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Autore: Yoko_kun    29/03/2009    1 recensioni
una piccola serie di canzoni abbinate ai personaggi di bleach. (leggete se volete capire meglio! ^^)
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grimmjow Jeagerjaques

Lieve e inutile.

“Inutile. Ecco come mi sento, cosa sono....un inutile pedina”.

resta un attimo per decidere che non durerà,

L'arrancar è fermo di fronte ad una delle tante e strette finestre da Las Noces; immobile contempla quell'enorme distesa di sabbia e disperazione.

tutto inutile

“È inutile, tutto è inutile” il tempo scorre ma è inutile, lì dentro nulla muta mai. La sua forza è sempre la stessa. Persino il suo odio e rancore non può crescere oltre. Persino il braccio che aveva perso, ora è di nuovo lì. Ma nulla è cambiato...né prima che era senza né dopo che lo ha riacquistato. Lì nulla cambia mai.

basta un attimo per disperderci nell'aridità

Quel posto è ostile a tutti e a tutti, come lui. Quell'immenso deserto è arido come quelle fredde e bianche pareti, entrambe bramano la rigogliosità altrui per nutrirsene. Ma lui no, lui non è arido e non si farà mangiare da quell'orribile nulla, da quell'orribile apatia.

solo gesti che si ripetono

Come sempre digrigna i denti si volta e continua a camminare lungo il corridoio. Corridoio bianco e vuoto, uguale agli altri cento lì dentro. Lì dentro tutto sembra uguale, anche quei passi stanchi e trascinati sono sempre gli stessi, il loro rumore riecheggia accompagnato dal fruscio della stoffa dei pantaloni, come sempre.

solo scorie di...
...un'intimità


“Nulla qui dentro ha un briciolo di personalità. Maledizione. Non voglio, non posso e non devo finire così. Io sono il re”.

Il vento lontano forse ci soffierà via di qua

La sexta espada si ferma di nuovo a guardare fuori dalla finestra. Odia con tutto sé stesso ciò che lo circonda, in particolare modo odia il bianco di quelle pareti, così vuoto e quasi ipocrita. Il vento fuori, intanto, muove qualche granello di sabbia.

nel vuoto per mano a risvegliarci più liberi

Quel deserto, tanto grande, tanto vuoto. Ogni granello di sabbia lì dentro è solo.

lieve e inutile
lieve, inutile


“La mia presenza qui è come quel vento, lieve, insignificante...inutile”.

Solo inutile torni a casa

L'arrancar continua a camminare, le mani come sempre in tasca stringono i pugni fino quasi a trafiggersi la carne con le unghie. I suoi passi, regolari e monotoni lo conducono sulla strada che percorre sempre, che conduce alla sua stanza, identica alle altre ma unica perché sua, perché il sua fonte di salvezza, suo rifugio.

poi la monotonia che
rumore fa


I suoi passi meccanici. La piccola pausa, il rumore della porta che si apre piano e che viene poi chiusa violentemente. Ancora rumore di passi, sempre uguali, quasi misurati, poi il rumore del suo corpo che sprofonda sul duro materasso. Quei gesti, sempre gli stessi. Quei suoni, fastidiosamente sempre i soliti. Quasi una sinfonia continua.

tra le luci che si riaccendono

Volta il capo più volte, al solito. Poi il suo sguardo si perde nell'azzurro del cielo. Odia anche quel cielo, quel sole continuo. Troppo bianco in quel luogo, troppe luci e troppa luce.

solo il buio qui sa di eternità

L'Hueco Mundo è un posto buio, è eternamente notte, sempre costantemente notte. Ma dentro i muri di Las Noces no, non è mai notte.
“Perché c'è sempre questo odioso sole?”
Fuori l'unica luce è data dallo spicchio di luna. Il resto è buio, terrore, ferocia...eternità.

Il vento lontano forse ci soffierà via di qua

Il tempo non scorre, neppure il vento soffia mai...ogni tanto in lontananza si scorgono i movimenti di un lieve vento.
“Come vorrei che almeno il vento soffiasse, soffiasse con forza. Tanta forza da spazzare via tutto”.

nel vuoto per mano a risvegliarci più liberi

Libertà. Che bel suono ha questa parola, però il suo senso risulta vuoto dentro quelle mura apatiche e spente. Quel suono non appartiene all'armonia monotona di quella prigione candida.

Nel vuoto a immaginarci unici

“No! Io non scomparirò tra queste mura. Io non farò mai parte di questo luogo spento e privo di vita.
Io sono il re. Sono Grimmjow Jaegerjaques. La mia vita non appartiene che a me”.

lieve, inutile
Io non sono una pedina, non voglio più esserlo.
lieve, inutile
Io sono il solo che può decidere della sua vita.
lieve, inutile
Io sono vivo.
lieve, inutile
Io sono il re, la sexta espada.
lieve, inutile
Io sono Grimmjow Jaegerjaques.


*****
Testo in corsivo: “Il vento” dei Subsonica.







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