Cap.3 L'arrivo della Hill
Steve
incrociò le braccia e si appoggiò contro la
parete, assottigliando gli occhi.
"Mi
sta dicendo che Ultron ha tra le sue fila due ragazzini?"
domandò.
Fury
annuì incrociando le braccia dietro la schiena,
camminò attorno al tavolo della cucina assottigliando le
labbra.
"Due
rivoluzionari, componenti del movimento che vogliono i super-eroi fuori
dai loro confini".
Steve
si voltò verso la finestra, all'esterno Thor stava
abbattendo un'ascia sopra dei ciocchi di legno. Si girò
nuovamente, guardando in viso Fury.
"Mi
avete detto che da soli stanno riuscendo a ottenere il materiale che
Ultron gli chiede. Come?" domandò.
La
Hill avanzò porgendo a Steve un iPad, premette lo schermo
facendo partire il video di Pietro che correva con la
supervelocità; dei filamenti rossi partivano dalle mani di
Wanda avvolgendo alcuni agenti.
"Inoltre",
disse Fury, "sembra che Ultron tramite la rete possa hackerare i conti
bancari che desidera, quindi fondi illimitati".
Steve
si massaggiò il collo ed assottigliò gli occhi,
unendo i talloni dei piedi.
"Finché
Stark non sarà in forma, non potrà eliminare
questo virus da internet" sussurrò.
Si
voltò verso la Hill e alzò la voce.
"Questi
potenziati come sono diventati così?". Osservò
nuovamente lo schermo del tablet.
Maria
riprese il tablet, scrollò le spalle rizzando la schiena e
incrociò le braccia.
"Si
sono offerti volontari come esperimenti al Barone Von Strucker
dell'HYDRA" disse.
Fury
scosse il capo, scosse la mano in aria.
"L'importante
è debellare la minaccia, e poi contenere Stark. Dopo quello
che ha fatto, difficilmente lo vorranno tra i piedi".
"Certo,
è da folli sottoporsi ad esperimenti per il proprio paese"
ribatté Steve alla Hill, dandole le spalle. Passò
di fianco a Fury e digrignò i denti.
"Stark
non è colpevole di niente. O volete dargli quelle dell'Hydra
come volevate fare con me?".
Fury
si voltò di scatto e lo guardò socchiudendo
l'unico occhio.
"Nessuno
ha provato a incolparla di nulla, Capitano. Quella creatura
è uscita dal laboratorio di Stark citando le sue frasi".
"Vuole
forse dirmi che non sono facilmente reperibili da Internet?"
ribatté Steve secco. Si voltò verso Natasha.
"Io
e il resto della squadra usciamo. Cerchiamo di fermare quei due
ragazzini. Tu resta con Stark, quando sarà in grado di
uscire, portalo nel posto che t'indicherà per eliminare
Ultron da Internet. Nel frattempo vedete di scoprire se J è
corrotto".
Natasha
poggiò il gomito sul tavolo e vi mise la guancia, sorrise
maliziosa socchiudendo gli occhi.
"E
ti fidi a lasciarmi il tuo fidanzato?".
Fury
sospirò, scosse il capo grugnendo ed espirò.
"Avrete
solo le vostre abilità e capacità per superare
questa sfida. Cercate di farlo, per il bene di tutti".
Steve
guardò Fury allontanarsi a sua volta verso l'uscita della
casa e si diresse verso Clint.
"Mi
raccomando Natasha, non te lo lasciare scappare" raccomandò.
Uscì a sua volta.
Clint
lo guardò uscire, ridacchiò e voltò il
capo.
"Secondo
me cambierà idea e vorrà rimanere a badare a
Tony" scherzò.
Natasha
ridacchiò a propria volta, si alzò e
scrollò il capo.
"Lo
terrò a letto io. Da Stark, il Capitano si lascerebbe
convincere di qualsiasi cosa".
Clint
strinse le labbra aggrottando la fronte.
"Anche
di non aver costruito Ultron?".
Natasha
sospirò, incrociò le braccia.
"Non
lo so. Lo scoprirò" promise.