Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: vale96    23/03/2016    0 recensioni
Cosa si prova a vedere il proprio più grande desiderio finalmente realizzato? E soprattutto,si può desiderare veramente tutto ciò che si vuole, o c'è un limite dettato da quello che veramente siamo? Fatemi sapere cosa ne pensate. =D
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LA FUGA.

Note leggere risuonano nell'aria...sono qui,solo,in questa stanza. Tutt'intorno il niente.
Ogni oggetto o mobile che sia,è stato inghiottito dalle oscure tenebre. Un solo oggetto è visibile,
come se brillasse di luce propria ed io corro, corro ansiosamente verso quest'ultimo...giace sul
pavimento,inerme. Nel momento in cui mi calo, tendendo la mano per raccoglierlo, la melodia che
prima mi teneva compagnia, ora tace inondando la stanza di un'assordante silenzio. Mi alzo,stringendo
tra le mie esili dita l'unica cosa che mi era rimasta. Dove sono? Mi volto,guardandomi intorno,ma niente...
non riesco a vedere nulla. Solo nero,nero e ancora nero. Apro la mano e la luce emanata dall'oggetto
mi permette di capire di cosa si tratta. Nel momento in cui lo metto a fuoco, indietreggio urtando qualcosa
con la schiena...in preda al terrore lancio nel vuoto l'occhio che avevo stretto tanto ossessivamente.
La scia di luce emenata dal bulbo oculare illumina una porta in fondo alla stanza ed io mi fiondo verso quest'ultima.
In quel momento pensai a come fossi finito in questa stanza,ma una strana sensazione prende piede in me.
Mi volto verso la mia sinistra e la finestra,l'unica finestra di tutta la stanza,mi sembra familiare. Il panorama
è lo stesso che vidi per anni e l'ultima cosa che ricordo. Un ricordo stranamente ben vivido nella mia mente...
quasi come fosse marchiato a fuoco. All'improvviso la stanza s'illumina e la melodia ricomincia. Questa volta
però,mentre osservo l'arredamento neutro della stanza,essa diventa mano a mano più insistente. Anche le
note mi sembrano familiari, quasi come se fossi stato io a comporla. Mi rapiscono ogni secondo di più
e decido,quindi,di seguirle per vedere l'artefice di tutto questo. Il più grande errore della mia vita! È lì,nell'angolo,
in penombra. Un essere che di umano ha pen poco. Senza occhi,la pelle lacerata in vari punti,vermi escono
da tutte le cavità di quel putrido corpo e le dita...le dita insaguinate si muovono con maestria sui tasti divenuti
rossi col tempo. Alzo lo sguardo verso la faccia di quell'essere,in cerca di qualcosa che mi porti via da tutto questo.
Capì,però,che quella strana quanto macabra realtà,fa parte della mia insulsa vita. Da quel momento non vidi più nulla...
purtroppo non era una sensazione estranea. Da tempo avevo desiderato di poter uscire da questo corpo e sono stato accontentato,anche se per poco,ma il mio corpo,il mio ruolo,il mio posto è questo.

Puoi provare a scappare,ma da chi? Da te stesso?

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: vale96