun?- disse soltanto Kyuhyun, senza voltare lo sguardo verso di lei.
- Sai, dovremmo parlare. Insomma, quella di oggi non era una discussione. Era più una…- Haejun alzò lo sguardo e lo fissò su Jongwoon. -... Una gara di urla.-
“Devo andarmene da qui. Devo… picchiare qualcosa. Ora!”, pensò Jongwoon prima di alzarsi dalla sedia e andare in bagno, seguito da un Ryeowook piuttosto preoccupato. L'amico, infatti, aveva visto il moro adombrarsi e che la rabbia aveva sostituito la tristezza nei suoi occhi.
Heechul, con una sola occhiata, aveva capito la situazione tra i due ragazzi, anche se non sapeva che Kyuhyun e Haejun non stavano più insieme. Ma non voleva che qualcuno giocasse con Jongwoon o che qualcuno, come quella ragazza lì, se la prendesse con lui. Per cui si girò a guardare la bionda, che contraccambiò lo sguardo.
- Sei una troia.- commentò Heechul con un sorriso sulle labbra.
Il suo commento lasciò tutti i presenti basiti, soprattutto Kyuhyun che finalmente si era riscosso dall'ira che aveva provato verso Haejun quando aveva visto Jongwoon alzarsi rapidamente dalla sedia.
- Tu.. Come..- cercò di dire la ragazza.
- Oh no, non sprecare il tuo fiato con me. Ma soprattutto, non inquinare la mia aria; voglio respirare aria pulita.- ribatté Heechul.
- Staccati da me e seguimi.- mormorò Kyuhyun a Haejun tetramente dopo essersi tolto di dosso le braccia della ragazza.
Haejun rimase un attimo attonita da quella reazione ma, dopo essersi ricordata di come la stava trattando il ragazzo biondo, si riscosse dai suoi pensieri e si allontanò dalla sedia di Kyuhyun, consentendogli di dirigersi verso l'esterno del locale.
Ryeowook, dopo aver seguito Jongwoon ed averlo visto rinchiudersi in bagno, era tornato nella sala e aveva assistito alla scena tra Heechul e la ragazza e poi le parole di Kyuhyun. Aveva tantissima voglia di seguirli fuori ma doveva far uscire Jongwoon dal bagno.
- Yesung, stai bene?- domandò Ryeowook davanti al cubicolo dove si era rintanato l'amico.
- Certo Wookie, adesso esco.- rispose il ragazzo aprendo la porta ed uscendo.
- Senti Yesung, devo dirti qualcosa. Non so perché te lo dico però… penso tu debba saperlo.-
- Cos'è Wookie?-
- Prima stavo passando vicino all'aula di scienze perché avevo dimenticato qualcosa nell'armadietto e ho visto Kyuhyun e la ragazza.-
- Ehm, e allora?- domandò Jongwoon, inarcando il sopracciglio e sperando che la storia non prendesse la piega che pensava.
- Ecco.. Lui le stava dicendo che la lasciava ma lei si rifiutava e, quando Kyuhyun le ha voltato le spalle, lei ha urlato “Se è per quella… baldracca, sappi che non avrai mai una possibilità con lui!”.- mimò Ryeowook lanciando all'amico uno sguardo significativo.
- Wookie, non capisco cosa tu voglia dirmi.- disse Jongwoon, arrabbiato per quella frase che la ragazza aveva urlato a Kyuhyun.
- Poi sono andato in bagno e… non mi aspettavo ci sarebbe entrato anche Kyuhyun, quindi non era mia intenzione spiarlo.- cominciò a dire rapidamente il più piccolo.
Vedendo lo sguardo interrogativo dell'amico, Ryeowook decise di chiarirgli le cose e gli raccontò quello che aveva sentito.
Jongwoon spalancò la bocca. Non riusciva a credere a quello che aveva sentito. Cioè, stavano parlando di Mr. Apatia in persona, Cho Kyuhyun l’artista indifferente a qualunque cosa non fosse arte. “È impossibile abbia fatto quello pensando a me”, pensò Jongwoon guardando l'amico. Ryeowook però rimase serio, come se quello che avesse detto fosse la pura verità.
- Sei serio?-
- Yesung, non sono mai stato così serio in vita mia.- rispose il piccolo mantenendo lo sguardo su Jongwoon.
- Porca… paletta.- fu l'unica cosa che disse l'altro prima di uscire dal bagno e tornare al loro tavolo.


Jongwoon si sedette, notando l'assenza di Kyuhyun e lo sguardo nervoso di Taerin. Si sporse verso la ragazza dal suo posto e le sorrise.
- C'è qualcosa che non va?-
- Odio Haejun. Deve lasciarlo stare.- rispose lei tra i denti.
- Non vorrei intromettermi ma… Kyuhyun ha venti anni e penso sappia cosa fare con lei.- replicò Jongwoon.
Lei lo guardò incuriosita. - Come fai a sapere che ha venti anni?-
- È l'unica cosa che hai sentito?- domandò il ragazzo sentendo le guance colorarsi leggermente. Vedendo che Taerin non rispondeva e che, anzi, sorrideva, aggiunse: - Ho sparato una cifra. Insomma, non penso sia né più giovane né più vecchio di me.- mentì.
In realtà Jongwoon era andato nell'ufficio della segreteria, in un momento in cui le impiegate erano in pausa, e aveva sfogliato “accidentalmente” il file di Kyuhyun. Ma non l'aveva detto a nessuno e mai l'avrebbe fatto. Si vergognava di dirlo a qualcuno e non capiva ancora perché l'avesse fatto, quindi era meglio mantenere il segreto.
Comunque Taerin fece finta di credere alle sue parole ma aveva capito che c'era qualcosa sotto. Anzi, lei aveva capito che tra Kyuhyun e Jongwoon c'era qualcosa ma non pensava ci avrebbero messo tanto tempo per rendersene conto. “Saranno stati corteggiati almeno una volta nella loro vita!”, pensò lei guardando il leggero rossore che colorava le guance del moro. Fu in quel momento che decise che li avrebbe aiutati, magari chiedendo anche aiuto a Ryeowook.

- Ma che cazzo di problema hai?!?-  strillò Kyuhyun appena usciti dal locale.
- Non urlarmi contro! Ti avevo detto che me l'avresti pagata; questo è solo l'inizio.- replicò Haejun continuando a puntargli un dito contro. - Quel ragazzo lì, quel Jongwoon, non ti darà mai quello che ti davo io. Ti userà, si farà passare per il ragazzo che ha fatto diventare l’etero Cho Kyuhyun bisex e poi ti lascerà, dopo aver raggiunto la gloria.-
- Chiariamo una cosa: non sono stato solo con delle ragazze, chiaro?!? E secondo, chi ha mai detto che ti lascio per lui? Ti sei chiesta se a me interessa effettivamente lui? No. E sai perché? Perché tu sei egocentrica, e quello che hai appena detto che lui “mi farà”, è la stessa cosa che tu hai fatto a me. Andiamo, lo sai anche tu che stavamo insieme per un unico motivo.- disse lui allontanandosi da lei di qualche passo. - Se ti fa sentire meglio, dirò che sei tu che hai lasciato me. Ma non mettere Jongwoon di mezzo; lui non c'entra niente né con me né con te.- aggiunse infine, tornando dentro al locale e lasciandola da sola.
Haejun lo vide allontanarsi e sentì un peso sullo stomaco. Lei aveva cominciato la loro storia così, come un gioco dal quale entrambi avrebbero ottenuto piacere, ma alla fine si era affezionata a lui. Non aveva mai sopportato chi parlava male di lui per la sua apparente indifferenza perché lei sapeva che c'erano delle volte in cui Kyuhyun si apriva. Inoltre,  conosceva il Kyuhyun che era amico di Taerin e ogni volta che li aveva visti insieme si era sentita gelosa della loro complicità, della loro amicizia. Questo però non significava che si sarebbe fatta da parte tranquillamente. A lei Jongwoon non piaceva e non voleva che si avvicinasse a Kyuhyun. Se Kyuhyun doveva avere qualcuno al suo posto, lei non voleva fosse Jongwoon. “Ti farò vedere io, Jongwoon”, pensò Haejun mentre si allontanava dal locale e da Kyuhyun.

- Tutto a posto?- domandò Jungsoo a Kyuhyun non appena il ragazzo si sedette.
- Per cosa?-
- La tua ragazza. Spero non se la sia presa per quello che Heechul le ha detto.- spiegò il ragazzo preoccupato.
- Non è più la mia ragazza. E comunque no, non se l'è presa. Anche perché Heechul-ssi ha ragione.-
- Vedi? Io ho sempre ragione, Leeteuk hyung.- esclamò soddisfatto Heechul alzando le braccia in aria.
- Tu avresti sempre ragione?? Sarà vero quando gli asini voleranno.- commentò Siwon tra una forchettata di spaghetti e l'altra.
- Oh, ma tu non fai già il pilota?- domandò innocentemente Heechul prima di tirare fuori la lingua.
- Quella…- ribatté Siwon indicando la lingua dell'altro -... te la taglio.-
Durante quello scambio di battute, dopo aver risposto a Jungsoo, Kyuhyun aveva cercato lo sguardo di Jongwoon, che però guardava il piatto davanti a sé.
Jongwoon sapeva che Kyuhyun lo stava guardando. Lo sentiva. Ma non voleva alzare lo sguardo. Era troppo imbarazzato. Insomma, come si fa a guardare negli occhi la persona che si è fatta una sega pensando a te?? Di certo lui non ce la faceva. Sapeva che se avesse alzato lo sguardo o non si sarebbe più mosso o sarebbe diventato color pomodoro e avrebbe soltanto balbettato.
Dall'altra parte del tavolo, Kyuhyun non sopportava che il moro non lo guardasse. Gli mancavano quegli occhi scuri su di sé. Gli mancava vedere ogni tratto di quel ragazzo perché tutto ciò che lo caratterizzava lo rendeva perfetto ai suoi occhi. Solo quando vide Jongwoon alzare di scatto gli occhi spalancati su di lui, si concesse un piccolo sorrisino.
“Mi sta facendo… il piedino????”, pensò Jongwoon quando sentì un piede carezzargli le gambe. Aveva fatto l'errore di alzare la testa e guardare Kyuhyun e aveva visto che stava sorridendo. E non era un sorriso semplice. No, era un sorriso che diceva “voglio scoparti”. O almeno, così lo recepiva Jongwoon. Si sentiva battere il cuore a mille e sapeva che le guance stavano arrossendo. Sperava con tutto se stesso che nessuno, specialmente suo fratello, lo notasse. Purtroppo per lui, Jongwoon vide Heechul cominciare a sorridere mentre lo guardava per cui il batticuore prese a rallentare. “Magari è Heechul. Ma se anche fosse.. Che cazzo sta facendo?!?”, pensò tornando a guardare il suo piatto.
- Direi che è ora di presentarci, no? Insomma, è la seconda volta che ci troviamo a tavola insieme.- disse Kangin guardando i commensali.
Donghae alzò rapidamente la mano. - Io! Io! Voglio cominciare io.- esclamò il ragazzo tutto eccitato.
- Hae stai calmo. Non c'è nessun altro che stia reclamando il suo turno.- commentò Eunhyuk circondandogli la vita con un braccio.
- D'accordo. Allora…- cominciò a dire il ragazzo. -... Io sono Donghae e ho venti anni. Sto insieme all’acciuga seduta di fianco a me. E no, non intendo Kangin; lui è un orso.- riferì Donghae guardando il suo ragazzo dolcemente.
- Babo, non sono un’acciuga!- commentò Eunhyuk mettendo il broncio, guadagnandosi un bacio da Donghae. - Io sono Hyukjae, Eunhyuk per tutti, e ho ventun anni.-
- L'orso qui..- disse Kangin indicandosi e guardando Taerin -.. si chiama Youngwoon, Kangin per gli amici e ho ventun anni.-
Siwon, seduto alla sinistra di Taerin, guardò male Kyuhyun che, non appena sentì su di sé lo sguardo di qualcuno, rabbrividì e distolse lo sguardo da Jongwoon.
- Sono Siwon, fratello di Jongwoon e ho ventidue anni.- si presentò il ragazzo continuando a guardare male Kyuhyun.
- Io sono Taerin, sono amica di Kyuhyun e ho vent'anni.- disse la ragazza semplicemente.
- Ryeowook, amico di Jongwoon e anche io ho vent'anni.-
- Io sono Jongwoon e ho vent'anni.-
- Io sono Jungsoo…- cominciò a dire l'insegnante.
- Lo sappiamo chi sei, quindi non presentarti.- commentò Heechul sogghignando.
- Ma volevo dire che sono il fratello di Donghae!- sbuffò il maggiore facendo ridere tutti.
- Lo sappiamo che lo sei. Insomma, si nota che coccoli più lui di noi.- ribatté Kangin, guadagnandosi una gomitata da Donghae che era diventato rosso come un pomodoro.
- Continuiamo, sarà meglio.- constatò Siwon guardando Kyuhyun.
- Kyuhyun. Vent'anni.- disse Kyuhyun mantenendo uno sguardo di sfida su Siwon.
- Sai, potresti anche essere meno conciso.- fece notare Heechul. - Io, come voi tutti ben sapete, sono il magnifico e perfetto Heechul “e voi femminucce non potete farci niente” (cit. Yao di Mulan).- strillò Heechul alzandosi dalla sedia e girando su se stesso.
Tutti i ragazzi del tavolo - e non solo loro, ma anche lo staff del ristorante e i clienti - scoppiarono a ridere. Hangeng si avvicinò a Heechul, lo fece sedere e guardò prima Taerin poi Kyuhyun.
- Io sono Hangeng, proprietario del ristorante e ho ventiquattro anni come questo pazzo di Heechul.- si presentò il ragazzo cinese sorridendo ai due.
- Io sono Zhoumi, cameriere qui, cugino di Hangeng e ho ventidue anni.- esclamò il cameriere avvicinandosi correndo al tavolo.
Dopo le presentazioni, i ragazzi presero a mangiare di nuovo mentre chiacchieravano.
Taerin riusciva a parlare con tutti i ragazzi, ma una particolare attenzione la aveva per Ryeowook. Il ragazzo le pareva parecchio interessante e ogni volta che sorrideva, o addirittura rideva, anche lei sorrideva perché perdeva la testa in quei momenti. Lo riteneva troppo bello, gentile e premuroso per il suo bene.
Ryeowook, dal canto suo, non si rendeva conto delle attenzioni di Taerin. Era troppo concentrato a guardarla sorridere e arrossire alle battute che gli altri facevano. Gli passò inosservato, però, che lei continuava a cambiare atteggiamento con lui: mentre con gli altri era più diretta, sincera e aperta, con lui diventava timida e gentile.
I due ragazzi erano talmente immersi nei loro pensieri e interazioni, da non rendersi conto che Kyuhyun parlava con Jungsoo e Heechul mentre Jongwoon interagiva con Ryeowook e gli altri. Il tutto senza che Kyuhyun e Jongwoon non si scambiassero degli sguardi ogni tanto.
Jongwoon non ce la faceva più con quel continuo scambio di sguardi ma non riusciva neanche a non guardare Kyuhyun. Ogni volta che si girava, sentiva su di sé lo sguardo penetrante dell'altro, ma non sapeva a cosa attribuire quell'attenzione. Sapeva che Kyuhyun doveva avere un motivo per il continuo fissarlo - forse per il disegno che stava facendo - ma una parte di lui sperava che non lo facesse solo per quello e che ci fosse dietro un motivo più nascosto. Inoltre, ogni volta che si guardavano, Jongwoon sentiva un nodo allo stomaco, oltre a difficoltà a respirare normalmente, e c'era un unico pensiero fisso nella sua testa: “mi piace Kyuhyun”.
Kyuhyun, invece, era ammaliato da Jongwoon. Sentiva che non riusciva a fare a meno di guardarlo. Un pensiero si era fatto strada nella sua mente e lui continuava a scacciarlo: “è bellissimo”. Cercava di distrarsi parlando con Jungsoo e Heechul ma sentiva comunque qualcosa che lo spingeva a guardare il moro.

Erano arrivati al dolce tra risa – generati dai battibecchi tra Heechul e Siwon - e discorsi seri - Kyuhyun e Jungsoo -, mentre gli altri continuavano a parlare di tutto e di più.
Kyuhyun, nonostante il discorso con Jungsoo, aveva mantenuto lo sguardo fisso su Jongwoon e ogni tanto, “accidentalmente”, sfiorava le gambe del moro col piede.
Quelle azioni non passarono inosservate a Jongwoon, che continuava a sentire su di sé lo sguardo attento di Kyuhyun, come se fosse pronto a disegnarlo. Ma non passarono inosservate neanche a Siwon, che era sempre intento a fissare Kyuhyun conscio del fatto che quest'ultimo sapeva che lo guardava.
- Ragazzi, io purtroppo devo andare.- annunciò Taerin cominciando ad alzarsi.
- Oh. Uhm, vengo anche io. Cioè, devo andare anche io.- mentì Ryeowook senza guardare la ragazza.
Jongwoon era pronto a dirgli che non era vero che doveva andare, visto che dovevano uscire insieme, ma quando notò il rossore sulle guance dell’amico, decise di tacere.
- D'accordo.- rispose Taerin sorridendo. - È stato un piacere conoscervi.- aggiunse rivolta a tutti.
Taerin e Ryeowook uscirono tra gli sguardi non affatto sorpresi dei loro amici. Era ormai pensiero comune che tra quei due ci fosse qualcosa, anche se loro sembravano non rendersene conto.
Kangin sperava che Taerin non si rivelasse una persona come Kyuhyun, cioè asociale e taciturna con un'aura inquietante attorno. Jongwoon era solo contento per Ryeowook; sapeva che il sentimento che l'amico provava per lui era solo di amicizia, al massimo di fratellanza, quindi il fatto che si trovasse così bene con Taerin lo rassicurava. Donghae ed Eunhyuk.. Beh, erano troppo intenti a cercare di non saltarsi addosso per accorgersi delle possibili relazioni che si stavano instaurando. Siwon non vedeva altro che Kyuhyun, e non in senso positivo. Heechul sapeva e capiva tutto di tutti, per cui le sue azioni erano tutte mirate ad aiutare i suoi amici con i loro interessi. Kyuhyun, invece, non aveva occhi che per Jongwoon, quindi non aveva visto il rossore di Ryeowook; e poi, sapeva che a Taerin piaceva il ragazzo, quindi che uscissero dal locale non lo colpiva più di tanto.

- Ah Kyuhyun, prima che me ne dimentichi.- esclamò Jungsoo dandosi un colpetto sulla fronte. - La data di consegna del progetto l'ho spostata al prossimo mercoledì perché questa settimana non ci sono.-
- Devo dirlo agli altri?- domandò cauto Kyuhyun, spaventato che il professore gli dicesse di sì. A Kyuhyun non piaceva parlare coi compagni.
- Oh no, a quello ci pensano Donghae ed Eunhyuk.-
- Parlando di arte.- intervenne Kangin dirigendo lo sguardo su Jongwoon. - Cosa dovevi fare nell'aula di arte mercoledì?-
Jongwoon si immobilizzò. Non aveva detto a nessuno che Kyuhyun gli aveva chiesto di dipingerlo; cioè, nessuno oltre a Ryeowook. E non sapeva neanche come l'avrebbero presa. Pensava fosse abbastanza strano che un ragazzo che non ti conosce nemmeno ti chieda di posare per lui. Per non parlare del fatto che lo dipingeva nudo. A questo pensiero Jongwoon arrossì e Kyuhyun non poté fare a meno di sorridere.
Kyuhyun si girò verso Kangin, evitando di guardare Siwon, che pareva parecchio sorpreso. - Oh, ho chiesto a Jongwoon di venire perché gli ho chiesto di posare per me.-
A quelle parole Jungsoo alzò la testa di scatto. Aveva gli occhi e la bocca spalancati. Guardò prima Kyuhyun, poi Jongwoon. Infine diresse il suo sguardo su Siwon.
Siwon, che aveva bevuto un sorso d'acqua mentre Kyuhyun parlava a Kangin, rischiò di strozzarsi. Non poteva credere che suo fratello dovesse posare per quel… quel… “quel pervertito!”, pensò Siwon squadrando Kyuhyun prima di girare lo sguardo su suo fratello.
Jongwoon era arrossito ancor di più, se possibile. Ecco, Kyuhyun l'aveva detto e ora chi li avrebbe fermati i suoi amici. Un conto erano la EunHae e Kangin, un altro conto erano suo fratello, Heechul e Jungsoo. Stava morendo d'imbarazzo, anche se era grato a Kyuhyun per aver omesso le parole “posare nudo”.
- Tu.. Tu hai scelto Jongwoon?- domandarono sorpresi Jungsoo, Donghae ed Eunhyuk all'unisono.
- Sì.- rispose semplicemente Kyuhyun mentre tornava a guardare Jongwoon.
Lo sguardo “voglio scoparti” era tornato. Ma non era quello che preoccupava Jongwoon. Cioè, oltre a quello c'era il fatto che i suoi tre amici gli sembravano parecchio sorpresi, ma troppo. Come se ci fosse una motivazione particolare per la sua scelta.
Siwon non ce la faceva più. Guardava Kyuhyun come a volerlo ammazzare e sperava anche che non avesse toccato suo fratello. Quando decisero che era ora di pagare il conto, aspettato che Jongwoon se ne fosse andato con Donghae ed Eunhyuk, Siwon si avvicinò a Kyuhyun.
- Tu. Vieni con me.- gli ordinò all'orecchio prima di dirigersi verso la stradina laterale al ristorante.
Kyuhyun lo seguì in silenzio, anche se sapeva che la conversazione non gli avrebbe portato nulla se non qualche ingiuria.
Siwon si appoggiò alla parete del locale e aspettò che Kyuhyun lo raggiungesse. Quel ragazzino, dalla prima volta, non gli era piaciuto. Era troppo silenzioso, misterioso. Quando il ragazzo gli si parò di fronte, Siwon lo studiò.
- Cos'è ‘sta storia del ritratto?- domandò schietto.
- Il professore Park ci ha dato come progetto di ritrarre qualcosa.- rispose Kyuhyun calmo.
- D'accordo ma, perché mio fratello?-
- Oh, perché stavo pensando a cosa dipingere e tuo fratello è entrato in aula cercando il professore.-
- Non mi piaci, Kyuhyun.- ammise il maggiore incrociando le braccia.
- Non ti ho mai chiesto di piacerti.-
- E spero a te non piaccia Jongwoon.-
Kyuhyun rimase un attimo in silenzio. Gli piaceva Jongwoon? Certo, il lavoro era ritrarre qualcosa o qualcuno che ci piacesse, ma ciò non significava che il moro gli piacesse in senso romantico. Ma era anche vero che a pranzo aveva passato tutto il tempo a fissarlo, gli aveva fatto il piedino - e di sicuro Kyuhyun non l'aveva mai fatto ad altri - e aveva anche voluto baciarlo.
Mentre Kyuhyun sembrava perso nei suoi pensieri, Siwon ribolliva di rabbia. Da una parte sperava gli dicesse di sì, perché almeno poteva essere certo che non stava giocando con suo fratello; dall'altra parte, voleva dicesse di no, anche se avrebbe significato che stava solamente prendendo in giro Jongwoon.
Kyuhyun si riscosse dai suoi pensieri. - No.-. Aveva optato per mentire, o per quella che sembrava una mezza bugia. Non era ancora certo dei suoi sentimenti, e sicuramente il primo a saperlo non sarebbe stato il fratello del suo interesse.
- Brutto stronzo.- ribatté Siwon prima di tirargli un pugno in faccia.
Kyuhyun cadde a terra e posò la mano sulla guancia. D'accordo, aveva detto che non gli piaceva suo fratello ma… doveva per forza picchiarlo?!? Di solito i fratelli “chioccia” sarebbero stati contenti appreso che il tipo pazzo e strano non va dietro al fratellino.
- Non provare a giocare con mio fratello. Posso essere anche più violento di così.- annunciò Siwon prima di allontanarsi di fretta dal ragazzo.
C'era un'unica parola che girava nella mente di Kyuhyun al momento: “Giocare?!?!?”.

Jongwoon avrebbe voluto parlare con Kyuhyun dopo pranzo. Insomma, voleva sapere perché aveva passato tutto il tempo a fissarlo. Non gli dispiaceva, perché avere degli sguardi come i suoi che ti mangiano con gli occhi è un gran complimento al suo fisico. Però voleva capire se la sua era solo attrazione fisica o c'era qualcosa dietro. Quest'ultima opzione gli piaceva tantissimo.
Quel giorno, però, era lunedì e significava un'ora di posa prima di pranzo. Jongwoon era intenzionato a parlare con Kyuhyun. Doveva parlarci. Di certo non si aspettava di vedere Kyuhyun con, chiaramente, i segni di un colpo sul viso.

- Oh mio.. Kyuhyun-ah!- esclamò Jongwoon non appena l'altro gli fu abbastanza vicino.
- Dimmi Jongwoon-ssi.- rispose il castano posando la sua tracolla a terra di fianco al cavalletto.
- Che cosa ti sei fatto in faccia?- domandò il più grande. Voleva toccargli il viso per sentire se era gonfio.
Kyuhyun sembrò pensarci su prima di rispondere. - Mi credi se ti dico che ho colpito il viso contro la mensola sopra il mio letto?- fece un sorrisetto sghembo, quasi canzonatorio.
- Yah! Non fare il cretino. Quella non è una botta accidentale. Quello è il ricordo di un pugno.- ribatté il moro incrociando le braccia al petto.
- Senti, Jongwoon-ssi, è il mio viso e chi mi picchia e perché non devi saperlo, ok?- commentò freddamente Kyuhyun. L'ultima cosa che voleva fare era dirgli che suo fratello l'aveva picchiato.
- Non fare lo stronzo. Si chiama preoccuparsi per gli altri.- replicò Jongwoon sedendosi sulla sedia. - E puoi anche usare un linguaggio meno formale, con me; abbiamo la stessa età.-
Jongwoon era arrabbiato. Sapeva che Kyuhyun era un tipo freddo, indifferente e quant'altro ma negli ultimi giorni gli era sembrato un ragazzo normale. Cioè, un po’ chiuso e inquietante ma normale. Sospirò e si passò una mano tra i capelli, incurante dello sguardo incantato posato su di lui.
“Smettila di guardarlo!”, si ordinava Kyuhyun nella mente. Aveva passato un weekend da schifo, con tutto il viso che gli doleva e l'unico motivo per cui era andato a lezione quel giorno era stato perché doveva dipingere Jongwoon. Non sapeva perché, ma aveva pensato che il ragazzo ci avrebbe messo più tempo a sciogliersi e svestirsi completamente da solo, senza il suo aiuto. Per questo l'aveva sorpreso entrare nell'aula e trovare il moro già pronto. E ora non riusciva a fare altro che osservarlo.

Era passata mezz'ora da quando Kyuhyun aveva cominciato a dipingerlo e Jongwoon aveva voglia di parlare.
- Allora Kyuhyun…- si aspettò che il castano gli dicesse di tacere ma quello alzò solo il sopracciglio.
- Quando hai capito che volevi fare l'artista?- riprese sperando che gli rispondesse.
- E tu? Quando hai capito che volevi cantare?-
“Okay, non ci siamo! Perché mi rispondi con un'altra domanda?!?”, pensò Jongwoon scocciato. Non si rese conto che aveva sbuffato e aveva messo il broncio.
Vedendolo in quello stato, Kyuhyun si trattenne dal saltargli addosso. Come poteva un ragazzo essere tenero e sexy allo stesso tempo??
- A dieci anni sono andato al museo con la mia classe. Dopo aver visto i quadri e capito che dietro ognuno di essi c'era una storia e un sentimento… ho cominciato a disegnare.- disse osservando il viso di Jongwoon. Questi sorrise e lo guardò per un attimo.
- Io canto… da sempre. Sono cresciuto in casa da solo perché i miei erano spesso via. Passavo le mie giornate a canticchiare. Crescendo, ho cominciato a frequentare i cori più disparati.- confessò Jongwoon prima di arrossire. - Una volta, con un coro, siamo andati in uno strip club e solo dopo aver cantato… ci dissero che avevamo sbagliato posto. Il nostro era un coro gospel!- disse scoppiando a ridere.
“Come si fa a scambiare uno strip club per un posto dove vanno i cori?!”, pensò Kyuhyun mentre sorrideva. Non voleva ridere perché gli piaceva ascoltare la risata di Jongwoon.
- Che figura!- commentò Kyuhyun.
- Beh, almeno ci offrirono da bere e…- arrossì. - Comunque ci siamo divertiti tantissimo.-
D'accordo che avevano sbagliato locale, ma avevano fatto anche uno striptease per i ragazzi del coro? Al solo pensiero di ciò che aveva visto  Jongwoon, Kyuhyun si sentì male. Sapeva che il moro non era un ragazzino e che magari aveva avuto tante esperienze ma… Kyuhyun rabbrividiva pensando a quello perché per lui Jongwoon era innocente.
- Ehi Kyuhyun! Ti ho fatto una domanda.- strillò Jongwoon richiamando l'attenzione dell'artista.
Da quando aveva cominciato la sessione, Jongwoon aveva visto che Kyuhyun era un po’ tra le nuvole. Era per questo che aveva cercato di intavolare un discorso ma se l'altro ragazzo si perdeva nei suoi pensieri non era colpa sua. Certo, si aspettava un po’ più di attenzione.
- Scusami Jongwoon-ah. Stavo… meditando.- mentì Kyuhyun.
- Su cosa?- domandò Jongwoon sporgendosi sulla sedia e inclinando il capo.
Kyuhyun deglutì. - Oh, su alcune questioni.-
- Del tipo?- attaccò di nuovo Jongwoon, stavolta passandosi la lingua sul labbro.
Jongwoon non sapeva perché, ma voleva flirtare con Kyuhyun. Forse voleva vendicarsi per sabato a pranzo? Di certo non si aspettava che Kyuhyun si alzasse dal suo posto e si avvicinasse a lui. Si chinò fino a trovarsi allo stesso livello di occhi. Kyuhyun avvicinò il viso a quello di Jongwoon e a dividerli c'erano solo cinque centimetri di aria.
- Personali. E sul fatto che se non la smetti di fare così…- rispose Kyuhyun poggiandogli una mano sul ginocchio e passandogli una mano tra i capelli -... posso fare molto di più che un semplice “piedino”.- terminò la frase prima di alzarsi e tornare al suo posto.
“Che cavolo è stato quello?!?!”, strillò mentalmente tutto emozionato Jongwoon mentre cercava di calmarsi. Impresa impossibile, visto che era nudo e aveva su di sé lo sguardo penetrante del castano.
“Merda! Che cavolo ho appena fatto?!?!”, si questionò Kyuhyun mentre si sedeva e tornava al suo lavoro. Doveva raffreddare i suoi bollori ma non poteva. Doveva dipingere quel fantastico ragazzo davanti a lui.

   
 
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