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Autore: RedFox33    16/03/2016    5 recensioni
Fanfiction ispirata alla famosissima storia della "Bella e la Besta", con Lucy nei panni di Bella e Natsu... Beh, della bestia. Spero vi piaccia! ^^
"All’improvviso sentì solo caldo, e una fiammata sciolse tutta la neve attorno a lui. Maledisse quella che l’aveva ridotto in quel modo, maledisse quella fata da strapazzo che tanto fata non era, si alzò dalla scalinata velocemente e, subito dopo, scivolò sulla pozzanghera d’acqua ricadendo con un tonfo degno di nota."
{NaLu}
RedFox33
STORIA SOSPESA
Genere: Comico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Beauty and the Beast

Appuntamento



 
Hola people!!! Con un po' di ritardo... Ma sono tornata! Sarò breve nel commento poichè è tardi e devo andare,
perciò ci sentiamo in fondo! Vi lascia alla lettura :3


 

Happy non poteva credere a ciò che i suoi tondeggianti occhi gli stavano mostrando. Natsu, quel Natsu che si era sempre mostrato indifferente a qualsiasi tipo di ragazza, proprio ora, stava spavaldamente difendendo la sua donna e non aveva nemmeno provato imbarazzo ad afferrarle il costume per avvicinarla a sé. E la cosa più sconvolgente era che tutto ciò era successo senza che il ragazzo andasse a fuoco o in crisi come spesso faceva. No, quella non era la realtà, doveva esserci qualcosa che non andava; perciò, per scoprire qualcosa di più sull'accaduto, il micio blu cercò furtivamente di avvicinarsi ai due, ma fortunatamente non li raggiunse: Natsu, infatti, come un vulcano attivo in pace da troppo tempo, esplose improvvisamente incendiando alcune sdraio vicine a lui. Fu così che tornò tutto in regola. Il gattino, molto più tranquillo, si avvicinò svolazzando al suo più grande amico e si appoggiò sopra la sua testa rovente, scrutando il volto della bionda che era a pochi centimetri dal viso di lui. Non sapeva dire con certezza che espressione fosse quella, ma al gatto sembrava che i bellissimi occhi marroni della ragazza si fossero ridotti a due puntini, e la bocca sembrava aver assunto l'aspetto di un triangolo con la punta rivolta verso l'alto. Le parole usate dal piromane per giustificarsi dall'accaduto con Lucy furono: “Fa davvero caldo qui, eh?”.

 

 

Tornati nella loro momentanea casa, Lucy e Natsu presero immediatamente strade diverse, la prima dirigendosi in camera, il secondo sedendosi in soggiorno. Bob era momentaneamente assente e quello sembrava il miglior momento per parlare un po' col gatto volante.

-Natsu, ma che vi è successo?- iniziò Happy riferendosi ad entrambi gli amanti. -Tu e Lucy non vi siete parlati più dopo quell'incidente, e ogni volta che i vostri occhi si incrociavano cambiavate immediatamente la direzione del vostro sguardo e arrossavate come delle femminucce. Che i due amanti abbiano litigato?

-Non darmi della femminuccia Happy.- precisò Natsu prima di continuare. -Ho solamente realizzato cosa avessi appena fatto… E quando Lucy mi ha guardato con quello sguardo così innocente… AAAH! Sono scoppiato!

-Ok. Ma quello che ti sto chiedendo ormai da un bel pezzo è CHE CAVOLO E' QUEL “COSA AVESSI APPENA FATTO” DI CUI CONTINUI A PARLARE?- sbraitò l'irritato gatto, che cercava di far sputare il rospo all'amico sin da quando erano ancora in spiaggia.

-Ehi Happy non t'incazzare! Aspettavo che Lucy se ne fosse andata per spiegarti…- il piromane si diede un ultima occhiata intorno prima di proseguire. -Beh… Dato che io e Lucy siamo momentaneamente fidanzati, inizialmente volevo provare unicamente a stuzzicarla un po', sai, come per riscattarmi da quello che ultimamente mi fa passare. Volevo solamente che anche lei si incendiasse per me, però, quando ho visto tutta quella calca di ragazzi accerchiarla, il desiderio di riscatto è stato offuscato da un altro sentimento, un sentimento che non ho nemmeno provato a capire, e in un secondo mi sono ritrovato là in mezzo, con lei tra le mani. Tuttora non riesco lucidamente a comprendere come sia riuscito a dire quelle cose spavalde e a compiere quei gesti eroici, ma quando ho incrociato lo sguardo spaventato ma allo stesso tempo incantato di Lucy, sono tornato alla realtà e alla fine sono stato nuovamente io quello a incendiarsi…- il giovane mago intrecciò le proprie dita con i suoi capelli ribelli, appoggiando i gomiti sul tavolo dinanzi la poltrona, e continuò. -Però ora sono disperato… Ho paura di aver spaventato Lucy e di averla persa per sempre ormai.

-Mh… Ho capito quello che tu dici...- quasi sussurrò Happy, grattandosi il mento con la zampina. -Però credo che tu stia interpretando lo sguardo di Lucy in maniera erronea.

-Che intendi dire???

-Non so come spiegarmi… Ah! Certo! Hai presenti quelle soap opera argentine che Juvia vede spesso in tv?

-Sì ce l'ho presenti, ma che c'entrano adesso?

-Pensaci Natsu, quando la donna rivolge quello sguardo spaventato e confuso allo Zorro argentino dei suoi tempi, cosa succede dentro di lei?

-Beh… Solitamente, citando le testuali parole delle protagoniste di queste sciocche serie televisive, “una vampata di calore avvolge tutto il mio corpo e improvvisamente mi sento mancare”.- canzonò Natsu, disgustato da quel tono drammatico delle soap che tanto odiava.

-E ora ripensa allo sguardo di Lucy. -continuo il gatto blu, saltando direttamente alla conclusione. -Non credi che in qualche modo anche tu sia riuscito a farla “incendiare”?

Gli occhi scarlatti di Natsu al suono di quelle parole si incendiarono di una luce nuova.

-Hai ragione… E' possibile che sia come dici tu..! Quindi, io sarei riuscito a far incendiare Lucy!!!- il mostro di fuoco saltò dalla poltrona e alzò il pugno al cielo in segno di vittoria. -Sta a vedere Happy, questa è solo l'inizio della scalata verso la conquista di quella terra di nome Lucy Heartphilia!!!

Il giovane non diede nemmeno tempo all'amico gatto di rispondere che si fiondò immediatamente in una delle camere della casa, i motivi poco precisi persino all'essere volante.

-Ah, Kant mi fa un baffo.- disse fiero di sé Happy incrociando le zampe sul petto. -Mi merito proprio un bel pesce, aye!!!

 

 

Lucy, nel frattempo, si stava godendo un bagno caldo dentro la sua modesta camera, cercando di farsi scivolare addosso tutto lo stress della giornata: era stato un primo giorno molto movimentato, ma allo stesso tempo il suo corpo non voleva togliersi dalla pelle il ricordo della mano di Natsu nel punto il cui aveva afferrato con vigore il braccio di lei.

-Ma che mi sta succedendo…- pensò la bionda, immergendosi più profondamente nella vasca. Da quel momento in spiaggia fino a quello stesso istante non aveva fatto altro che pensare al gesto di Natsu, un po' aggressivo ma estremamente romantico; sentiva la necessità di avvicinarsi ancora di più a lui, ma era proprio quella sensazione che le rendeva impossibile anche solo di guardarlo negli occhi. La paura di scoprire quelle emozioni totalmente nuove le impediva di andare avanti, però sapeva che, in un modo o nell'altro, sarebbe riuscita ad affrontare anche questo problema assieme a lui.

-Lucy? Sei qui dentro?- la ragazza era talmente assorta nei suoi pensieri che solo la voce calda di Natsu riuscì a destarla dai suoi sogni ad occhi aperti, e prima che se ne rendesse conto il ragazzo era già entrato in camera sua.

-NATSU NON OSARE ENTRARE NEL BAGNO!- urlò lei alla porta, temendo che si aprisse da un momento all'altro.

-Ah ah ah… Credi davvero che potrei sopportare di vederti nuda?

-Eh?
-Niente Lucy, fai finta che io non abbia detto nulla.- si ripeté Natsu, dandosi del cretino per aver detto quella cosa ad alta voce. Non poteva rovinare il piano che aveva accuratamente studiato nel momento stesso in cui Happy lo aveva illuminato della verità, non poteva mandare tutti i suoi sforzi in fumo.

-Ehm… Natsu? Sei ancora lì..?

-Sì sì!- il mostro di fuoco si riprese dal piccolo momento di riflessione che si era concesso. -Scusami di essere entrato senza dirti nulla, non sapevo nemmeno che ti stessi facendo un bagno… Volevo soltanto chiederti se stasera ti piacerebbe tornare in spiaggia con me, solo con me.

Quella richiesta scioccò Lucy, che si arrossò in un batter d'occhio. Tutto ciò era troppo improvviso, perciò provò a chiedere qualche spiegazione.

-Che hai intenzione di fare, principino?

-… Lo sai che non devi chiamarmi in quel modo…- il ragazzo odiava ammetterlo, ma quella parola uscita dalla bocca della bionda suonava quasi bene. Era inutile nasconderlo: per quanto ci fosse stato un breve momento in cui era stata la ragazza “succube” di lui, continuava ad essere Natsu l'unico totalmente conquistato dall'altro. -Sai, in questo modo non bisogna stare in casa a fingere di fare i piccioncini di fronte a Bob, e non c'è niente di strano se uscissimo: lui potrebbe pensare che volessimo solamente un po' di tempo da trascorrere da soli. Mi sembrava una bella idea, perciò sono venuto qua a chiederti un appuntamento mia cara!

-Ottima idea testa calda!- esclamò Lucy, fingendo di essere rimasta imperturbabile al suono della parola “appuntamento”. -Però se non ti dispiace ne possiamo riparlare dopo? Ora dovrei venire di là a cambiarmi.

-Che problema c'è se ti fai vedere dal tuo ragazzo? Suvvia, non essere timida!- ironizzò Natsu, riprendendo poco a poco quella naturalezza che aveva caratterizzato il rapporto dei due prima dell'”incidente” in spiaggia.

-Okay, allora esco.- rispose Lucy, reggendo il gioco dell'amico. Sapeva quale sarebbe stata la sua reazione quando l'avrebbe vista conciata in quel modo, e fu proprio questo a spingere la ragazza ad uscire dal bagno con addosso solo uno striminzito asciugamano. La prima volta che si fece vedere in quelle condizioni fu solamente un incidente non voluto, ma ora in Lucy c'era un tocco molto più malizioso, voluto proprio dalla sottoscritta. Come un animale che col suo manto attrae la preda, la bionda con astuzia fece scendere leggermente l'asciugamano e guardò Natsu con gli occhi di un cacciatore, avvicinandosi verso di lui in una maniera talmente sensuale da sembrare di non poggiare i piedi a terra. Inutile sarebbe descrivere la reazione del ragazzo: quella visione angelica e demoniaca allo stesso tempo non poteva che causare una delle esplosioni più secolari di tutta la storia di Fairy Tail che rischiava di far saltare in aria tutta casa. Perciò, con prevenzione, Natsu prese da solo la decisione di gettarsi fuori dalla finestra, lasciando Lucy sola in stanza a sbellicarsi dalle risate.

-Allora a dopo, tesorino!- disse la bionda, chiudendo la finestra alle sue spalle. “E' troppo divertente” pensò infine, giocherellando con i capelli e pensando a cosa mettersi per l'appuntamento.

 

Natsu era partito da casa senza aspettare Lucy con l'intenzione di fermarsi da qualche parte per prendere la cena. Aveva chiesto ad Happy di avvisare sia Bob che la bionda della sua partenza e aveva aggiunto di dire a quest'ultima di dirigersi nel lido dove erano andati nel pomeriggio, e di non cenare. Ormai erano passati più di 40 minuti da quando aveva raggiunto la sabbiosa spiaggia e il sole si era quasi totalmente nascosto dietro a quell'immenso letto d'acqua che è il mare mentre lui continuava ad aspettare. Però, quell'attesa lo stava dilaniando. Doveva essere tutto perfetto: la cena a base di pesce, il telo steso a terra, la piccola candela accesa sopra di esso e il bellissimo panorama dovevano assolutamente dare i loro frutti, oppure quella sarebbe stata tutta fatica sprecata. Per sua fortuna, il tempo trascorreva più velocemente quando pensava al sorriso stupito e al viso arrossato che avrebbe avuto la donna nel vedere cosa aveva preparato per lei, e quel piacevolissimo sapore dovuto al pensiero di poter vincere la battaglia di quella sera lo rendeva allo stesso tempo più impaziente che la sfida cominciasse.

-Natsu?

Una dolcissima voce d'angelo lo chiamò da dietro le spalle, e il ragazzo si voltò: i capelli color oro erano stati raccolti un una treccia decorata con alcune spille floreali e perle, gli occhi erano stati truccati con tanta maestria che sembrava brillassero, le labbra già invitanti di per sé erano state rese ancora più attraenti grazie ad uno strato sottile di lucidalabbra e il leggero ma elegante vestito metteva in risalto il corpo perfetto della ragazza; a quella tremenda quanto bella visione il mostro di fuoco non poté che rimanere senza fiato, con la bocca leggermente socchiusa. Ma, dall'altro lato, non fu di meno: Lucy, quando vide cosa il ragazzo aveva organizzato per lei, venne percossa da una sensazione indescrivibile, e le gote si illuminarono di un rosso acceso. Non c'era niente da fare: per ora la situazione era 1 a 1, palla al centro.

-Stupita?- disse Natsu, dopo essersi ripreso dalla vista di quell'essere perfetto.

-Devo ammetterlo,- rispose lei, accomodandosi sul telo. -non mi aspettavo nulla del genere.

-Ah ah! Sono il ragazzo migliore del mondo!!!

-Ahahah! Piantala di darti tutte queste arie!- disse lei in maniera scherzosa, lasciandosi scappare un risolino. -Non sei nemmeno degno di essere chiamato “ragazzo”!

-E perché mai!

-Perché un ragazzo degno di questo nome aspetterebbe che la propria ragazza si sia finita di preparare prima di uscire di casa.- rispose lei, falsamente offesa.

-Ma dai… Scusami….

-Pf… Ahahahah! Ma mi hai veramente preso sul serio??? Eddai, scherzavo!

-S… Scusa! Non avevo capito che stessi scherzando…

-Ma veramente ti scusi anche per questo? Ahahah! Che galantuomo che sei!

-Beh… Un galantuomo farebbe di tutto per non rendere triste la propria principessa.

Il tono di Natsu divenne improvvisamente serio e Lucy si voltò a guardarlo. I suoi occhi, quei bellissimi occhi smeraldo, stavano intensamente fissando quelli color nocciola di lei, e lo sguardo spensierato di lui si mutò gradualmente in uno sguardo serio e sicuro, quasi ipnotico. La mano del ragazzo, intanto, andava lentamente cercando quella di lei, senza mai perdere di vista il viso della donna, e quando la ricerca finì, Natsu afferrò la piccola mano con delicatezza e decisione; a quel tocco, alla bionda mancò un battito; il viso, già paonazzo, divenne possibilmente ancora più rosso, e il suo corpo cominciò a tremare a causa di un sentimento mai provato prima. Sempre molto lentamente e sempre senza staccare gli occhi l'uno dall'altro, il ragazzo portò la mano di lei vicinissima alle sue labbra, tanto che Lucy riusciva a sentire il calore del suo respiro affannato, e con una delicatezza fuori dal comune Natsu poggiò le sue morbide labbra sulla soffice pelle di lei, chiudendo gli occhi sotto tanto splendore. Quando quel lieve contatto si arrestò, entrambi rimasero per un breve momento in silenzio, succubi di un sentimento troppo grande per loro, e subito dopo il mostro di fuoco, con un sorriso onesto e leggermente emozionato, alzò la testa di scatto, rompendo quell'aura magica che si era creata.

-Allora? Pensi ancora che non sarei un ragazzo perfetto?!- esclamò lui con un tono di voce leggermente tremante.

-N...Natsu! Non mi dire che hai fatto tutto questo per prendermi in giro!

-Lucy, non lo farei mai!- rispose lui, stupito dalla reazione della ragazza. Doveva ammetterlo, compiere quel gesto non era previsto nei suoi piani, Natsu era semplicemente stato spinto dall'istinto, ma aveva come l'impressione che se non avesse interrotto quel momento non sarebbero più tornati indietro, ed ecco perché se n'era uscito con quella battuta orribile. -Non farei mai qualcosa di così insensibile.

-Allora…- Lucy era ancora troppo emozionata per parlare, ma trovò il coraggio di buttar fuori quelle parole lo stesso. -Allora vuol dire che l'hai fatto perché provi qualcosa per me!?

-Beh… Chi lo sa.- rispose lui, facendole la linguaccia. Lucy, riacquistando la sua ironia, gonfiò le guance per sembrare offesa, ma alla fin fine Natsu non le aveva mentito: nemmeno lui sapeva con certezza cosa provava per lei, ma sì, l'importante era l'aver chiuso il discorso con una frase perfetta. Alla fine della cena, il ragazzo pensò: “Le soap opere non sono poi così malaccio.”.

La conclusione fu 2-1, con la vittoria di Natsu. Ma, in realtà, la vittoria era di entrambi.

 

Intanto, non lontano dalla spiaggia, in una casa piccola ma accogliente un gatto blu e un travestito grasso stavano cercando di scacciare dalla dimora una donna con un vaso in mano uscita dalle chiavi di Lucy, apparentemente molto arrabbiata.

-Gatto..!- gridò l'omone, nascondendosi dietro la figura volante. -Chi diavolo è quella?!

-Non lo so, aye!..- disse un Happy in lacrime, mentre cercava di tener lontano la donna demoniaca da lui con una scopa.

-DOV'E' QUELLA INSULSA RAGAZZINA A CUI HANNO DATO LE CHIAVI?!?!- sbraitava lei, agitando il vaso qua e là e seminando acqua ovunque. -DEVO INSEGNARLE UNA LEZIONE SU COME NON EVOCARMI MAI PIU'!!!

...

 

Devo ammetterlo, mi diverto un mondo a scrivere di Lucy e Natsu come se fossero in guerra! xD
E adoro il fatto che dopo scene romantiche alla fine loro si reggono il gioco a vicenda, non sapendo però che il gioco diventi realtà *^*
Spero che il capitolo vi sia piaviuto quanto è piaciuto a me! Sarebbe una grande soddisfazione :3
Bacioni,
RedFox33

  
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