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Autore: LorasWeasley    26/03/2016    6 recensioni
AU [Solangelo|Caleo|Percabeth|Frazel|Jasper]
"-Prima di iniziare voglio ricordarvi che questo non è un gioco, non vi state allenando, qui se sbagliate siete morti. Siete i migliori ragazzi in addestramento che siamo riusciti a trovare, venite da diverse parti del mondo, ma ci servite tutti.
...
Spero di non aver sbagliato a fidarmi di voi. Riuscite a portare a termine questa missione e tutto il mondo vi ricorderà come degli eroi."
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo/Calipso, Nico/Will, Percy/Annabeth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'CIA'
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28.Sbagliato


Il vassoio di Nico era così pieno che rischiò di lasciare una scia di cibo alle sue spalle.
Quando si andò a sedere al tavolo, tra i suoi amici scese il silenzio.
Anche Annabeth e Percy, che sembravano nel loro mondo da quando erano entrati in mensa, potarono uno sguardo alquanto sconvolto su di lui.
-Si?- Chiese il moro non capendo quale fosse il problema.
-Sbaglio, o stai mangiando più oggi che nei quattro mesi che ci conosciamo?- Chiese Calypso dando voce ai pensieri di tutti.
Nico si limitò a scrollare le spalle –Mi sento particolarmente bene oggi.
-Forse perché ha avuto una dose abbastanza consistente di coccole per tutta la notte.
Leo non fece in tempo a finire di parlare che una frittella, grondante sciroppo d’acero, lo colpì in pieno viso.
Nico sbuffò –Grazie per avermela fatta sprecare, ora mi tocca andare a prenderne un’altra.
E si alzò lasciando il vassoio sul tavolo.
-Non ti ho mica chiesto io di lanciarmela!- Gli urlò dietro Leo mentre si ripuliva la faccia con un tovagliolo, azione alquanto inutile visto che gli restò tutta la pelle comunque appiccicosa.
Nico si limitò ad alzargli il dito medio mentre si incamminava.
-Mi sono perso qualcosa?- domandò Frank fissando i due ragazzi.
Leo rispose al ragazzo rivolgendosi però a Will.
-Guarda che vi ho visto questa mattina, eravate attaccati come due cozze. Inoltro ricordo di averti lasciato nel mio letto.
Will diventò totalmente rosso e boccheggiò qualcosa di incomprensibile.
Leo sorrise terribilmente soddisfatto, si stava divertendo un mondo a prenderli in giro.
-Aspetta, perché Will ha dormito da voi?- Si intromise Hazel.
Percy fece un colpo di tosse –Credo che sia per colpa nostra …
A quel punto tutti puntarono lo sguardo su di lui e, immancabilmente, sulla ragazza bionda al suo fianco.
Sembrava a suo agio, al contrario di Percy che invece era imbarazzato.
-Il che mi fa ricordare- commentò Annabeth finendo la sua colazione –Che ti dobbiamo un grosso favore, Will.
Si alzò con il vassoio pronta a buttarlo, ma prima fece il giro del tavolo e si avvicinò al biondo in questione.
Si chinò e gli lasciò un rumoroso bacio in guancia, poi disse – E’ stato tremendamente divertente – a nessuno in particolare e dopo un ultimo occhiolino a Percy andò via.
-Devi averla fatta divertire parecchio, era terribilmente seria- commentò Hazel con un sorriso in volto.
Qualcuno sghignazzò.
Percy sembrava più uno che, da un momento all’altro, sarebbe collassato sul colpo.
-C… cos’era quello?
-Penso un palese invito a seguirla- rispose Frank cercando di trattenere le risate per la sua faccia.
E il moro con gli occhi verdi non se lo fece ripetere due volte.
-Non toccate il mio letto!- Gli urlò dietro Will sospirando.
Nico, che era appena tornato, gli diede una pacca sulla spalla facendolo sussultare leggermente.
Poteva essere sempre così silenzioso?
-Benvenuto nel club- gli disse semplicemente.
Infine si risedette al tavolo e iniziò a mangiare tutto quello che si era preso.
Jason smise di ridere per tutta la storia quando il suo cellulare iniziò a squillare.
Vide il nome che lampeggiava nello schermo e tornò terribilmente serio.
Si sentì lo stomaco sottosopra e si alzò velocemente.
-Scusate- biascicò correndo fuori.
Mentre varcava la soglia rispose aspettandosi il peggio.
-Fratellino!- rispose una voce femminile.
E Jason buttò via tutta l’aria che non si era reso conto di trattenere, tornando a respirare.
-Thalia! Mi hai fatto prendere un colpo, pensavo fosse successo qualcosa.
-Come sei pessimista, capisco che forse non ti chiamo spesso …
-Non ci sentiamo da quando ho iniziato la missione- precisò il biondo, ma la ragazza fece finta di non sentirlo.
-Ma comunque non vuol dire che non ti pensi!
Jason si limitò a non rispondere.
Cercava di fare il sostenuto, di farle credere che era arrabbiato perché non si sentivano da tanto tempo.
Ma in realtà era solo felice e sollevato che stesse bene.
Parlarono per un po’, lei gli raccontò in linea di massima la missione in cui era coinvolta, sembrava decisamente molto più semplice della loro, ma Thalia era in coppia solo con un’altra ragazza.
-Quindi, come ti sembrano?
Jason ci pensò su un po’ prima di rispondere.
-Non sono male, alla fin fine. Con Leo siamo diventati quasi subito amici, Frank sembra a posto, anche se non ci parlo molto, stessa cosa Will. Nico invece si è rivelato decisamente migliore di quello che mi era sembrato all’inizio, dopo i primi giorni pensavo saremmo stati tremendamente in disaccordo, ma non è come si vuole mostrare. Poi c’è Percy, bè, lui è semplicemente Percy e quasi ci odiamo, quasi.
E finì la frase con una risata, sdrammatizzando e facendo capire alla sorella che stesse scherzando con l’ultima frase.
-Mhmm… E le ragazze? Perché non siete un gruppo di soli maschi, no?
-No, sono tre. Solo che non sto molto con loro … Non so, Annabeth è quella con cui parlo di più, solo che non così tanto. Senti Thalia … Ti devo dire una cosa.
-Dimmi tutto.
-A me piace una ragazza …
-Eh.
-Solo che è così sbagliato.
-Magari è solo una cotta passeggera?
-No- sospirò –Io ci ho provato a pensarla così, ma è diventata troppo importante.
Thalia stette in silenzio per qualche minuto, infine sospirò.
-Allora non può essere sbagliato.
Jason si ritrovò a sorridere.
-Grazie. Mi piace parlare con te.
Il biondo poté intuire che la ragazza dall’altro lato del cellulare stesse sorridendo a sua volta.
Poi sentì una voce incomprensibile che le chiedeva qualcosa. Lei rispose con un “Si, un attimo”.
Tornò a sospirare e si rivolse al fratello –Hey, senti, io ora devo andare, prometto che ci sentiremo più spesso. In ogni caso sai che ti voglio bene, si?
-Anche io ti voglio bene, Thalia.
La chiamata si interruppe.
Jason chiuse gli occhi e si appoggiò con la fronte a una delle tante finestre del corridoio.
Stava pensando a tutto quello che si erano detti.
Ma Thalia non aveva idea di quanto davvero fosse sbagliato. Se avesse saputo tutta la verità molto probabilmente non gli avrebbe risposto allo stesso modo.
Proprio per questo motivo Jason non aveva raccontato tutto, perché non voleva sentirsi dire quelle parole.
-Hey … Tutto okay?
Si girò, trovandosi a pochi centimetri dal viso della ragazza che invadeva i suoi pensieri.
Jason si accorse di avere un groppo in gola.
-Si- gracchiò, poi fece un colpo di tosse per liberare la gola –Ho parlato a telefono con mia sorella, non la sentivo da un sacco di tempo e … è solo che mi manca così tanto …
Piper lo abbracciò e Jason si abbandonò a quel calore.
Affondò il viso tra il suo collo e la sua spalla mentre una sola lacrima gli solcava la guancia.
E si chiese come poteva essere sbagliato tutto quello.
 
Tutto ciò che Leo aveva sentito era sbagliato.
Tutto, ogni singola parola.
Doveva esserlo per forza, perché non voleva davvero credere a quella possibilità.
Era stato in camera di Frank a cercare il ragazzo, ma lui non c’era.
In compenso dentro ci trovò Ottaviano e Reyna.
Leo non poteva farsi sfuggire davvero un’opportunità del genere, così, mentre si scusava per l’interruzione e chiedeva se avessero visto Frank di recente, gli lasciò una cimice.
Mentre si allontanava dalla loro camera ascoltò tutta la loro conversazione.
-Pensi che possa essere lui? La spia intendo.
-Non sappiamo neanche se lui sia davvero uno di loro- rispose la ragazza dopo averci pensato qualche secondo –Non abbiamo prove concrete, come tu non ne hai trovate su Frank.
Il ragazzo ringhiò qualcosa di incomprensibile.
-Secondo te perché non vuole dirci chi è la spia?- Chiese Reyna dopo diversi secondi di silenzio.
-E io che ne so?- Rispose scorbutico il ragazzo –Non si fanno domande. Si ubbidisce e basta. Da quando tutto questo interesse? Sta buona e basta. E’ sempre stato così.
La ragazza sospirò un “già” prima di andarsene.
Leo staccò la connessione, Ottaviano non avrebbe di certo iniziato a parlare da solo. E se l’avesse fatto Leo non aveva nessuna intenzione di ascoltare i suoi monologhi interiori rivolti a se stesso.
Era arrivato nella sua camera, dentro c’era Nico che scriveva velocemente qualcosa al suo pc.
Quando lo vide entrare chiuse di scatto lo schermo.
-Che hai? Sembra che tu abbia visto un fantasma!
-Ho solo sentito … - Ma si bloccò di scatto.
Gliene poteva davvero parlare? No.
Ricordò tutte le volte che Nico spariva la notte, magari mentre credeva che Leo stesse dormendo.
Gli venne anche in mente come avesse subito chiuso il pc non appena era entrato in stanza.
-Nulla, lascia stare.
Il moro lo fissò per qualche altro secondo con le sopracciglia corrugate, poi scrollò le spalle.
Si alzò portandosi dietro il portatile.
-Io vado a … ehm, finire di fare la ricerca che stavo facendo in biblioteca- e per specificare meglio indicò il pc che teneva tra le braccia.
Leo rimase a fissare la porta che si richiuse alle sue spalle per diversi minuti.
A chi poteva raccontare quello che aveva sentito? E, soprattutto, di chi si poteva fidare?
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Buongiorno! Come le state passando queste vacanze?
Ed eccomi qui con il nuovo aggiornamento, allora, che dire.
La vicinanza di Will fa decisamente bene a Nico, ma su questo penso che nessuno aveva mai avuto dubbi.
Leo che si diverte a sfotterli non poteva mancare.
Poi ho voluto approfondire il personaggio di Jason, il raporto che ha con sua sorella, la paura nei suoi confronti e la battaglia che sta vivendo giorno per giorno.
Sa che il suo rapporto con Piper è sbagliato, ma si chiede come potrebbe essere sbagliato un sentimento come l'amore.
Per concludere Leo. Ha scoperto che nel suo gruppo c'è una spia e adesso è terribilmente combattuto indeciso con chi parlarne e anche lui sta facendo delle prime supposizioni.
Passate una  Buona Pasqua! <3
Deh
  
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