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Autore: Alelovegood    09/03/2016    0 recensioni
E se Harry avesse avuto un aiuto, un grande aiuto, nel combattere Voldemort? Forse con qualcuno che ancora non conosce? Sarebbe esistita la storia di Harry Potter? Ora ve lo racconterò io, come molte altre persone.
Spero che vi piaccia.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hannah Abbott, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Ora vi racconterò una storia. La mia storia. 31 Luglio 1991 Io vivevo a Oxford. Ero a casa da sola e ad un certo punto qualcuno bussó alla porta. Io andai ad aprire e mi trovai davanti una signora con una busta da lettere in mano. Io le chiese:"Scusi signora, ma lei chi è?". "Tu sei Alexia Carter?"-"Sì." Lei cordialmente mi disse:"Bene. Spero che tu mi creda: Io sono la professoressa Minerva McGonagall della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, e sono qui perché tu sei una studentessa di Hogwarts." Questo notizia era come se avessi ricevuto un pugno in faccia. Io avevo dei poteri magici... A pensarci bene di solito mi capitavano cose strane, quasi magiche. "Se è davvero una strega o una maga, me lo dimostri". La donna prese un bastoncino di legno e lo punto contro un uccello: quello divenne un calice; poi lo toccò una seconda volta e ritornò normale. "Wow". "Questo si chiama FERAVERTO. Ma imparerai gli incantesimi a tempo debito. Allora posso accomadarmi?". "Certo". Entrò in casa. Io le offrii del tè. Dopo aver bevuto le chiesi:"Scusi, Professoressa, ma allora cos'è quella lettera?". Lei la aprì e lesse solennemente la lettera: parlava della mia ammisssione ad Hogwarts e poi una seconda lettera dove era elencato il materiale necessario per andare a scuola: libri con nomi strani, un calderone, un bilancia d'ottone, un uniforme, potevo portare un animale domestico come un gufo o un gatto e poi dovevo avere una bacchetta magica. Una bacchetta magica... Poi c'era scritto che noi del primo anno non potevamo avere una scopa personale. "Si usano le scope?" "Certo. Per volare e per giocare a Quidditch, il gioco dei maghi." "Bene. Sai dove si trova Diagon Alley?"disse la professoressa. "Ehm...no non so dove sia Diagon Alley." "Ehm... Allora ti manderò il 20 agosto due studenti della scuola che ti indicheranno la via, dove potrai trovare tutti i tuoi oggetti scolastici. Per arrivare ad Hogwarts si parte il 1^ settembre alla stagione di King's Cross." "Ricorda"- e mi diede una chiave dorata-" questa ti servirà alla Gringott, la banca dei maghi." "Bene. Quindi arrivederci al 1^ settembre, Professoressa." 20 agosto 1991 Avevo preparato tutte le mie valigie e aspettavo le mie guide. *Dlindlon* Suona il campanello. *Da dietro la porta* "Ehi!!" Andai ad aprire. Mi trovai davanti due ragazzi, forse un po' più grandi di me, con i capelli rossi. "Ciao io sono Fred..."disse uno. "...e io George."disse l'altro. "Weasley."gridarono all'unisono. "Voi siete le mie guide a..." "Diagon Alley"disse Fred. Uscimmo con le mie valigie. Mi portarono a Londra, in una strada dove vi erano una libreria e un negozio di dischi. Tra questi c'era un pub che nessuno notava e, stranamente, noi entrammo. Era un piccolo pub. "Ok. Ora ti mostreremo l'ingresso per Diagon Alley."disse George. Mi portarono nel retro del pub, davanti a un muro di mattoni. "Siete sicuri che questa sia la giusta..." Mi tolsero le parole di bocca: il muro si era aperto e mostrava una bella via dove circolavano maghi e streghe e si affiancavano negozi. "Bene ora ti lasciamo. Potrai trovare i soldi- zellini, falci e galeoni- alla Gringott in fondo alla via. Invece la bacchetta la potrai trovare da Ollivander." Dopo essere andata a cambiare le mie sterline in galeoni e falci, andai da quell'Ollivander. Entrai. Trovai un posticino pieno di scaffali pieni di scatole strette e lunghe e un uomo che le controllava. "Salve"dissi. "Oh. Salve signorina..." "Carter. Alexia Carter." "Bene. Si avvicini." Mi misuró le braccia con un metro. "Con quale mano usa la bacchetta?" "Con la sinitra, signore." Iniziò a prendere scatole finché... "Eccola!"esclamò Ollivander. "Vite e nucleo di unicorno, dieci pollici e tre quarti, non flessibile." Io la agitai e sentii un calore che mi invase tutto il corpo. "Bene. Questa è la sua bacchetta. Sono sette galeoni." Lo pagai e uscii. Comprai i libri, il calderone, la bilancia, le provette e mi fece l'uniforme Madame Malkin. Andai anche alla guferia, dove comprai una bellla civetta marrone. Ritornai a casa e sfogliai i libri, aspettando il 1^ Settembre. 1^ Settembre 1991 Mi trovavo a King's Cross. Mentre cercavo il binario 9 3/4, vidi una famiglia, dove riconobbi le mie due guide, che attraversavano il muro tra i binari 9 e 10. Io andai e lo attraversai anche io. Non c'erano più i binari 9 e 10. C'era solo il binario 9 3/4: c'era una locomotiva a vapore rossa e un cartello che diceva: "Binario 9 3/4 Hogwarts Express" Vedevo famiglie che si salutavano e si dividevano. Io, che non avevo nessuno da salutare, salii sul treno. Dopo tanti scompartimenti, ne trovai un vuoto. "Vuoi qualcosa dal carrello?"mi chiese la signora del carrello. "Proverò una Cioccorana." La paghai. Aprii la scatola: non riuscii a prenderla, che la rana se ne era già andata. In compenso c'era una figurina di un mago con i capelli e la lunga barba argentata: Albus Silente. "È libero questo posto? Tutti gli altri scompartimenti sono pieni" mi chiese una ragazza dai capelli biondi e la pelle chiara. "Ehm...Certo!" Lei mi chiese: "Dove vorresti essere smistata?" "Essere smistata?" "Certo. Ci sono quattro casate: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Io non saprei forse Tassorosso." E continuò:" Lo sai, o saputo che Harry Potter andrà a Hogwarts con noi!" La domanda si sorse spontanea, vedendo quella felicità:"Chi è Harry Potter? È famoso?" Lei rimase di stucco:"Non sai chi è? È il più famoso maghetto di tutti i tempi. Ha sconfitto Tu-sai-chi, un mago molto oscuro. Non lo hai mai sentito?" "Io sono Nata Babbana." Più tardi... Finalmente eravamo arrivati. "I RAGAZZI DEL PRIMO ANNO DA QUESTA PARTE!"urlava un uomo altissimo con la grande barba mentre gli altri andavano da un'altra parte. Noi attraversavamo un lago con delle barche. Io ero in barca con due ragazze. Si chiamavano Hermione e Pansy. Finalmente arrivammo davanti a un castello maestoso. "Ci siete tutti. Bene." Dalla porta entrò la stessa signora che mi presentò l' opportunità di andare a Hogwarts. Entrammo prima in una sala d'ingresso, poi in una sala grande. Era una sala enorme con un soffitto che sembrava un cielo; c'erano quattro tavoli disposti in verticale e in fondo un tavolo in orizzontale con tutti gli insegnanti. La professoressa iniziò a chiamare i ragazzi che si sedevano su un vecchio sgabello e in testa mettevano un antico cappello: all'inizio era silenzioso, ma poi iniziava a gridare il nome della casata a cui appartenevi. E a un certo punto... "Carter, Alexia"disse la professoressa. Tutti mi fissavano quando salii sullo sgabello. "Mh...TASSOROSSO!" All'improvviso il tavolo della mia casata urlò a squarciagola. Dopo molti ragazzi arrivò un certo... "Potter, Harry"disse la McGonagall. "È proprio lui..." "Non ci credo, è Harry Potter..." dissero alcune voci. E poi il cappello disse: "Sarà meglio...GRIFONDORO!". Dal loro tavolo si levarono urla disumane di gioia. "Potter è dei nostri!" gridarono alcuni Grifondoro. Poi dal tavolo degli insegnanti si alzò l'uomo che avevo visto nella figurina della Cioccorana, Albus Silente. "Prima del banchetto vorrei dirvi solo quattro parole. E cioè: imbecille, medusa, scapolo, pizzicotto. Grazie!" Dal nulla i piatti si riempirono e incominciammo a mangiare. Dopo il pranzo i prefetti ci accompagnarono nelle nostre rispettive sale comuni (una per ogni casa). La mia era nel seminterrato di Hogwarts, vicino alle cucine.Lí c'era una serie di botti. Il prefetto indicò la seconda botte dal basso nel mezzo della seconda fila. Poi fece uno strano ritmo su quella botte e si aprì la porta per la nostra sala comune. Era spaziosa e, anche se era notte, ero sicura che se fosse stato giorno sarebbe stata anche molto luminosa. Aveva uno stile rustico e c'era un quadro di una signora. "Lei è Tosca Tassorosso, la fondatrice della nostra casa. Invece ora la direttrice di Tassorosso è la professoressa Sprout". Poi ci indicò due porte: una per il dormitorio dei ragazzi, l'altra per quello delle ragazze "Buonanotte"annunciò il prefetto. Noi ragazze saliamo in dormitorio. Ogni camera aveva cinque letti a baldacchino con le coperte e le tende gialle. C'erano anche molte finestre. Io ero in camera con la ragazza del treno, Hannah, una ragazza che si chiamava Susan Bones e altre due ragazze. Non vedevo l'ora di incominciare il mio primo giorno di scuola, la mia nuova scuola.
   
 
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