- Buonanotte -
Benvenuti a tutti nella mia piccola
one-shot !!!
Komui e Reever sono due personaggi che
amo molto e francamente mi sembrano perfetti insieme...
Non trovando ff su questa coppia mi
sono detta “Perché no?”... e così è nata questa!
Molto soft e leggera, più shonen ai
che yaoi.
A tutti, buona lettura e grazie per
essere passati da queste parti (inchino).
Si aggirava silenziosamente per il
vasto ufficio, raccogliendo alcuni documenti di vitale importanza che
ovviamente erano finiti sul pavimento, come tutti gli altri del
resto.
Si mise una mano su un fianco,
esasperato, mentre con l'altra si grattava la folta capigliatura
bionda sempre un po' scomposta.
Raccolse gli ultimi fogli che gli
mancavano e li richiuse al sicuro di un fascicolo, protetti dalle
solide mura di una scaffalatura di legno dove erano stati già
depositati altri fascicoli simili a quello.
Ci aveva messo più di tre ore per
riempire a mala pena due file di quel mobile.
“Tutto lavoro che domani sarà di
nuovo inutile, tra l'altro...” pensò con frustrazione mandando
un'occhiataccia di sbieco alla massa di capelli corvini che
spuntavano dalla scrivania del caposezione, coperta in parte da altri
fogli - sempre di vitale importanza – che con noncuranza erano
stati ammassati la sopra.
Gli occhi a mandorla beatamente chiusi,
le labbra aperte quel tanto che bastava per respirare.
“L'espressione vagamente poco intelligente...” si ritrovò a pensare il sottoposto, reprimendo una risatina.
Eppure sapeva, che dietro all'allegria
e ai modi un po' folli dell'altro, si nascondevano preoccupazione e
dolore. Spesso si era chiesto quali fossero effettivamente i pensieri
del caposezione, ma non riusciva mai a trovare dei sinonimi emotivi.
Aveva anche capito, ormai, che se
spesso il moro si addormentava tra quelle scartoffie, era
probabilmente perché veniva schiacciato dal peso di esse, oltre che
per la sua ben nota pigrizia.
Con quale coraggio un uomo con spalle
tanto esili poteva reggere il peso di un'intera organizzazione
e al tempo stesso continuare ad essere
un buon amico e un buon fratello ?
Si riscosse dai suoi pensieri,
sentendosi vagamente inquieto a pensare certe cose profonde di un
uomo che passava il suo tempo libero a creare robot altamente
mortali.
Cercando di fare il minor rumore
possibile si sedette sulla sedia davanti alla scrivania del
caposezione, tirandogli svogliatamente alcune ciocche di capelli.
- Komui-san... prenderai freddo se resti qui. Forza, andiamocene a dormire... -
La testa si mosse leggermente,
mugugnando qualcosa di incomprensibile.
Lentamente si tirò su, rivelando due
occhi velati dal sonno e schiusi giusto quanto bastava per vedere chi
aveva di fronte.
Gli occhiali, rimasti fedelmente al
loro posto anche durante il sonno, gli avevano lasciato il segno
attorno ad un occhio e al naso.
Sbadigliò rumorosamente, sussurrando
un'unica parola prima che la sua testa ricadesse a peso morto sulla
scrivania.
- Dormire...- .
La mano del biondo smise di tirare i
corvini capelli dell'altro, intrecciandosi piuttosto in essi in una
lenta e delicata carezza, che fece sospirare Komui di piacere.
Si alzò silenziosamente, così come si
era seduto, e aggirò la scrivania fino ad arrivare di fianco al
caposezione.
Sbuffò con un sorriso, mal riuscendo a
celare la tenerezza che quell'uomo ispirava in lui.
Prese una soffice coperta dallo
schienale della sedia sulla quale Komui era seduto, adagiandogliela
sulle spalle e coprendolo meglio che poté.
Si chinò leggermente per avvicinarsi
al suo orecchio.
- Buonanotte, Komui-san. -
Fece per rialzare la schiena ed
andarsene, quando la presa della mano di Komui sul suo polso lo
trattenne.
Il moro lo guardava appena, gli occhi
troppo velati di sonno per vedere realmente cosa avesse davanti o per
ricordarselo la mattina dopo. Sorrise con una dolcezza sorprendente,
che lasciò l'altro quasi senza fiato, quando riuscì a mettere a
fuoco biondi capelli disordinati e un accenno di barba chiara
cresciuta per il troppo lavoro.
- Buonanotte, Reever-chan...-.
Sollevò appena la testa, quel tanto
che bastò per sfiorare le labbra del biondo in modo impercettibile,
e poi la lasciò ricadere sulle varie carte che coprivano la
scrivania.
Reever rimase immobile, imbambolato a
tal punto da non accorgersi nemmeno che le sue dita erano salite
automaticamente a toccarsi piano le labbra, cercando di ricreare la
sensazione del contatto caldo e soffice che aveva avvertito solo per
un secondo.
Poi all'improvviso si destò, si mise
una mano davanti alla bocca e divenne paonazzo in volto.
Raccattò velocemente le sue cose e
uscì dall'ufficio, lanciando un'ultima occhiata a Komui che dormiva
sereno, l'ombra di un sorriso ad incrinare le sue labbra.
Mentre tornava nella sua stanza a passo
veloce, le gote ancora del colore del tramonto, si maledì un
centinaio di volte.
Quel sorriso sghembo e un po' ebete non voleva in alcun modo abbandonare il suo volto.
Evvai!!!
Ecco qui la mia piccolissima e
primissima ReeverXKomui, una coppia trascurata e dimenticata ma a mio
avviso perfetta!
Capitolo dedicato alla mia amata
Morrigan, folle almeno quanto me per questi due !