Fingi
Tu fingi e non ti importa di ferirmi.
Non ti importa di niente e nessuno che non sia tu.
Annienti, additi, giudichi.
Ma quando devi parlare, taci.
E quando dovresti tacere, parli a vanvera.
Cosa vuoi? Cosa sei? Chi sei?
Scostante, irascibile, orgoglioso, menefreghista.
Stronzo.
Non fai niente, fai tutto.
Non hai un cuore? Sì che ce l'hai.
Ma non lo usi, lo chiudi, è un riccio.
Sputi veleno, sputi sentenze, sputi odio.
E non capisci – non capisci proprio niente.
Sei ferito, frustrato, insicuro.
Dai la colpa al mondo – la colpa è solo tua.
Vivi male, non apprezzi, non vuoi comprendere.
Sei ottuso.
Insopportabile, instabile, incomprensibile.
Vivi qui, dove vivono tutti.
Sei come tutti e vuoi essere diverso.
Fingi comprensione, sensibilità, amore.
Sì, fingi.
Perché chi non finge, prima o poi cede.
Prima o poi agisce e si lascia andare.
Prima o poi apre gli occhi e si rende conto.
Prima o poi si apre al mondo e lo accoglie.
Prima o poi impara a vivere.