Ciao
a tutti. l’altra sera ho ripescato l’inizio di questa ff e ho provato a
terminarla. Anche se non sono del tutto convinta del risultato, ho provato a
pubblicarla. Lascio a voi il giudizio…fatemi sapere!
Buona
lettura ^^
Residui di chakra
La battaglia di Naruto contro Sora
era finalmente terminata. Il biondino aveva impiegato tutto se stesso per
riuscire a far ragionare l’amico e farlo tornare in se.
Infatti il piccolo monaco aveva
appena vissuto una situazione a Naruto familiare, il dover contrastare una
forza immensa come quella del Kyuubi. Quando la volpe a nove code venne
imprigionato in Naruto, parte del chakra che non era stato assorbito, venne
raccolto e messo nel corpo di Sora, in modo da creare un quasi altro jinchuuriki.
E fu proprio questo chakra che, a
causa del rancore che Sora provava dentro di se, si sprigionò e prese possesso
del corpo del ragazzo dal caschetto moro e lo trasformò in un piccolo bijuu in
miniatura.
Dopo una lotta fra i due ragazzi
Sora riuscì a tornare se stesso, liberando nel cielo tutto il chakra della
volpa che un momento prima aveva preso possesso del suo corpo. Nei cieli di
Konoha si vide il brutto volto della volpe apparire, ma solo per pochi istanti,
perché quel chakra malefico, non avendo un corpo per mantenere la sua forma, si
disperse.
Entrambi i ragazzi giacevano a terra
privi di forza e ricoperti di ferite.
I loro compagni andarono loro
incontro e sia Ino che Sakura, le due ninja medico, si avvicinarono ai due per
prestare loro un primo soccorso.
Per quanto il chakra della volpe avesse
anche dei poteri curativi, esso non poteva fare miracoli e alcune ferite di
guerra potevano essere guarite solo col tempo, quindi sarebbe stato necessario
il loro trasporto in ospedale.
Tutto sembrava sistemato. La
minaccia al villaggio di Konoha era stata respinta, ma qualcosa di nuovo si
sarebbe abbattuto sui ninja più conosciuti di Konoha, qualcosa che avrebbe
messo a dura prova la resistenza di uno di loro in particolare.
Sora, che era ferito gravemente,
venne caricato sulle spalle di Asuma, mentre Naruto…
“ce la fai a camminare?” chiese un
ragazzo con la coda alta.
“Si, mi sento bene Shikamaru,
dattebayo” rispose Naruto facendo vedere che niente poteva scalfirlo.
L’inizio del tragitto fu calmo e
tranquillo, Naruto diceva si stare bene, ma presto, sia lui che i suoi amici
dovettero ricredersi. Infatti all’improvviso
si senti un tonfo. I ninja girandosi, videro un Naruto a terra ansimante.
“Naruto? cos’hai? Ti senti male?”
Chiese Sakura preoccupata.
“No, S-sakura-chan! Sono solo
inciampato” disse portandosi una mano alla testa…il mondo non sembrava voler
smettere di girargli intorno.
Fece per alzarsi nuovamente, ma un
altro capogiro lo colse e se non fosse stato per la ragazza dai capelli rosa, Naruto
si sarebbe trovato ancora con la faccia rivolta per terra.
Shikamaru vedendo l’amico in
difficoltà, gli si avvicino e inginocchiandosi gli disse di salire sulle spalle
e Naruto senza obbiettare accettò di farsi aiutare.
Arrivarono davanti all’entrata
dell’ospedale abbastanza in fretta e vennero subito raggiunti da Tsunade e
Shizune, le quali si erano preoccupate dopo aver visto l’apparizione del
Kyuubi.
“Per fortuna state bene! Stavamo per
raggiungervi! abbiamo visto l’apparizione di Kyuubi e abbiamo pensato subito al
peggio” disse l’assistente dell’hokage
Tsunade si avvicinò ai ragazzi
“Fatemi dare un occhiata ai ragazzi!”
“Li abbiamo già controllati noi
maestra! Direi che stanno piuttosto bene visto la violenta lotta che hanno
ingaggiato.” Disse Ino.
“Ino ha ragione…fra Sora e Naruto, è
il primo a essere quello più gravemente ferito!” disse Sakura.
“Si infatti…Naruto sta già dormendo
beatamente sulla mia schiena! Ma mi ha preso per un letto?” si lamento
Shikamaru “che seccatura, fosse almeno leggero”
“Lo prendo io se sei stanco!”
propose Yamato, dopo di chè afferrò il ragazzo, il quale non fece una piega a
quello spostamento, nè si svegliò. Questo insospettì Tsunade che sembrò notare
qualcosa che non andava.
Si avvicinò al ragazzo e subito dopo
ordinò a Shizune di correre a prendere una barella dove poter appoggiare il
ragazzo e prestargli le cure necessarie.
“Cosa succede?” Chiese Sakura
preoccupata notando l’espressione piuttosto agitata dell’hokage.
“Naruto non sta dormendo…ha perso i
sensi ed inoltre è molto caldo!” le spiegò.
Shizune arrivò subito con ciò che
Tsunade le aveva chiesto, insieme a un paio di medici che portavano una seconda
barella per Sora.
I ragazzi vennero subito visitati.
Shizune si occupò di Sora, con Asuma che decise di rimanere accanto al figlio
del suo amico, mentre Tsunade decise di occuparsi di Naruto, prevedendo in lui
qualcosa di insolito.
La visita durò circa un quarto d’ora
e al termine di essa, Sakura, Yamato e gli altri compagni assalirono l’hokage
per avere notizie sul loro amico. Diede loro delle risposte vaghe…aveva una
vaga idea di cosa potesse essere accaduto al ragazzo, ma voleva prima
informarsi sull’accaduto con i Jounin.
Sakura si recò in camera di Naruto. Voleva tenergli
compagnia, anche se probabilmente lui non si sarebbe accorto nemmeno della sua
presenza.
Era preoccupata, nonostante Tsunade
avesse cercato di tranquillizzarla, la conosceva troppo bene per non capire che
le stava nascondendo qualcosa. Inoltre anche il volto di Naruto smentiva ciò
che l’hokage aveva detto. Era tremendamente pallido. La ragazza si domandava
come potesse stare peggio di Sora, nonostante si fosse trasformato in Kyuubi solo
per qualche minuto, a differenza del ragazzo monaco, che era rimasto sotto il
dominio del demone per tutto il tempo della battaglia.
Tsunade si recò a parlare con Yamato
e Asuma
“come sta il ragazzo? Chiese il
capitano Yamato
“Trattandosi di Naruto, direi non
bene. Ha la febbre piuttosto alta e non è normale nella sua condizione di
jinchuuriki. Dovrebbe essere immune a certi tipi di malattie e invece…” la
donna passò lo sguardo su entrambi i jounin
“ditemi cosa è successo dopo
l’apparizione di Kyuubi nel cielo di konoha.”
“quell’enorme quantità di chakra,
non avendo un corpo suo di cui usufruire, si è dispersa nel nulla!” disse
Yamato
“è impossibile che una tale quantità
di chakra sparisca così. Deve aver trovato un nuovo contenitore. Probabilmente
si tratta della stessa persona da cui è uscito o….del possessore reale del
bijuu!” constatò la donna.
“intende dire che i residui di chakra
della volpe sono entrati nel corpo di Sora o di Naruto?”
La donna annui. “non ne sono sicura,
ma potrebbe trattarsi di una eventualità! Devo fare degli accertamenti, ma Sora
sta reagendo bene alle cure, mentre Naruto…”
Sakura continuava a stare al
capezzale di Naruto e con lei si era aggiunto Shikamaru, in ansia per l’amico.
“Certo che non sta mia un attimo
tranquillo!” sostenne il moro.
Sakura annuì “è strano vederlo a
letto con la febbre. Non è mai successo prima d’ora!”
“Vuoi dire che non si è mai preso
l’influenza?” chiese sorpreso il ragazzo
“da quando lo conosco no!”
Si sentì un lamento
“Naruto!” lo chiamò Sakura.
Il ragazzo lentamente aprì gli
occhi. Fece fatica a mettere a fuoco le cose intorno a se e nemmeno ci riuscì
alla perfezione.
Chiuse gli occhi più volte prima di
riuscire a capire chi erano quelle ombra davanti a lui. Articolò delle parole
che però all’orecchio dei due presenti, non ebbero senso.
Sakura lo guardava preoccupata, le
faceva male vederlo in quelle condizioni. Gli passò una mano sulla fronte per
asciugargli il sudore e notò che la temperatura doveva essere ancora salita.
“Naruto, mi senti?” chiese con voce
grave
“Sa-
sa-ku-ra?” disse lievemente
“si sono io! tranquillo, andrà tutto
bene!” disse la ragazza cercando di rassicurare il compagno.
“co-cosa è successo? N-non ricordo!”
“Sei svenuto all’improvviso! Ci hai
fatto prendere uno spavento!” disse Shikamaru.
“sc-scusate!”
Shikamaru scosse la testa “ah sei il
solito baka! Ti sembra il caso di scusarti? Pensa a guarire piuttosto!”
Il ragazzo annuì debolmente e
accennò a un sorriso.
In quello stesso momento si sentì la
porta aprirsi.
“Tsunade-sama!” disse Sakura vedendo
chi era.
La donna aveva uno sguardo serio,
che si addolcì quando si accorse del risveglio di Naruto.
“Ti sei svegliato piuttosto in
fretta! Come ti senti?” chiese la donna
“st-strano! Ho molto…caldo!” disse
il ragazzo ansimando.
Tsunade compì lo stesso gesto di
Sakura e sentì la fronte.
“è normale quando si ha la febbre!”
prese un termometro e dopo il bip lo guardò “e nel tuo caso è piuttosto alta.
Sakura vai a prendere delle bende e dell’acqua per favore!” ordino la donna.
La ragazza obbedì.
“descrivimi i tuoi sintomi!” chiese
Tsunade a Naruto
Il ragazzo respirò a fondo per
prepararsi a parlare.
“ho la testa che…mi sta
sc-scop-piando, male da-ppertut-to e son-no!”+
La donna lo fissò preoccupata,
mentre Sakura arrivata con l’occorrente ordinatogli dall’hokage, mise una benda
bagnata con acqua gelida sulla fronte del ragazzo, il quale per un breve attimo
sentì sollievo.
Tsunade invece mise del chakra nel corpo
del suo paziente, sperando così di abbassargli la temperatura. Terminata l’operazione
si accorse che Naruto si era addormentato nuovamente.
“Maestra, come sta? Mi dica la
verità, ne ho tutti i diritti!” chiese la ragazza determinata.
Tsunade osservò l’allieva e dopo un
sospiro disse
“Sembra una banale influenza, ma non
ne sono sicura. Fosse un ragazzo normale potrei anche pensarlo, ma dato che in
lui c’è il kyuubi, questo malanno non è normale. Non ci resta che aspettare e
vedere che succede…e soprattutto sperare che il mio presentimento sia
sbagliato!”
“Quale presentimento?” chiesero
all’unisono Sakura e Shikamaru notando lo sguardo preoccupato delle donna, che
non distoglieva lo sguardo dal biondo.
Nello trascorrere dei giorni le
condizioni del ragazzo non miglioravano, sembrava stare sempre peggio e non
mancavano le occasioni in cui lo si sentiva dimenarsi e delirare. Al contrario di Sora che ormai si era
completamente rimesso.
I vari ninja si davano il cambio per
stare al capezzale del biondino. Tsunade non si fidava a lasciarlo solo.
Era il turno di Kakashi, il quale
era stato messo al corrente, solo un paio di giorni prima, di quanto accaduto.
Si sedette accanto al ragazzo che sembrava dormire tranquillamente e si mise a
leggere uno dei suoi adorati libri. Ad un tratto il copia ninja dovette
risvegliarsi dal mondo della lettura. Naruto aveva cominciato nuovamente ad
agitarsi. Si portò le mani alla testa, la quale le stava per esplodere.
Kakashi cercò di svegliarlo, era
ovvio che stava facendo un incubo…come ormai era sua abitudine, ma a quel punto
notò gli artigli sulle mani, i baffi sulle guance più spessi e i canini che
cominciavano a sporgergli dalle labbra. Non ci pensò due volte e premette il
campanello di allarme per chiamare aiuto.
Tsunade si precipitò subito nella
stanza di Naruto insieme a Sakura.
“Kakashi cosa succede?” chiese
preoccupata
“Si sta trasformando!” disse l’uomo
facendo sussultare le due donne.
“Sakura,vai a chiamare Yamato!”
“Ma…” la ragazza esitò, voleva stare
accanto al ragazzo.
“Corri!” le gridò costringendola ad
andare.
“tu Kakashi dammi una mano a
calmarlo!”
A poco servì l’intervento dei due,
Naruto continuava a trasformarsi e a colpire i due che cercavano di
avvicinarsi. Nemmeno il sigillo che Kakashi aveva usato per placare il ragazzo
durante lo scontro con Deidara, era servito a molto. Naruto infatti sembrò
calmarsi per un attimo, dopo di chè il sigillo si incendiò e si frantumo in
tanti piccoli pezzi di cenere, dando di nuovo il via al chakra del Kyuubi che
stava cercando di prendere il sopravvento sul biondino.
“Tsunade-sama!” finalmente dopo
diversi minuti, che a Kakashi e Tsunade sembrarono ore, Yamato arrivò.
“Yamato presto! Reprimi il chakra
della volpe!” ordinò l’hokage.
Yamato eseguì l’ordine
immediatamente. Questa volta il ragazzo riuscì a tornare definitivamente del
suo aspetto normale, ma la volpe non se n’era andata senza lasciare il segno.
Il ragazzo respirava con molta
fatica, stringeva pugni e denti per il dolore e sudava dalla testa ai piedi.
Sakura lo chiamò più volte per
fargli sentire che era vicino a lui. Naruto aprì leggermente gli occhi. Era
cosciente nonostante tutto, ma tutti poterono vedere i suoi occhi assenti.
Tsunade controllò nuovamente la sua
temperatura e rimase shoccata nel vedere il numero impresso sul termometro. La
temperatura superava di buon grado, la massima accettata. In quelle condizioni
un umano normale sarebbe stato spacciato e si domandava come potesse un ragazzo
a combattere così a lungo. Quanto era la sua voglia di vivere?
Tutti rimasero shoccati alla notizia
sulle sue condizioni.
Tsunade corse via e diede l’ordine a Sakura di
seguirla. Chiamò a rapporto anche Ino e Shizune e dopo aver dato alle ragazze delle
precise istruzioni, senza spiegare loro la situazione, corse nuovamente nella
stanza di Naruto.
“Presto, prendete Naruto e
seguitemi. Dobbiamo assolutamente fargli scendere la temperatura!” ordinò
Tsunade a Kakashi e Yamato.
Il copia ninja facendo attenzione,
si caricò il ragazzo sulle spalle.
“Ehi che succede? Capitano Yamato?”
chiese Shikamaru giunto in quel momento per andare a trovare Naruto.
“Naruto…nn sappiamo come sia
possibile, ma la sua temperatura è al di sopra di quella sopportabile per un
essere umano!”
Il ragazzo sussultò e anche lui
seguì il gruppo.
Tsunade con l’aiuto di Sakura
afferrò Naruto e ordinò a Shikamaru e ai due jounin di aspettare fuori, dopo di
chè entrarono in una stanza. Più esattamente era un bagno, dove al suo interno
c’era una vasca da bagno. Li accanto si trovavano Shizune, Ino che riempivano
la vasca con del ghiaccio.
Shikamaru, Yamato e Asuma erano già
ansiosi di loro, ma si preoccuparono maggiormente quando sentirono un urlo
agghiacciante provenire dalla stanza…era Naruto.
Tsunade lo immerse nella vasca piena
di ghiaccio e il ragazzo non potè fare a meno di urlare per l’impatto violento
con il gelo.
Il ragazzo si dimenava, cercando di
uscire da quella ghiacciaia, ma forti mani lo tenevano il più fermo possibile.
“Naruto, cerca di resistere! Lo so
che è doloroso, ma è l’unico modo per farti calare la temperatura!” disse
Tsunade
Il ragazzo si calmò, ma non perché
avesse sentito le parole di Tsunade, ma perché il ghiaccio si era sciolto a una
velocità incredibile e raggiunto una temperatura abbastanza facile da
sopportare.
“Cosa è successo?” chiese Ino
stupita “come ha fatto a sciogliersi cosi in fretta?”
“Accidenti, la sua temperatura
corporea continua ad aumentare!” disse Shizune allarmata.
Il corpo di Naruto cominciò a
scottare, tanto che Shizune e Ino dovettero ritirare le mani, mentre Sakura e
Tsunade continuavano a resiste.
Naruto urlava per il dolore che
provava e piano piano si incominciò a vedere un mantello di chakra ricoprire il
ragazzo. Avvenne tutto in un attimo. Ci fu una forte esplosione che scaglio
tutte e 4 le ninja contro le pareti.
Yamato, Asuma e Shikamaru e Kakashi
entrarono di corsa nella stanza al rumore dell’esplosione. Trovarono tutto all’aria
e molte pareti crepate. La vasca nella quale era immerso Naruto non esisteva
più, al suo posto c’era solo un ragazzo messo a 4 zampe che ringhiava e che
scodinzolava le sue tre code. Tsunade, ripresasi immediatamente dall’impatto,
aiutò le altre ragazze a tirarsi su. Ma
nessuno riuscì in tempo a fermare Naruto, il quale spaccando il vetro della
finestra scappò via.
“Tsunade-sama, cosa è successo?”
chiese Yamato, sapendo già che probabilmente sarebbe dovuto intervenire.
“I residui di chakra della volpe a
nove code che si sono dispersi durante la battaglia, sono andati ad unirsi a
quello già presente in Naruto, andando a creare una situazione di squilibrio
nel suo corpo. Naruto era diventato una bomba ad orologeria. Tutto quel chakra
in più non riusciva a rimanere nel suo corpo, ha dovuto trovare una via
d’uscita e sfogarsi. Fino ad ora Naruto ha cercato di contenerla all’interno di
se con i risultati che abbiamo visto. Arrivando al limite della
sopportazione…ha lasciato il chakra uscire.”
Sakura era shoccata. Come faceva
Naruto a sopportare tutto quello? E aveva cercato di trattenere quel chakra che
lo stava distruggendo per proteggere tutti quanti da una nuova tragedia?
Tutti i ninja si precipitarono
all’interno del villaggio, dove Naruto stava disseminando terrore e
distruzione. Tutti gli abitanti del villaggio stavano rivivendo il dramma di 16 anni prima. Caricò una palla di sfera di
chakra con la quale avrebbe raso al suolo il villaggio per diversi metri, ma
essa fu deviata dalla tecnica di Yamato che aveva fatto ricorso all’arte del
legno per proteggere case e abitanti.
Kakashi provò svegliare il ragazzo,
il quale solitamente con tre code riusciva a restare lucido, ma questa volta la
situazione era diversa. Il ragazzo era parecchio indebolito e inoltre aveva una
maggiore quantità di energia da gestire. Impresa alquanto impossibile per un
ragazzo capace a malapena di controllare il chakra di cui era solito fare uso.
Il chakra in eccesso chiedeva ancora
di uscire e senza che poterono fare nulla per evitarlo, Kakashi, Yamato, Sakura,
Tsunade, Shikamaru videro con i loro occhi lo spuntare della 4 coda…anzi no…due
code stavano crescendo insieme, fino ad arrivare a un numero totale di 5. Non
si era mai spinto tanto oltre. Naruto cominciò a essere spogliato della propria
pelle e a perdere i tratti da essere umano. Ora sembrava proprio una volpe. Era
più grosso di quello che Sakura si ricordava di aver visto, quando il suo
compagno aveva perso il controllo con lo scontro di Orochimaru e aveva
richiamato a se 4 code. Era quasi grosso il doppio, probabilmente dovuto alla
quantità di chakra usata per raggiungere quello stadio e inoltre in qualche
parte del corpo era possibile cominciare a intravvedere la rossa pelliccia.
Ora Kyuubi era inarrestabile.
Qualsiasi suo colpo avrebbe avuto la capacità di radere al suolo metà villaggio
o peggio… completamente.
Tsunade aveva fatto evacuare la
gente che si trovava li nei paraggi, ma ora restava il problema di allontanare
Naruto dal villaggio.
Shikamaru si prese questa
responsabilità, aiutato dal padre accorso quando vide del fumo alzarsi dalle
parti dell’ospedale. Padre e figlio attuarono la tecnica dell’imprigionamento
dell’ombra e dopo aver bloccato la volpe, i due cominciarono a correre fuori
dalle porte di Konoha portando, contro la sua volontà, kyuubi con loro.
Tutto sembrava esattamente come una
settimana prima. I ninja di konoha contro la furia della volpe a nove code.
Solo che questa volta era Naruto il nemico e inoltre non avevano idee di come
fermarlo.
Al gruppo si aggiunsero anche Sai e
Neji. Sai provvide subito a creare dei lunghi serpenti con dell’inchiostro per
poterlo legare. Era scettico contro questa soluzione, ma valeva la pena di
provare. I serpenti silenziosi si avvicinarono alla “preda” e cominciarono a
stritolarla, ma solo per pochi secondi prima che si sciogliessero per il troppo
calore.
Kakashi provò a ipnotizzarlo con lo
sharingan, ma la volpe conosceva fin troppo bene quell’occhio di cui tanto
temeva il potere e con un colpo di coda scagliò il copia ninja a metri di
distanza.
Sakura era paralizzata. Non riusciva
a credere che tutto ciò si stava verificando di nuovo. La prima volta si era
dimostrata completamente inutile davanti a un Naruto in quelle condizioni e ora
non era da meno. Sapeva che qualunque cosa avesse tentato, non sarebbe servito
a niente.
Tsunade, la quale si era distaccata
dal gruppo, giunse sul campo di battaglia in quel momento con un grosso rotolo
bianco in mano.
“Che intenzioni ha maestra?” chiese
Ino
“Questo è un rotolo speciale e
intendo sigillare il chakra in eccesso nel corpo di Naruto qui dentro,
dopodiché trasferirò questo chakra all’interno di un animale! Ho bisogno però
della vostra collaborazione! Neji, con Naruto in questo stato riesci a
identificare i punti di uscita del chakra?”
Neji attivò il byakugan e guardò in
direzione di Naruto. dovette chiudere gli occhi quasi subito talmente quel
chakra era terrificante.
“Si, ma non bene. Quel chakra mi
impedisce di scrutarlo a fondo.”
“vorrà dire che dovremo ripetere
l’operazione più volte!” disse seria Tsunade “Shikamaru, tu e tuo padre
ricorrete nuovamente alla tecnica dell’imprigionamento dell’ombra in modo tale
che Neji abbia il tempo di avvicinarsi e colpire nei punti giusti!”
“Maestra, Naruto è incandescente,
come può Neji…” cominciò Ino
“Tranquilla, i miei colpi sono talmente
veloci che il calore non mi sfiorerà nemmeno!” le spiegò Neji “e poi cosa vuoi
che siano un paio di scottature messe a confronto con la vita dell’intero
villaggio?”
“Bene ragazzi, conto su di voi!
Andate!” ordinò Tsunade mentre lei cominciava a scrivere qualcosa sul rotolo.
Sakura guardava la scena e sussurrò
il nome di Naruto con le prime lacrime che cominciavano a cadere. Ino vedendo
le condizioni dell’amica la colpì in faccia con uno schiaffo.
“vuoi uscire dal tuo trans, fronte
spaziosa? Non è in queste condizioni che aiuterai Naruto! tu vuoi Aiutarlo dico
bene?”
Sakura annuì
“Allora smettila di piangerti addosso, come se
fosse colpa tua e preparati a curarlo quando sarà tutto finito!”
La ragazza sorrise riconoscente alla
bionda.
Shikamaru e suo padre erano entrati
in azione. Ma kyuubi non era così stupida da cascare due volte nella stessa
tecnica. Si allontanò dai ninja del clan Nara in modo tale che la loro ombra
non potesse raggiungerla e intorno a se non c’erano ombre abbastanza vicine che
i due potessero usare a loro vantaggio.
Sakura intuendo il problema, senza
farsi vedere da Naruto andò alle sue spalle e dopo aver colpito in terreno con
un pugno intriso di chakra, alzò un muro di rocce che riflettevano a terra la
loro ombra.
Kyuubi si accorse troppo tardi di
quello che stava avvenendo. Si era distratta, un errore imperdonabile. Ora era
di nuovo intrappolata.
“Muoviti Neji, non riusciremo a
resistere a lungo!” si lamento Shikamaru.
I due Nara facevano fatica a tenere
ferma quella bestia. Per loro fortuna Yamato con l’arte del legno aiutò a
imprigionare in modo più stabile il nemico.
“Ora Neji!” urlò l’uomo.
Neji non se lo fece ripetere due
volte. Corse incontro alla volpe e con rapidità chiuse i suoi punti di uscita
del chakra per poi allontanarsi velocemente.
Il corpo della volpe non riuscendo a
dare sfogo al suo chakra cominciò ad ingrossarsi a dismisura come un pallone,
fino a quando, arrivato al limite della sopportazione, una lunga colonna di
chakra si cominciò ad estendere verso il cielo, annullando la tecnica dello Hyuuga.
Il chakra però emesso non tornava
alla volpe, ma veniva richiamato verso Tsunade. La donna infatti aveva composto
dei sigilli con le mani e scritto delle scritte sulla pergamena che
funzionavano quasi come una calamità per il chakra, richiamandolo a se. Quando
tutto il chakra in eccesso venne racchiuso all’interno del rotolo,
Naruto tornò delle sue sembianze normali. Finalmente
era salvo, anche se le sue condizioni non erano delle migliori. Sakura e Ino
corsero a curarlo mentre Tsunade dovette continuare il suo rito.
“Nara!” disse chiamando il padre di
Shikamaru “mi serve un animale piuttosto grosso per sigillarci dentro questa
piccola parte del chakra di Kyuubi. Ho bisogno di un tuo cervo!”
“Si, hokage-sama!”
“Aspetta! Sappì però che sarai
costretto ad ucciderlo, in modo tale da sbarazzarci del chakra una volta per
tutte. Non posso lasciarlo all’interno del rotolo, potrebbe finire in mani
sbagliate e dentro a un animale sarebbe instabile. Questa e l’unica soluzione”
disse la donna fissando l’uomo.
“D-d’accordo!” disse Nara, anche se
non avrebbe mai voluto uccidere un animale che rappresentava il suo clan, ma la
situazione lo richiedeva e dovette cedere.
Un grosso cervo maschio dalle corna
maestose, uscì dalla foresta alle spalle dei ninja e cauto si avvicinò al Nara.
Tsunade compì il rito per sigillare
il chakra all’interno della bestiola, dopo di chè Nara gli tagliò la gola.
Finalmente una parte di Kyuubi era
sparita per sempre e tutti poterono tirare un sospiro di sollievo.
Tsunade cadde in ginocchio. Al
quarto Hokage sigillare il demone all’interno di un umano costò la vita, per
fortuna alla donna, applicare la stessa tecnica su un animale non aveva portato
a drammatiche conseguenze, ma le aveva risucchiato molte energie, tanto che le
sue mani cominciarono a raggrinzirsi.
Passarono due giorni. Il peggio era
finito, Tsunade era tornata giovanile come sempre e Naruto che si era svegliato
dopo un giorno di riposo, cominciava a svignarsela dal proprio letto di
ospedale per andare ad allenarsi. Non si ricordava niente di quello che era
successo dopo la trasformazione e si sentiva tranquillo, ma presto la sua
serenità svanì. Mentre si recava di nascosto al campo di allenamento notò
qualcosa di non nuovo, ma che sperava di non rivedere mai più.
“Narutoooooo!” si sentirono le urla
di Sakura che lo aveva raggiunto. Era furiosa e con molta “delicatezza” lo portò
all’ospedale trascinandolo per un’orecchio…ovviamente dopo averlo conciato per
le feste.
Quando fu nel suo letto, si beccò
anche la ramanzina di Tsunade, che si vide costretta a legarlo a letto.
“ti ho tassativamente vietato di
muoverti! C’è mancato poco che tirassi le cuoia questa volta e anche se ora ti
sembra di stare bene, non devi abbassare la guardia! Riposo assoluto!” lo
rimproverò
Naruto sbuffò facendo nascere una
vena pulsante sulla testa della donna, ma improvvisamente il volto del ragazzo
si incupì.
“Nonna-Tsunade! È per caso successo
qualcosa?” chiese
La donna sgranò gli occhi. Nessuno
gli aveva ancora detto come erano andate le cose.
“Prima quando sono uscito…ho rivisto
negli occhi di molta gente quello sguardo freddo e carico d’odio. Mi dica la
verità…ho fatto qualcosa di grave?”
Tsunade scosse la testa
“Naruto, non è colpa tua. Quando hai
combattuto con Sora, il chakra di kyuubi in lui imprigionato e entrato nel tuo
corpo, il quale non era in grado di sopportare altro chakra malvagio e…si è
scatenato!”
Il ragazzo sgranò gli occhi
“Vuoi dire che Kyuubi si è
impossessata del mio corpo?” chiese Naruto timoroso di conoscere la risposta.
“Esatto! E ha creato un po’ di
scompiglio nel villaggio, ma non ci sono state vittime, quindi non devi
sentirti in colpa ok?”disse la donna rassicurandolo.
Naruto abbassò la testa “E stato
tutto inutile!”
Sakura e Tsunade si guardarono
stupite.
“Tutto quello per cui ho lottato in
questi anni, il rispetto del villaggio che mi ero cominciato a guadagnare…è
andato perduto!”
Sakura abbassò la testa, ma poi
disse “non è tutto perduto Naruto. Forse molti abitanti avranno nuovamente
paura di te, ma non tutti. Molti sanno chi sei veramente e cosa sei costretto a
sopportare e ti ammirano per la tua grande forza di volontà. E poi a differenza
di tanti anni fa, ora hai tanti amici che tengono a te e che ti apprezzano per
quello che sei e non ti vedono assolutamente come un mostro. Tutti noi, io
Tsunade, Kakashi- sensei, Sai, Yamato, Jiraya e tutti i tuoi compagni, ti
vogliamo bene e se qualcuno prova disprezzo per te… vuol dire che non ti
merita!” disse la ragazza porgendogli un leggero sorriso al quale il ragazzo
ricambio.
“Grazie Sakura-chan! Sei stata
gentile a dirmi queste cose!”
“si, ma non credere che ricapiti ancora.
Ora dormi!”
“Ma sakura-chan!” si lamentò il
ragazzo per l’ordine che aveva ricevuto-
“Dormi ho detto!” disse la ragazza
urlano e colpendo il ragazzo sulla testa.
Ora Naruto avrebbe davvero “dormito”
senza provare a svignarsela nuovamente.
Fine
Cosa
ne pensate??? Siate sinceri…
Ciao
Neko^^