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Autore: Tinucha    16/03/2016    2 recensioni
"In che hotel alloggi, Jorgito?"
"Hotel Stoessel" rispose ridendo Francisco senza sapere di aver dato inizio alla Terza Guerra Mondiale.
[...]
Cosa succederebbe se Jorge Blanco e Tini Stoessel si ritrovassero a vivere insieme?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< La smetti? >> Jorge si volta a guardarmi con un sopracciglio inarcato << Tanto a te che te ne frega sono io che sto andando dalla famiglia del mio ragazzo, (che ci crede solo amici) a dire che stiamo insieme in realtà da mesi >> << Parli seria? Mamma le palle le romperà a me non a te >> tira fuori le chiavi dalle tasche. In salotto vedo la figura del signor Blanco ed affacciandomi in cucina scorgo Cecilia cucinare sorridente ballando sulle note e sulle voci mia e di Jorge 'Abrazame y veras', arrossisco salutando Fernando e Yoyi pian piano mi fa spostare verso sua madre. << Oh ragazzi >> corre ad abbracciarci forte << Si mamma, mamma così non respiriamo >> ma quanto è Stronzo? E quanto è sexy? Il bastardo ha i primi bottoni della camicia sbottonati, sa che effetto mi facciano. Salgo con lo sguardo ai suoi occhi e scorgo un sorrisetto vittorioso e malizioso dipingersi sul suo volto. Gli lancio un'occhiataccia. << Posso aiutarti Cecilia? >> lei sorride scuotendo il capo ed io provo ad insistere. << No davvero Martina, ma potresti andare con quel testone a chiamare Daniel >> annuisco salendo le scale mano nella mano con Jorge che senza neanche bussare apre la camera. Si butta sul letto invitando Daniel che sta chattando con qualcuno a scendere di sotto. Il moro rotea gli occhi per poi vedermi e correre ad abbracciarmi. Jorge si finge geloso. << Guarda che sono io tuo fratello >> << Ma Tini è Sexy ed è il sogno erotico di tutti i miei amici, quando lo verrano a sapere.. >> sorride mentre il sorriso dalle labbra del mio ragazzo (Che bello poterlo dire) scompare. Dani si stacca e comincia a scendere di sotto. << Devo farmi una chiacchierata con quei ragazzini >> scoppio a ridere. << Sei geloso di una comitiva di 15enni? >> << Lo hai sentito? Sogni erotici! Solo io posso pensare o fare questo con te >> avvampo << Comunque dovresti imparare a bussare, amore >> << Bussare in camera mia? >> << È questa la tua camera? >> lui annuisce mentre io mi giro intorno. Non l'avevo mai vista. Mi soffermo su un quadro in cui sono presenti tutti i 'Violettos', per poi continuare con la mia panoramica. Scorgo un calendario con una donna nuda e lo guardo male. << Quello è di tuo fratello, vero? >> << Nena sono anche io un uomo, e come tale ho bisogno ogni tanto di quelle cose >> << A casa facciamo i conti >> << Non vedo l'ora >> si lecca le labbra in modo sensuale mentre sento i muscoli al di sotto del mio ventre contrarsi. << Noto (non con gran piacere), che oggi sei più Stronzo del solito. Non provocarmi Blanco perché lo sai come va a finire >> si alza piano raggiungendomi << Perché come va a finire, Bimba? >> sussurra rocamente prendendo la mia mano e posandola sulla parte di petto che la sua camicia lascia scoperta. È caldo, molto. << Lo-lo sai >> balbetto leggermente intimidita mentre sbottona un altro bottone facendo scendere la mia mano. Mi rilasso sospirando. << No, no che non lo so >> << Jorge non qui >> << Perché no? >> << Perché siamo a casa tua e di sotto c'è la tua famiglia >> << Non importa >> si avvicina alle mie labbra mentre sentiamo qualcuno tossicchiare sulla porta. Daniel ci guarda ridendo. << È pronto >> ci avvisa voltandosi e continuando a ridere.






A tavola sono molto tesa. Jorge mi guarda continuamente preoccupato e sento di stare per esplodere. Aiuto Cecilia con le varie portate e Yoyi mi guarda. Si alza prendendomi per mano. << Io e Martina dovremmo dirvi una cosa >> << Che succede? >> domanda Fernando, mentre sua moglie lo guarda come se fosse un interdetto. << Stiamo insieme >> Cecilia saltella alzandosi dalla sedia << OH SIGNORE SI, LO SAPEVO LO SAPEVO >> corre ad abbracciarci mentre suo marito rimane in silenzio complimentandosi sorridente. Daniel non fiata. << Bel lavoro fratellone >> sbotta dandogli una pacca sulla spalla. << Bella, intelligente e buona. Tienitela stretta >> mi sorride << Ti voglio bene Tinita >> mi riabbraccia ed io sorrido finalmente tranquillizzandomi e ricambio l'abbraccio affettuoso. << Anche io peste >>


In salotto nel pomeriggio ci siamo solo io e Cecilia, gli uomini di casa sono crollati. << Allora Martina, come vanno le cose con Jorge? Si comporta bene? >> << Non potrei chiedere di meglio >> lei sorride mentre io mi imbarazzo. << Ti brillano gli occhi, anche a lui succede quando parla di te >> << Lo amo molto >> confesso. << Ti si legge in faccia, sei una persona limpida. Trasparente. >> giocherello con la stoffa del copridivano. << Daniel è cresciuto molto >> constato << Troppo in fretta tesoro, ha solo 15 anni e pensa già ad avere una ragazza >> << Come suo fratello >> ridacchio nervosamente. Lo Ammetto, la sua storia con Stephie ancora mi infastidisce e mi brucia. << Beh se quando compirà la maggiore età seguirà le orme di suo fratello incontrando una ragazza speciale almeno un quarto come te e portandosela via, penso che non sarò per niente contraria >> sorrido << Come si chiama lei? >> << Non gli piace parlarne, è molto riservato >> << È solo questa fase di crescita >> sentiamo dei passi vicini e vedo Jorge tutto spettinato stiracchiarsi, la canotta che indossa si alza fino a scoprire il suo ventre ed io deglutisco. << Sono tornato, Donne >> si siede al mio fianco prendendomi la mano e sorridendomi maliziosamente. Cecilia si alza perché il cellulare squilla e lui comincia a guardarmi maliziosamente. << Smettila di provocarmi >> gli lancio un'occhiataccia degna di quel nome. << Non mi fai paura Tinicha >> << Ah si? >> sorrido perfidamente mordendomi le labbra e posando una mano sulla sua coscia muovendola su e giù. << Giochi sporco >> << Mi adatto alle tue regole >>







<< Che rabbia! >> Mechi comincia a fare avanti e dietro per il mio salotto ed io la guardo allibita. << Sta' calma, cazzo! >> sbotto innervosendomi anche io. << Cosa è successo? >> << Ti ricordi la ballerina con cui 'hai litigato' per i commenti per niente santo che ha fatto su Jorge? >> ringhio << Si >> << Bene, ieri sera è uscita con tuo fratello >> << COOOSA? Io lo uccido >> << E non è tutto. Lo Stronzo è venuto anche a casa a raccontarmi per filo e per segno la loro uscita. Pare che lei gli abbia fatto solo un servizietto orale perché il suo ragazzo l'ha chiamata >> spalanco la bocca mentre il campanello suona. Mi alzo ad aprire trovandomi davanti Francisco. << Ciao ragazze >> sorride felice come un idiota. Se si fa scappare una come Mechi è davvero uno sciocco. << Ciao >> lo saluto freddamente andandomi a sedere sul divano mentre lui mi guarda stranito per poi scrollare le spalle. Sento un profumo arrivare alle narici. Il SUO. Mi volto verso le scale e lo vedo scenderle tutto vestito. << Ehi Fran >> << Jorge hai litigato con mia sorella? >> << Mm.. Oggi.. Che io ricordi no >> poi si volta a guardarmi << Amore abbiamo litigato? >> << NO >> rispondo acida. << Sicura? >> aggrotta entrambe le sopracciglia. << Non ancora, oggi >> << In effetti se noti bene Fran è più calma del solito. Questo è l'effetto che le faccio >> il moro assume uno sguardo carico di odio << Non voglio sapere come calmi mia sorella, già lo immagino >> il silenzio cala nella stanza. << Possibile che pensi solo a quello? Non è mica il centro della vita >> gli grida contro Mechi andandosene dopo aver detto un semplice: CIAO.  Fran sembra stranito e per questo ci saluta anche lui seguendola, correndole dietro. Jorge mi guarda fingendosi spaventato. << Non sei incazzata, vero? >> ridacchio << Per ora no >> << Ci vediamo un film? >> annuisco << Scelgo io >> << Va bene Bimba io preparo i pop corn >>




<< Che film hai preso? >> << Bravetown, dicono che è carino >> << Il film o il protagonista? >> << Entrambi, non sarai geloso di una tale sciocchezza vero Yoyi? >> << Io non sono geloso >> 


<< Non era male >> sorride guardando i miei capelli pieni di briciole e togliendomici alcuni pop corn da dentro. Anche lui ne è pieno, perché a metà film è partita una specie di guerra. << Ti odio >> << Non è vero >> le nostre narici si scontrano ed entrambi ridacchiamo. Mi fa accoccolare al suo petto e abbassa il capo per guardarmi mentre io lo alzo. << Sai Yoyi a che pensavo? >> sorrido maliziosamente posizionando la mia mano all'altezza del suo ventre per farla risalire fino al petto e poi farla scivolare ancora seguendo quest'ordine per quattro o cinque volte. Deglutisce. 
<< A cosa? >> << Al fatto che mi hai provocato nei momenti sbagliati >> lo guardo male e con uno scatto mi metto a cavalcioni su di lui. Si mette a sedere posando una mano sulla mia clavicola ed attirandomi a se. Mi bacia dolcemente con estrema delicatezza. È più delicato e profondo del solito. << Ho voglia di fare l'amore con Te, Martina >> stavolta lo so che è serio << Come facciamo? >> domanda mentre un sorrisetto si fa spazio sulle sue labbra. << Facciamo l'amore,allora?! >> più che un'affermazione dal mio tono spaventato, pare una domanda. Una sua mano scivola sotto la mia maglietta percorrendo la mia schiena. Per la prima volta da quando stiamo insieme le sue labbra scendono sul mio collo a baciarlo e morderlo. << Jorge non mi lasciare segni >> provo a trattenere un sorriso dandogli uno scappellotto. << E perché no Stoessel? Tu sei MIA >> << Se è per questo anche tu sei MIO >> << Perché così tanta determinazione nelle tue parole Tinita? >> ripenso alla ballerina e la rabbia mi pervade. << Perché è così, nessuno deve toccarti >> sbotto con ancora un pizzico di arrabbiatura avvicinandomi a lui e alle sue labbra. La sua mano si infila tra i nei capelli. Sbuffo, il suo guardo non ammette repliche. << Una delle nuove ballerine ha fatto degli apprezzamenti su di te e sul tuo corpo e sulle parti del tuo corpo >> << Davvero? >> sbotta incredulo << SI! >> << E dimmi aveva ragione? >> << Ho capito a che gioco vuoi giocare Blanco, ma non ci casco >> incrocio dispettosamente le braccia al petto. << Perché non vuoi dirmelo? Non vuoi ammettere che in realtà non mi ritrovo con la punta di una matita? >> avvampo di colpo senza guardarlo più in viso. 'Dio, che imbarazzo' << Hai sentito tutto , vero? >> << Buona parte >> << Sarai contento,allora! >> << Sarei più contento lo avesse fatto la mia ragazza >> << Non ho termini di paragone >> << Ora sono contento >> ci guardiamo in viso scoppiando a ridere. << Scemo >>



<< Dobbiamo andare Yoyi è tardi,  e gli altri ci aspettano in pizzeria >> sospira regolarizzando il suo respiro. << Dobbiamo proprio? >> domanda Facendomi un faccino da cucciolo. Mi fa strano sinceramente vederlo pochi secondi prima eccitato come un uomo e poco dopo scemo come un bambino. << Aha >> sussurro sensuale sulle sue labbra con una mano posata sulla sua guancia. << Non mi va >> << E quando mai ti va di fare qualcosa?! >> sghignazzo << Ci sono delle cose che farei molto volentieri >> gli tiro una gomitata. << Deficiente >> << Sei dolcissima, piccola >> risponde ironicamente << Jorge?! >> lo richiamo mentre lui mi guarda aspettando di sentire chissà quale cazzata. Con la lingua carezzo le mie labbra contornandole. Deglutisce. Ed io soddisfatta salgo di sopra a prepararmi. Stasera non mi va di truccarmi, mi piace essere me stessa. Lascio i miei capelli ricci e spettinati, alle orecchie porto le mie inseparabili perle bianche, indosso un top con lo scollo a cuore e delle superga bianche e un jeans stretto e a sigaretta. Lui è di sotto a cercare qualcosa di decente in televisione. << Che ne dici? >> faccio un giro su me stessa. << Bellissima >> lo guardo da capo a piedi << Perfetto >> sorride Facendomi segno di avvicinarmi ed io lo faccio sorridendo in un modo altrettanto malizioso e mettendomi a cavalcioni su di lui. Senza parlare oltre ci baciamo con una violenza e una passione mai avute fino ad oggi. Il desiderio aumenta, cresce in me. E credo, anche in lui. Sento le sue mani posarsi per la prima volta sul mio fondoschiena. Lo stringe piano Facendomi salire sempre di più su di lui. Quando ci stacchiamo abbiamo entrambi l'affanno. Lo guardo negli occhi e sbottono in modo affrettato e sofferto la sua camicia. HO BISOGNO di vederlo, di toccarlo nudo. Il suo petto si presenta nudo ai miei occhi alzandosi e abbassandosi con molta frequenza. Graffio il suo addome vedendo i suoi muscoli contrarsi. Ansima mentre io ritorno a baciarlo. Con le mani, finisco a graffiare la sua schiena e senza attendere oltre sento le sue di mani sganciare il mio top con lo scollo a cuore. Sposta i miei capelli di lato, mordendomi il labbro, e sganciando in contemporanea il mio indumento. Rimango con una fascia nera di reggiseno mentre vedo le sue mani allungarsi verso quella parte del mio corpo, mi tocca piano. Il cellulare prende a squillare. Lo lasciamo perdere all'inizio, ma quel suono si fa sempre più fastidioso. Rabbioso allunga la mano nei suoi jeans e senza guardare il numero risponde. << CHE C'È? Ah, ehm si, siamo quasi arrivati >> chiude la chiamata guardandomi << Ci siamo scordati dei ragazzi >> non credevo di poter essere così poco responsabile e di perdere così tanto il controllo. Mi alzo di fretta e furia raccogliendo il top e provo immediatamente ad allacciarlo. Invano. Tutto invano. << NON CI RIESCO CAVOLO, NON CI RIESCO >> << Amore sta' calma, avanti vieni qui, ci penso io >> faccio un respiro profondo avvicinandomi a lui che mi sposta i capelli di lato provocandomi miliardi di brividi e che lo riallaccia piano. << Mi dispiace se abbiamo fatto tardi è colpa mia, ma io.. >> << A me non dispiace affatto >> sussurra rocamente portando una mia mano sul suo membro in erezione. Mi volto a guardarlo. << Ti desidero Martina, dal primo giorno in cui ti ho vista. Ti voglio prendere in ogni luogo di Questa casa, sul letto, sul divano, nella doccia, sulla scrivania, sul pianoforte, sul tavolo, sulla lavatrice, sui fornelli in cucina. Ovunque >> scandisce bene l'ultima parola. << Voglio sentirti godere e contemporaneamente tremare, ho voglia di farti sentire donna >>






<< Sei strana >> sbotta Mechi mentre siamo a tavola. << Anche tu >> la guardo male incrociando le braccia al petto. << Qual è il problema? >> << Io e Jorge non stavamo ritardando per il parcheggio o altro, ma semplicemente perché quando ci avete chiamati eravamo sul divano e ci stavamo baciando e.. spogliando >> << Che coosa? >> mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite << Ma ora tocca a te parlare >> la invito 'gentilmente'a cacciar fuori lo scoop mentre lei butta giù il terzo o quarto bicchiere di vino << Fossi in te cercherei una sedia su cui sedermi >> << E perché? >> domando divertita mentre lei sospira e dopo attimi infiniti, decide di parlare. << Sono andata a letto con tuo fratello >> << Cosa? Come?
 Quando? >> << Come penso che tu lo sappia Tini visto che tu e Jorge ci siete ogni giorno sempre più vicini, quando.. Beh, quando abbiamo litigato per il fatto della ballerina che lui si è ingelosito dicendo che preferiva non sapere il modo in cui Jorge ti fa calmare >> << E poi? >> << L'ho cacciato >> << E perché? >> da lontano la vedo guardarlo di sfuggita << Per risparmiargli la fatica >> << Quindi ora? >> << Ora siamo..amici credo >> << E non è imbarazzante? >> << Lo è parecchio a dire il vero >> << Immagino >> sospiro. << E se invece lui.. Non so.. >> << Non ci sono speranze con lui, Tini. A lui non brillano gli occhi quando mi guarda. Darei tutto quello che ho per essere guardata anche solo una volta da lui come Jorge fa con te >> << Perché secondo te come mi guarda, Jorge? >> le chiedo confusa << Non lo so come ti guarda, Martina. So solo che gli occhi gli brillano e che accompagnano il suo sorriso. È inspiegabile ma invidiabile >>
   
 
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