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Autore: Neko    30/03/2009    3 recensioni
Naruto dopo una battaglia per far tornare in se un amico, si sente male. è una banale influenza o qualcosa di più grave? e cosa succederebbe se Kyuubi si impossessasse nuovamente del corpo di Naruto? i suoi amici come faranno a salvarlo? (All'inizio della storia c'è un po' di spoiler per chi segue la programmazione italiana dell'anime di Naruto.)
Genere: Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Tsunade
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ciao a tutti. l’altra sera ho ripescato l’inizio di questa ff e ho provato a terminarla. Anche se non sono del tutto convinta del risultato, ho provato a pubblicarla. Lascio a voi il giudizio…fatemi sapere!

Buona lettura ^^

 

Residui di chakra

 

La battaglia di Naruto contro Sora era finalmente terminata. Il biondino aveva impiegato tutto se stesso per riuscire a far ragionare l’amico e farlo tornare in se.

Infatti il piccolo monaco aveva appena vissuto una situazione a Naruto familiare, il dover contrastare una forza immensa come quella del Kyuubi. Quando la volpe a nove code venne imprigionato in Naruto, parte del chakra che non era stato assorbito, venne raccolto e messo nel corpo di Sora, in modo da creare un quasi altro jinchuuriki.

E fu proprio questo chakra che, a causa del rancore che Sora provava dentro di se, si sprigionò e prese possesso del corpo del ragazzo dal caschetto moro e lo trasformò in un piccolo bijuu in miniatura.

Dopo una lotta fra i due ragazzi Sora riuscì a tornare se stesso, liberando nel cielo tutto il chakra della volpa che un momento prima aveva preso possesso del suo corpo. Nei cieli di Konoha si vide il brutto volto della volpe apparire, ma solo per pochi istanti, perché quel chakra malefico, non avendo un corpo per mantenere la sua forma, si disperse.

Entrambi i ragazzi giacevano a terra privi di forza e ricoperti di ferite.

I loro compagni andarono loro incontro e sia Ino che Sakura, le due ninja medico, si avvicinarono ai due per prestare loro un primo soccorso.

Per quanto il chakra della volpe avesse anche dei poteri curativi, esso non poteva fare miracoli e alcune ferite di guerra potevano essere guarite solo col tempo, quindi sarebbe stato necessario il loro trasporto in ospedale.

Tutto sembrava sistemato. La minaccia al villaggio di Konoha era stata respinta, ma qualcosa di nuovo si sarebbe abbattuto sui ninja più conosciuti di Konoha, qualcosa che avrebbe messo a dura prova la resistenza di uno di loro in particolare.

Sora, che era ferito gravemente, venne caricato sulle spalle di Asuma, mentre Naruto…

“ce la fai a camminare?” chiese un ragazzo con la coda alta.

“Si, mi sento bene Shikamaru, dattebayo” rispose Naruto facendo vedere che niente poteva scalfirlo.

L’inizio del tragitto fu calmo e tranquillo, Naruto diceva si stare bene, ma presto, sia lui che i suoi amici dovettero ricredersi.  Infatti all’improvviso si senti un tonfo. I ninja girandosi, videro un Naruto a terra ansimante.

“Naruto? cos’hai? Ti senti male?” Chiese Sakura preoccupata.

“No, S-sakura-chan! Sono solo inciampato” disse portandosi una mano alla testa…il mondo non sembrava voler smettere di girargli intorno.

Fece per alzarsi nuovamente, ma un altro capogiro lo colse e se non fosse stato per la ragazza dai capelli rosa, Naruto si sarebbe trovato ancora con la faccia rivolta per terra.

Shikamaru vedendo l’amico in difficoltà, gli si avvicino e inginocchiandosi gli disse di salire sulle spalle e Naruto senza obbiettare accettò di farsi aiutare.

Arrivarono davanti all’entrata dell’ospedale abbastanza in fretta e vennero subito raggiunti da Tsunade e Shizune, le quali si erano preoccupate dopo aver visto l’apparizione del Kyuubi.

“Per fortuna state bene! Stavamo per raggiungervi! abbiamo visto l’apparizione di Kyuubi e abbiamo pensato subito al peggio” disse l’assistente dell’hokage

Tsunade si avvicinò ai ragazzi “Fatemi dare un occhiata ai ragazzi!”

“Li abbiamo già controllati noi maestra! Direi che stanno piuttosto bene visto la violenta lotta che hanno ingaggiato.” Disse Ino.

“Ino ha ragione…fra Sora e Naruto, è il primo a essere quello più gravemente ferito!” disse Sakura.

“Si infatti…Naruto sta già dormendo beatamente sulla mia schiena! Ma mi ha preso per un letto?” si lamento Shikamaru “che seccatura, fosse almeno leggero”

“Lo prendo io se sei stanco!” propose Yamato, dopo di chè afferrò il ragazzo, il quale non fece una piega a quello spostamento, nè si svegliò. Questo insospettì Tsunade che sembrò notare qualcosa che non andava.

Si avvicinò al ragazzo e subito dopo ordinò a Shizune di correre a prendere una barella dove poter appoggiare il ragazzo e prestargli le cure necessarie.

“Cosa succede?” Chiese Sakura preoccupata notando l’espressione piuttosto agitata dell’hokage.

“Naruto non sta dormendo…ha perso i sensi ed inoltre è molto caldo!” le spiegò.

Shizune arrivò subito con ciò che Tsunade le aveva chiesto, insieme a un paio di medici che portavano una seconda barella per Sora.

I ragazzi vennero subito visitati. Shizune si occupò di Sora, con Asuma che decise di rimanere accanto al figlio del suo amico, mentre Tsunade decise di occuparsi di Naruto, prevedendo in lui qualcosa di insolito.

La visita durò circa un quarto d’ora e al termine di essa, Sakura, Yamato e gli altri compagni assalirono l’hokage per avere notizie sul loro amico. Diede loro delle risposte vaghe…aveva una vaga idea di cosa potesse essere accaduto al ragazzo, ma voleva prima informarsi sull’accaduto con i Jounin.

Sakura  si recò in camera di Naruto. Voleva tenergli compagnia, anche se probabilmente lui non si sarebbe accorto nemmeno della sua presenza.

Era preoccupata, nonostante Tsunade avesse cercato di tranquillizzarla, la conosceva troppo bene per non capire che le stava nascondendo qualcosa. Inoltre anche il volto di Naruto smentiva ciò che l’hokage aveva detto. Era tremendamente pallido. La ragazza si domandava come potesse stare peggio di Sora, nonostante si fosse trasformato in Kyuubi solo per qualche minuto, a differenza del ragazzo monaco, che era rimasto sotto il dominio del demone per tutto il tempo della battaglia.

 

Tsunade si recò a parlare con Yamato e Asuma

“come sta il ragazzo? Chiese il capitano Yamato

“Trattandosi di Naruto, direi non bene. Ha la febbre piuttosto alta e non è normale nella sua condizione di jinchuuriki. Dovrebbe essere immune a certi tipi di malattie e invece…” la donna passò lo sguardo su entrambi i jounin

“ditemi cosa è successo dopo l’apparizione di Kyuubi nel cielo di konoha.”

“quell’enorme quantità di chakra, non avendo un corpo suo di cui usufruire, si è dispersa nel nulla!” disse Yamato

“è impossibile che una tale quantità di chakra sparisca così. Deve aver trovato un nuovo contenitore. Probabilmente si tratta della stessa persona da cui è uscito o….del possessore reale del bijuu!” constatò la donna.

“intende dire che i residui di chakra della volpe sono entrati nel corpo di Sora o di Naruto?”

La donna annui. “non ne sono sicura, ma potrebbe trattarsi di una eventualità! Devo fare degli accertamenti, ma Sora sta reagendo bene alle cure, mentre Naruto…”

 

Sakura continuava a stare al capezzale di Naruto e con lei si era aggiunto Shikamaru, in ansia per l’amico.

“Certo che non sta mia un attimo tranquillo!” sostenne il moro.

Sakura annuì “è strano vederlo a letto con la febbre. Non è mai successo prima d’ora!”

“Vuoi dire che non si è mai preso l’influenza?” chiese sorpreso il ragazzo

“da quando lo conosco no!”

Si sentì un lamento

“Naruto!” lo chiamò Sakura.

Il ragazzo lentamente aprì gli occhi. Fece fatica a mettere a fuoco le cose intorno a se e nemmeno ci riuscì alla perfezione.

Chiuse gli occhi più volte prima di riuscire a capire chi erano quelle ombra davanti a lui. Articolò delle parole che però all’orecchio dei due presenti, non ebbero senso.

Sakura lo guardava preoccupata, le faceva male vederlo in quelle condizioni. Gli passò una mano sulla fronte per asciugargli il sudore e notò che la temperatura doveva essere ancora salita.

“Naruto, mi senti?” chiese con voce grave

“Sa- sa-ku-ra?” disse lievemente

“si sono io! tranquillo, andrà tutto bene!” disse la ragazza cercando di rassicurare il compagno.

“co-cosa è successo? N-non ricordo!”

“Sei svenuto all’improvviso! Ci hai fatto prendere uno spavento!” disse Shikamaru.

“sc-scusate!”

Shikamaru scosse la testa “ah sei il solito baka! Ti sembra il caso di scusarti? Pensa a guarire piuttosto!”

Il ragazzo annuì debolmente e accennò a un sorriso.

In quello stesso momento si sentì la porta aprirsi.

“Tsunade-sama!” disse Sakura vedendo chi era.

La donna aveva uno sguardo serio, che si addolcì quando si accorse del risveglio di Naruto.

“Ti sei svegliato piuttosto in fretta! Come ti senti?” chiese la donna

“st-strano! Ho molto…caldo!” disse il ragazzo ansimando.

Tsunade compì lo stesso gesto di Sakura e sentì la fronte.

“è normale quando si ha la febbre!” prese un termometro e dopo il bip lo guardò “e nel tuo caso è piuttosto alta. Sakura vai a prendere delle bende e dell’acqua per favore!” ordino la donna.

La ragazza obbedì.

“descrivimi i tuoi sintomi!” chiese Tsunade a Naruto

Il ragazzo respirò a fondo per prepararsi a parlare.

“ho la testa che…mi sta sc-scop-piando, male da-ppertut-to e son-no!”+

La donna lo fissò preoccupata, mentre Sakura arrivata con l’occorrente ordinatogli dall’hokage, mise una benda bagnata con acqua gelida sulla fronte del ragazzo, il quale per un breve attimo sentì sollievo.

Tsunade invece mise del chakra nel corpo del suo paziente, sperando così di abbassargli la temperatura. Terminata l’operazione si accorse che Naruto si era addormentato nuovamente.

“Maestra, come sta? Mi dica la verità, ne ho tutti i diritti!” chiese la ragazza determinata.

Tsunade osservò l’allieva e dopo un sospiro disse

“Sembra una banale influenza, ma non ne sono sicura. Fosse un ragazzo normale potrei anche pensarlo, ma dato che in lui c’è il kyuubi, questo malanno non è normale. Non ci resta che aspettare e vedere che succede…e soprattutto sperare che il mio presentimento sia sbagliato!”

“Quale presentimento?” chiesero all’unisono Sakura e Shikamaru notando lo sguardo preoccupato delle donna, che non distoglieva lo sguardo dal biondo.

 

Nello trascorrere dei giorni le condizioni del ragazzo non miglioravano, sembrava stare sempre peggio e non mancavano le occasioni in cui lo si sentiva dimenarsi e delirare.  Al contrario di Sora che ormai si era completamente rimesso.

I vari ninja si davano il cambio per stare al capezzale del biondino. Tsunade non si fidava a lasciarlo solo.

Era il turno di Kakashi, il quale era stato messo al corrente, solo un paio di giorni prima, di quanto accaduto. Si sedette accanto al ragazzo che sembrava dormire tranquillamente e si mise a leggere uno dei suoi adorati libri. Ad un tratto il copia ninja dovette risvegliarsi dal mondo della lettura. Naruto aveva cominciato nuovamente ad agitarsi. Si portò le mani alla testa, la quale le stava per esplodere.

Kakashi cercò di svegliarlo, era ovvio che stava facendo un incubo…come ormai era sua abitudine, ma a quel punto notò gli artigli sulle mani, i baffi sulle guance più spessi e i canini che cominciavano a sporgergli dalle labbra. Non ci pensò due volte e premette il campanello di allarme per chiamare aiuto.

Tsunade si precipitò subito nella stanza di Naruto insieme a Sakura.

“Kakashi cosa succede?” chiese preoccupata

“Si sta trasformando!” disse l’uomo facendo sussultare le due donne.

“Sakura,vai a chiamare Yamato!”

“Ma…” la ragazza esitò, voleva stare accanto al ragazzo.

“Corri!” le gridò costringendola ad andare.

“tu Kakashi dammi una mano a calmarlo!”

A poco servì l’intervento dei due, Naruto continuava a trasformarsi e a colpire i due che cercavano di avvicinarsi. Nemmeno il sigillo che Kakashi aveva usato per placare il ragazzo durante lo scontro con Deidara, era servito a molto. Naruto infatti sembrò calmarsi per un attimo, dopo di chè il sigillo si incendiò e si frantumo in tanti piccoli pezzi di cenere, dando di nuovo il via al chakra del Kyuubi che stava cercando di prendere il sopravvento sul biondino.

“Tsunade-sama!” finalmente dopo diversi minuti, che a Kakashi e Tsunade sembrarono ore, Yamato arrivò.

“Yamato presto! Reprimi il chakra della volpe!” ordinò l’hokage.

Yamato eseguì l’ordine immediatamente. Questa volta il ragazzo riuscì a tornare definitivamente del suo aspetto normale, ma la volpe non se n’era andata senza lasciare il segno.

Il ragazzo respirava con molta fatica, stringeva pugni e denti per il dolore e sudava dalla testa ai piedi.

Sakura lo chiamò più volte per fargli sentire che era vicino a lui. Naruto aprì leggermente gli occhi. Era cosciente nonostante tutto, ma tutti poterono vedere i suoi occhi assenti.

Tsunade controllò nuovamente la sua temperatura e rimase shoccata nel vedere il numero impresso sul termometro. La temperatura superava di buon grado, la massima accettata. In quelle condizioni un umano normale sarebbe stato spacciato e si domandava come potesse un ragazzo a combattere così a lungo. Quanto era la sua voglia di vivere?

Tutti rimasero shoccati alla notizia sulle sue condizioni.

Tsunade  corse via e diede l’ordine a Sakura di seguirla. Chiamò a rapporto anche Ino e Shizune e dopo aver dato alle ragazze delle precise istruzioni, senza spiegare loro la situazione, corse nuovamente nella stanza di Naruto.

“Presto, prendete Naruto e seguitemi. Dobbiamo assolutamente fargli scendere la temperatura!” ordinò Tsunade a Kakashi e Yamato.

Il copia ninja facendo attenzione, si caricò il ragazzo sulle spalle.

“Ehi che succede? Capitano Yamato?” chiese Shikamaru giunto in quel momento per andare a trovare Naruto.

“Naruto…nn sappiamo come sia possibile, ma la sua temperatura è al di sopra di quella sopportabile per un essere umano!”

Il ragazzo sussultò e anche lui seguì il gruppo.

Tsunade con l’aiuto di Sakura afferrò Naruto e ordinò a Shikamaru e ai due jounin di aspettare fuori, dopo di chè entrarono in una stanza. Più esattamente era un bagno, dove al suo interno c’era una vasca da bagno. Li accanto si trovavano Shizune, Ino che riempivano la vasca con del ghiaccio.

Shikamaru, Yamato e Asuma erano già ansiosi di loro, ma si preoccuparono maggiormente quando sentirono un urlo agghiacciante provenire dalla stanza…era Naruto.

Tsunade lo immerse nella vasca piena di ghiaccio e il ragazzo non potè fare a meno di urlare per l’impatto violento con il gelo.

Il ragazzo si dimenava, cercando di uscire da quella ghiacciaia, ma forti mani lo tenevano il più fermo possibile.

“Naruto, cerca di resistere! Lo so che è doloroso, ma è l’unico modo per farti calare la temperatura!” disse Tsunade

Il ragazzo si calmò, ma non perché avesse sentito le parole di Tsunade, ma perché il ghiaccio si era sciolto a una velocità incredibile e raggiunto una temperatura abbastanza facile da sopportare.

“Cosa è successo?” chiese Ino stupita “come ha fatto a sciogliersi cosi in fretta?”

“Accidenti, la sua temperatura corporea continua ad aumentare!” disse Shizune allarmata.

Il corpo di Naruto cominciò a scottare, tanto che Shizune e Ino dovettero ritirare le mani, mentre Sakura e Tsunade continuavano a resiste.

Naruto urlava per il dolore che provava e piano piano si incominciò a vedere un mantello di chakra ricoprire il ragazzo. Avvenne tutto in un attimo. Ci fu una forte esplosione che scaglio tutte e 4 le ninja contro le pareti.

Yamato, Asuma e Shikamaru e Kakashi entrarono di corsa nella stanza al rumore dell’esplosione. Trovarono tutto all’aria e molte pareti crepate. La vasca nella quale era immerso Naruto non esisteva più, al suo posto c’era solo un ragazzo messo a 4 zampe che ringhiava e che scodinzolava le sue tre code. Tsunade, ripresasi immediatamente dall’impatto, aiutò le altre ragazze a tirarsi su.  Ma nessuno riuscì in tempo a fermare Naruto, il quale spaccando il vetro della finestra scappò via.

“Tsunade-sama, cosa è successo?” chiese Yamato, sapendo già che probabilmente sarebbe dovuto intervenire.

“I residui di chakra della volpe a nove code che si sono dispersi durante la battaglia, sono andati ad unirsi a quello già presente in Naruto, andando a creare una situazione di squilibrio nel suo corpo. Naruto era diventato una bomba ad orologeria. Tutto quel chakra in più non riusciva a rimanere nel suo corpo, ha dovuto trovare una via d’uscita e sfogarsi. Fino ad ora Naruto ha cercato di contenerla all’interno di se con i risultati che abbiamo visto. Arrivando al limite della sopportazione…ha lasciato il chakra uscire.”

Sakura era shoccata. Come faceva Naruto a sopportare tutto quello? E aveva cercato di trattenere quel chakra che lo stava distruggendo per proteggere tutti quanti da una nuova tragedia?

Tutti i ninja si precipitarono all’interno del villaggio, dove Naruto stava disseminando terrore e distruzione. Tutti gli abitanti del villaggio stavano rivivendo il dramma  di 16 anni prima. Caricò una palla di sfera di chakra con la quale avrebbe raso al suolo il villaggio per diversi metri, ma essa fu deviata dalla tecnica di Yamato che aveva fatto ricorso all’arte del legno per proteggere case e abitanti.

Kakashi provò svegliare il ragazzo, il quale solitamente con tre code riusciva a restare lucido, ma questa volta la situazione era diversa. Il ragazzo era parecchio indebolito e inoltre aveva una maggiore quantità di energia da gestire. Impresa alquanto impossibile per un ragazzo capace a malapena di controllare il chakra di cui era solito fare uso.

Il chakra in eccesso chiedeva ancora di uscire e senza che poterono fare nulla per evitarlo, Kakashi, Yamato, Sakura, Tsunade, Shikamaru videro con i loro occhi lo spuntare della 4 coda…anzi no…due code stavano crescendo insieme, fino ad arrivare a un numero totale di 5. Non si era mai spinto tanto oltre. Naruto cominciò a essere spogliato della propria pelle e a perdere i tratti da essere umano. Ora sembrava proprio una volpe. Era più grosso di quello che Sakura si ricordava di aver visto, quando il suo compagno aveva perso il controllo con lo scontro di Orochimaru e aveva richiamato a se 4 code. Era quasi grosso il doppio, probabilmente dovuto alla quantità di chakra usata per raggiungere quello stadio e inoltre in qualche parte del corpo era possibile cominciare a intravvedere la rossa pelliccia.

Ora Kyuubi era inarrestabile. Qualsiasi suo colpo avrebbe avuto la capacità di radere al suolo metà villaggio o peggio… completamente.

Tsunade aveva fatto evacuare la gente che si trovava li nei paraggi, ma ora restava il problema di allontanare Naruto dal villaggio.

Shikamaru si prese questa responsabilità, aiutato dal padre accorso quando vide del fumo alzarsi dalle parti dell’ospedale. Padre e figlio attuarono la tecnica dell’imprigionamento dell’ombra e dopo aver bloccato la volpe, i due cominciarono a correre fuori dalle porte di Konoha portando, contro la sua volontà, kyuubi con loro.

Tutto sembrava esattamente come una settimana prima. I ninja di konoha contro la furia della volpe a nove code. Solo che questa volta era Naruto il nemico e inoltre non avevano idee di come fermarlo.

Al gruppo si aggiunsero anche Sai e Neji. Sai provvide subito a creare dei lunghi serpenti con dell’inchiostro per poterlo legare. Era scettico contro questa soluzione, ma valeva la pena di provare. I serpenti silenziosi si avvicinarono alla “preda” e cominciarono a stritolarla, ma solo per pochi secondi prima che si sciogliessero per il troppo calore.

Kakashi provò a ipnotizzarlo con lo sharingan, ma la volpe conosceva fin troppo bene quell’occhio di cui tanto temeva il potere e con un colpo di coda scagliò il copia ninja a metri di distanza.

Sakura era paralizzata. Non riusciva a credere che tutto ciò si stava verificando di nuovo. La prima volta si era dimostrata completamente inutile davanti a un Naruto in quelle condizioni e ora non era da meno. Sapeva che qualunque cosa avesse tentato, non sarebbe servito a niente.

Tsunade, la quale si era distaccata dal gruppo, giunse sul campo di battaglia in quel momento con un grosso rotolo bianco in mano.

“Che intenzioni ha maestra?” chiese Ino

“Questo è un rotolo speciale e intendo sigillare il chakra in eccesso nel corpo di Naruto qui dentro, dopodiché trasferirò questo chakra all’interno di un animale! Ho bisogno però della vostra collaborazione! Neji, con Naruto in questo stato riesci a identificare i punti di uscita del chakra?”

Neji attivò il byakugan e guardò in direzione di Naruto. dovette chiudere gli occhi quasi subito talmente quel chakra era terrificante.

“Si, ma non bene. Quel chakra mi impedisce di scrutarlo a fondo.”

“vorrà dire che dovremo ripetere l’operazione più volte!” disse seria Tsunade “Shikamaru, tu e tuo padre ricorrete nuovamente alla tecnica dell’imprigionamento dell’ombra in modo tale che Neji abbia il tempo di avvicinarsi e colpire nei punti giusti!”

“Maestra, Naruto è incandescente, come può Neji…” cominciò Ino

“Tranquilla, i miei colpi sono talmente veloci che il calore non mi sfiorerà nemmeno!” le spiegò Neji “e poi cosa vuoi che siano un paio di scottature messe a confronto con la vita dell’intero villaggio?”

“Bene ragazzi, conto su di voi! Andate!” ordinò Tsunade mentre lei cominciava a scrivere qualcosa sul rotolo.

Sakura guardava la scena e sussurrò il nome di Naruto con le prime lacrime che cominciavano a cadere. Ino vedendo le condizioni dell’amica la colpì in faccia con uno schiaffo.

“vuoi uscire dal tuo trans, fronte spaziosa? Non è in queste condizioni che aiuterai Naruto! tu vuoi Aiutarlo dico bene?”

Sakura annuì

 “Allora smettila di piangerti addosso, come se fosse colpa tua e preparati a curarlo quando sarà tutto finito!”

La ragazza sorrise riconoscente alla bionda.

Shikamaru e suo padre erano entrati in azione. Ma kyuubi non era così stupida da cascare due volte nella stessa tecnica. Si allontanò dai ninja del clan Nara in modo tale che la loro ombra non potesse raggiungerla e intorno a se non c’erano ombre abbastanza vicine che i due potessero usare a loro vantaggio.

Sakura intuendo il problema, senza farsi vedere da Naruto andò alle sue spalle e dopo aver colpito in terreno con un pugno intriso di chakra, alzò un muro di rocce che riflettevano a terra la loro ombra.

Kyuubi si accorse troppo tardi di quello che stava avvenendo. Si era distratta, un errore imperdonabile. Ora era di nuovo intrappolata.

“Muoviti Neji, non riusciremo a resistere a lungo!” si lamento Shikamaru.

I due Nara facevano fatica a tenere ferma quella bestia. Per loro fortuna Yamato con l’arte del legno aiutò a imprigionare in modo più stabile il nemico.

“Ora Neji!” urlò l’uomo.

Neji non se lo fece ripetere due volte. Corse incontro alla volpe e con rapidità chiuse i suoi punti di uscita del chakra per poi allontanarsi velocemente.

Il corpo della volpe non riuscendo a dare sfogo al suo chakra cominciò ad ingrossarsi a dismisura come un pallone, fino a quando, arrivato al limite della sopportazione, una lunga colonna di chakra si cominciò ad estendere verso il cielo, annullando la tecnica dello Hyuuga.

Il chakra però emesso non tornava alla volpe, ma veniva richiamato verso Tsunade. La donna infatti aveva composto dei sigilli con le mani e scritto delle scritte sulla pergamena che funzionavano quasi come una calamità per il chakra, richiamandolo a se. Quando tutto il chakra in eccesso venne racchiuso all’interno del rotolo,

 Naruto tornò delle sue sembianze normali. Finalmente era salvo, anche se le sue condizioni non erano delle migliori. Sakura e Ino corsero a curarlo mentre Tsunade dovette continuare il suo rito.

“Nara!” disse chiamando il padre di Shikamaru “mi serve un animale piuttosto grosso per sigillarci dentro questa piccola parte del chakra di Kyuubi. Ho bisogno di un tuo cervo!”

“Si, hokage-sama!”

“Aspetta! Sappì però che sarai costretto ad ucciderlo, in modo tale da sbarazzarci del chakra una volta per tutte. Non posso lasciarlo all’interno del rotolo, potrebbe finire in mani sbagliate e dentro a un animale sarebbe instabile. Questa e l’unica soluzione” disse la donna fissando l’uomo.

“D-d’accordo!” disse Nara, anche se non avrebbe mai voluto uccidere un animale che rappresentava il suo clan, ma la situazione lo richiedeva e dovette cedere.

Un grosso cervo maschio dalle corna maestose, uscì dalla foresta alle spalle dei ninja e cauto si avvicinò al Nara.

Tsunade compì il rito per sigillare il chakra all’interno della bestiola, dopo di chè Nara gli tagliò la gola.

Finalmente una parte di Kyuubi era sparita per sempre e tutti poterono tirare un sospiro di sollievo.

Tsunade cadde in ginocchio. Al quarto Hokage sigillare il demone all’interno di un umano costò la vita, per fortuna alla donna, applicare la stessa tecnica su un animale non aveva portato a drammatiche conseguenze, ma le aveva risucchiato molte energie, tanto che le sue mani cominciarono a raggrinzirsi.

 

Passarono due giorni. Il peggio era finito, Tsunade era tornata giovanile come sempre e Naruto che si era svegliato dopo un giorno di riposo, cominciava a svignarsela dal proprio letto di ospedale per andare ad allenarsi. Non si ricordava niente di quello che era successo dopo la trasformazione e si sentiva tranquillo, ma presto la sua serenità svanì. Mentre si recava di nascosto al campo di allenamento notò qualcosa di non nuovo, ma che sperava di non rivedere mai più.

“Narutoooooo!” si sentirono le urla di Sakura che lo aveva raggiunto. Era furiosa e con molta “delicatezza” lo portò all’ospedale trascinandolo per un’orecchio…ovviamente dopo averlo conciato per le feste.

Quando fu nel suo letto, si beccò anche la ramanzina di Tsunade, che si vide costretta a legarlo a letto.

“ti ho tassativamente vietato di muoverti! C’è mancato poco che tirassi le cuoia questa volta e anche se ora ti sembra di stare bene, non devi abbassare la guardia! Riposo assoluto!” lo rimproverò

Naruto sbuffò facendo nascere una vena pulsante sulla testa della donna, ma improvvisamente il volto del ragazzo si incupì.

“Nonna-Tsunade! È per caso successo qualcosa?” chiese

La donna sgranò gli occhi. Nessuno gli aveva ancora detto come erano andate le cose.

“Prima quando sono uscito…ho rivisto negli occhi di molta gente quello sguardo freddo e carico d’odio. Mi dica la verità…ho fatto qualcosa di  grave?”
Tsunade scosse la testa

“Naruto, non è colpa tua. Quando hai combattuto con Sora, il chakra di kyuubi in lui imprigionato e entrato nel tuo corpo, il quale non era in grado di sopportare altro chakra malvagio e…si è scatenato!”

Il ragazzo sgranò gli occhi

“Vuoi dire che Kyuubi si è impossessata del mio corpo?” chiese Naruto timoroso di conoscere la risposta.

“Esatto! E ha creato un po’ di scompiglio nel villaggio, ma non ci sono state vittime, quindi non devi sentirti in colpa ok?”disse la donna rassicurandolo.

Naruto abbassò la testa “E stato tutto inutile!”

Sakura e Tsunade si guardarono stupite.

“Tutto quello per cui ho lottato in questi anni, il rispetto del villaggio che mi ero cominciato a guadagnare…è andato perduto!”

Sakura abbassò la testa, ma poi disse “non è tutto perduto Naruto. Forse molti abitanti avranno nuovamente paura di te, ma non tutti. Molti sanno chi sei veramente e cosa sei costretto a sopportare e ti ammirano per la tua grande forza di volontà. E poi a differenza di tanti anni fa, ora hai tanti amici che tengono a te e che ti apprezzano per quello che sei e non ti vedono assolutamente come un mostro. Tutti noi, io Tsunade, Kakashi- sensei, Sai, Yamato, Jiraya e tutti i tuoi compagni, ti vogliamo bene e se qualcuno prova disprezzo per te… vuol dire che non ti merita!” disse la ragazza porgendogli un leggero sorriso al quale il ragazzo ricambio.

“Grazie Sakura-chan! Sei stata gentile a dirmi queste cose!”

“si, ma non credere che ricapiti ancora. Ora dormi!”

“Ma sakura-chan!” si lamentò il ragazzo per l’ordine che aveva ricevuto-

“Dormi ho detto!” disse la ragazza urlano e colpendo il ragazzo sulla testa.

Ora Naruto avrebbe davvero “dormito” senza provare a svignarsela nuovamente.

 

Fine

 

Cosa ne pensate??? Siate sinceri…

Ciao

Neko^^

  
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