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Autore: SofyTrancy    22/03/2016    7 recensioni
Ciao a tutti! Insieme all'altra mia storia in questo fandom, ho deciso di inziare anche questa AU! OwO
Spero vi piaccia.
La storia è ambientata in un mondo di ispirazione medievale, Marinette è una contadina che vive nel bosco vicino alla capitale, continuamente vessata e stressata dalle tasse che impongono alla sua famiglia.
Peccato che il principe di questo regno metta gli occhi su di lei... e la voglia in tutti i modi come sposa!
In più la nostra protagonista farà uno strano incontro voluto dal destino...si ritroverà davanti a Chat Noir! il mostro che tutto il regno sta cercando...
Le farà del male? Come evolverà il loro rapporto?
La storia di due fuggitivi in cerca di una sola cosa: la libertà.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Prologo

 

Il mio corpo fu spinto a terra.

Ringhiai, cercando di oppormi alle catene che mi tenevano prigioniero.

«Lo avete catturato vedo.»

Alzai lo sguardo: Lila Volpi, capo delle forze dei cacciatori mandati dal re, mi osservava con superiorità.

«Con la trappola ideata da lei è stato fin troppo facile, capo.» rispose uno degli uomini che mi tenevano prigioniero.

«Che bestia orribile.– disse lei, afferrandomi per la catena che avevo al collo e avvicinandomi al suo viso –Quindi non hai nulla di umano eh? Solo questo visino deformato dalle tue zanne e da questi enormi occhi.»

«Che cosa vuoi strega?» risposi, sprezzante.

Un colpo di frusta mi colpì con forza sulla schiena nuda.

Gemetti, inarcandomi leggermente.

«Rivolgiti con maggiore riguardo di fronte al comandante!» mi urlò l'uomo che aveva scoccato il colpo.

«Lo sai benissimo che voglio solo la tua testa, il re mi ha promesso ben un 1.000.000 di jelws in cambio.– mi tirò ancora di più, costringendomi a inarcarmi in avanti –Non vedo l'ora di vedere la tua testa decapitata in piazza.»

Un ghigno si disegnò sul mio volto.

Possibile che fosse così stupida? Pensava davvero che me ne sarei stato a guardare mentre tentavano di uccidermi?

«Stai giocando col fuoco.» risposi, scostando lo sguardo.

Un'altra frustata mi colpì nello stesso punto di prima, ma non ci feci caso.

La trasformazione era già in atto, il dolore non era più un problema per me

Sentii le unghie delle dita farsi sempre più lunghe; la pelle iniziò a diventare nera come la pece...

Alzai lo sguardo verso colei che tutti chiamavano Volpina, convinto di vedere il terrore nei suoi occhi... ma non fu così. Al contrario, il suo sguardo era beffardo, divertito.

«Fossi in te non mi trasformerei sai?» disse, ridendo.

«Hai paura di essere fatta a pezzettini?» la stuzzicai, le zanne più lunghe del solito.

La castana non rispose.

Lasciò andare la catena che mi circondava il collo e fece un gesto con la mano, invitando qualcuno a comparire tra le fronde degli alberi.

Uno dei cacciatori al suo servizio uscì dai cespugli, trascinando con sé una ragazzina dai capelli mori.

Il sangue mi si raggelò nelle vene.

No...”

I miei occhi si posarono sui tagli e i lividi che aveva addosso, per poi passare al coltello che l'uomo le teneva puntato al collo.

Non può essere...”

«A-Adrien...» sussurrò, la sua voce dolce distorta dalla paura.

«Marinette!» urlai, strattonando le catene che mi bloccavano, cercando di raggiungerla.

«Non ti conviene opporre resistenza sai? Ora ferma la trasformazione.» mi ordinò Lila con un ghigno beffardo sul volto.

«S-scappa Adrien...» disse la mora, ricevendo un calcio dall'uomo.

La ragazza soffocò un gemito di dolore.

«FERMATI!» gridai, tornando immediatamente normale.

«Ma dai, la bestia Chat Noir, temuto da ben dieci paesi che si fa sottomettere con così poco...– scoppiò a ridere Volpina, avvicinandosi alla ragazza che tremava dal terrore –Pronta a vedere questo mostro mentre viene decapitato, mia cara?» continuò poi, accarezzandole la guancia.

«N-non è un mostro. S-si chiama Adrien...»

Questa volta fu la castana a colpirla.

«NON TOCCARLA!» urlai, mentre i cacciatori iniziavano a strattonarmi verso la capitale.

Gli occhi pieni di lacrime di Marinette si fissarono nei miei.

«V-va tutto bene Adrien...» disse mentre una lacrima scendeva lungo la sua guancia e le sue labbra mi mostravano il suo splendido sorriso.

Lo stesso sorriso che mesi prima mi aveva salvato la vita.


ANGOLO AUTRICE
Ed eccomi qui!
...Si lo so, lo so ho già altre fanfiction in corso... vi prometto che le finirò tutte ;^;
Beh comunque, se siete arrivati fino a qui vuol dire che magari questo prologo ha qualche possibilità di piacere!
Fatemelo sapere in una recensione :D
~SofyTrancy

   
 
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