La strada verso il sole

Secoli.
Ecco da quanto dura quest’odio, l’odio tra umani e uomini-pesce. Un odio tramandato di generazione in generazione.
Ostilità, disprezzo, diffidenza, paura.
Questa situazione ormai dura da troppo tempo perché possa mutare.

C’è chi dice che la regina Otohime è un’illusa.
Le cose non cambieranno.
Ora è morta e l’odio divampa più che mai, brucia più del rogo dei fogli con le firme.
Non sarà fermato.

C’è chi dice che Fisher Tiger è uno sciocco.
Non dovrebbe risparmiare gli umani, non servirà a nulla.
Ora è morto e la rabbia scorre nelle vene più veloce del sangue che si riversa dalle ferite.
Non verrà placata.

Neanche se Barbabianca aveva permesso che l’isola trovasse la pace per un po’, pur essendo umano.
Ora è morto e le cose sono tornate a come erano prima.
Quest’odio non si placherà. Nulla cambierà.                                                                                                                              
Neppure con Jimbei, il Cavaliere del Mare, nella Flotta dei Sette.
Non basta solo quello.
Gli spiriti assetati di vendetta non staranno calmi.

Acclamano Arlong, che fa strage di umani.
È questo che è stato loro insegnato, è questo che insegneranno: a portare altro odio, in modo che si ingigantisca, continui nei secoli, in eterno, in un ciclo infinito.

Ora Arlong è stato sconfitto e c’è un nuovo motivo per odiare gli umani.
Questa storia non finirà.

Mai.

Gli umani sono il nemico, così è stato e così sempre sarà.

Tutti osservano Hody Jones, che sta per prendersi la testa del loro re e una domanda sorge spontanea nelle loro menti: è davvero così? Se sono gli umani il nemico, perché Hody sta per uccidere la famiglia reale? Perché è stato lui a uccidere Otohime? Chi è che dobbiamo temere veramente?

La risposta è la voce dei bambini, la voce dell’innocenza, della verità, che chiede quando arriverà Cappello di Paglia. Che chiede quando distruggerà l’isola, per mettere le cose a posto. E tutti si rendono conto che malgrado siano umani, quei pirati sono la loro unica speranza.
 
Quest’odio dura da generazioni. Non si placherà mai.
 

“Lascia fare a noi, Fratellhoshi.

 In fondo, noi siamo amici, giusto?”

"Hey, che è successo? Non fermatevi...!!"

Ma forse – forse – basta solo avere un po’ di fiducia in un ragazzo completamente fuori dall’ordinario.  





Note:

Allora, sì. Spiegazioni.

Innanzi tutto, salve. 
Questa è la mia prima storia su One Piece, spero che l'abbiate apprezzata. So che non è niente di che, ma ci tenevo a condividerla e se poteste dirmi cosa ne pensate mi fareste solo felice.
(So anche che l'introduzione faceva vomitare, quindi se avete aperto la storia nonostante tutto, sappiate che siete grandi).

L'idea mi è venuta mentre rileggevo questa saga e giungevo alla conclusione che i nemici fanno davvero schifo (a parte Hody Jones, credo sia un personaggio più profondo di quello che sembra a prima vista), ma merita per le tematiche che tratta, come il razzismo e l'odio "interspecie". Forse non diventerà mai la mia saga preferita in assoluto, ma di certo non la scarterò come niente fosse. 

Ah, sì: il titolo è lo stesso del capitolo 648 e le frasi in grassetto sono del capitolo 644.

Grazie in anticipo a chiunque voglia dirmi il suo parere.

Baci, bacetti, saluti e dolcetti,
Dreamer.