Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Sassa 999    27/03/2016    2 recensioni
Rieccomi con una nuova Jelsa. Qui le 5 leggende saranno ambientate ai tempi di Elsa più o meno.
Come dice il nome, per i nostri piccioncini preferiti sarà un amore duro. Dovranno affrontare molte difficoltà per poter stare insieme...(anche per via delle mie strambe idee) ci riusciranno? Leggete e scoprirete (scusate se vi farà schifo XD).
Tratto dal racconto:
" Ormai era quasi un anno che Jack Overland era diventato lo spirito dell'inverno Jack Frost.
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Erano passati pochi mesi da quando Elsa aveva congelato Arendelle ma adesso sembrava essersi tutto sistemato....quasi tutto... "
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14:  "L'Amore e la Famiglia"

Hiccup si alzò dolorante per la batosta appena presa e Sdentato, preoccupato, lo aiutò. Quando tutto quel polverone freddo si placò vide Elsa accasciata a terra in preda alle lacrime davanti a un corpo. Era quel ragazzo albino con gli stessi poteri della ragazza con tutto il corpo coperto da un ghiaccio compatto, immobile.
Elsa osservava Jack, tentava di togliere il ghiaccio ma non ce la faceva, era come bloccata. Accarezzò quel viso freddo dolcemente e tristemente.
Elsa: “Mi…mi dispiace, mi dispiace…..io…io ora ricordo..”
E scoppiò in un pianto disperato. Hiccup si avvicinò per confortarla.
Hiccup: “Elsa, ma non conosci nessuno che lo possa aiutare?”
Tra qualche lacrima e singhiozzo gli venne in mente un piccolo barlume di speranza.
Elsa: “F-forse..”
Tutti e tre riuscirono a salire su Sdentato anche se non erano molto comodi e partirono per il Polo Nord, più precisamente per il Laboratorio di Babbo Natale.
Arrivarono dopo parecchie ore nonostante a volo di Drago perché il povero Sdentato non era abituato a portare così tanta gente. Li accolsero tre yeti, che quando videro il corpo dell’albino si guardarono tra di loro tristemente poi uno si avvicinò e lo prese in braccio per portarlo da Nord. Arrivarono alla stanza del Globo dove c’era l’omone russo che stava sgridando un elfo, quando si girò la prima persona che si trovò davanti fu Elsa e fece un salto enorme che fece traballare tutta la stanza. Sentendo quel baccano arrivarono poi anche gli altri guardiani.
Nord: “E-ELSA! Non potere essere! Tu sei viva!! È fantastico, Jack sarà molto fe..”
Si bloccò, vedendo il corpo ghiacciato del ragazzo in braccio a uno yeti, Dentolina fece una faccia sconvolta e si mise le mani davanti alla bocca, Calmoniglio abbassò tristemente le orecchie e il piccolo Sandy si sedette per terra amareggiato.
Dentolina: “Non può essere….non può essere…..”
Nord: “..che cosa……che cosa essere successo a Jack?!”
Elsa: “Nord…i-io non…è stato un inci…”
Nord: “TU L’HAI UCCISO!”
La sua voce rimbombò per tutto il laboratorio e il suo viso si rigò di lacrime.
Nord: “E pensare che noi ti credessimo morta….perchè l’hai fatto?....”
Dentolina mise una mano sulla spalla di Nord per confortarlo. Elsa non poteva sopportare tutti quei sensi di colpa, si costruii un cavallo di ghiaccio e scappò via dall’laboratorio. Hiccup lì per lì non la seguii, guardò storto i guardiani per il loro comportamento e in effetti Nord aveva una faccia triste e sconvolta per la fuga di Elsa, poi il ragazzo salì in groppa a Sdentato e partì alla ricerca della bionda.
Elsa sapeva dove era, infondo aveva fatto quella strada insieme a Jack, quando la portò volando per la prima volta al Laboratorio di Nord. In groppa al cavallo vide in lontananza la sua amata fortezza e ci restò rinchiusa per tutta la notte, senza dormire, pensando in continuazione a quello che aveva fatto e soprattutto che non avrebbe mai più rivisto Jack. Con questi pensieri negativi stava pian piano perdendo il controllo dei suoi poteri e dalle pareti del castello cominciarono a uscire stalattiti di ghiaccio molto appuntiti. Quando se ne accorse cominciò a girare per la stanza cercando di calmarsi ma senza successo
Elsa: “Non perdere il controllo…è…è meglio stare lontani da tutti, così non farai del male a nessuno…sei soltanto una minaccia..”
All’alba Hiccup riuscì a trovare un palazzo di ghiaccio e ovviamente capì subito che dentro doveva trovarsi Elsa. Quando entrò fu un miracolo se non gli si staccò la mascella, rimase meravigliato da quella enorme costruzione; i suoi occhi e quelli Elsa si incrociarono, lei era in cima alle scale immobile e spaventata lui la salutò con un sorriso ma la bionda corse via al piano di sopra.
Hiccup: “Elsa!! Elsa aspetta!”
Elsa: “N-no….S-stai lontano!”
Mise le mani avanti come per proteggersi e da esse partirono getti di ghiaccio che per poco non colpirono Hiccup, Sdentato si mise davanti al ragazzo e Elsa serrò le mani indietreggiando, nella sala calò il silenzio.
 
Nel laboratorio di Nord c’era un’aria di lutto. Il corpo freddo di Jack era su un letto, Calmoniglio non faceva che stargli accanto sperando che si svegliasse, finchè non venne chiamato nella sala del Globo da Nord. C’erano tutti i guardiani, silenziosi, tristi, parlarono su come trovare una soluzione per Jack, per i bambini…..ma….mentre erano li a discutere nella stanza dove si trovava Jack successe qualcosa di magico, il ghiaccio che era sul suo corpo pian piano scomparve, come se lo stesse assorbendo e finalmente il guardiano riaprì gli occhi.  Si guardò intorno cercando di capire dove era e di cosa era successo, si ricordò di Elsa e che l’aveva colpito in un momento di confusione. Saltò giù dal letto e corse fuori, vide i guardiani che discutevano, gridavano fra loro, Jack non poteva sopportare che litigassero così atterrò nel mezzo della sala sbattendo il bastone a terra creando del ghiaccio.
Tutti: “Jack??!!!”
Nord: “Non può essere…TU SEI VIVO! OH OH OH”
Andò in contro al ragazzo stringendolo forte quasi da spezzarli la schiena.
Jack: “Se sei contento allora non ammazzarmi!”
Le leggende risero felici, ma c’era ancora una questione da affrontare..
Jack: “Elsa! Ragazzi è vero l’ho trovata è viva ma ha perso la memoria, Dentolina ho bisogno del tuo aiuto.”
Dentolina: “N-no Jack credo che Elsa non ne abbia bisogno…”
Jack: “Cosa….Cosa intendi dire?”
I guardiani si guardarono negli occhi tristemente e con un gran senso di colpa.
Nord: “A quanto ho capito…Elsa avere recuperato memoria ed essere venuta da noi con tuo corpo congelato, io mi sono arrabbiato con lei e…l’abbiamo scacciata e..”
Jack: “COSA?! Perché NORD?!”
Nord: “Noi..noi pensavamo che tu fossi morto a causa sua, mi dispiace tanto…”
L’albino serrò i pugni, era un po’ in preda al panico, non poteva far commettere ad Elsa lo stesso errore di quell’estate. Prese il bastone e volò alla finestra,
Calmoniglio: “Dove vai ora?”
Jack: “Che domande, a cercarla è ovvio!”
Dentolina: “Ma non sai dove si trova, ci metterai ore a cercarla nella neve”
Jack: “Io so esattamente dove si trova..”
Detto questo si fece trasportare dal vento fino al famoso castello di ghiaccio.
 
Hiccup: “Io non me ne vado Elsa…”
Si avvicinò pian piano alla bionda ma questa si incupì e stavolta lanciò del ghiaccio di proposito facendo scivolare sia Sdentato sia Hiccup. Elsa si avvicinò con passo deciso come se volesse dare il colpo di grazia….ma…
Jack: “NON LO FARE!”
Quel suono, quella voce così famigliare fece rabbrividire Elsa che si girò lentamente finchè non vide degli occhi azzurri simili ai suoi.
Jack: “Non lo fare Elsa..”
Elsa: “J-Jack….”
Sentendo pronunciare il suo nome Jack tirò un sospiro di sollievo.
Jack: “Aah meno male…ti ricordi di me.”
Elsa stava tremando, le gambe non la tenevano, ma raccolse tutte le sue forze per correre incontro al ragazzo per avvolgerlo in un abbraccio e cominciò a piangere sul suo petto. Jack era al settimo cielo, poteva finalmente toccare di nuovo quei bei capelli d’oro raccolti in una treccia, risentire il profumo della donna che amava.
Jack: “Mi dispiace Elsa, so che la maggior parte delle cose che ti sono successe sono per colpa mia….ma per fortuna alla fine tutto si è risolto..”
La ragazza fece un leggero sorriso asciugandosi gli occhi, poi si voltò..
Elsa: “È stato tutto merito di Hiccup”
Il moro era rimasto in disparte insieme a Sdentato e un po’ imbarazzato perché si sentiva fuori posto. Jack guardò il ragazzo e fece un piccolo inchino con la testa.
Elsa gli corse incontro e lo abbracciò.
Elsa: “Grazie…grazie mille Hiccup”
 
Hiccup però sapeva che Elsa ormai non aveva più bisogno di lui, aveva recuperato la memoria e quindi doveva ritornare dalla sua famiglia, quindi salutò i suoi nuovi amici e salì in groppa a Sdentato per prendere il volo e andare chissà dove. Ma…mentre volava ripensò a quell’ultimo abbraccio, ripensò al suo cuore e a quanto batteva, gli salì una gran rabbia e per sfogarsi urlò ai quattro venti facendo anche preoccupare Sdentato.
Hiccup: “Non ti preoccupare amico…adesso è con la sua famiglia.”
 
I due innamorati erano rimasti immobili, abbracciati, senza guardarsi negli occhi, volevano solo assaporare il momento sperando che il tempo si fermasse ma sapevano era impossibile soprattutto perché Elsa doveva tornare da Anna.
Così Jack la prese in braccio e partirono verso Arendelle. Quando atterrarono Elsa era emozionata, come se non vedesse sua sorella da una vita, davanti al castello c’era il piccolo Olaf che quando vide Elsa gli corse incontro abbracciandola poi li porto nella sala da pranzo dove videro la povera Anna piangere tra le braccia di Kristoff.
Elsa/Jack: “ANNA!”
La rossa si girò di scatto e corse verso i due anche Elsa cominciò a correre verso la sorella ma quest’ultima la oltrepassò e andò verso Jack..
Anna: “Jack!! Dimmi che hai trovato mio sorella ti prego.”
Sia Jack che Elsa non si erano resi conto della realtà ma ora era tutto chiaro. L’Albino non sapeva cosa, dire guardava Anna che aveva occhi speranzosi e Elsa che stava tremando dalla paura, finchè non gli venne un’idea.
Jack: “Anna..tu credi in tua sorella?”
Anna: “Come?!”
Jack: “Non sto scherzando. Guarda nel tuo cuore e rispondimi sinceramente, tu credi in Elsa?”
La rossa abbassò il capo guardando il pavimento con occhi spaventati come se sotto di lei ci fosse il vuoto, come se gli avessero dato la notizia più brutta della sua vita, intanto sul viso di Elsa cominciò a cadere qualche lacrima. In fine dopo qualche minuto di silenzio…
Anna: “Si! Io ci credo!”
Detto questo Jack mise le mani sugli occhi di Anna facendola girare verso la sorella e intanto nella stanza cominciò a nevicare. Quando tutti fecero un gran respiro Jack tolse le mani da Anna e questa immediatamente riuscì a vedere la sorella che gli corse incontro abbracciandola e entrambe scoppiarono in un gran pianto. Dopo anche Kristoff riuscì a vedere Elsa e si avvicinò alle 2 sorelle insieme a Sven per confortarle anche se ormai c’era poco da fare, la Regina di Arendelle era morta ed era risorta come spirito, come guardiana….ma guardiana di cosa? Forse adesso doveva trovare anche lei il suo “centro”? Beh sicuramente non poteva essere più Regina visto che nessuno, o pochi, riusciva a vederla quindi questo voleva dire che il regno passava ad Anna.
Anna: “Elsa no! Non te ne andare, io non posso essere Regina, non ne sono capace!”
Elsa: “Anche io la pensavo così Anna sul mio conto.”
Anna: “Ma tu sei una Regina Fantastica!!”
Elsa: “Allora lo sarai anche tu, ne sono sicurissima..”
Anna: “Ma non posso farcela da sola….”
Kristoff: “No Anna, t-tu non sei sola…”
In quel momento il nostro montanaro fece la decisione più importante della sua vita, infatti si inginocchio e tirò fuori un anello con diamante che fece rimanere a bocca aperta tutti, compreso Sven. Anna ovviamente gridò dalla felicità e disse di si.
 
Dopo pochi giorni ci fu il matrimonio e contemporaneamente l’incoronazione dei nuovi sovrani. Jack e Elsa erano rimasti per dare il loro contributo ma quando tutto ormai finì arrivò il momento di andarsene, la bionda promise alla sorella che sarebbe ritornata e dopo un ultimo abbraccio l’ex Regina lasciò il suo Regno per raggiungere il Polo Nord.
Le leggende accolsero calorosamente Elsa, visto che l’ultima volta non l’avevano trattata molto bene, e gli prepararono anche una stanza. La nuova guardiana era felice ma allo stesso tempo turbata.
Quella sera Jack raggiunse Elsa nella sua stanza.
Jack: “Ehi…come stai?”
Elsa: “Beh..non lo so. Oggi sono stata felice ma…credo che mi manchi mia sorella..”
Jack: “È comprensibile. Ma ti prometto una cosa Elsa, io non ti lascerò mai sola, non permetterò che tu prova ancora la solitudine, perché…io…”
Si stava perdendo in quegli occhi azzurri come il cielo e freddi come il ghiaccio ma che sprizzavano amore. Jack allora non potè resistere, mise una mano dietro al collo della ragazza e si avvicinò vicino alle sue labbra che finalmente riuscì a toccare, finalmente si baciarono, finalmente erano insieme.




Angolo del Fantasma:
Uuuhh sono il fantasma di Sassa tornata dall'aldilà....
Diavoletto: Ma andiamo smettila non fai ridere nessuno
Se fossi un fantasma non faresti tanto lo st****o. Comunque rieccomi qui mondo di EFP, sono stata via parecchio lo so (colpa della scuola) ma sono tornata per PASQUA!! (mangiate tante uova!!) Allora vi volevo avvertire che questa storia non è finita XD, forse può sembrare ma non ho intenzione di fare un sequel quindi continuerò a inventarne nere XD XD.
Diavoletto: Ancora?! Ma che pizza anche basta con questa storia!!
Continuo finchè voglio, a proposito dov'è l'Angioletto?
Diavoletto: L'ho rinchiuso nello sgabuzzino perchè non faceva altro che urlare e raccontare questo capitolo perchè gli è piaciuto e bla bla bla, non lo sopportoo!
Ancora? Uf beh scusate devo lasciarvi perchè devo liberare un Angioletto, come ogni settimana. Ci risentiamo presto e BUONE FESTE!!


 
   
 
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