Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: Lulush    10/03/2016    2 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa succede alla mente di una ragazza costretta a rivivere le torture e le vicende compiute dai suoi antenati? Beh, Kristyn ora lo sa e ora ha responsabilità più grandi di lei e pesi che deve riuscire a superare. Nella speranza di salvare il padre, si dovrà affidare a uno sconosciuto che sembra sapere molto su di lei e sulla sua "situazione". Ma riuscirà la ragazza a fidarsi di qualcuno che trasformerà la sua monotona vita in una vera e propria guerra con il passato?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
WHERE MY DEMON HIDE

Mi chiamo Kristyn, questo è tutto quello che mi è concesso dirvi su di me.
Voi cosa sapete sulla morte? La morte è un argomento molto trattato dalle religioni e dalle filosofie, ma nessuno si chiede mai com'è veramente morire. Io l'ho provato, non di persona ma ho sentito ogni sensazione e posso dirvi chiaramente che ti senti portare via tutto, come se qualcuno ti aprisse il petto e iniziasse a tirare fuori le interiora e spargerle ovunque.
In quel momento tutta la conoscenza svanisce e non diventi altro che un corpo putrefatto, ma sapete qual è il problema dei morti?
Non posso finire quello che avevano iniziato e questo li tormenta. Sapete, quando provi per tante volte la morte alla fine non hai più paura di morire ma diventi tu stessa la Morte e ti trovi costretta a scegliere tra la tua doppia natura.


ll cielo aveva iniziato a scurirsi e l'ora di cena iniziava ad avvicinarsi, Kristyn camminava alla luce dei lampioni sotto un mare di nuvole dalle sfumature blu e viola. Camminava a passo lento, anche se era consapevole del fatto che se avrebbe fatto ritardo a casa suo padre non sarebbe stato gentile con lei, ma del resto come biasimarlo?
Era un genitore normale che aveva perso la moglie e l'unica cosa che le restava era la sua più cara figlia, preoccuparsi era all'ordine del giorno. A volte la ragazza avrebbe voluto sottrarsi a quella che le sembrava un'iperprotettività ossessiva, ma non riusciva proprio a mettersi contro suo padre; era un uomo solo che lavorava dal mattino alla sera per riuscire a pagare l'affitto e garantire i migliori studi a sua figlia.
Kristyn si fermò per un momento a fissare la luce fioca di un lampione, decise che suo padre non si sarebbe arrabbiato se l'avesse raggiunto a lavoro e aspettato per tornare a casa insieme, così girò su se stessa e cambiò in fretta direzione.
Suo padre lavorava in una fabbrica, perciò doveva raggiungere la zona industriale della città abbastanza in fretta se voleva incrociarlo sulla via del ritorno. Imboccò un vicolo stretto dove c'era solo la luce di un pub che illuminava la strada ed è stato proprio in quel momento che iniziò a sentirsi a disagio come se qualcuno la stesse seguendo. Uscita dal vicolo prese la strada principale per qualche metro prima di girare a sinistra verso una vecchia industria; appena si ritrovò l'enorme struttura grigio cemento davanti, ci girò attorno fino a che non sentì l'inconfondibile rumore del fiume che proseguiva il suo corso ma proprio in quel momento una mano le strinse il braccio e una figura sconosciuta la spinse contro il muro con estrema violenza.
La ragazza si ritrovò con le spalle contro quel vecchio muro pieno di muschio bloccata da due braccia forti di un uomo che avrà avuto il doppio dei suoi anni. Il signore portava in testa un berretto grigio e l'unica cosa che la ragazza poteva osservare come segno di riconoscimento era la barba brizzolata e l'espressione maliziosa che aveva in volto.

- Ma chi cazzo sei? - gridò Kristyn infuriata.

L'uomo tirò fuori dalla tasca del gilet marroncino un coltellino svizzero che puntò subito al collo della ragazza.

- Stai zitta, non ti farò del male. - disse - Mi serve solo la tua collaborazione. -
- Che cosa? - chiese la ragazza, che era andata totalmente nel panico.

L'uomo non rispose alla sua domanda, con il coltello le tagliò la cintura dei pantaloni e iniziò a toccarla delicatamente. Kristyn sentiva il suo fiato sul collo e le sue viscide mani strisciarle sul corpo, senza accorgersene iniziò a piangere schiacciandosi sempre di più contro il muro come se potesse diventare parte integrante di esso. Lui le aprì la giacca e tagliò i suoi vestiti lasciandola a petto nudo, mentre l'aria serale fredda le percorreva il corpo lasciandole i brividi, lei pensò a suo padre e a quante volte le aveva detto di stare attenta mentre tornava per casa, di restare nelle zone illuminate e di non fare nulla di avventato. Improvvisamente tutto divenne nero e si sentirono solo urla strazianti e gemiti di dolore e la ragazza si senti trasportare lontano in una specie di sogno ad occhi aperti.
Era nella cantina più fredda e buia che aveva mai visto, incatenata alle pareti con luride catene di ferro che le lasciavano ferite profonde sui polsi che sanguinavano a tratti; ad ogni suo respiro si formavano nuvole bianche ed era quasi sicura che fuori stesse nevicando. Era vestita con abiti sporchi e pieni di sangue secco, aveva le labbra screpolate e i capelli incrostati di fango e sangue. In quel momento entrò un uomo nella stanza con uno strano cappuccio in testa, era vestito abbastanza pesantemente e alla cintura portava una frusta di chiodi ben piegata e riposta.

- Tsz, non hai ancora deciso di morire. - disse con uno sguardo penetrante.
- Io non morirò in questa lurida cella, bastardo! - rispose Kristyn come se le parole le uscissero da sole, come se sapesse esattamente cosa dire - E anche se morissi, il mio spirito si risveglierà in tutti i miei discendenti e salveranno la povera gente che la feccia sta sterminando!-.

L'uomo sputò per terra poi con uno scatto veloce e deciso tirò fuori la frusta e iniziò a colpire il corpo della donna sghignazzando ad ogni fiotto di sangue che vedeva. Poi tutto si annebbiò e Kristyn si risvegliò in una stanza che non era la sua.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Lulush