SOGNI
 
Al suono della sveglia il mattino successivo per un momento Scott fu preso dal panico. Era stato tutto un sogno? Doveva ancora esserci il secondo giorno di scuola o lo aveva già passato? Era stato veramente a cena dagli Argent la sera prima o aveva cenato con la madre? Allison era di nuovo fra loro?
 
 
-Ei Malia!
Stiles suonò il clacson tre volte.
-Andiamo Malia!
-Stiles non c’è bisogno di fare tutto questo casino, avevo sentito che eri arrivato già quando eri all’inizio della strada.
-Già, scusa ma a volte mi dimentico di non avere degli amici normali.
Malia salì in macchina e Stiles la baciò sulla guancia.
-Che stai facendo?
-Di che parli?
-Ne avevamo parlato.
-Calmati, era solo un bacio sulla guancia! Gli amici si baciano sulla guancia.
-Mh, va bene, se non puoi farne a meno.
Stiles esclamò un ‘’grazie’’ e la baciò di nuovo sulla guancia. La ragazza scosse la testa e si mise a ridere.
 
 
‘’Non è possibile che sia stato tutto un sogno, era tutto così reale. Deve essere stato reale.” – pensò Scott alzandosi dal letto.
-Mamma, mamma!
Scese le scale velocemente per avere conferma dalla madre ma trovò il solito post-it attaccato al tavolo.
“Scusa tesoro, sono dovuta andare a lavoro presto. Ti ho lasciato la colazione sul tavolo. A stasera.”
Scott chiamò Stiles al telefono. Irraggiungibile. Provò con Lydia. Occupato. Si vestì in fretta, prese le chiavi della moto, il casco e uscì.
Sulla sella della moto c’era la sciarpa di Allison. Scott sospirò e rise di sé stesso. Come aveva fatto a credere che era stato un sogno?
 
 
-A me piace quella lì.
Lydia indicò una camicetta verde nell’armadio dell’amica mentre era seduta sul letto con le gambe incrociate.
-Questa invece?
-Mh, non mi piace molto se ti lasci quei pantaloni. Però- si alzò dal letto e prese una gonna dall’armadio- se la metti con questa diventa perfetta!
-Mi mancavano i tuoi consigli.
-E a me non sai quanto mi mancava darteli! Kira ha un modo di vestirsi tutto suo, non saprei proprio come aiutarla. Malia non accetta consigli nemmeno sotto tortura!
 
-Come sono? Malia e Kira. Io le ho conosciute poco, soprattutto Malia.
-Sono fantastiche. A parte per una cosa.
-Per come si vestono?
-Non sono te.
Allison abbracciò Lydia e disse:
-Adesso basta, in questi giorni mi fate sempre piangere!
 
Scott entrò a scuola insieme a Stiles e Malia e andarono in biblioteca. Dopo pochi minuti entrarono anche Lydia e Allison e Scott, ancora in ansia per quella mattina, le andò incontro e la abbracciò.
-Ei Scott, non ci vediamo solo da ieri sera!
-Lo so, ma mi sei mancata.
La ragazza capì che il suo amico aveva bisogno di un abbraccio e lo abbracciò a sua volta, mise la sua testa sulla spalla di Scott e rimasero lì per un paio di minuti.
-Menomale che Kira non è qui.- disse Malia guardando verso di loro.
-Malia…
-Andiamo che ho detto di male?
 
 
Durante l’ora di storia Hayden sentì qualcosa colpirle la testa. Per terra vide un aereoplanino di carta. Una specialità di Liam. Quando erano più piccoli glieli tirava per semplice dispetto.
“Sei bellissima oggi.”
Si girò verso di lui e gli sorrise. Girò il foglio e gli scrisse:
“La prossima ora ho matematica. Dopo ci troviamo al solito posto?”
“Se ci trovassimo direttamente alla prossima ora al solito posto?”
“Va bene, ma poi glieli spieghi tu la prossima volta alla prof.”
 
 
Beacon Hills non le era mai sembrata così bella. Da quella collinetta la vista era stupenda. Quella città sempre nel caos da lì sembrava così tranquilla, così serena. La luce soffusa del sole che stava tramontando poi le donava una bellezza quasi raffinata, semplice. Era strano vedere le persone che camminavano ridendo, che andavano a scuola e a lavoro come persone normali in una città normale. Ma quella non era una città normale. A modo loro ognuno degli abitanti di quella cittadina lo sapeva. Certo, la maggior parte di loro ignorava la sua natura sovrannaturale, ma sapevano che Beacon Hills non era una città come le altre.
Pensava questo Allison là, su quella collinetta, mentre guardava il sole che piano piano scendeva e il cielo, che lentamente cambiava colore.
Poi la vide, la luna. Là, nel cielo, bella. Era quasi piena. E improvvisamente sentì una strana sensazione. Provava dolore ma era un dolore piacevole. Guardava la luna e si sentiva a casa. una luce le invase gli occhi per un secondo ma lei non se ne accorse.
-E’ bella vero, la luna?
Allison si girò e vide Stiles.
-Bellissima.
-Ho sempre trovato strano il rapporto luna-licantropo. Come fa, una cosa così bella, a far uscire da loro tutta quella ferocia?
-Io non penso sia colpa della luna se loro diventano in quel modo. La luna dà loro potere, poi sta a loro controllarlo.
Il ragazzo le si sedette accanto e si mise a guardare insieme a lei la notte che stava arrivando, la luna che si illuminava nel cielo, le stelle intorno a lei.
 
 
Il giorno dopo Scott, Lydia, Stiles, Allison e Liam uscirono insieme da scuola. Ad un certo punto Stiles si bloccò e guardò una persona poco davanti a loro.
-Ma quello è…
-Ho pensato avessimo bisogno di più aiuto possibile in questa storia.- rispose Scott guardando nella stessa direzione.
Quella persona si avvicinò a loro.
-Vedo che ancora non vi siete liberati di questo pazzo.
-E’ bello anche per me vederti, Derek.