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Autore: clif    27/03/2016    4 recensioni
Alla fine dello scorso volume, abbiamo lasciato Harry ed Heather Potter sconvolti, soli e
preoccupati.
Il loro amato padrino Sirius Black è morto, e le parole di Albus Silente sulla profezia conferma
Che lo scontro con lord Voldemort è ormai inevitabile.
Niente è più come prima: l’ultimo legame con la loro famiglia è troncato,
perfino Hogwarts non è più la dimora accogliente dei primi anni,
mentre Voldemort è più forte, crudele e disumano che mai.
Ma ciò che fa soffrire più Harry sono i suoi legami:
ormai sembra avvenuta una spaccatura netta nel rapporto tra lui ed Heather.
Eccoci giunti al penultimo capitolo della serie: ormai è giunto il momento per la giovane Potter
(ma anche per altri Serpeverde) di fare una scelta definitiva.
Sospetti e verità che non offrono risposte ma moltiplicano gli enigmi; nuovi personaggi
E nuove magie ma anche inattese rivelazioni su personaggi già noti.
Mescolando la suspense dell’indagine con la passione dell’amore adolescente,
ecco a voi la storia che vi accompagnerà nell'attesa dell’ultimo capitolo dell’intera saga.
Sequel della storia “Harry e Heather Potter_ l’ordine della fenice”
Ambientazione: 2005-2006
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry e Heather Potter'
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Draco era inginocchiato al centro della stanza, nel più completo silenzio. non era da solo nella sala grande dell’immenso maniero della famiglia Malfoy, che da quando suo padre Lucius era stato arrestato, era diventato suo a tutti gli effetti. Insieme a lui vi erano altri maghi e streghe, tutti disposti in circolo. Tutti Mangiamorte o quasi.

A partire da sinistra, vi era sua madre Narcisa, con uno sguardo spento e sofferente. Nonostante la donna non fosse a tutti gli effetti una Mangiamorte (infatti non aveva il marchio), era stata obbligata anche lei a partecipare alla riunione. Da quando il marito era stato arrestato, la situazione per lei si era complicata. Per il figlio ancora di più.

Accanto a lei c’era la sorella pazza, Bellatrix Lestrange con sguardo folle e soddisfatto. Era riuscita ad uccidere, il mese prima, il suo cugino traditore, Sirius Black. Inoltre, in quell’ultima settimana aveva spazzato via numerosi maghi e streghe che il suo padrone voleva morti. Per lei non c’era soddisfazione più grande.

A seguire vi era uno dei Mangiamorte più fedeli della cerchia, Yaxley, un mago con dei lunghi capelli biondi. Era, come quasi tutti i seguaci più importanti dell’oscuro signore, un Purosangue discendente da un antico e potente famiglia. Come parecchi altri Mangiamorte, era evaso da Azkaban a Dicembre dell’anno prima. Durante la famosa evasione di massa.

Accanto a lui vi era un uomo alto, robusto e piuttosto trasandato. Sembrava a metà tra un essere umano e un animale. La realtà non era poi così lontana: quello era Fenrir Greybak, un famoso e spaventoso licantropo. Era stato lui a mordere Remus Lupin. Si era “alleato” con Voldemort per poter ottenere un esercito incontrastato di licantropi.

Dopo di lui vi erano due individui: un uomo e una donna. Nonostante ciò, erano di corporatura e di aspetto simile: i fratelli Carrow. Erano due Purosangue fissati, e odiavano a morte i babbani. Per questo, solo l’anno prima, si erano uniti ai Mangiamorte. Nonostante fossero nuovi, però avevano fatto strada per via della loro particolare abilità nell’uso della maledizione Imperius (Alecto Carrow) e la maledizione Cruciatus (Amicus Carrow).

Accanto a loro, che per via della sua stazza non passava affatto inosservato, vi era Goyle. Il padre di Gregory Goyle. L’uomo sembrava ancora più silenzioso ed ottuso del solito. Da quando Lucius Malfoy e Tiger, durante la battaglia all’ufficio misteri, erano stati arrestati, lo sciocco uomo sembrava perso. Proprio come il figlio, senza una guida provvista di cervello, non era in grado di muoversi.

In un punto in fondo alla sala si poteva scorgere uno dei Mangiamorte che aveva partecipato, a suo tempo, all’uccisione dei McKinnon. In seguito a quello, era stato imprigionato nella prigione di Azkaban, fino a che non era evaso, durante la grande evasione di massa, proprio come Bellatrix Lestrange e Yaxley.

E infine, nel punto più lontano della sala vi era un ultimo mago. Vestito, come al solito, con un abito lungo e nero: Severus Piton. “L’uomo dai due volti”: così era stato soprannominato il tanto odiato, severo professore di pozioni. Era una spia sia per l’ordine della fenice, che per i Mangiamorte. Nessuno sapeva dire con assoluta certezza da quale parte stesse veramente, ma sia Voldemort che Silente si fidavano ciecamente di lui.

Ma colui che faceva più paura. colui che aveva su di se gli occhi di tutti i maghi presenti nella sala, si trovava al centro di essa. Precisamente, di fronte a Draco Malfoy: lor Voldemort. L’uomo in questione, se ancora si poteva definire uomo, aveva fatto chiamare a se tutti i suoi Mangiamorte più fedeli (o almeno quelli rimasti) e li aveva riuniti lì a villa Malfoy. Presto si sarebbe aggiunto un nuovo Mangiamorte tra le loro fila.

-Benvenuti, amici miei- Cominciò a dire l’uomo dalle sembianze serpentine. Subito il flebile vociare che percorreva le file degli oscuri maghi si interruppe: quando il lord oscuro iniziava a parlare, nessuno si azzardava ad aprire bocca.

-Purtroppo, come sicuramente saprete, in seguito alla vergognosa missione all’ufficio misteri, molti dei vostri compagni sono stati arrestati e rinchiusi ad Azkaban- Continuò a dire il lord. Tutti annuirono mentre gli sguardi di alcuni di loro si fecero vitrei. Narcisa aveva perso suo marito: Lucius questa volta non se la sarebbe cavata facilmente.

Mentre Bellatrix iniziò a pensare a suo marito Rodolphus, ma i suoi pensieri erano diversi da quelli della sorella: lei pensava a quanto fosse vergognoso avere un marito così. Era appena riuscito a fuggire da Azkaban, grazie alla grande misericordia del loro padrone, e si era fatto ricatturare così facilmente.

-Ma non preoccupatevi, adesso che i dissennatori sono dalla nostra parte, farli evadere nuovamente sarà un gioco da ragazzi. Ma non è questo il motivo per cui vi ho chiamato- A quelle parole, Narcisa sussultò. Sapeva di cosa l’oscuro signore stesse parlando, e proprio per questo non potè fare a meno di tremare.

-Fino a quando non avremo liberato nuovamente i nostri compagni, ci serviranno nuove giovani leve che porteranno avanti la nostra giusta guerra- Dicendo quelle parole, Voldemort si voltò verso un Draco Malfoy ancora inginocchiato. L’ultimo rampollo della casata più potente dell’Inghilterra trattene uno spasmo.

Per un attimo i suoi pensieri erano finiti su Hermione: chissà cosa stava facendo senza di lui? fortunatamente la madre gli aveva insegnato l’occlumanzia, e grazie al suo talento, era in grado di schermare i suoi pensieri al signore oscuro. Se avesse visto nella sua testa delle immagini di una nata babbana, sarebbe probabilmente morto.

-Nonostante la sua giovane età, il nostro amico Draco, quest’oggi, si unirà a noi… allunga il braccio sinistro, ragazzo- Sibilò il mago oscuro. Narcisa soffocò un ennesimo rantolo. Adesso suo figlio sarebbe stato marchiato, esattamente come suo marito, e sarebbe diventato un Mangiamorte. Tutta quella follia le aveva portato via il marito.

Aveva provato con tutte le sue forze a salvare il figlio dallo stesso destino, ma senza successo. Draco, leggermente esitante, ma senza darlo troppo a vedere, porse l’avambraccio a quello che ormai era diventato il suo nuovo padrone. Appena l’uomo mise una mano sul suo braccio sinistro, Draco avvertì un dolore lancinante.

Come se qualcuno le stesse marchiando a fuoco. Ed in effetti ci aveva visto giusto. appena il lord spostò la sua mano, l’ultimo dei Malfoy capì che la sua sorte era segnata: era stato marchiato. Adesso era un Mangiamorte. Per quanto la cosa lo disgustasse. Questo significava che non poteva più tornare indietro. Avrebbe dovuto dire addio alla sua libertà, e ciò lo addolorava. Avrebbe dovuto dire addio ad Hermione, e ciò lo faceva morire.
  
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