come
già preannunciato, la fic non è mia! ho ricevuto
il permesso dall'autrice per ripostarla. Questa storia non ha subito
cambiamenti; più avanti mi occuperò anche di
ripostare e continuare le altre fic di E91Y. grazie in anticipo per le
recensioni, che fanno sempre piacere! mi occuperò poi di
farle pervenire all'autrice. Grazie ancora!
prologo:
Harry Potter e il Signore Oscuro stavano per scagliare
l’incantesimo che
avrebbe messo definitivamente fine a quella guerra, che ormai da troppo
sconvolgeva il mondo magico. Purtroppo per Harry, però, Lord
Voldemort aveva ancora
un asso nella manica. Nonostante le sconcertanti rivelazioni del
ragazzo,
infatti, dopo i primi istanti di rabbia bruciante, il mago aveva
ripreso a
sogghignare.
“Interessante, Harry Potter” disse Voldemort, gli
occhi rossi che tradivano la
sua voglia di vendetta. Il silenzio regnava incontrastato nella sala,
dove
centinaia di occhi erano puntati sui due maghi che si stavano
fronteggiando
“Ma vedi, c’è ancora qualcosa che ne tu
ne Silente avreste mai potuto sapere”
“Cosa vuoi dire?” fece Harry, osservando
attentamente le mosse dell’avversario.
“Credi davvero che un ragazzo, per quanto potente possa
essere, sarebbe
riuscito a creare degli Horcruxes da solo, senza alcun
aiuto?” lo canzonò
l’Oscuro Signore.
“Sei stato aiutato? Da chi?” inveì il
Ragazzo-che-è-sopravvissuto.
Il mago lo scrutò divertito.
“Le forze dell’Oscurità hanno voluto che
io compissi tale impresa, Harry
Potter. Ed ora è il momento che il potere delle Tenebre si
risvegli!”
A quelle parole, il sortilegio scudo di Harry
s’infranse ed un boato
tremendo si abbatté sulla Sala.
“Non ho ancora perso, Harry Potter” rise Voldemort,
il volto di serpe
ghignante.
Sembrava che il soffitto stesse per crollare, mentre il cielo di fuori
si
copriva di nere nubi che portavano con loro un vento gelido. Infine
accadde: il
pavimento della Sala Grande cominciò a tremare e si
frantumò in vari punti.
Fumo nero si levò dalle voragini, mente sulle pareti ombre
silenziose si
muovevano. Dalle crepe profonde emersero creature spaventose,
così come quelle
che si stavano scivolando giù come melma dalle pareti. Erano
creature
mostruose, con gli stessi occhi rossi di Lord Voldemort, i mostruosi
corpi neri
si muovevano silenziosi, mentre le lunghe dita simili ad artigli
ondeggiavano
ingannevoli. Sibilavano parole incomprensibili, ma che riuscirono a
pietrificare tutti i presenti. Ben presto i maghi ne furono circondati.
Gli
stessi Mangiamorte, quei pochi che ancora non erano morti o svenuti
rimasero
immobili davanti all’orrore che avevano dinanzi. La risata di
vittoria di Lord
Voldemort sembrò infine risvegliare i maghi che osservavano
terrorizzati le
mostruose creature.
“Ora, Harry Potter, pagherai per aver osato
sfidarmi”