17/03/2016
1 recensioniDISCLAIMER:
I personaggi descritti non mi appartengono in alcun modo. La storia narrata è un completo frutto della fantasia dell’autrice, pertanto, se siete sensibili ai contenuti trattati, siete invitati ad abbandonare la lettura.
COPYRIGHT
La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, sono di proprietà dell’autrice. Il materiale è protetto da copyright. È fatto, pertanto, divieto di copiare, modificare, caricare, scaricare, trasmettere, pubblicare senza autorizzazione dell’autrice stessa.
N.B. I luoghi all’interno del testo esistono veramente, si trovano a Londra, UK.
I personaggi descritti non mi appartengono in alcun modo. La storia narrata è un completo frutto della fantasia dell’autrice, pertanto, se siete sensibili ai contenuti trattati, siete invitati ad abbandonare la lettura.
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La documentazione, le immagini, i caratteri, il lavoro artistico, la grafica, sono di proprietà dell’autrice. Il materiale è protetto da copyright. È fatto, pertanto, divieto di copiare, modificare, caricare, scaricare, trasmettere, pubblicare senza autorizzazione dell’autrice stessa.
N.B. I luoghi all’interno del testo esistono veramente, si trovano a Londra, UK.
METROPOLITANA.
Louis ama la metropolitana. Forse ancora più del treno.
Gli piace osservare le persone, vederle agitarsi, disperarsi, sorridere, piangere: pensa di essere bravo a decifrare chiunque gli stia intorno, a capire cosa stia succedendo semplicemente guardando qualcuno negli occhi. Il più delle volte sbaglia clamorosamente, ma non si scoraggia, continua a provarci: dopotutto, come dice il suo migliore amico Zayn, è una testa di cazzo che “non cambia idea nemmeno se venisse minacciato di avere una noce di cocco su per il culo ”, e non smetterà mai di esserlo.
Gli si può dare torto? Louis è convinto di no, ma ovviamente non glielo dice, anzi, lo manda a fanculo e tiene il broncio finché il moro non gli chiede scusa.
Che può farci? Adora manovrare le persone a piacimento, lo trova particolarmente divertente. Ecco, oltre ad essere una testa di cazzo è anche uno stronzo manipolatore, ma non gliene importa molto.
Ciò di cui gli importa, invece, è un certo riccio dagli occhi smeraldo - sì, Louis lo ha osservato così tanto da sgualcirlo, da capire ogni suo dettaglio, del viso e del corpo, potrebbe elencare ad occhi chiusi tutti i suoi particolari, ne è certo - che prende ogni mattina la Northern Line come lui, salendo a Burnt Oak, una fermata dopo la sua -lui e Zayn salgono sempre ad Edgware, per arrivare al loro negozio di tatuaggi a Camden Town -, per poi scendere a Belsize Park, sempre con un paio di cuffiette nelle orecchie, un beanie calato sulla fronte e le mani cariche di anelli nelle tasche. A volte viaggia solo, a volte in compagnia di un biondo dagli occhi blu come il mare, talmente profondi che potresti perdertici dentro - Louis ha una fissa per gli occhi, nel caso non lo aveste capito, soprattutto per quelli verdi, o meglio, smeraldo -, sempre sorridente e allegro. Potrebbe giurare che venga dalla Terra degli Elfi, ma lui non è Geronimo Stilton e non ha mai viaggiato nel Regno Della Fantasia (disgraziatamente).
Harry invece -si, è riuscito a scoprire il suo nome, dopo che l'Elfo, un sabato mattina, lo ha urlato così forte da farsi sentire in tutta la Zona 6 di Londra - sembra perennemente calmo e pacato, anche mentre cerca di risolvere quei cruciverba che in realtà non sono così difficili come il riccio li fa sembrare, mentre assume un’espressione corrucciata e si morde il labbro inferiore - ogni volta che lo fa, Louis comincia a farsi i peggio filmini mentali, che finiscono ogni volta con una scena a luci rosse, molto rosse -, inserendo parole completamente a caso negli spazi mancanti. Ci ha provato, a capire quale logica seguisse, ma non ci è mai arrivato. Sarà perché la sua immaginazione si ferma ai film porno di Jake Bass, da cui spesso prende ispirazione per scrivere le sue Larry fan fictions , ma non si è mai posto tanti problemi…
…Fino a quando un "Il cruciverba che sto cercando di risolvere consiste nell'inserire, al posto delle parole date dalle definizioni, titoli di canzoni. Se vuoi posso insegnarti" non lo fa arrossire completamente, soprattutto perché 1. L’oggetto dei suoi sogni, da tre mesi a questa parte, gli ha appena parlato, e 2. Quella voce è così roca e sexy che Louis potrebbe venire solo ascoltandolo parlare, non importa se di matematica (EW) o di grammatica latina (EWx2).
Quindi annuisce timidamente, si presenta con la sua vocina flebile e acuta e ascolta la spiegazione di quel ragazzo che improvvisamente sembra così raggiungibile e...umano –perché fra i vari sogni erotici del liscio, c’è n’era uno dove lui era una delle Baccanti del dio Dioniso, che era appunto impersonato dal meraviglioso riccio -.
Dopo un paio di minuti Louis deve salutarlo a malincuore, ma quando lo sconosciuto si dirige verso l'uscita della metro e con un sorriso sghembo gli dice "A proposito, io sono Harry, ma tu puoi chiamarmi stasera", giura che non si era mai sentito tanto felice in vita sua.
Quindi in risposta gli chiede il numero, e, dopo averlo salutato con la sua migliore faccia da coglione, continua il suo viaggio stressando Zayn con frasi come "Ma quanto è bello", "Le sue mani cazzo, le hai viste?", "Andremo a vivere alle Bahamas con due gatti e tre figli, Brad, Angelina e Johnny, sarà fantastico", il quale continua ad annuire e alzare gli occhi al cielo, anche se in fondo, ma molto in fondo, è felice per il suo migliore amico.
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Gli piace osservare le persone, vederle agitarsi, disperarsi, sorridere, piangere: pensa di essere bravo a decifrare chiunque gli stia intorno, a capire cosa stia succedendo semplicemente guardando qualcuno negli occhi. Il più delle volte sbaglia clamorosamente, ma non si scoraggia, continua a provarci: dopotutto, come dice il suo migliore amico Zayn, è una testa di cazzo che “non cambia idea nemmeno se venisse minacciato di avere una noce di cocco su per il culo ”, e non smetterà mai di esserlo.
Gli si può dare torto? Louis è convinto di no, ma ovviamente non glielo dice, anzi, lo manda a fanculo e tiene il broncio finché il moro non gli chiede scusa.
Che può farci? Adora manovrare le persone a piacimento, lo trova particolarmente divertente. Ecco, oltre ad essere una testa di cazzo è anche uno stronzo manipolatore, ma non gliene importa molto.
Ciò di cui gli importa, invece, è un certo riccio dagli occhi smeraldo - sì, Louis lo ha osservato così tanto da sgualcirlo, da capire ogni suo dettaglio, del viso e del corpo, potrebbe elencare ad occhi chiusi tutti i suoi particolari, ne è certo - che prende ogni mattina la Northern Line come lui, salendo a Burnt Oak, una fermata dopo la sua -lui e Zayn salgono sempre ad Edgware, per arrivare al loro negozio di tatuaggi a Camden Town -, per poi scendere a Belsize Park, sempre con un paio di cuffiette nelle orecchie, un beanie calato sulla fronte e le mani cariche di anelli nelle tasche. A volte viaggia solo, a volte in compagnia di un biondo dagli occhi blu come il mare, talmente profondi che potresti perdertici dentro - Louis ha una fissa per gli occhi, nel caso non lo aveste capito, soprattutto per quelli verdi, o meglio, smeraldo -, sempre sorridente e allegro. Potrebbe giurare che venga dalla Terra degli Elfi, ma lui non è Geronimo Stilton e non ha mai viaggiato nel Regno Della Fantasia (disgraziatamente).
Harry invece -si, è riuscito a scoprire il suo nome, dopo che l'Elfo, un sabato mattina, lo ha urlato così forte da farsi sentire in tutta la Zona 6 di Londra - sembra perennemente calmo e pacato, anche mentre cerca di risolvere quei cruciverba che in realtà non sono così difficili come il riccio li fa sembrare, mentre assume un’espressione corrucciata e si morde il labbro inferiore - ogni volta che lo fa, Louis comincia a farsi i peggio filmini mentali, che finiscono ogni volta con una scena a luci rosse, molto rosse -, inserendo parole completamente a caso negli spazi mancanti. Ci ha provato, a capire quale logica seguisse, ma non ci è mai arrivato. Sarà perché la sua immaginazione si ferma ai film porno di Jake Bass, da cui spesso prende ispirazione per scrivere le sue Larry fan fictions , ma non si è mai posto tanti problemi…
…Fino a quando un "Il cruciverba che sto cercando di risolvere consiste nell'inserire, al posto delle parole date dalle definizioni, titoli di canzoni. Se vuoi posso insegnarti" non lo fa arrossire completamente, soprattutto perché 1. L’oggetto dei suoi sogni, da tre mesi a questa parte, gli ha appena parlato, e 2. Quella voce è così roca e sexy che Louis potrebbe venire solo ascoltandolo parlare, non importa se di matematica (EW) o di grammatica latina (EWx2).
Quindi annuisce timidamente, si presenta con la sua vocina flebile e acuta e ascolta la spiegazione di quel ragazzo che improvvisamente sembra così raggiungibile e...umano –perché fra i vari sogni erotici del liscio, c’è n’era uno dove lui era una delle Baccanti del dio Dioniso, che era appunto impersonato dal meraviglioso riccio -.
Dopo un paio di minuti Louis deve salutarlo a malincuore, ma quando lo sconosciuto si dirige verso l'uscita della metro e con un sorriso sghembo gli dice "A proposito, io sono Harry, ma tu puoi chiamarmi stasera", giura che non si era mai sentito tanto felice in vita sua.
Quindi in risposta gli chiede il numero, e, dopo averlo salutato con la sua migliore faccia da coglione, continua il suo viaggio stressando Zayn con frasi come "Ma quanto è bello", "Le sue mani cazzo, le hai viste?", "Andremo a vivere alle Bahamas con due gatti e tre figli, Brad, Angelina e Johnny, sarà fantastico", il quale continua ad annuire e alzare gli occhi al cielo, anche se in fondo, ma molto in fondo, è felice per il suo migliore amico.
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HELLO, IT’S ME!
Buooooooongiorno mondo. Eccomi qui con la mia prima Larry, che ho scritto grazie al meraviglioso prompt di Viginia, alias _petichor_ qui su Efp. Spero che possa piacervi così come a me è piaciuta scriverla… e niente. Fatemi sapere cosa ne pensate, che sia un “Ritirati e va a spazzare le foglie” o un “Sei il mio mito addio ciao”, basta che non siate troppo brutali lmao.
Se avete domande sulla storia (o sulla mia sanità mentale o altro, it’s the same), ecco i miei profili Ask e Twitter.
Adieu, alla prossima!