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Autore: Arvati77    25/03/2016    5 recensioni
... quella sembrava una mattina come le altre, ma quella mattina Sara prese il treno sbagliato e fece la cosa più giusta di tutta la sua vita...
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sembrava una mattina come tutte le altre. Confusa nel via vai di studenti e pendolari, Sara aspettava il solito treno per andare al lavoro, come un automa che meccanicamente svolge le mansioni per cui è stato programmato. Sulla porta di casa suo marito l'aveva salutata col solito frettoloso bacio, quasi una formalità tra loro: non si amavano più, forse non si erano mai amati davvero, entrambi lo sapevano ma fingevano di ignorarlo, non tanto per paura quanto piuttosto per convenienza.
All'arrivo del treno, Sara quella mattina non si lasciò intrappolare dalla folla che si accalcava per salire, ma rimase immobile in disparte, a guardarsi intorno quasi non riconoscesse il luogo in cui si trovava. Perché era lì? Come ci era arrivata? Non era quello il posto per lei. Lei era un'artista, una pittrice, ecco chi era realmente, e se ne era dimenticata, per troppo tempo l'aveva scordato nel quotidiano tran tran di casa e ufficio, scordando i suoi sogni, il suo talento, e se stessa.
Sara sentì d'improvviso il cuore batterle nel petto, come da anni non le accadeva, e l'unica cosa che desiderava era partire, andarsene da una vita che non le apparteneva. Fermo ad un binario vicino c'era un treno e Sara ci salì, senza chiedersi dove fosse diretto, ci salì e basta, ma era felice finalmente, felice e viva, e non appena sentì il treno muoversi, giurò a se stessa che non sarebbe più tornata indietro.
Sullo stesso vagone di Sara si aggirava un giovane, Andrea, con una chitarra in mano ed uno zaino sulle spalle: era salito per sbaglio e, non potendo scendere fino alla stazione successiva, stava cercando un posto per sedersi, rassegnato a farsi un viaggio decisamente imprevisto. Andrea si accomodò proprio accanto a Sara e bastò uno sguardo tra loro perché entrambi capissero che salire su quel treno non era stato un caso né tanto meno un errore, ma piuttosto lo scherzo di un destino burlone che aveva incrociato i binari di due vite apparentemente lontanissime.
Le immagini fuori dal finestrino scorrevano veloci come le parole tra Sara e Andrea, spiriti liberi che si erano incontrati per dare un senso alla loro libertà. Ogni fermata del treno era una tappa in più nella conoscenza tra queste due anime affini, e pur sapendo così poco l'uno dell'altra ed ignorando dove il loro viaggio li avrebbe portati, Sara e Andrea di sicuro sapevano che se fossero stati insieme qualunque luogo sarebbe stato perfetto...
Già, quella sembrava una mattina come le altre, ma quella mattina Sara prese il treno sbagliato e fece la cosa più giusta di tutta la sua vita.

   
 
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