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Autore: The_Lock    08/03/2016    1 recensioni
A grande richiesta, il secondo capitolo della saga It's Up to You. Ashley è una matricola che si trasferisce nel campus St. Collins. Tra confraternite e segreti, il gioco interattivo ritorna: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'It's up to you!'
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ST JUDE HOTEL, ore 01:35

 

Madison non credette ai suoi occhi quando vide Ashley brandire il candelabro e sbatterlo con discreta violenza sulla nuca di Jason. Il ragazzo cadde a terra stordito, lasciando perdere la gola di Madison permettendo così alla ragazza di respirare; ma la testa di Madison girava vorticosamente e le sue gambe erano deboli, allora Ashley prese l'amica per il braccio e insieme si allontanarono dal ragazzo.
“Non credevo mi avresti mai aiutata...” mormorò la mora con un filo di voce.
“Perché?” domandò Ashley, mentre insieme svoltavano l'angolo. Il calore era ormai infernale e l'incendio si era propagato per i piani superiori: tra poco l'albergo sarebbe stata una gabbia di fuoco ed i ragazzi dovevano ancora trovare una soluzione per uscire.
“Perché credevo fossi tu l'assassino.” ammise Madison guardando con serietà la ragazza. Ashley si fermò e ricambiò lo sguardo della leader della TPK.
“Gentile da parte tua.” mormorò Ashley ed insieme si incamminarono verso le scale della hall.
“Dove stiamo andando?” domandò Madison.
“A prendere la pistola che ho nascosto.” spiegò Ashley, ma notò che Madison si era fermata e stava fissando un punto dall'altra parte del corridoio. La bionda si voltò e le si gelò il sangue: l'assassino era lì, davanti a loro, all'inizio del corridoio.

“Quanti colpi hai nella pistola?” domandò Madison.
“Non lo so.” mormorò.
“Ok, io lo distraggo, tu vai a prendere la pistola.” disse Madison “Ti prego, fai in fretta...” e così dicendo si sganciò da Ashley e le due corsero lungo le scale.

 

Ashley curvò la sua direzione appena le fu possibile e corse verso il luogo dove aveva lasciato la pistola, mentre Madison correva verso il portone per acquistare più spazio tra lei e l'assassino. Anche questa volta l'assassino brandiva un coltello da cucina che luccicava con intensità spettrale.
“Che aspetti? Vieni a prendermi!” lo provocò Madison così da essere sicura di lasciare il tempo ad Ashley di recuperare la pistola.
L'assassino si mosse verso Madison ma all'improvviso ecco che comparve Jason alle sue spalle e gli saltò letteralmente addosso. L'assassino cadde sotto al peso del ragazzo ed i due presero a fare una lotta feroce. Jason lo prendeva a pugni e l'assassino rispondeva con altri ganci; si presero a calci e a gomitate ma entrambi erano pari di forza e di tecnica.
Madison faceva il tifo per Jason- momentaneamente era il male minore, per lei -e presto si unì alla lotta, dando insignificanti colpetti sulla schiena dell'assassino finché l'uomo non si stancò della sua presenza e la stese con un manrovescio.
Approfittando del calo di attenzione, Jason gli riservò un calcio alle costole ma l'assassino lo bloccò per la gamba e gli piantò il coltello nella coscia. Il ragazzo urlò ma non perse l'equilibrio allora fece leva sulla gamba libera e si slanciò, afferrando la maschera dell'assassino con presa salda e strappandogliela di dosso.

Sconvolto, Jason rimase a bocca aperta e cadde di schiena a terra, mentre Madison sopprimeva un piccolo urlo.

“LOGAN!” urlò, accucciandosi vicino a Jason come a cercare protezione.

 

Jason guardava Logan con occhi sgranati mentre gli si riempivano di lacrime e il suo cuore di vergogna e di offesa.
“Ma eri morto! T'ho visto morire!” disse Madison.

“No, tesoro... me la sono giocata bene, però.” sorrise, mostrando i denti bianchissimi e perfetti.
“Perché?” urlò Jason con i muscoli del collo tesi.
“E me lo chiedi?” domandò il ragazzo, guardandolo con puro odio.

Si udirono ulteriori passi e i ragazzi videro comparire Ashley con la pistola puntata e pronta a sparare. Ora anche lei tremava alla vista di Logan vestito come l'assassino e di Jason con un coltello ficcato nella gamba.
“Tu?” domandò Ashley, rimanendo a bocca aperta.
“Aspetta, biondina! Hai due colpi in quella pistola, ricordi? Che ne dici di ascoltare la mia versione?” propose, allontanandosi da Jason e da Madison con fare affabile.

“Non muovere un solo passo.” disse Ashley a denti stretti e Logan fece spallucce, facendo qualche passo indietro.

“Se proprio vuoi spararmi, fai pure. Ma sappi che non sono l'unico assassino, qui.” disse e guardò Jason e Madison con uno sguardo d'accusa.

“Cosa? Che stai dicendo?” domandò Ashley e Logan sorrise.

“Lascia che ti racconti, biondina.”

 

ST. COLLINS COLLEGE, un anno prima
 

Logan scese le scale insieme a Jason e i ragazzi si misero a fissare i nuovi arrivati. C'erano i classici ragazzi da confraternita con l'orologio costoso al polso e la polo di marca che ricopriva le spalle muscolose; Logan non poté fare a meno di sentire un lieve senso di nausea nel vedere tutte quelle matricole fatte con lo stampino, quando i suoi occhi si fermarono su quelli azzurri e limpidi di un ragazzino.
I due si guardarono per pochi secondi, ma Logan- fresco della rottura con Linsday -sentì qualcosa dentro; come se lo stomaco si fosse contratto all'improvviso. Quella notte, Logan non dormì perché continuava a pensare a quei due occhi.
Per il primissimo periodo dell'anno Logan evitò Dylan, quel ragazzo aveva un'aura strana e lo metteva in soggezione e davanti a lui sentiva quasi il bisogno di farlo ridere o di parlargli o di coinvolgerlo, in qualche modo.

Poi, alla fine, i due si incrociarono nella cucina del college e Logan prese il coraggio e gli parlò.

“Cosa stai leggendo?” disse, sedendosi di fianco a Dylan.
“Anna Karenina.” spiegò il ragazzo, alzando gli occhi con timidezza.

“Sei un ragazzetto molto strano.” disse Logan, aggrottando la fronte e, di conseguenza, la aggrottò anche Dylan. “Non sei scemo come gli altri. Qual è il tuo segreto?” domandò, facendolo sorridere e sentendosi un re per questa reazione.
“Nessuno, mi piace star tranquillo.” disse con semplicità Dylan.

“Ti va di venire a correre?” domandò Logan, poiché quello era il suo piano giornaliero.

“Non mi piace correre; in realtà non mi piace nessuno sport...” ammise Dylan.
“Non ti piacerebbero dei muscoli come i miei?” domandò, con aria complice.
“Sì, ma stanno meglio a te che a me.” spiegò, arrossendo. Gli occhi di Logan brillarono quando vide quella reazione, ma il dialogo fu interrotto quando Tristan, Michael e Freddie entrarono nella cucina e iniziarono a prendere Dylan in giro.
“Che fai, biondino?” domandò Tristan, prendendogli il libro dalla mano e richiudendolo, ben sapendo che il ragazzo non aveva lasciato nessun segno e avrebbe perso la pagina.
“Fa l'intellettuale, non è così?” domandò Michael, scuotendogli i capelli biondi. Logan vide quella scena con occhi di uno spettatore. Mentre rabbia e vergogna per i suoi amici crescevano dentro di lui, non riusciva a capire come mai Dylan non reagisse.

“Forse non sono forte quanto voi.” fu la sua risposta, quando Logan glielo chiese, tempo dopo. Logan rimase amareggiato da quella risposta e si limitò solo a tener d'occhio Dylan, intervenendo nei momenti più antipatici- ma sapeva bene che Dylan non poteva contare sempre e solo su di lui.

Poi venne la festa di Halloween e i ragazzi architettarono quello scherzo. Fecero vincere Dylan come la reginetta e il cuore di Logan si spezzò quando vide lo sguardo umiliato del ragazzo. Gli venne l'impulso di picchiare tutti, anche chi non c'entrava nulla con quello scherzo, ma la rabbia era troppa. Vide Dylan correre via e la rabbia fu cancellata da un bisogno quasi fisico di soccorrere il ragazzo.
Lo raggiunse, provò a consolarlo e finirono per litigare. Dylan si arrabbiava con Logan perché il ragazzo lo spronava a reagire, ma Dylan insisteva nel dire che lui semplicemente non era in grado. Adirato, Logan prese a punzecchiare il ragazzo e a insultarlo, chiamandolo codardo a alta voce, fino a quando Dylan non reagì e non gli tirò un pugno che lo lasciò stordito per qualche secondo.
Poi, naturale e genuina, scoppiò una risata da ambo le parti. Logan fece entrare Dylan in camera e i due fecero l'amore per la prima volta- ed unica. Davanti al corpo piccolo di Dylan, che a confronto con i muscoli di Logan sembrava ancora più minuto- il ragazzo sentì il bisogno di proteggerlo e il dovere di farlo star bene, per quella notte, e allora si lasciarono andare in infiniti amplessi che durarono per tutta la notte.
Il mattino seguente, Logan propose a Dylan di tendere una trappola e di filmare di nascosto gli altri mentre facevano i bulli. L'idea piacque al ragazzo e riuscirono a registrare un momento in cui tutti e cinque: Tristan, Michael, Freddie, Madison e Linsday lo vessavano verbalmente e fisicamente.
Un giorno dopo, però, Dylan ammise davanti ai cinque che aveva finalmente le prove di quello che era costretto a subire a causa loro e che avrebbe inviato il video al rettore il quale avrebbe sicuramente chiuso la confraternita.
Vedendo i suoi sogni infranti, Madison spinse il ragazzo e Dylan inciampò, cadendo per le scale e spezzandosi l'osso del collo. Per evitare di passare ulteriori guai, i ragazzi si misero d'accordo e decisero di fingere un suicidio.
Quest'ultima parte era giunta alle orecchie di Logan un giorno, quando Linsday ubriaca confessò a lui tutto; e fu in quel momento che Logan giurò vendetta.


ST JUDE HOTEL, presente

Ashley rimase a bocca aperta. Madison aveva lo sguardo basso, Jason era semplicemente inorridito e Logan adesso piangeva dopo aver riportato in vita quei ricordi delicati.

“Capisci, adesso, perché l'ho fatto? Se devi uccidere me, fa' pure, ma hai due colpi: usali... così magari potrai anche colpire il mio complice, perché non ho ucciso tutta questa gente da solo.” disse Logan.

 

A) Ashley spara a (specificare due nomi*)


*Ogni soluzione che comprende un nome solo (tipo: "Ashley spara due volte a X") saranno considerate nulle. 



Carissimi e carissime,
il tempo delle rivelazioni è incominciato (ma non è finito, infatti ce ne saranno di nuove nel nuovo capitolo). 
Avevate sospettato fosse stato Logan? Avete una mezza idea di chi sia il suo complice? Me lo auguro, anche se tutti e tre i ragazzi si sono macchiati del sangue altrui; Madison ha ucciso Dylan, Jason Michael e Logan un po' di gente... 
Ora, sta a voi prendere questa decisione, forse la più difficile (?). Spero che la storia di amore tra Logan e Dylan vi sia piaciuta perché c'ho messo abbastanza impegno nel crearla. 
Un abbraccio, 
The Lock

  
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