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Autore: Nephilim332    27/03/2016    0 recensioni
I am back!
Spero che questa piccola storia vi piaccia, tornerò presto ad aggiornare le mie storie:)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Annabeth lo guardò, il riflesso del suo cuore spezzato era ben visibile nelle sue iridi blu – Dimmi che stai scherzando – lo pregò. Julian le si avvicinò e la strinse in un abbraccio. La ragazza si lasciò cullare e appoggiò la guancia sul suo petto. – Vorrei tanto poterlo fare, piccola, ma non posso. Sto morendo. – Le accarezzò i lunghi capelli biondi mentre guardava l'orizzonte. Il cielo si stava colorando di arancione, giallo e rosso. Il sole stava tramontando, e al suo posto sarebbe giunta la sera. Gli venne in mente una frase letta da qualche parte: “Raccontami la storia in cui il sole amava così tanto la luna da morire ogni notte per lasciarla respirare.” Sospirò, avrebbe dato la sua vita per quella piccola donna, e lo stava facendo. La sentì piangere. – Avevi detto che l'antidoto aveva funzionato! Perché mi hai mentito? – – Volevo passare del tempo con te senza che tu dovessi sopportare questo fardello. – Annabeth sciolse l'abbraccio e lo schiaffeggiò. Julian sorrise: se l'era aspettato. La conosceva fin troppo bene. – Sei uno stupido! – gli urlò contro – Cosa diavolo credevi, che dirmelo adesso avrebbe reso le cose facili?! Quanto ti resta, una settimana? – Julian non parlò, non sapeva cosa dire. Non sapeva neanche quanto tempo gli restasse. Lasciò che Annabeth si sfogasse, che desse modo a tutta la sofferenza, la rabbia, il dolore e la frustrazione di abbandonare il suo corpo, ma sapeva che non era possibile. Non del tutto. Ricordò la prima volta che l'aveva baciata... anche quella volta si era beccato uno schiaffo in pieno viso. Cominciò a piangere anche lui, incapace di fare altro, e si chiese come fosse possibile che due ragazzi come loro, così uguali, così determinati, forti, carismatici, piangessero così tanto. La risposta era ovvia: si amavano troppo per dividersi, ma sarebbe successo, e il pensiero stava logorando loro l'anima. Appena Annabeth sentì i singhiozzi di Julian, prese ad osservare il suo bellissimo viso, seminascosto dai capelli scuri. Ci volle un secondo affinché i loro occhi si incrociassero, nocciola e blu, e quando successe, centinaia di emozioni presero a danzare fra loro due. La distanza che li separava venne annullata in un attimo; non potevano stare così lontani così tanto a lungo. Si baciarono, e il gusto di quel bacio fu così dolce ed amaro ad un tempo che la disperazione si impossessò dei loro corpi. – Ti amo. – dissero l'uno all'altra nello stesso identico istante. Solo “ti amo”.
  
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