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Autore: isa chan    10/03/2016    2 recensioni
Giulia ed Elena hanno la stessa età e frequentano la stessa scuola.
Giulia è una ragazza libertina, coraggiosa e trasgressiva. Adora giocare con la play station, ascoltare musica e leggere fumetti.
Elena una ragazza sognatrice, gentile e altruista. Adora andare a scuola, leggere libri e fare nuove amicizie.
Tra banchi di scuola, compiti a casa, feste e ragazzi, due ragazze così diverse scopriranno il vero significato dell'amore.
NOTA: capitolo 13 revisionato e rating cambiato in arancione.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 10 - UNA SERATA DIVERTENTE
Erano passate delle settimane da quella cena e le due ancora non avevano trovato il coraggio di parlare con gli altri della loro relazione, né coi loro genitori, né con gli amici più stretti. Ogni volta che ne trovavano coraggio poi rifiutavano per paura dei pregiudizi. In un pomeriggio di studi Giulia ne discusse con Elena ed entrambe scelsero di non farne parola con nessuno.
Tuttavia erano diventate più affiatate e il fatto d fare tutto in segreto rendeva la loro relazione ancora più intrigante e divertente.
-Senti, siccome in questo week-end mamma deve presentare un libro ad una conferenza stampa, i miei andranno fuori città ed hanno detto che posso restare a casa ma con la condizione che inviti qualcuno a dormire da me per non stare da sola- disse Elena a Giulia nel momento della ricreazione.
-Fammi indovinare. Hai pensato di invitare me, vero?-
-A dire la verità si. Allora, ti andrebbe di venire?-
-Ma certo che mi va, scema!-
Tutta contenta, Giulia spinse Elena verso il muro e fece ber baciarla, ma si ricordò che era nel corridoio trafficato della scuola e quindi andarono a chiudersi in bagno a baciarsi indisturbate.
Il sabato successivo Giulia corse a casa da scuola per pranzare e per poi preparare la borsa con il pigiama e tutto il resto e si fece accompagnare dalla madre fino a casa di Elena, dove si erano date appuntamento.
Una volta arrivata a destinazione suonò al citofono della villetta ed Elena uscì di casa e andò ad aprire il cancello.
-Mi raccomando, controlla che Giulia non faccia danni- disse la madre affacciata al finestrino della macchina.
-Non si preoccupi! Con me è in buone mani!-
-Buonissime direi!- rispose Giulia abbracciando l’amica.
-Perfetto. Allora io vado, ci vediamo domani-
-A domani!- dissero le due in coro.
Una volta entrate in casa, Giulia si guardò attorno meravigliata. Il salotto era grande e caldo, con le pareti arancioni. A sinistra vi era la finestra, una poltrona e una stufa in pellett ed alle pareti vi erano gli scaffali con moltissimi libri, soprammobili e statuette di varia forma e dimensione e al centro della stanza vi era un tavolo con un vassoio con delle caramelle. A destra invece c’era una cucina dalle pareti azzurre, arredata in modo moderno.
Sulla poltrona vi era un grosso gatto dal pelo lungo color crema, che saltò giù e corse a strusciarsi attorno alla rossa.
-Ciao micione!- disse prendendolo in braccio.
-Che bello che è! Come si chiama?- Chiese Giulia.
-Cleo. Puoi accarezzarlo se vuoi-
La mora gli grattò il muso e questo le fece le fusa.
-Vieni, ti mostro la mia stanza- disse Elena lasciando il gatto.
Le due percorsero il corridoio ed entrarono nella stanza in fondo a sinistra.
La cameretta era anch'essa grande, con le pareti e i mobili color verde pastello. Al centro vi era un letto da una piazza e mezza, alla sua sinistra un grande armadio e alla sua destra una finestra con le tende di un verde acceso. Di fronte al letto vi era la scrivania, con un portatile, i libri di scuola sparsi, gioielli e pupazzetti vari.
-Cavolo Ele, ma la tua stanza è veramente bella! Niente in confronto alla mia topaia-
-Sapevo ti sarebbe piaciuta-
-E il letto è anche comodo- disse Giulia buttandocisi sopra subito raggiunta da Elena.
-Sai Ele, non penso che stasera dormiremo-
-Che intendi dire?-
-Sapessi- rispose ridendo.
Elena ci pensò su e capì cosa volesse intendere la compagna.
-Eddai Giu, queste cose mi imbarazzano- disse rossa in viso.
-Ma quanto sei innocente!- disse tirandole un cuscino.
Successivamente passarono il resto del pomeriggio ad ascoltare musica ed a ballare e cantare come due scatenate e a farsi foto col cellulare.
A cena decisero che avrebbero mangiato la pizza e quindi Elena telefonò ad una pizzeria ed ordinò due margherite, che furono consegnate da un ragazzo biondo, poco più grande di loro e piuttosto carino. Fece lo spiritoso con le due, ma loro lo congedarono subito dichiarandosi una coppia lesbo.
-Bè, almeno a qualcuno lo abbiamo detto- disse Elena.
-Se l’ho fatto è solo perché cercava di guardarti attraverso la scollatura del maglione-
-Dillo che sei gelosa-
-Di te si-
Si accomodarono in cucina e fecero fuori le pizze.
Dopodiché andarono al salotto più piccolo per guardarsi un film. Era accanto alla stanza di Elena ed aveva un televisore che occupava una parete e un divano con la coperta. Giulia ci si buttò sopra.
-Allora, che genere di film ci guardiamo?- chiese la rossa.
-Ti andrebbe un fantasy?-
-Basta che non ci siano scene d’amore sdolcinate-
-Non credo che in questo ci siano-
Elena prese una custodia di un DVD e glielo mostrò. Si trattava del film “La bussola d’oro”.
Giulia approvò.
Una volta scelto il film, le due tornarono in cucina per preparare il pop-corn.
Elena versò il mais in una pentola e lo mise a cuocere.
-Tra poco sarà pronto-
-Evvai!- Disse Giulia saltellando per la cucina.
Le due si sedettero ad aspettare che il mais si cuocesse, fino a che Giulia non senti come un pizzicotto su una guancia.
-Ma che cavolo è stato!?-
Anche Elena sentì lo stesso pizzicotto e si toccò la guancia. Poi osservò il pavimento, poi la pentola per guardare poi Giulia.
-Cavolo!Il pop-corn!-
Il mais uscì dalla pentola e andò a finire da tutte le parti.
Giulia si nascose sotto al tavolo.
-Ci stanno attaccando! Ci stanno attaccando!- urlò.
Prontamente Elena mise il coperchio e raccolse tutto il pop-corn finito in terra.
-Puoi uscire allo scoperto. Sono riuscita a sconfiggere i nemici-
Una volta pronto, misero il tutto in una ciotola e tornarono in salotto a guardarsi il film.
A tarda notte andarono in camera a mettersi il pigiama. Giulia lo fece senza tanti problemi, mentre Elena se ne stava immobile come una statua.
-Bè, che problema c’è ora?- chiese Giulia sistemando il maglioncino e i jeans nel borsone.
-E’ che mi vergogno a cambiarmi di fronte qualcun altro- rispose lei rossa in viso.
Giulia se la rise.
-Ti vergogni di me?-
-Non è questo il fatto, ma è proprio un problema mio-
-Sei davvero un’innocente! Vai cambiati tranquilla - rispose la mora voltandosi.
Non appena Elena si tolse i vestiti, Giulia si girò di scatto rimanendo a bocca aperta.
-Oddio! Ma tu sotto a quei vestiti nascondi tutto ciò?-
Elena si coprì.
-Eddai, così mi metti in imbarazzo-
-Ma non c’è alcuna ragione per esserlo- disse buttandola sul letto. Poi salì su di lei e iniziò a baciarle il collo. Elena rabbrividì a quel contatto; ciò spinse Giulia a continuare, toccandola sui punti più sensibili.
-Giu, non credo che sia una cosa giusta da fare-
-E perché no? Tanto siamo sole, nessuno può disturbarci-
Giulia tornò a baciarla con passione scendendo a giocare con l’elastico degli slip, ma Elena la spinse via.
-Ho detto di no-
-Ma perché?-
-Perché ora come ora non me la sento-
-Uffa, e va bene non insisto, innocentina che non sei altro-
Elena si mise il pigiama rosa di pail e si sedette sul letto; Giulia si avvicinò alla scrivania e notando il diario segreto di Elena, lo afferrò e cominciò a sfogliarlo. Elena si alzò di scatto e corse a riprenderselo, ma Giulia la trattenne con una mano, mentre con l’altra teneva il diario.
-“Caro diario! Oggi è cominciata la scuola. Che emozione aver conosciuto tanta gente nuova!”- disse urlando in modo poetico.
-Ridammelo subito!-
-Non ci penso nemmeno, voglio leggerlo. “Caro diario, Oggi ho conosciuto una ragazza di nome Giulia. Mamma mia quanto è antipatica!”-
Giulia guardò freddamente la sua compagna, ma poi si mise di nuovo a ridere.
-“Ciao diarietto mio! Come va? Oggi devo raccontarti un sacco di cose… Sai che sono riuscita a diventare amica di Giulia? Ebbene si, ora ci frequentiamo dopo scuola e ho scoperto che non è antipatica come pensavo, ma è molto carina e simpatica, forse un po’ troppo esuberante, ma è simpatica”-
Giulia abbracciò affettuosamente Elena per poi tornare a leggere.
-“Diario, oggi ho fatto una nuova esperienza: Ho dato il mio primo bacio! Ma non ad un ragazzo ma bensì ad una ragazza, ti rendi conto? E non una ragazza qualsiasi, ma a Giulia”-
La mora rimase di stucco e fissò Elena, che era arrossita.
-Davvero hai dato il mio primo bacio a me?-
-Bè si e se devo esserne sincera non mi ha mia dispiaciuto-
-Nemmeno un po’?-
-No, no-
Le due si ritrovarono avvinghiate al letto e si baciarono con passione, finché non si addormentarono abbracciate.
La mattina dopo Giulia si svegliò di buon’ora ed allungò le mani verso l’altra parte del letto scoprendolo vuoto. Pensando che Elena fosse andata in bagno, si stiracchiò e si rimise sotto le coperte.
-Giulia! La colazione è pronta!- urlò Elena dalla cucina.
-Un attimo!- disse Giulia bofonchiando.
La rossa corse in camera e le fece il solletico.
-Piantala!- disse tirandole una cuscinata.
-Forza vieni, che ne so si raffredda il thé-
Giulia ci mise un po’ ad alzarsi e si trascinò in cucina. Elena si era già cambiata ed era perfettamente in ordine, Giulia invece era tutta spettinata ed indossava un leggero pigiama blu di cotone.
-Mamma mia quanto è freddo!-
-Per forza! Te ne stai conciata in quel modo! Tieni, con questo ti riscalderai tutta-
Giulia prese la tazza e si gustò il thè caldo.
In quel momento si sentì un rumore dall'ingresso e un vociare.
-Elena, Siamo tornati!- disse una donna dai capelli rossicci e gli occhi azzurri entrando in cucina.
-Ciao mamma! Com'è andata la presentazione del libro?-
-Benissimo! E’ stato un successone!- rispose sedendosi a tavola.
-E voi due? Vi siete divertite?-
-Abbastanza!-
-Ma che profumo! Cosa ha preparato di buona la mia cucciola?- chiese un uomo castano, con gli occhi marroni e vestito elegante.
-Un bel thè ai frutti di bosco!-
I genitori di Elena si sedettero con le ragazze e raccontarono della presentazione. Usavano dei termini talmente articolati che Giulia riusciva a fatica a comprenderli; si sentiva a disagio in quell'ambiente un po’ aristocratico, ma riuscì comunque a rendersi partecipe del discorso.
Rimase a pranzo da loro e nel primo pomeriggio tornò a casa.
-Allora, come sei stata da Elena?- chiese sua madre.
-Benissimo! Ci siamo divertite molto-
In quel momento sentì il cellulare vibrare e lo controllò. Era una messaggio di Elena.
Ai miei hai fatto un’ottima impressione e sono  stati felicissimi di conoscerti. Hanno detto che puoi fermarti da me tutte le volte che vuoi
Giulia sorrise e rispose.
D’accordo!
   
 
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