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Autore: Pathetic    12/03/2016    1 recensioni
Sono passati sei mesi e mezzo da quando te ne sei andato, Fred ...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Lee, Jordan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Time is running out

 
16 Dicembre 1998

Caro Fred,

sono passati sei mesi e mezzo da quello stramaledettissimo giorno di primavera, i tuoni dell'estate hanno invaso il mondo per gran parte del tempo, ma non vi è stata mattina che sia riuscita ad oscurare il sole. Non è stato un caldo torrido, non che qualche babbano inglese sperasse in una stagione piena di luce e calore, siamo pur sempre in Inghilterra. Quest'autunno è piovuto tutto il tempo, mai visto tempo peggiore per il Quidditch!

Insomma, è stata dura, Fred. Senza di te, intendo. È difficile andare avanti quando l'unica cosa che riesco a fare è guardarmi indietro e piangere. Le cose non vanno affatto bene qui, anche se questo probabilmente lo sai già. 

Com'è il paradiso? Non ci credo che t'hanno mandato all'inferno, sai? Me ne frego di tutto quello che hai combinato, non possono condannare un eroe che è morto col sorriso ancora stampato sul viso. Non è giusto.
Riesco quasi a immaginarti; te ne stai lì sulle nuvole a guardare il mondo dall'alto, l'anima sfrontata e immutabile di chi ha dovuto vedersi strappar via la vita. Non stai ridendo, vero? Non c'è niente da ridere a vederci tutti vestiti di pianto, tutti spenti di gloria nel nostro interminabile lutto. 

Sono passati sei mesi e mezzo da quando te ne sei andato, Fred, ed io non riesco nemmeno a capacitarmi di come siano bastati pochi attimi a distruggere una vita intera.
Ti ricordi il giorno in cui ci siamo incontrati? Non facevate che infastidire vostro fratello, tu e George. Eravamo in fila per il cappello parlante quando ci siamo rivolti la parola e tu hai scommesso che saremmo finiti tutti a Grifondoro. Avevi ragione.
Ricordi quando ho portato la tarantola a scuola al terzo anno? Loreen Fallway ha urlato da spaccare gli specchi, la Signora Grassa le avrebbe invidiato le corde vocali, garantito!
Ci siamo divertiti da matti, e alle partite? Ammettilo, non esiste uno speaker migliore! Ma avrestre dovuto ridurre a brandelli Flint a suon di bolidi!

Riesci a crederci, Fred? Prova a pensare a tutto quello che abbiamo passato, a tutto quello che avete costruito in vent'anni. Riesci a credere d'aver perso tutto? 
Quando mi sveglio, mi sembra quasi di poter scendere giù a Diagon Alley ed entrare nel vostro negozio. Allora mi alzo dal letto e afferro la bacchetta, mi sento come se non fosse successo niente, come se la guerra non ti avesse portato via. E poi mi smaterializzo di fronte ai Tiri Vispi. E non c'è niente, niente luci, niente schiamazzi, niente di niente. 

Sai a cosa penso quando vedo il negozio vuoto e silenzioso? Penso a te, idiota. A te, che te ne stai tre metri sotto terra a riposare in una bara e sembra quasi non ti importi di noi tutti. Perché non sei un fantasma, Fred? Perché non puoi apparire all'improvviso dalla parete o infestare Hogwarts come Pix? Perché, dannazione, perché?!

Sarebbe diverso, lo sai, se fossi ancora vivo. Pensa a quante cose avresti potuto fare, a quanto avresti potuto sfottere Percy o tuo fratello Ron. La guerra è finita, Fred. Avresti potuto sposarti con Angelina, sai che avrebbe detto di sì. Ti amava, Fred, ti venerava quanto il Sole. Tu eri il suo Sole e forse lo sei ancora.

Ho visto i tuoi genitori l'altro giorno, potevo quasi vedere la tua assenza riflessa negli occhi di Molly. Sento ancora i suoi singhiozzi, le lacrime che rigavano il suo volto al San Mungo. George è in ospedale, lo sai? È da mesi che non riconosce nessuno, se ne sta lì a dondolare leggermente e muovere le labbra come se stesse parlando a qualcuno, come se stesse parlando a te. Sei con lui? Gli stai accanto quando comincia a urlare e divincolarsi? Molly non riesce nemmeno a guardarlo quando ha una crisi, non l'ho mai vista stare tanto male. Percy passa un sacco di tempo al San Mungo insieme a George, credo si senta in colpa. Ogni volta che vado lì a trovare tuo fratello, Percy è lì con lui, nella stessa stanza. C'era anche Angelina l'ultima volta che ci sono stato, penso che curarsi di George sia l'unica cosa che la tiene ancora legata a te. Penso che non se lo perdonerebbe mai, se voltasse le spalle a tuo fratello. È per questo che va a trovarlo e passa buona parte del pomeriggio a parlare con lui, i medici dicono che potrebbe aiutare, parlargli. Non lo so, sinceramente, è come se fosse morto anche lui con te, come se la sua mente si fosse persa non avendoti a fianco. Io non penso si riprenderà mai, eri una parte troppo importante nella sua vita.

Ancora non so a chi spedire questa lettera. Credo che scriverò il tuo nome e la consegnerò a Derf, il mio nuovo gufo. L'ho comprato qualche settimana dopo la guerra, è stato un buon acquisto; è veloce, sveglio e intelligente, chissà se riuscirà a trovarti. Dicono che gli animali hanno quel senso in più che sfugge a noi maghi e babbani. 

Spero che tutto questo schifo finisca, mi viene quasi da desiderare di rivederti presto, sai? Ma questo significherebbe morire e vorrei costruire una famiglia, prima. 
Stammi bene, Fred. E fa' cadere qualche stella cadente per noi appena puoi. 
So che sei in buona compagnia e che James e Lily si stanno occupando di te come i tuoi genitori hanno fatto con Harry durante tutti questi anni. Salutami Silente e ringrazia Piton da parte mia per quello che ha fatto. (ma non troppo, non vorrei mai che pensasse che mi piace)

con affetto,


il tuo miglior amico Lee


 
   
 
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