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Autore: unicorni_caramellosi    17/03/2016    1 recensioni
Althea non è la classica diciottenne che pensa solo a divertirsi e ad uscire. O meglio, vorrebbe ma non può.
Luke, invece, lo è. Non si è mai innamorato e non crede che potrà mai farlo. Anche se, due occhi color del ghiaccio potrebbero fargli cambiare idea.
Amelìe, pensa di essere forte ed estroversa, ma due occhi marroni la fanno sentire diversa.
Calum non ci crede, di essersi davvero innamorato. Anche se è davvero felice di tutto ciò.
Ashton è schifosamente caduto nel baratro dell'amore e non sa come uscirne. Anzi, proprio non vuole.
Michael è il re delle feste. E grazie ad una di esse, si sentirà un po' meglio con se stesso.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"4 am."
 
Sono le quattro di notte e Calum non riesce a dormire.
Sono le quattro di notte e Calum ha voglia di fumare un sigaretta.
Si alza, prende il pacchetto, che giace immobile sopra al suo comodino, e si dirige in balcone, dove ad aspettarlo c’è solo la notte.
Fa un po’ di venticello, ma nulla che faccia tremare le gambe.
Prende l’accendino, ma il ricordo di Amelìe che gli impedisce di fumare, si fa spazio nella sua testa.
E ok, sono le quattro e dieci di notte e lui ha voglia di fumare, ma Amelìe gli aveva detto che quando ne aveva voglia doveva chiamarla. E lui ora ne ha voglia.
Afferra il cellulare e cerca il suo numero nella rubrica, appena lo trova non ci pensa due volte e preme l’icona del telefono verde.
Uno..due..tre..quattr..
-Pronto?- la voce impastata dal sonno di Amelìe finalmente si fa sentire.
E Calum si sente più leggero.
-Uhm..ciao- dice quasi timoroso che lei possa mandarlo a quel paese e staccargli in faccia.
Cosa che, tra l’altro, Amelìe è tentata di fare. Perché sono le quattro e un quarto e Calum non si è fatto vedere o sentire per quasi tutta la settimana, mentre lei era ansiosa di un suo messaggio, e ora la chiama alle quattro del mattino?
-Stai morendo, per caso?- chiede lei sbuffando e passandosi una mano in faccia
-No..perchè?- Calum è confuso
-Perché, a meno che tu non stia morendo, non capisco  il motivo di questa chiamata. Cazzo, sono le quattro e diciotto! Ed è sabato mattina!-  sbuffa irritata
Forse è il fatto che lui non si sia fatto sentire per tutta la settimana, che le scoccia di più.
E forse potrebbe anche toglierlo quel “forse”.
-Si, lo so..è che non riuscivo a dormire, e avevo voglia di fumare e tu avevi detto che, se ne avevo voglia, potevo chiamarti..-
Amelìe nemmeno se lo ricordava di averglielo detto.
-E tu mi hai davvero ascoltata?- è un po’ confusa e stupita
Di solito nemmeno Althea fa mai quello che lei gli consiglia..
-Beh, si. Ho fatto male?-
E vorrebbe dirgli di si, davvero, perché è incazzata nera. Però si lascia andare in un risolino tranquillo.
-Ma lo sai che la gente alle quattro di mattina dorme?- gli chiede retorica
Calum ridacchia.
-Ora ti è passata la voglia?- gli chiede
Che non vede l’ora di ritornare nel mondo dei sogni, stava così bene insieme a Johnny Depp e Adam Levine!
-Non molto..-
-Uff..posso tornare a dormire?-
Amelìe è così, sfacciata e senza peli sulla lingua. E a volte va bene così, altre volte invece dovrebbe imparare a contenersi un po’.
Calum rimane un po’ spiazzato da quelle parole.
-C-come? Penso di non aver capito..-
-Cosa? Che vorrei tornare a dormire perché sono le quattro e mezza di mattina e io ho sonno?- Amelìe è un po’ incazzata.
Cioè, un po’ è un eufemismo.
Perché continua a pensare a Calum che la ignora bellamente, come se non esistesse nemmeno. E lei vuole esistere per lui, invece, e non solo quando ha voglia di fumare!
-Amelìe, sei incazzata per qualche motivo, per caso?- Calum si sta stancando
Non sopporta quando le persone non gli dicono le cose chiare come stanno.
Amelìe non risponde. Non vuole dirglielo lei, ci deve arrivare da solo.
-Senti, Amelìe, non farmi girare i coglioni perché..-
-Cosa? “Non farmi girare i coglioni, perché blablabla”. Sappi che io ne ho tutte le motivazioni! Ok? E sono le quattro di mattina. E vaffanculo Calum Hood- dice per poi chiudere la chiamata.
Ora è davvero, ma davvero, incazzata.
Pfff lui è quello arrabbiato, pensa la mora.
Calum sta ancora guardando il telefono con la bocca spalancata. Non ci crede davvero a quello che è appena successo.
Cioè, alle venti meno cinque non può aver davvero litigato con la sua quasi ragazza, vero?
Che poi nemmeno lui sa cosa siano loro due.
E lui non vuole far rimanere questa cosa un’incognita ancora per molto.
Si veste alla svelta e scende dal balcone. Ha sempre pensato che l’edera sulla parete gli sarebbe tornata utile prima o poi, e infatti aveva ragione.
Amelìe é tornata a dormire, che va bene tutto, ma è sabato mattina e lei vuole comunque dormire, risolverà i suoi problemi con Calum più tardi.
Cosa che Calum, comunque, pensa diversamente. Visto che ora si sta dirigendo più incazzato che mai a casa della mora. 
E non gli importa di star camminando come un cretino, nonostante quando arriverà avrà i polpacci in fiamme.
Arriva sul retro del cortile, e spera che la camera di Amelìe si trovi li.
Afferra il cellulare e chiama Amelìe.
La quale accende la luce dell'abat-jour e sbuffa, che non è possibile che non riesca a dormire di sabato mattina! 
-Pronto?- sbuffa sonoramente
-Sono qui fuori, scendi- dice Calum prima di chiudere la chiamata
Amelìe fissa lo schermo del telefono per almeno cinque secondi, ed è indecisa se uscire sul balcone e lanciargli una scarpa addosso urlandogli di andare ad importunare qualcun altro.
Poi però ci ripensa, perchè non vede Calum da quasi una settimana e le manca terribilmente.
Prende un paio di pantaloncini, una felpa e le scarpe, poi indossa il tutto alla svelta e scende
Scavalca il balcone, come fa sempre, ed è subito in giardino, dove Calum la sta aspettando impazientemente. Un po' perché non la vede da tanto e un po' perché è arrabbiato pure lui e vuole sapere che succede.
-Ok, sono qui- dice Amelìe incrociando le braccia al petto e sbadigliando.
-Bene. Ora mi spieghi che cazzo ti è preso?!- quasi urla Calum
E lei gli intima di abbassare la voce, che va bene tutto, ma vuole evitare di svegliare i suoi e tutto il quartiere!
-Non dirmi di abbassare la voce, ho tutto il diritto di sapere che succede!- 
-Si ma non urlare. Ti ricordo che non vivo da sola, quindi evitiamo di svegliare tutti, grazie-
Calum sbuffa e si passa un mano sul viso stanco, che, almeno, lei ha dormito un paio di ore, lui invece no.
-Voglio solo sapere che cosa ho fatto di sbagliato o che ne so io- confessa
Amelìe quasi si sente in colpa di essersela presa per un cosa così stupida, o quasi, alla fine lui potrebbe aver avuto qualche imprevisto..no? 
"Per una settimana?" Le chiede una fastidiosa vocina all'interno del cervello.
Oh..giusto. Ok, ora pensa di nuovo di avere tutto il diritto di essere arrabbiata.
-Ho provato a chiamarti almeno quattro volte e nemmeno una in cui mi rispondi. Non sei venuto a scuola, e se c'eri ti nascondevi tipo Batman; poi mi chiami nel bel mezzo della notte, dopo quasi una settimana che non ti fai sentire o vedere, di sabato, perché hai voglia di fumare. Ora, ho ragione ad essere almeno un pochino offesa o arrabbiata? Correggimi se sbaglio, grazie- dice 
E ripeterlo ad alta voce le fa quasi più male che pensarlo e basta. 
E Calum riamane in silenzio. Non può dire nulla, perché lei ha ragione e lui ha torto. Ha fatto male ad ignorarla come la peste, ma aveva paura. Non che sia una scusante, ovvio, però ha la sua buona parte in tutto ciò.
-E vuoi sapere un'altra cosa? Mi sono illusa che tutto quello che tu avevi fatto per riuscire ad uscire con me, avesse un senso. E invece non ce l'ha. Mi sono illusa che potesse esserci qualcosa tra di no, ok? E, diamine! Sono così stupida, perché tu sei Calum Hood- una lacrima le scivola lungo la guancia.
Non c'aveva voluto nemmeno pensare a quella possibilità, ma le parole le erano uscite di bocca, come un fiume in piena.
-E ora, se mi permetti, vorrei tornare a dormire, perché sono stanca e ho sonno e non mi va più di stare qui- dice, e non è nemmeno una richiesta, è una decisione.
E quando se ne sta per andare, perché è come parlare con un vegetale, Calum l'afferra per il braccio e la stringe a sé.
-M-ma che f-fai?- gli chiede confusa
-Oh mio Dio, stai zitta un po'- le dice Calum, con un magone allo stomaco
-Non..non ci pensare nemmeno a queste cose. Amelìe tu..sei mille volte migliore di me. E..hai ragione sono uno stronzo, un coglione, e tutto quello che vuoi tu, perché è vero. Lo sono. Ma sono anche spaventato, perché io che cazzo ne so di come funzionano ‘ste cose? E ho paura, cazzo. Che ne so che magari non ti trovi uno migliore di me, e io poi che faccio? È che mi sto innamorando, per la prima volta, e mi fa paura- dice continuando ad abbracciarla morbosamente
Amelìe rimane a bocca aperta, le ha forse appena detto di essere innamorato di lei? Oltre agli auto-insulti e il resto, ovviamente.
Amelìe si stacca dall’abbraccio e guarda Calum, negli occhi, che è imbarazzatissimo, come non lo è mai stato nella sua vita. Non intendeva davvero dirgliele subito quelle cose, cioè voleva aspettare ancora un po’. Ma vabbè, ormai i danno è fatto, e che poi sia un danno non ne è nemmeno tanto sicuro.
La mora lo abbraccia di slancio.
-Ok- gli dice, in fine.
E Calum non chiede nemmeno in che senso o a cosa si riferisca il suo “ok”, perché gli va bene così.
E alla fine si baciano, per non sanno nemmeno loro quanto, prima che Amelìe ridacchi e poi cacci via Calum, che se lo beccano i suoi, sono cazzi amari.
 
 
Ashton sta pensando, pensa che forse dovrebbe smetterla di fare da “Padre” ai suoi amici, e che è ora che loro si sveglino da soli, che ormai hanno quasi tutti diciannove anni e devono iniziare a pensare con la loro testa. Anche se alcuni già lo fanno.
Poi pensa a Luke che sta lentamente progredendo, ma almeno ce la sta facendo. Aveva quasi perso le speranze per lui, e invece si è dovuto ricredere. Ma dovrebbe solo ringraziare Althea, che chissà quale magia gli ha fatto, a Luke.
A risvegliarlo dai suoi pensieri, è Lydia, la sua ragazza. Quella di cui è pazzamente innamorato, e spera che per lei sia lo stesso.
-A che pensi?- gli chiede sorridendo
È che hanno appena fatto l’amore, e ora stanno molto meglio tutti e due.
Per almeno un paio d’ore ci sono solo loro due, e nient’altro.
-Pensavo a quale strana magia abbia fatto Althea a Luke..- ridacchia
E Lydia ride, perché ha ragione.
-Giusto, o magari è semplicemente quella giusta..no?- gli chiede
Ashton la guarda, la osserva più che altro, e pensa che non ci sia cosa più bella, della sua ragazza. Che lui prima non era nemmeno un tipo tanto sdolcinato, ma l’amore si sa, l’amore ti cambia. In bene o in meglio non si sa, sta tutto a come lo si prende, alla fine.
Poi le sorride e le lascia un bacio sulla fronte, prima di iniziare a coccolarla, con delle carezze sulla schiena.
Lydia non è la classica ragazza super figa, ha un po’ di curve. Una di quelle ragazze che, qualche anno prima, Ashton non avrebbe nemmeno guardato.
Anche se alla fine l’ha fatto, l’ha guardata e si è perso nei suoi occhi verdi.
E poi da li era stata tutta una salita, una fatica immensa per conquistarla, anche se alla fine ce l’ha fatta. E ora non potrebbe che esserne più felice.

 
SONO TORNATA!
Lo so, è passato un bel po' e avrei dovuto aggiornare prima. 
Ma come prima cosa ho avuto problemi sia con il computer che con la connessione, ciò ha comportato una cosa chiamata "socializzare" e wow non pensavo facesse così..schifo. No dai, scherzo. Però sono state delle settimane molto dure.
ENIUEI, il secondo motivo è che volevo vedere se magari qualcuno di voi che legge ancora questa storia (se ce ne sono, lol) recensiva. Perchè ho notato che siete un po' inattivi, da un pezzo ormai, e questa cosa non mi rende esattamente felicissima, perchè
ho bisogno di sapere se la mia storia vi piace o meno. Se avete consigli o robe simili, sono più che ben eccetti. Stessa cosa per le critiche, a patto che siano costruttive ovviamente.
E data la vostra inattività ho avuto molti dubbi sul continuare a postare e non mettere la storia in sospeso. O anche di cancellarla. Anche perchè sta diventando molto pesante riuscire a trovare il tempo per scrivere, postare, studiare e avere anche un po' di vita sociale.
Certamente, so di non essere l'unica ad avere di questi problemi, ma forse non so reggerli come altri sanno fare. Perciò ora vedrò da questo capitolo come procederanno le cose, e prenderò una decisione definitiva. 
Detto questo, come state? 
Personalmente adoro questo capitolo, come avevo anticipato nello spazio autore dell'altro capitolo, non so bene per quale motivo..forse per come l'ho scritto o forse boh..fatto sta che mi piace un sacco! Lol. E spero lo apprezzerete anche voi, come me :))
Grazzzzzzzie mille a chi segue la storia e a chi ha voglia di recensire (lol) (:
Bona, ora vi saluto e vi auguro un buon fine settimana <3
Un bacino xx

 
  
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