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Autore: Nightmares    30/03/2009    2 recensioni
Lì, in quella riga di finto confine tra cielo e mare, era sicuro che lì, c'era Deidara; e lui da quella spiaggia infernale, pagava la sua pena.
{ SasoDei, abbastanza complessa e nonsense. }
Genere: Romantico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eyes { Sunshine on the sea }




Un gioco di sguardi, nulla più, urla nella grotta la sua gloria, ed ogni barlume di venerabile follia nell'aria come polvere; una polvere molto più sottile, perfino della sabbia che abbellisce i capelli di lui, sostituendosi presuntuosa a dei raggi del sole che lì non arrivano. Negli occhi, scintille e gioco di luci, provocate solo da zampilli di chakra, dal color del cielo, puro ipocrita ed elegante mascherata; lui brilla per semplice riflesso, luna in un cielo troppo buio da scoprire, con una sola stella.
Una sola, che non sa di donare la sua luce.
Un gioco di sguardi sottile, fragile; due fili, uniti tra loro. Fili che non tira solo lui, che per l'unica volta non si spezzano; e le schegge, non esistono.
Provocazioni, sorrisi pericolosi e detonatori di lucida pazzia, a zampillare, rendendo elegante il cielo imprigionato in due sfere.
E fuoco imprigionato, e polvere; ma a lui manca un fiammifero, non può far altro che mordere. E le fiamme disordinate si perdono in raggi di sole e fili d'oro, tra sospiri e graffi. Tra cuori, tra timer.
Mancano pochi sencondi, mancano ancora delle ore, manca tutta una vita.
Le mani scorticano la pelle, e schegge s'insinuano nelle vene; emboli esploderanno, e sangue tingerà il suo sadismo che ha pace in un ghigno, e denti così finti e bianchi da sembrare lune taglienti.
E' la ballata della Passione, Sua Signoria cortese ed elegante, in velluto rosso tra le fiamme infernali delle iridi. Se solo quelle gocce di rugiada di lui - dell'angelo, che tale potrebbe essere chiamato solo per un'aura ipocrita - potessero lasciar decadere anche quelle gocce, l'incendio forse si domerebbe. O s'innalzerebbero ancora di più quelle lingue di fuoco, unite in una, tuttavia; ma tutto perde importanza, perfino la ragione, nemica d'ogni follia per cui valga la pena.
Valga la pena vivere.
Valga la pena esplodere?
Questa è l'esplosione dell'Amore masochista, galante e silenzioso, dal fascino mortale.
La rosa dei cieli, dai colori sgargianti e rossastri, corone di stelle ancora più effimere; petali, fragili, che si spezzano in riflessi di pozze adoranti, e scende giù, la porcellana, l'argilla. Nel suo lento declino, nella sua scia di fumo che tutti ricorderanno come lo stelo, mentre il fiore muore nel suo sibilare.
E' velenoso, un po' come uno scorpione. Sa tenergli testa.
L'amore ci rende tutti petali di porcellana, n'est-ce-pas?*



*



Era sicuro, Sasori, d'aver guardato il mare con una strana espressione enigmatica, quando l'aveva visto per la prima volta; espressione che molti non avrebbero colto, come non si coglie la sfumatura di una rosa rossa, così intensa da far sembrare il suo colore una tinta unica. Avrebbero dovuto essere tutti bravi pittori, per saper notare su quel viso liscio e morbido i tratti di un sorriso nostalgico. Su quella spiaggia, con solo il rumore del mare, aveva visto i suoi occhi.
Lì, in quella riga di finto confine tra cielo e mare, era sicuro che lì, c'era Deidara; e lui da quella spiaggia infernale, pagava la sua pena.
Un finto, silenzioso Paradiso di sabbia, soffice letto per la sua pelle e le sue dita da cui osservare tramonti e colori del cielo, come un grande spettacolo di sangue e fuochi esplosi, e quella riga.
Sottile, lontana, come un lungo filo che non aveva marionettista, ne scopi; il colore della rugiada che aveva spento le sue fiamme, o le aveva solo intrappolate lì, nelle nuvole rosse che andavano a spegnersi nel mare.
Eccola lì, Sua Signoria, mascherata da infernale punitrice, lasciandolo lì ad osservare la loro passione esplodere e morire.
Che, magari, l'Arte poteva essere un'esplosione... purché lo fosse stata in eterno.







_ _ _ _



N/A
*La citazione appartiene a mio fratello maggiore; a lui il sommo segreto della sua provenienza.

Adieu,
Nightmares.

  
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