Capitolo 3
 
Il piano di sopra era un unico e grande salone arredato in bianco e nero con delle decorazioni rosse.

Su un divanetto era seduto un uomo dell’età di mio padre, aveva la pelle scura ed uno sguardo di uno che sa qualcosa ma non te lo dice e ora se la ride sotto i baffi
.
“ Dott. Deaton ?” dissi per richiamare la sua attenzione.

“ Ah sì, Sig. Stilinski vieni, accomodati ” disse indicandomi il divanetto che aveva difronte .

“ Devo dire che assomigli molto a tua madre, hai i suoi occhi e anche i tratti del viso, anche se devo dire che mi ha stupito che  ti abbia chiamato Stiles, mi aspettavo qualcosa di più tradizionale visto le origini di Claudia ” disse quando mi sedetti.

“ Ah beh Stiles è un soprannome che mi sono scelto da bambino visto che poche persone riuscivano a pronunciare il mio nome ed era fastidioso dovergli correggere sempre, il mio vero nome è Myślimir” spiegai.

“Che nome interessante, trovo che il suo significato sia perfetto per un Emissario, anche se spesso si deve fare dei sacrifici per arrivare allo scopo finale ” mi guardò intensamente, mi sentivo come Harry Potter quando Silente lo guardava, come se con uno sguardo riuscisse a leggermi dentro.

“ A volte non si può che sacrificare qualcosa per qualcosa di più importante” dissi.

“ Hai ragione, bene passiamo alla ragione per cui siamo qui, tua madre cosa ti ha detto sulla scintilla e sui druidi? Non hai detto molto al telefono ” .

“ Mia madre non mi ha detto niente, non sapevo niente di scintille o Emissari fino al mio 21 compleanno, mia madre è morta quando avevo 9 anni, mi ha lasciato una lettera che mio padre mi ha consegnato il giorno del mio compleanno, mi ha spiegato la mia eredità e quello che è successo alla nostra famiglia” dissi triste al ricordo degli ultimi giorni di mia madre.

“Oh, immaginavo che le era successo qualcosa visto che mi avevi contattato, ma non sapevo che fosse morta, le mie condoglianze, tua madre era una donna straordinaria ed molto abile nelle arti magiche ” disse Deaton, sorrisi, era bello scoprire qualcosa di nuovo su mia madre “ anzi tutta la famiglia da generazioni era pratica nelle arti druidiche, da secoli i membri della vostra famiglia erano gli Emissari dei branchi più forti e membri importanti del Consiglio dei Druidi. ” mi spiegò il druido “ Per te deve essere stato uno shock venire a sapere del mondo soprannaturale, anzi sono stupito che tu abbia accettato così presto la sua esistenza ”.

“ Oh beh questa parte non era una sorpresa ” dissi ridacchiando e grattandomi la testa “ il mio migliore amico è stato morso da un lupo mannaro quando avevamo 16 anni, e adesso il nostro branco comprende una banshee, una Kitsune, una coyote mannara, un lupo mannaro che prima era un kanima e due cacciatori ” spiegai sotto lo sguardo sbigottito del veterinario “ ah e Scott, il mio migliore amico è un Vero Alfa”.

“ Un Vero Alfa hai detto? Ormai si credeva che fossero una leggenda, non se n’è sentito parlare da secoli, e una banshee e una kitsune? E poi i cacciatori che fanno parte di un branco, mai sentito prima. Sig. Stilinski fai parte di un branco molto particolare ” disse guardandomi con uno sguardo diverso “ spero che un giorno mi racconterai di come vi siete riuniti, e mi piacerebbe anche conoscere i tuoi amici, ho letto molto sulle banshee e sulle kitsune ma non ne ho mai incontrata nessuna ” aggiunse.

“ Hmm non so, dovrò parlarne col mio branco, ma sono sicuro che accetteranno ” dissi “ come ho detto al telefono voglio prendere la pozione che stabilizzi la mia scintilla, non voglio rischiare di ferire qualcuno, e poi speravo che lei Dott. Deaton potesse diventare il mio mentore nelle arti degli Emissari, il mio branco non ne ha uno, non sapevamo della loro esistenza, e io voglio diventare l’Emissario ufficiale del mio branco, anche se in passato credo di aver già assunto quel ruolo nel branco anche se non ne ero consapevole e non ne avevo la capacità magica visto che la scintilla era bloccata” spiegai .

“ Bene Sig. Stilinski sarei onorato di diventare il tuo maestro, al momento però mi è impossibile, devo partire come Emissario per il mio branco e non so quando tornerò ” disse “Per il momento ti posso dare la pozione per stabilizzare la tua scintilla, bevila stasera, dovrebbe agire stanotte, domattina dovresti avere tutto sotto controllo tralasciando la parte che non sei addestrato, inoltre ti posso dare dei libri sulla cultura dei druidi, un erbario con i nomi delle piante la loro descrizione e il loro uso, ed un libro sulla varie creature soprannaturali anche se probabilmente visto il tuo branco molte cose già le saprai” sorrise .

“ Va bene, intanto parlerò anche col mio branco per un incontro con lei Doc ” dissi.

Il druido mi passò una borsa che non avevo notato prima, la presi e la aprii, conteneva i libri che mi aveva appena menzionato , e in cima ad essi c’era una piccola bottiglia con un liquido verdastro.

La presi in mano e la aprii per odorarla, avevo un forte odore che mi fece lacrimare gli occhi, richiusi subito la bottiglia.

“ Questa è la pozione che devo bere? ” chiesi leggermente disgustato.

“ Purtroppo sì, non posso assicurarti che il sapore sia migliore dell’odore, probabilmente è anche più brutto, ma fa il suo effetto ” disse il druido con uno sguardo divertito.

“ Ooook ” dissi rimettendo la bottiglia nella borsa, in quel momento il mio stomaco brontolò segnalando la sua presenza.

“ Oh hai fame, è già l’ora di cena, non me n’ero reso conto, cosa vuoi da mangiare? Lo faccio portare qui da Jack (il proprietario del bar) ”.

“ Hmm una pizza se ce l’hanno, se no mi va bene qualsiasi altra cosa ” dissi.

“ Va bene, vado ad ordinare e torno subito”  disse il druido scendendo al piano di sotto.

Dopo circa 2 minuti tornò e si sedette al suo posto.

“ La nostra cena arriverà tra un po’ , nel frattempo hai delle domande che vorresti farmi? ” chiese.

“Potresti parlarmi della famiglia di mia madre? Conosco i parenti di mio padre, ma non ho mai conosciuto la famiglia di mia madre, e adesso so perché ” .

“ Non li conoscevo molto bene, sono andato a scuola con una cugina di tua madre, e poi sono stato anche addestrato con lei, ho fatto amicizia con Claudia dopo averla conosciuta quando è venuta a visitare Rose durante uno dei nostri addestramenti. Come ti ho detto erano tutti persone straordinarie, anche se non tutti avevano la scintilla, vedi non tutti i membri di una famiglia la possiedono. Ho incontrato un paio di volte i tuoi nonni, tua nonna faceva dei biscotti al cioccolato davvero deliziosi e tuo nonno era un grande appassionato di moto, lo vedevo spesso nel garage della casa a smanettare, faceva esasperare tua nonna da quello che so” .

Sorrisi immaginandomi la famiglia che non avevo mai conosciuto, era bello sentir parlare di loro anche se mi rendeva triste e anche arrabbiato, come qualcuno abbia potuto sterminare una famiglia era aldilà dei miei pensieri, ero figlio di un poliziotto e membro di un branco di creature soprannaturali, sapevo cosa era la crudeltà in questo mondo, ma non riuscivo lo stesso a comprendere come si potesse  fare una cosa del genere.

“ Due delle zie erano infermiere al Beacon Hills Memorial Hospital, un zio era un medico, alcuni dei cugini di tua madre si erano aperti un’officina meccanica, tuo nonno era stato molto orgoglioso di loro, una tua cugina era un’assistente sociale. Mi dispiace non so molto altro ” si scusò il druido.

“ No, ti ringrazio ” dissi.

In quel momento arrivò Jack con un vassoio che conteneva 2 piatti con la pizza e una bottiglia d’acqua e due bicchieri.
Mangiammo in silenzio,  nella mia mente intanto cercavo di immaginarmi i membri della mia famiglia descritti da Deaton, mi somigliavano ? Come erano? Bassi, alti, magri, biondi, castani ?

“ Hai per caso qualche loro foto?” chiesi speranzoso.

“ Non lo so dovrei vedere una volta tornato a Beacon Hills, dovrei averne qualcuna con Rose e tua madre ” rispose “ Se le trovo te le farò avere Stiles, te lo prometto ”.

“ Grazie mille” sorrisi.

Una volta finito di mangiare Alan si alzò.

“ Adesso devo andare giovane Stilinski, prendi la pozione prima di arrivare in albergo, dovrebbe cominciare a fare effetto una volta che arrivi alla tua stanza, ti farà sentire un po’ confuso e stanco ma è naturale visto che deve stabilizzare la tua scintilla ” spiegò “ Domani mattina io devo partire, ma se avrai bisogno di aiuto vai a trovare Peter Hale, è la mano destra del mio alfa, ma è anche l’altra persona che sa che Claudia non è morta nell’incendio, ti puoi fidare di lui, ti aiuterà. Ti conviene però indossare qualcosa che mascheri il tuo odore, fai parte di un branco di creature soprannaturali e potresti sembrare una minaccia per il branco di Beacon Hills se ti presenti non avendo contattato prima l’Alfa per chiedere il permesso per entrare nel suo territorio, e in più potrebbero collegare il tuo odore a quello di Claudia, e lei aveva finto la sua morte. E’ una tua scelta però ” aggiunse.

“ Va bene, ti ringrazio di tutto Doc ” dissi stringendogli la pano in segno di saluto.

“ Chiamami Alan, dopotutto sarò il tuo mentore ”.

“ Ok Doc ” dissi sogghignando.

Il druido ridacchio prima di lasciare la stanza.

Presi un profondo respiro, poi aprii di nuovo la borsa con i libri e la pozione, stappai la bottiglia, tappandomi il naso buttai tutto d’un fiato il liquido disgustoso, sentendo ancora l’orrido sapore in bocca bevvi un po’ d’acqua.

Presi la borsa con i libri e la bottiglietta ormai vuota e scesi al piano di sotto, salutai Jack, Deaton aveva già pagato il conto, e uscii in strada, dopo qualche passo ero già nell’Hotel, cominciavo a sentirmi un po’ strano, una volta entrato nell’ascensore la mia vista divenne sfocata, mi sentivo come se avessi bevuto troppo.

Uscii dall’ascensore al mio piano, con la testa che mi girava, mi diressi verso la direzione nella quale dovrebbe trovarsi la mia stanza, non mi ricordavo se la porta si trovava a destra o a sinistra, ma è anche vero che in questo momento non ero sicuro di saper riconoscere la destra dalla sinistra.

Finalmente raggiunsi la stanza 606, mi appoggiai alla maniglia e nel frattempo cercavo la chiave nella tasca dei pantaloni, senza accorgermene abbassai la maniglia e la porta si aprì, strano ero sicuro di averla chiusa prima di uscire, ma in questo momento non mi importa niente, entrai nella stanza avvolta nell’ oscurità.

Poggiai la borsa con i libri sul pavimento e cominciai a togliermi i vestiti mentre mi dirigevo verso il letto.
Mi sedetti sul bordo del letto per togliermi i calzini, l’ultimo pezzo d’abbigliamento che indossavo.

Sollevai la coperta e mi infilai nel letto, ben presto mi addormentai avvicinandomi senza rendermene conto alla persona che russava leggermente mentre dormiva nell’altro lato del letto.


 E anche questo capitolo è fatto, grazie mille per tutte le recensioni !
Alla prossima