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Autore: Drakyanna    11/03/2016    1 recensioni
Cullen e i suoi tormenti, ma dal suo passato ecco tornare qualcuno che gli ridarà la pace i lo aiuterà ad esprimere i suoi sentimenti per l'Inquisitore.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cullen, Custode, Inquisitore, Leliana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nel suo ufficio il Comandante era tormentato dal suo problema, aveva rinunciato al Lyrium la cui astinenza lo stava deteriorando.

La notte dormiva poco, ed era tormentato sempre dallo stesso incubo.

Una chiamata dall’Oblio dove i demoni lo tormentavano con molta ferocia, volevano raggiungere la sua anima per impadronirsene.

Ma una notte qualcosa sarebbe cambiato un inatteso ritorno dal suo passato, giunta per curare i suoi tormenti.

Durante una notte stellata il comandante disteso sul suo letto, stava cercando di dormire ma la paura lo tormentava.

La stanchezza era troppa e lo fece cedere crollando in un sonno di tormenti.

L’Oblio lo stava chiamando e lui era allo stremo ma una luce intensa scacciò i demoni che lo perseguitavano.

Lui colto alla sprovvista si guardò intorno ma l’Oblio era tutto uguale.

All’improvviso una voce a lui familiare parlò:

“E passato molto tempo dal nostro ultimo incontro vero, ti trovo assai provato”.

Cullen si voltò e la vide, la maga che aveva amato e colei che aveva sconfitto il flagello.

L’Eroe del Ferelden era tornata anche se tramite i suoi incubi.

Lui ancora preso dallo stupore e dai ricordi disse:

“Cosa ci fai qui, dalla sconfitta del flagello nessuno sapeva dove fossi finita”.

Lei si avvicinò a Cullen abbracciandolo dopo averlo baciato; rispose:

“Non ti ho mai dimenticato ma la guerra, le decisioni e i miei poteri mi hanno portato a dover seguire un cammino particolare”.

Colpì il suolo con il suo bastone e si ritrovarono in un luogo molto diverso, ma non poteva crederci il Comandante sapeva di stare dormendo.

Si era passati da un incubo a un sogno meraviglioso, dopo essersi ripreso Cullen domandò:

“Dove siamo ora, so che sto ancora sognando ma questo e un luogo meraviglioso”.

Lei rispose:

“Hai ragione ma ora superiamo i convenevoli, sono tornata per te perché avevo percepito i tuoi problemi”.

Lui la guardò stupito, poi lei riprese:

“Dopo gli accadimenti di Kirkwall hai ancora remore verso la magia e capisco perché tu voglia rinunciare al Lyrium ma ciò può costarti caro”.

Cullen rispose:

“La magia è un pericolo, la chiesa usa i templari controllandoli tramite l’assunzione del Lyrium solo questa nuova esperienza con l’Inquisizione mi ha ridato un po’ di fiducia per quello non intendo piegarmi; preferirei morire”.

Allora lei guardandolo notò che nel suo discorso c’era qualcosa di più.

Rispose al Comandante:

“Forse è qualcuno che ti da la forza di andare avanti, so che provi qualcosa per lei e forse dovresti dirglielo”.

Lui allora:

“Come fai a sapere cosa prova…”, si ritrovò colto da un leggero imbarazzo.

Lei:

“Lo so perché ti conosco bene, l’Inquisitore e una donna assai fortunata al suo posto non mi lascerei scappare un uomo come te”.

Lui ancora preso dall’imbarazzo:

“Credi davvero che possa …”

Non riuscì a finire perché lei lo interruppe:

“Si puoi e devi lei è la persona giusta”.

Estrasse dal suo mantello un ciondolo e disse:

“Ora questo può averlo lei, lo merita più di me”.

Pose il ciondolo nelle mani di Cullen poi disse:

“Quando ti sveglierai troverai qualcosa di particolare, usala e i tuoi problemi finiranno per sempre…dimenticavo salutami Leliana e dille che mi manca”.

Sbatté il bastone e un esplosione di luce colpi il Comandante che si svegliò di soprassalto esattamente nel suo letto.

Scese al piano di sotto e sul tavolo trovò il ciondolo e una fiala con una sostanza simile al Lyrium ma di un colore d’orato.

Ancora incredulo per l’accaduto ma felice per averla rivista si fidò.

Assunse il contenuto della fiala, una luce lo avvolse dopo Cullen senti dentro di se una forza e un vigore nuovi, insieme a un senso di serenità che da molto non provava.

Prese il ciondolo, era da quando lo diede a Relyana che non lo vedeva.

Uscì da una delle porte che dava sui camminamenti, era ancora buio ma il cielo era pieno di stelle.

Era una notte magica, guardando più avanti vide che non era solo.

A passeggiare lungo le mura c’era qualcun altro, l’Inquisitore era li come se una mano misteriosa avesse guidato tutto ciò.

Con passo sicuro ma tranquillo il Comandante si avvicinò all’Inquisitore, appena le fu vicino disse:

“Anche voi non riuscite a dormire”.

Lei si voltò verso il Comandante e disse:

“Qui siamo soli lascia stare le formalità, puoi chiamarmi per nome” sorridendogli.

In Cullen le parole morivano in bocca, quel viso cosi dolce i suoi occhi chiari e il sorriso che rasserenava erano meravigliosi; sotto la luce di quel cielo stellato era bellissima.

Lei vedendolo un attimo impacciato ruppe quello stallo riprendendo a parlare:

“E come se una voce mi avesse spinto a uscire, dicendo che alla luce delle stelle avrei trovato qualcosa d’importante per il mio futuro”.

Il Comandante a quelle parole si sentì come spinto da una forza interiore le si avvicinò, abbracciandola dolcemente e baciandola con grande passione.

Il bacio sembrò eterno ma dopo staccandosi da lei Cullen disse:

“Ti amo Lorena come mai ho amato nessuna in vita mia, sei tu a darmi la forza dal primo giorno in cui ti ho conosciuta e senza di te avrei già ceduto al richiamo del Liryum; grazie a te posso andare avanti”.

Lei pianse di gioia e poi disse:

“Anch’io ti amo,dal primo giorno in cui ti ho visto in te trovai qualcosa che mi piacque molto, sei forte ma dolce tenace e coraggioso con te andrei dovunque”.

I due si abbracciarono baciandosi con passione sotto la luce delle stelle, nel frattempo sulla cima della torre dei maghi una donna stava sorridendo felice per ciò cui aveva assistito.

Contemporaneamente un’altra figura femminile si avvicinò alle sue spalle cingendola per la vita posandole la testa sulla schiena, poi disse:

“Mi sei mancata molto, avevo paura di non vederti più”.

La donna misteriosa rispose:

“Anche tu mi sei mancata ma sapevi che il mio cammino mi avrebbe portata lontano, ma ora sono qui per salvare un anima in pericolo e indicarle la giusta via; ora andrà tutto bene”.

La prima:

“Ora sparirai di nuovo, sai che non ti ho mai dimenticata”.

La donna misteriosa si voltò e guardando la sua Leliana negli occhi disse:

“I miei sentimenti per te non sono mutati ma deciderà il destino, forse il tuo futuro ti porterà a un grande compito che cambierà le sorti di molte persone; ma qualsiasi cosa deciderà il destino ci sarò sempre per te ricordalo”.

Accarezzo il volto di Leliana e la salutò baciandola, poi aprì un varco in cui scomparve.

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L’Eroina del Ferelden era tornata per portare aiuto al Comandante per poi scomparire di nuovo.

Forse un giorno sarebbe ritornata.

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Ringrazio molto “NihalDellaTerraDelVento” la cui storia mi ha dato il coraggio di ripescare nella mia cartella degli orrori questa storia abbozzata e finirla.

Non sarà mai all’altezza di quella ma coraggio alla mano l’ho finita e la pubblico.

Ringrazio in anticipo chi con coraggio leggerà questa storia grazie J 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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