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Autore: Solounaltrarosarossa    28/03/2016    1 recensioni
Al Ministro, ci vediamo sulla Luna.
[...] C’era una volta un ragazzo. Più che un ragazzo era un bambino, sperduto in un paesino che a lui sembrava immenso. Questo bambino era davvero speciale, tanto da non saperlo. Vi chiederete allora perché io non vi dica il suo nome. Non lo so. Quel bambino, semplicemente lo aveva dimenticato, come ci si dimentica di comprare il latte tornando a casa o forse un nome non lo aveva mai avuto. Si diceva che fosse orfano ma lui non lo sapeva, lui non conosceva niente. Era giunto non si sa come in quel piccolo paesino, senza un nome come lui e non aveva niente, neanche sé stesso. Aveva con sé solo il suo destino, anche questo senza un nome e una promessa fatta a chissà chi, chissà quando e chissà perché “ci vediamo sulla Luna” ma lui, la Luna non sapeva cosa fosse. [...]
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima cosa che Silenzio poté dire di aver visto chiaramente al suo risveglio fu una donna dai capelli rossi. Sembrava una versione di Camilla più vecchia e dallo sguardo meno gentile, ma poi si accorse che aveva degli occhi azzurri, glaciali, proprio come i suoi. Era bella, quella donna, ed aveva anche lei quell'aria triste tipica della sua unica amica. Fu proprio nel momento in cui Silenzio notò quell'assurda somiglianza che cominciò a percepire il dolore. Non era come tutto quel che aveva provato fino ad allora: le cadute, le ossa rotte, i pugni, i capelli che vengono strappati. Era tutto insieme e mille volte di più, come se lo stessero lentamente cancellando dal mondo. Non s’era accorto di essere incatenato alla sedia fino a quel momento. Urlò, urlò fino a non aver più fiato in gola, e osservò la donna che piangeva e urlava assieme a lui, come se quella tortura fosse stata simultaneamente inflitta anche a lei. Eppure ad ogni suo movimento corrispondeva una nuova scossa, una nuova parte di lui che si veniva strappata via, fino a sentirsi scivolare lontano, così lontano da non riuscire a fare più ritorno.
   
 
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