21/03/2016
2 recensioniOut of Control
Il pugno si abbatte con forza al lato del suo viso, sul muro. Xiao Hui sente che le nocche emettono un rumore preoccupante, qualcosa di orribile che, per un attimo, spinge il suo stomaco a contrarsi per la paura e il disgusto. Non fa però in tempo a voltarsi per controllare se le falangi non gli penzolino dal palmo della mano come grottesche salsicce: gli occhi di Jian Yi, scuri di rabbia, catturano i suoi. Spinge il viso vicinissimo al suo, inclinato quel tanto che basta per permettere alla frangia di gettarci su un’ombra scura, che ne sfoca i lineamenti rendendolo minaccioso come quello di un assassino che stia per commettere un delitto.
Le grida più volte di stare zitta, con voce distorta dalla rabbia. Xiao Hui sente le gambe tremare e il cuore impazzisce nel suo petto, come un uccellino intrappolato che batta le ali per fuggire via. Jian Yi l’ha bloccata contro il muro, non può scappare, non può accasciarsi a terra come vorrebbe perché il suo orgoglio, seppur mortalmente ferito, si rifiuta ancora d’esalare l’ultimo respiro.
Così si decide a pigolare, timidamente, un altro insulto che vuole affermare il primo, ma il tono è tanto sottile e docile che nessuno sospetterebbe che sia seria. Eppure gli occhi di Jian Yi s’infiammano, ora ha chiaramente perso ogni barlume di senno e Xiao Hui è letteralmente sbattuta contro il muro. Ma non arriva nessun pugno a impattare contro il suo naso, come, terrorizzata, a occhi chiusi, sta aspettando.
La lingua di Jian Yi s’infila tra le sue labbra, dischiuse per far spazio a un gemito di dolore, ed è calda, invadente, non la lascia respirare. Lei si ritrae, tenta di spingerlo via, fallisce. Le lacrime che scendono copiose sulle guance, si rende conto, non sono solo sue…
All’improvviso, come posseduta, si avventa su di lui e gli morde a sangue il labbro inferiore, e risponde a quel bacio che non ha nulla di affettuoso, nulla di neanche lontanamente ricollegabile alla passione o all’amore. È una violenza cui nessuno dei due vuole arrendersi, neanche Jian Yi che l’ha cominciata.
Conficca le unghie nelle sue guance e tira, con l’intento di strappare quanta più pelle riesce. Lui stringe la presa sulle sue braccia, tanto che le ossa cominciano a dolerle, e spinge la lingua più in profondità, precludendole ogni possibilità di contrattaccare. Si fanno del male scompostamente, con le mani, lei anche a calci, finché Jian Yi non si stacca per boccheggiare dandole le spalle – a nascondere il viso umido – mentre lei fa lo stesso scivolando contro il muro.
Chiude nuovamente gli occhi, nasconde la faccia tra le ginocchia e seguita a singhiozzare ancora a lungo, finché non si accorge che lui, chissà quando, è andato via.
Ho arbitrariamente deciso di scrivere cosa sarebbe successo se Xixi non fosse intervenuto... con risultati disastrosi.