Film > Captain America
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Autore: Kano_chan    18/03/2016    1 recensioni
Dal trentaquattresimo capitolo:
Fine
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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1.
 

-   Dannazione! –


Leanne si abbassò oltre la macchina dietro la quale si era riparata, evitando così una scarica di proiettili.
Era bastato un attimo perché si scatenasse il caos. Ora che oltre alla Vedova nera, si era aggiunto anche Captain America, le cose erano sensibilmente peggiorate. In quel momento alla ragazza poco importava che l’eroe nazionale stesse passando un brutto quarto d’ora; il suo unico obbiettivo era quello di non lasciarsi sfuggire il suo antagonista. Il Soldato d’inverno.
Lo aveva cercato troppo a lungo e aveva speso troppe energie per lasciarsi scappare quell'occasione più unica che rara.

Impossibilitata a fare di nuovo capolino oltre il cofano, Leanne afferrò lo specchietto rotto di una delle vetture vicine e lo usò per guardare cosa stesse succedendo.
Se non fosse stata addestrata a seguire i movimenti in combattimento, non sarebbe riuscita a distinguere nemmeno mezza mossa dei due contendenti.  Erano veloci oltre l’inverosimile e assolutamente letali, ma erano comunque in una situazione di stallo. Ad ogni colpo di Rogers, il Soldato rispondeva prontamente e viceversa.

-    o forse no… -  sussurrò la ragazza assottigliando lo sguardo.

Captain America finalmente era riuscito a bloccare il braccio metallico dell’avversario, colpendolo al viso con il suo scudo e scagliandolo lontano. Fu in quel frangente che perse la maschera…
Leanne strinse i denti, mentre Rogers restò pietrificato riconoscendo nel suo nemico il suo vecchio amico.
Mentre i due si squadravano, Leanne ne approfittò per avvicinarsi ulteriormente, portandosi alle spalle del Soldato e usando le auto ferme in mezzo alla strada come copertura. Stava per raggiungere un grosso Suv bianco, quando un’esplosione la buttò con violenza a terra.
Le orecchie presero a fischiarle coprendo gli altri suoni; sintomo tipico di una deflagrazione a corta distanza.
Leanne scosse la testa un paio di volte mentre, con l’ausilio dei gomiti, si metteva carponi. Si guardò attorno confusa. Dov’era il suo bersaglio?
Malferma si tirò in piedi e imposasi di riacquistare la stabilità, iniziò a guardarsi intorno.
Vide un gruppo di auto blindati neri accerchiare i due Avengers e l’uomo con le ali, ma non se ne preoccupò. Si diresse invece dalla parte opposta, l’unica dalla quale il Soldato poteva essersi allontanato.
Corse fino a fermarsi ad un piccolo incrocio e lì cercò di immaginarsi quale strada potesse aver preso. Una volta che si fu decisa si rimise a correre.

“ Non puoi perderlo, non di nuovo! Non avrai un’altra occasione del genere” pensava la ragazza “ non puoi per…”

Il suo pensiero si interruppe bruscamente quando, svoltato l’angolo di un fabbricato in mattoni, qualcosa la inchiodò al muro, mozzandole il respiro e riempiendo il suo campo visivo di puntini neri.

-    James, fermo! –

Quel grido fu l’unica cosa che la salvò dall'essere freddata all'istante. Non appena riuscì a riacquistare la vista, vide di avere un coltello da combattimento seghettato ad un centimetro dal viso. Il Soldato la squadrava con sospetto e confusione.

-    James –  lo chiamò di nuovo, con una supplica implicita di allentare la presa che le stava togliendo il fiato.
-    Non so chi sia – replicò l’uomo con rabbia trattenuta.
-    Sei tu. Lasciami andare e ti spiegherò tutto – replicò la ragazza.

Il risultato di quella proposta fu di essere ancora più pressata e sollevata parzialmente da terra.

-    Ti prego, ascoltami – insistè, aggrappandosi al suo braccio di metallo.

Una sirena prese a suonare non distante da loro. Leanne vide gli occhi chiari del Soldato concentrarsi sulle istruzione che probabilmente gli stavano arrivando all’auricolare.
 Quando si conclusero, l’uomo tornò a guardarla e con un gesto brusco la scaraventò  a terra.
Leanne tra un colpo di tosse e l’altro, si allungò ad afferrargli il braccio per impedirgli di andarsene.

-    Devi restare, non tornare da loro! – gli disse.

Il Soldato non le diede minimamente ascoltò, limitandosi a strattonarsi dalla sua presa e ad allontanarsi.

-    James! – gli urlò dietro lei – se torni indietro non faranno altro che sfruttarti ancora e ancora! Fidati di me, fermati! – provò nuovamente a convincerlo senza alcun esito.

Leanne non sapeva più cosa fare. Ormai era chiaro che non le avrebbe dato retta. Si ritrovò di nuovo a provare quel senso di impotenza, che per tanto tempo l’aveva logorata.  Era stato nuovamente tutto vano?

-   Non posso fissare né l'ora né il posto, o lo sguardo o le parole che furono il principio del mio amore -

Quella frase giunse distintamente alle orecchie del Soldato e lo fece arrestare. Stupito si voltò verso la ragazza. Il vento le scompigliava i capelli neri e in mezzo a quella strada gli sembrava quasi una visione surreale. Ma non era stato quello ad averlo turbato… lui... lui quelle parole le aveva già sentite, solo che non sapeva dove.
Come quando Captain America lo aveva chiamato Bucky. Qualcosa si era mosso dentro la sua corazza di assassino, qualcosa che non era ancora riuscito ad afferrare.  

-    ...E' passato troppo tempo. Ero già innamorato prima di accorgermene. – concluse.

I due ragazzi rimasero a fissarsi. Il Soldato fece un passo verso di lei.

-    Missione conclusa, ripeto, missione conclusa. Ritornare alla base –

La voce asettica che uscì dal suo auricolare spezzò la magia. Il Soldato si voltò e proseguì per la sua strada.
Leanne si afferrò le braccia chinando il capo.
Era stato tutto di nuovo vano.



Head Room:

Buonsalve e ben arrivati al primo capitolo!

Vi ho giusto giusto introdotto uno dei personaggi principali, ovvero Leanne, che farà parte degli eventi del 21esimo secolo. Questa sarà una delle uniche due scene che userò tratte dal film The Winter soldier; concedetemela, ne avevo bisogno!
La frase che viene citata da Leanne nelle ultime battute di questo capitolo qualcuno di voi l'ha riconosciuta? Se così non fosse vi tolgo io dall'impiccio dicendovi che arriva da "Orgoglio e Pregiudizio". Lo so, clichè! ^^" Questa povera Austen viene abusata in tutti i modi, ma vi giuro che essendo uno dei miei libri preferiti ho voluto renderlo parte della mia fic. Nel prossimo capitolo si tornerà al 1945, quindi, se siete curiosi, l'appuntamento è per venerdì prossimo!

Ringrazio chi ha speso del tempo per leggere fino a qui e ringrazio anche HORANge_carrot per avermi inserita tra le seguite.

Con affetto,
Marta
  
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