Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Goten    30/03/2009    29 recensioni
<< Eddy! Per una volta nella tua noiosa esistenza, buttati! Scegli una dama e balla! >>
Mi voltai verso mio fratello, scettico in volto. << Non chiamarmi Eddy, non lo sopporto. E sentiamo, chi dovrei invitare? Proponi. >>
<< Lei per esempio. >> Indicò proprio la Swan.
Sghignazzai ironico. << Emmett, stai scherzando vero?! >>
<< Perché? Io la trovo bella. >>
<< E' a mala pena passabile, non abbastanza bella da tentarmi. >>
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Oh cavoli!! 293 preferiti!! *_* Hahaha^^ i vostri commenti sono stati sublimi, davvero! Mi sono divertita da matti a leggerli! Passavo dal sorriso tenue, a quello estasiato, a quello sfrenato, fino a ridere come una scema davanti al pc! XD AVVISO: Il prossimo è l'ultimo capitolo.

=================================================================

Capitolo 12

<< ... e poi? >> Mi chiese Emmett, mentre lasciavo andare la carcassa del puma che avevo appena dissanguato.

Sospirai e mi voltai verso di lui. << E poi, niente. >>

Saltò giù dall'albero dove era stato appollaiato per tutta la durata del mio resoconto sul viaggio organizzato dal trio malefico. << Edward, come è possibile niente? >>

<< Emmett, niente, vuol dire niente. Non è successo altro... >> Mi guardava con occhi increduli.

<< Vuoi dire che poi avete passato l'intera notte e tutto il giorno dopo ognuno nelle vostre stanze?! >> Scherzò mio fratello, ma si rese ben presto conto dal mio sguardo che quella era la verità.

<< Ma come?! Edward, è assurdo! Lei, ha risposto al tuo bacio! >>

<< E allora?! Non vuol dire nulla Em! Lei non mi ama! E adesso, basta! Me ne devo fare una ragione! >> Sbottai frustrato.

Si avvicinò e mi posò una sua manona sulla spalla. << Edward! Non ti arrendere! >>

Sollevai il volto e lo guardai serio negli occhi. << E' tardi Emmett, mi sono già arreso. >> E scivolai via dalla sua presa.

Quello di cui non tenevo conto, era la forza di Emmett. La sua forza di volontà e quella fisica, rapido, veloce, anche per uno come me, mi prese con forza e mi sbatté contro l'albero, causandone la rottura. Il rumore secco si sparse per il bosco.

<< Ora basta, Edward! Non puoi arrenderti! Sei un Cullen! Ricordi?! Un Cullen! Questo cognome, ci ha sempre spronato, dato forza e speranza! Adesso dimmi... >> Mi schiacciò ancora con il suo braccio contro quello che rimaneva del tronco. << ... lei ti ha detto “Edward, io non ti amo” ?! >>

Le mie labbra si aprirono e un << No... >> Sospirato uscì da esse.

Ma la presa di Emmett non lasciava dubbio al fatto che non avesse ancora finito con me. << E allora, che diavolo stai facendo qui?! Dovresti essere da lei, a tormentarla, a stressarla, a farle capire quanto la desideri!! Devi farle capire, quanto lei sia importante per te!! >>

Con uno scatto mi lasciò andare e rimasi li a fissarlo, quello era mio fratello?! Quello che guardava i Teletubbies?

Lo guardavo ormai con una luce diversa, adesso capivo perché Rose lo amava, Emmett, era una vera forza della natura.

Il mio sguardo si fece deciso. << Grazie. >>

<< Corri! E non tornare senza di lei! >> Mi ordinò.

Pochi istanti dopo, mi trovai davanti alla casa dell'ispettore Swan, bussai timidamente, non avevo idea di cosa avrei fatto...

La porta si aprì e la figura dell'ispettore fece la sua comparsa. << Ciao, Edward. Vieni, accomodati... >>

<< Grazie. >> Entrai e chiusi la porta dietro di me.

Si sedette sul suo solito divano e mi invitò a fare altrettanto. << Bella non c'è, dovrebbe arrivare fra poco... >>

<< Posso aspettarla? Non disturbo? >> Domandai un po timoroso.

<< Affatto, anzi, sono contento che tu sia qui, perché credo sia il caso di chiarire qualche cosa, fra me e te. >>

Oi oi, cosa voleva dire?

Afferrò la lattina di birra e ne bevve un sorso, dio mio, ma quell'uomo aveva sempre della birra a portata di mano?

<< Bella, mi è parsa, molto felice quando siete tornati dal viaggio. Non l'avevo mai vista sorridere in quel modo, è stato quasi... sconvolgente ecco. >> Notai il lieve velo di sudore sulla sua fronte, era fonte di imbarazzo, sicuramente.

<< Si, anche io sono stato molto felice di aver passato quei giorni splendidi. >> Ammisi.

<< Ottimo, perché vedi, ultimamente Bella, è sempre sulle nuvole, trasognata, sono addirittura riuscito ad entrare in casa di soppiatto e a spaventarla. >>

Lo guardai socchiudendo le labbra, questo era assurdo...

<< Lo so, è parso strano anche a me... >> Bevve un altro sorso. << Comunque, tu mi piaci Edward. Sono convinto che tu e Bella potreste essere una bellissima coppia. >>

Mi sentii leggero.

<< Ma ora, spiegami perché perché non l'hai più chiamata?! >>

<< Come prego? >>

<< Si, bé siete usciti assieme, avete fatto un piccolo viaggetto romantico e poi, puff... più niente. Edward, non vorrei che tu stessi giocando con i sentimenti di Bella, perché è una cosa che non potrei sopportare. >>

<< Le giuro che non sto affatto giocando con i suoi sentimenti signore. >> Ero maledettamente serio, mi dimenticai perfino di sbattere le palpebre. << Io AMO Isabella, con tutto me stesso... io... vorrei tanto che lei diventasse la mia sposa, per l'eternità. Ma, non credo che Bella, provi per me niente di più della semplice amicizia. >>

Finii e rimasi in silenzio, lasciando all'ispettore il tempo di assimilare le mie parole.

Fuori il vento aveva cominciato a fischiare, la pioggerellina a scendere e il rombo di una macchina ci fece voltare verso al finestra.

Entrambi vedemmo Isabella arrivare a bordo di un pick up, al volante stava Jacob Black. Lui e Bella, stavano abbracciati nel piccolo abitacolo, le braccia di lui erano attorno al suo corpo minuto, lei, non fece nulla per allontanarlo, anzi, si strinse di più nel suo abbraccio e questo per me fu troppo.

<< Io credo di dover andare, adesso. >> Dissi con voce morta, ingoiando un fiotto di veleno.

<< Edward, io non credo che... >> Cominciò l'ispettore, ma lo fermai.

<< Non importa, lei è felice. Basta così. Per me, l'importante è quello. >> Aprii la porta, vidi le teste stupite di entrambi voltarsi verso di noi. Non si aspettavano che fossi li.

Porsi la mano all'ispettore, la prese e me la strinse. << Addio, Capo Swan. >>

Non mi disse nulla, ma vidi nei suoi occhi la muta preghiera di restare, non potevo accettare, se fossi rimasto, sicuramente avrei staccato la testa a Black.

Scesi i tre gradini e con uno scatto ripercorsi la strada verso casa, arrivai bagnato fradicio, Alice mi venne incontro.

<< Non farlo. Per favore, Edward, non andartene. >>

Non le risposi, afferrai le chiavi della Aston Martin e mi voltai per andare in garage. La mia famiglia era al completo davanti a me.

<< Non farlo. >>

<< Mamma, per favore. Ho bisogno di stare da solo... >>

<< Non vedo dove vai. >> La voce di Alice mi sembrava stridula, non più un canto di angeli.

<< Non ho ancora deciso. >>

<< Figliolo. >>

<< Papà, e voi tutti. Per favore, la mia scelta l'ho fatta. Adesso, rispettatela. >>

Non mi dissero più niente, raggiunsi il garage, entrai in macchina e l'accesi. Il rombo del motore si propagò per la casa, con il telecomando aprii il garage e schizzai fuori.

Non avevo una meta, ma di sicuro, era lontano da li.

Dodici ore dopo, il telefonino non aveva quasi mai smesso di vibrare, adesso conteneva circa sessantasette chiamate non risposte, tutte di Alice, Esme e Bella. Quando avevo visto il suo numero, mi ero sentito morire. Cosa voleva?

Non lo sapevo e in quel momento non volevo saperlo.

Lo spensi e lo gettai sul sedile accanto a me.

Sapevo che Alice avrebbe avuto sicuramente dei flash sui posti che stavo passando, ma non mi importava, adesso, volevo solo stare per i fati miei. Non volevo più pensare a nulla, volevo solo, tornare ad essere il vecchio odioso, spocchioso Edward Cullen.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Goten