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Autore: primimesi    25/03/2016    5 recensioni
Dean e Castiel si conoscono da quando erano bambini, per un fortuito caso della vita. Ma Dean non sa chi è Castiel in realtà, almeno, non prima di ritrovarlo anni dopo, sempre per un'altro strano caso della vita.
Genere: Generale, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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Ciao a tutti! :) ormai siamo alla resa dei conti, vi chiedo di pazientare ancora un pochino, manca poco alla fine u_u vi ringrazio per avermi seguito fino a qui! ^_^

Quando Sam riaprì gli occhi, si ritrovò nella sua stanza, ci impiegò un po’ prima di connettere il cervello e capire cosa fosse accaduto. Aveva un braccio paralizzato, e probabilmente era causa della puntura, fatta a tradimento da Dean.
“Maledetto figlio di puttana!” imprecò incazzato come non mai. Oltre al braccio, aveva un fortissimo mal di testa, che gli stava procurando una nausea fastidiosa, ma nonostante tutto, riuscì a tirarsi fuori dal letto. Era così nervoso, che sarebbe stato capace di distruggere mezzo mondo, se solo avesse potuto. Quando arrivò in soggiorno, si trovò davanti suo padre e Bobby, che bevevano alcool, senza dire nulla, con uno sguardo perso nel vuoto.
“Si può sapere cosa cazzo è successo? E tu perché sei qui?” chiese Sam, riferendosi a suo padre.
“Figlio mio…” John Winchester, spostò il suo sguardo verso il figlio, con le lacrime agli occhi, cosa che fece preoccupare non poco il minore dei fratelli Winchester.
“Bobby, che succede? Perché sono qui? Dov’è Dean?”
“Sam…”
“Dov’è Dean?” urlò il ragazzo, sbattendo le mani sul tavolo.
“Lui non è qui.”
“Questo l’avevo capito pure io, Bobby! Ma ora dov’è? Ancora in quel luogo? E che cosa ci facciamo noi qua?”
“Non ricordi più, Sam?”
“Ricordare cosa?”
“È passata più di una settimana da quel giorno…”
Fu in quel momento che Sam sgranò gli occhi sconvolto, lui aveva rivisto suo fratello dopo che l’aveva fatto addormentare, eppure… non riusciva a ricordarlo.
 
Nove giorni prima:
 
John Winchester aveva raggiunto il laboratorio segreto, e lì aveva trovato l’auto dei figli, con dentro Bobby e Sam che dormiva.
“Bobby, dammi una spiegazione!”
L’uomo fu costretto a raccontare il tutto, così entrambi ritornarono dentro, posteggiando in un luogo sicuro l’auto, con dentro Sam.
Dean invece, si era ritrovato davanti Azazel e George, ma lui non aveva paura, doveva assolutamente proteggere Castiel, e sapeva sparare, pure bene.
“Dean, vattene, ancora che sei in tempo.” Gli avevo suggerito il mezzo angelo, che lo stringeva da dietro, mentre tremava come una foglia.
“E lasciare qua un fifone come te?”
“Non è un gioco, Dean.”
“Lo so benissimo Cas. Tutto questo è colpa mia.”
“Ma primo o poi…”
“Shhh.”
Azazel diede inizio alle danze, sparando a destra e manca, accompagnato poi da George. Dean era riuscito a schivare tutti i proiettili, ma questo anche grazie alla debole barriera che Castiel era riuscito a fare, i suoi occhi si erano illuminati e questo diede spazio ai due scienziati pazzi di esultare, perché stavano per avere sempre più conferma dei poteri del nephilim. Alla fine riuscirono a seminare i due psicopatici e si nascosero dentro una stanza.
“Dean, ti prego…”
“Sta zitto, dannazione! Non me ne andrò da qua senza di te!”
“Dean! Perché?”
“Perché noi siamo amici, Cas. Io non so se tu mi hai mentito oppure no, però…”
“Ti giuro che non conosco modo per togliere il legame che c’è tra me e Sam.”
“Lo immaginavo, ma abbiamo anche noi due un legame, vero?”
“Allora hai davvero ricordato?”
“Sì, sei stato tu a farmi ricordare.”
“Ovviamente vuoi salvarmi per proteggere Sam, e anche te stesso.”
Dean si voltò verso il mezzo angelo con uno sguardo serio, ma anche molto arrabbiato. Non si creò problemi nel colpirlo a pieno volto, nonostante l’amico fosse ferito.
“Inizialmente era così, lo è ancora, certo. Perché Sam è mio fratello, e farei di tutto per proteggerlo, sarei pronto a morire! Ma Castiel, avrei fatto lo stesso anche senza questo motivo! Perché tu sei quel pezzo mancante che ho avuto per molto tempo della mia vita, l’ultimo pezzo per ricomporre il puzzle del mio cuore!”
A quella rivelazione, Castiel rimase perplesso, arrossì anche per l’imbarazzo, non sapeva cosa dire, era contento, ma non si aspettava una frase del genere proprio da Dean Winchester, e non era finita.
“Perdonami Cas per il male che ti ho fatto. Perdonami per tutto, e quando usciremo da questo posto, giuro che troverò un modo per farmi perdonare, ma intanto tu prova a farlo, perché se no…”
“Non aggiungere altro Dean, mi va bene così.”
Castiel era stato ferito gravemente a un fianco, nonostante Dean aveva cercato più volte di tamponare la ferita, il sangue non smetteva di uscire, erano in una situazione davvero tragica.
“Hai sprecato le tue energie per fare quella maledetta barriera! Devi smetterla di proteggere sempre tutto e tutti!”
“Questo è ciò che fa un angelo…” gli rispose, abbozzando un sorriso.
“Qualsiasi creatura che cammina su questa terra, va considerata umana, perciò anche tu sei umano, Castiel.”
“Io… umano? Sono umano?”
“Sì, Cas, sei un umano, un bellissimo essere umano.”
Castiel a quel punto, cominciò a sentirsi seriamente male. Sapevano come neutralizzarlo, per questo il mezzo angelo aveva spiegato all’amico, che non gli avevano sparato con dei proiettili normali, ma con qualcosa che avevano trovato per neutralizzare gli angeli, e di conseguenza i nephilim, e se quei proiettili erano anche in grado di uccidere un angelo, probabilmente non sarebbero riusciti a far fuori un mezzo angelo, ma essendo un mezzo angelo, aveva un corpo umano, perciò era di conseguenza fragile.
“Cas, ehi Castiel! Riprenditi!”
“De-Dean… scappa finché sei in tempo, ti prego… Dean.”
“No, non posso lasciarti qua, non un’altra volta!”
“Smettila Dean.”
“Smettila tu!”
 
Sam si era ripreso dall’effetto del sonnifero, si sentiva una vera schifezza, ma quando riuscì a muoversi almeno un po’, ritornò nel laboratorio di ricerca, mandando maledizioni a tutti i santi del paradiso; ce l’aveva a morte con Dean, e quando l’avrebbe ritrovato un pugno non glielo avrebbe tolto nessuno.
 
“Dean!”
“Che succede Cas?”
“Avverto la presenza di Sam.”
  
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