Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: micia95    28/03/2016    1 recensioni
Raccolta di one-shot che partecipano alla challenge 100AU indetta da capmezzosangue.
Multiship canon. Principalmente Percy/Annabeth, Jason/Piper, Leo/Calipso e Frank/Hazel ma è molto probabile che vengano inserite storie con altre coppie.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo/Calipso, Percy/Annabeth
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autrice: micia95
Titolo: Cavaliere senza macchia e con alcune paure
Pairing: Jason/Piper, accenni ad altre coppie
Rating: verde
Genere: generale, scolastico
Avvertimenti: au, modern au
Prompt: #48 Cavaliere in armatura scintillante e dama in pericolo!AU
Note: qui Piper e Jason (sopratutto lui) mi sa che sono un po' OOC e spero che la mia interpretazione del prompt non sia troppo "larga". La storia partecipa alla One Hundred Alternative Universes (100 AU) indetta da campmezzosangue.  
Alcuni dettagli sono funzionali alla trama e sono stati inventati/adattati da me, come il fatto che Jason Piper e di conseguenza Leo e Calipso abbiano la stessa età di Annabeth e Percy e che Charles e Silena abbiano rispettivamente la taglia simile a quella di Jason e Piper.



Jason si chiese per la milionesima volta come si fosse ritrovato in quella situazione. Ah già, sapeva di chi era la colpa: suo cugino.
"Apri le braccia Jason per favore" gli chiese la sua compagna mentre con un piccolo sbuffo lui eseguiva.
Era iniziato tutto bene ad essere sincero, dopo le cose erano precipitate. Ripensò all'inzio dell'anno e alla proposta di Percy: entrare nel gruppo di teatro della scuola come aiutanti, il lavoro da fare non era molto rispetto a quello richiesto da altri club (allestire le scene in effetti non era poi così faticoso) e all'ultimo anno, quando dovresti concentrarti sulla tua media, era la scelta migliore. Jason sapeva che era tutta una scusa; in realtà il cugino si era preso una cotta colossale per Annabeth, la biondina resposabile del gruppo e colei che adattava o scriveva le sceneggiature per lo spettacolo. Alla fine Jason aveva accettato per tutta una serie di motivi: innanzitutto per controllare che il cugino non si rendesse troppo ridicolo o che combinasse guai seri, poi perché veramente l'impegno richiesto non ero molto ed infine perché al gruppo di teatro serviva davvero una mano: di solito solo Frank e Leo allestivano le scene e si trovavano lì perchè le rispettive ragazze chiedevano loro di partecipare ogni anno. A Jason piaceva aiutare ed essere utile e poi anche Frank e Leo erano suo amici, sicuramente non si sarebbe annoiato.
E in effetti non lo era stato: aveva conosciuto un paio di ragazzi simpatici, come Gwen e Dakota, ma sopratutto aveva conosciuto Piper. 
Mentre Percy era tutto intento a fare qualsiasi cosa gli chiedesse Annabeth, Jason l'aveva notata. Beh, difficile non farlo: con quei capelli scuri dal taglio asimmetrico e la piuma tra di essi, con quel viso e quel sorriso chiunque l'avrebbe notata e ne sarebbe rimasto folgorato. In effetti anche Jason l'aveva trovata decisamente carina ma aveva cominciato ad interessarsi davvero a lei quando, dopo un mese che era nel gruppo di teatro, le aveva parlato. Aveva scoperto che oltre ad essere una bella ragazza, era anche intelligente, simpatica, solare e mezza cherokee, cosa di cui andava molto fiera. Poi avevano cominciato a mangiare tutti insieme, inizialmente sopratutto per poter continuare a discutere del gruppo di teatro, poi perché la compagnia era bella; così ora si trovavano sempre allo stesso tavolo della mensa a mangiare. Man mano che la conosceva e passava del tempo con lei, Jason si era ritrovato a desiderare di poterne passere di più assieme ed era stato accontentato: sia Frank che Leo tendevano a stare insieme alle loro ragazze quando potevano e, anche se non lo facevano sempre volontariamente, tendevano ad isolarsi rispetto agli altri. E dopo le vacanze di Natale, Percy aveva fatto finalmente colpo su Annabeth: anche se i due non ne avevano ancora parlato con loro, Jason li aveva beccati un paio di volte a sbacciuchiarsi prima e dopo il ritrovo del gruppo di teatro. Così lui e Piper finivano per passare molto tempo insieme e la cosa non gli dispiaceva affatto. Se solo fosse stato più intraprendente nelle questioni di cuore e non avesse avuto paura di un rifiuto, le avrebbe chiesto di uscire ma non come amici. Purtroppo non lo era e il tempo era passato.
Poi, dopo averne discusso con Leo, molto legato a Piper, e con Percy per avere dei consigli e dopo averci rimuginato su una buona settimana, Jason si era finalmente deciso a chiedere a Piper di uscire. Purtoppo le cose non erano andate affatto come aveva sperato.
Era appena passato il fine settimana di San Valentino e quel lunedì erano pronti per provare le nuove scene dello spettacolo, quando Annabeth era entrata nell'aula magna con un diavolo per capello e Jason istintivamente si era voltato verso Percy: solitamente era lui quello che faceva arrabbiare la bionda, ma quella volta il cugino gli aveva restituito lo sguardo scuotendo la testa.
"Charles e Silena hanno avuto un incidente automobilistico mentre andavano a passare il fine settimana al mare e adesso sono in ospedale" aveva detto Annabeth dopo aver ricevuto l'attenzione di tutti.
"E come stanno?" Aveva chiesto Piper.
"Si rimetteranno. Però ora abbiamo un problema: Silena si è rotta una gamba e Charles un braccio, dovranno tenere il gesso per almeno un mese se non di più e poi c'è la riabilitazione. In poche parle non potranno partecipare allo spettacolo" ed era stato il caos. Del resto era comprensibile: Charles e Silena erano i protagonisti della rappresentazione che quell'anno sarebbe stata La bella addormentata nel bosco, senza di loro lo spettacolo era rovinato.
"Calmatevi! Troverò una soluzione e lo spettacolo si farà!" Aveva aggiunto risoluta Annabeth con uno sguardo di fuoco. "Adesso occupiamoci della scenografia e degli altri personaggi" e così avevano fatto sperando in una brillante soluzione della ragazza.
Il giorno dopo la giovane era arrivata con un gran sorriso, chiaro segno che avesse trovato una soluzione ai loro problemi e Jason si era rilassato perché gli sarebbe dispiaciuto molto se tutto il lavoro di quei mesi fosse andato in fumo.
"Jason tu prenderai il posto di Charles e tu Piper di Silena" aveva sentenziato.
"Come scusa?" Jason era interdetto: lui avrebbe fatto il cavaliere? Non era per nulla tagliato per fare l'attore!
"Ma io devo preparare i costumi!" Aveva aggiunto Piper. "E poi abbiamo poco tempo per prepararci! Non sarebbe meglio dare la parte a qualcuno che già recita?"
"Poche storie, sarete voi i protagonisti: siete perfetti per la parte e avete più o meno le misure di Charles e Silena così non dovremo rifare da capo i costumi, basterà adattarli. Sapete già tutte le battute visto che avete assistito a tutte le prove. Ai vestiti potrà pensare Calipso anche da sola e ho bisogno che tutti gli altri attori interpretino il loro ruolo. Altre domande?" 
Così ad un mese dallo spettacolo Jason si era ritrovato a farsi prendere le misure per la terza volta per il costume di cavaliere per controllare che fosse tutto a posto prima che lo cucissero. Ovviamente da quel giorno non era riuscito a prlare con Piper per invitarla ad uscire e poi non c'era più stata occasione dal momento che entrambi avevano dovuto lavorare molto di più per lo spettacolo e improvvisarsi attori e non erano mai soli. Non era esattamente questo che aveva in mente quando aveva accettato la proposta del cugino di iscriversi al laboratorio teatrale.
"Perfetto! Dovremmo esserci ora! Speriamo che ti stia!" Gli disse Calipso allontanadosi con il metro in mano.
"Ehi" la voce di Pipier.
"Ehi" le rispose lui stanco per le prove.
"Come sta andando? Non abbiamo avuto molto tempo per parlare da quando è successo quel casino con Charles e Silena" gli disse lei sorridendo. Jason non potè fare a meno di risponderle con un altro sorriso e si sedette su una panca dietro alle quinte, luogo nel quale si trovavano in quel momento.
"Eh no. Cioè è difficile, non credo di essere tagliato per fare l'attore, sopratutto per essere un cavaliere! Tu invece sei bravissima!" 
"Non è vero, dai!" Ridacchiò lei sedendosi accanto a lui.
"Dico sul serio: la damigella in pericolo da salvare è il tuo ruolo"
"Mi stai dando della damigella in pericolo Jason?" 
"No, no! Non fraitendermi. Intendevo dire che tu sei una ragazza forte che non ha paura di dire quello che pensa e di affrontare i problemi, a volte ti invidio, sai? ma ti cali bene nella tua parte. E quindi sei una buona attrice, sicuramente migliore di me" si spiegò meglio il giovane.
"Grazie Jason" la voce le tremava di emozione. "Anche tu sei bravo: sei davvero il perfetto cavaliere come diceva Annabeth, anche giù dal palco. Un sacco di ragazze ti vorrebbero al loro fianco" Io per esempio, ma questo non lo disse ad alta voce, aspettava che fosse lui a fare una mossa, di qualsiasi tipo, perché non voleva illudersi di poter davvero piacere a un ragazzo come Jason: disponibile, con la testa sulle spalle, lungimirante, bello e simpatico.
Jason la guardò: questo era il momento che stava aspettando da tempo, si sporse leggermente per poterla baciare quando un tonfo e dei rumori metallici seguiti da imprecazioni in spagnolo li fecero saltare sul posto e ruppero l'atmosfera.
"Leo? Leo! Tutto a posto?" Chiese Piper un po' preoccupata vedendo l'amico a terra.
"Piper? E Jason? N-non preocupatevi per me! Tornate pure a fare quello che stavate facendo!" Si affrettò a dire il ragazzo vedendo i due amici insieme, era sicuro di aver appena rovintato qualcosa.
"Ma non dire sciocchezze! Ti sei fatto male? Dai, ti diamo una mano a tirare su tutto" e fu quello che effettivamente fecero: aiutarono Leo a tirare su e a mettere via tutti gli attrezzi che si portava dietro e poi finalmente uscirono da scuola. Jason accompagnò Piper fino a casa sua e i due si salutarono con un  bacio sulla guancia, niente di più, niente di meno.


Passò un altro mese e finalmente arrivò maggio e con esso la sera della recita: era tutto pronto, erano tutti pronti. Anche Jason lo era: aveva fermamente deciso che quella sera avrebbe parlato con Piper e le avrebbe detto quello che provava, era la sua ultima occasione, poi ci sarebbero stati il diploma e il college e lui non voleva passare mesi a chiedersi come sarebbe stato stare con Piper e rimpiangere i momenti sprecati. Fosse cascato il mondo, lui le avrebbe parlato. Infatti in quell'ultimo mese, dal quasi-bacio, non avevano più avuto occasione di tornare sul discorso, un po' per la mancanza di tempo e la stanchezza, un po' perché  entrambi erano imbarazzanti e non sapevano come introdurre l'argomento, quindi tutti e due avevano lasciato perdere ogni approccio. Ma quella sera...
"Sei pronto?" Chiese Piper di fianco a lui.
"Abbastanza. Spero di ricordarmi le battute. Tu?" Le rispose guardandola.
"Sono emozionata e credo di avere anche un po' di fifa, speriamo in bene!" Gli disse sorridendo comunque.
"Iniziamo ragazzi! Tutti pronti! Comunque vada sappiate che avete fatto tutti un buon lavoro!" Disse Annabeth radunando tutti un attimo prima dell'inzio della rappresentazione. Quindi iniziarono.
I primi tre atti andarono lisci, esattamente come avevano provato. Jason sembrava davvero un cavaliere con un'armatura scintillante di altri tempi e Piper sentiva il suo cuore battere forte ogni volta che incrociava gli occhi del ragazzo, voleva davvero essere la dama in pericolo salvata da un cavaliere se Jason fosse stato quel cavaliere.
Erano quasi arrivati alla scena madre e Jason entrò nel panico: doveva baciare Piper! La forza di quella rivelazione lo fece iniziare a sudare, se prima si sentiva davvero un cavaliere, coraggioso e valorso, ora quasi gli tremavano le gambe. Durante le prove non l'aveva mai baciata sulle labbra, si limitava a un bacio sulla guancia ma come Annabeth gli aveva ricordato poco prima, non avrebbe potuto fare la stessa cosa ora. Chissà cosa ne pensava Piper? Non erano riusciti nemmeno a discutere di un dettaglio così importante! 
Mentre la mente di Jason si agitava con simili pensieri, la rappresentazione proseguiva e lui si ritrovò a dover indossare la sua "armatura" e a "combattere" con il drago-Malefica prima di quanto pensasse. Il suo corpo e la sua bocca erano completamnte scollegati dal suo cervello e andavano avanti per forza di abitudine, così senza accorgersene si ritrovò di fianco al letto in cui giaceva addormentata la sua dama. Era bellissima: il vestito che aveva preparato Calipso era stupendo, ma non era solo quello a renderla speciale ai suo occhi: lei era Piper con tutti i suoi problemi, i pregi e difetti che lui sentiva di amare.
Si chinò su di lei e appoggiò il più delicatamente possibile le sue labbra su quelle di lei. La sentì fremere. Probabilmente era tesa, in effetti nemmeno lui si era immaginato così il loro primo bacio: davanti a un pubblico, ma contava di poter replicare.
La giovane aprì gli occhi dopo che lui si era scostato e quando i loro sguardi si incontrarono, Jason dimenticò tutto: dove si trovavano e le battute. Forse era per via della storia, dell'atmosfera o dell'agitazione, tuttavia l'unica cosa che in quel momento vedeva e percepiva era Piper e capì di essersi innamorato di lei.
L'aiutò ad alzarsi e sentì una voce che bisbigliava "Vi ho trovato principessa Aurora" 
"Vi ho trovato principessa Aurora" ripetè meccanicamente. 
La ragazza sorrise e rispose "Grazie mio cavaliere"
Sulla scena arrivarano gli interpreti dei genitori della principessa e recitarono la loro parte come da copione.
"Domani si terrà un ballo per festeggiare il ritorno alla normalità e ringraziarvi valoroso cavaliere" gli si rivolse Dakota nei panni del re Stefano "Vi prego di venire e di accettare la mano di mia figlia"
"Sarà un onore, mio re" suggerì ancora una volta la voce e Jason ripetè come prima. Ringraziò chiunque fosse perchè in quel momento la sua mente era bianca, sentiva solo il bisogno di parlare con Piper. 
Tutti uscirono di scena per prepararsi frettolosamente per la scena del ballo e ritornaro sul palco con nuovi vestiti. 
"Tutto bene Jason?" Gli sussurrò pianissimo Piper mentre fingevano di danzare.
"Sì. Devo dirti una cosa" le rispose fermando la danza.
"Piper...." sospiro "Sei una persona maravigliosa, da quando ti ho conosciuta non faccio che pensare a te, a quanto sei bella, spiritosa e coraggiosa. A come sia possibile che non hai nessun ragazzo accanto a te che ti ricordi tutte queste cose ogni giorno e mi sono chiesto se non stessi aspettando qualcuno... se non stessi aspettando me" prese un grosso respiro. Non era così che avrebbe voluto dirle tutto, non su un palco davanti agli spettatori, ma niente era andato come aveva sperato e quelle parole premevano per uscire da tempo.
"Sì. Sì aspettavo te" rispose Piper con gli occhi luci e spostando le braccia dietro il collo di lui. Jason fece per dire qualcosa, ma Piper lo anticipò premendo le labbra contro le sue. 
In quel momento gli applausi si confusero con il suono dei loro cuori che battevano.
"Ehi voi due!" 
"Ci penso io Annabeth"
Una scarpa colpì la nuca di Jason che fu costretto a scostrasi da Piper per vedere chi era lo scocciatore. Non fu tanto sorpreso di vedere il cugino con un sorriso sornione sul viso che gli faceva cenno di restituirgli la scarpa. Jason si chinò, la raccolse e la rispedì al mittente.
"Te la sei cercata Percy" gli disse Annabeth mentre agguantava Piper per un braccio visto che i due avevano finalmente capito dove si trovavano e quello che era successo. Il sipario era stato abbassato, ma loro non se ne erano nemmeno accorti.
"Però ha funzionato" le rispose il ragazzo infilandosi la scarpa.
"Continuerete a sbacciucchiravi più tardi. Ora dobbiamo presentarci per gli applausi" disse la bionda trascinandosi dietro Piper che aveva cominciato a bisbigliare in fetta qualcosa all'amica.
"Ben fatto cugino" gli disse Percy tirandogli una pacca sulla spalla.
"Avete rischiato un po' ma sembra che Piper abbia apprezzato, amico" si aggiunse Leo mostrando i pollici in su a Jason che tirò un sospiro mentale di sollievo alla notizia. "Abbiamo rovinato lo spettacolo?" Chiese poi.
"Naaaa. Avranno pensato facesse parte del copione. Ne sono stati entusiasti a giudicare da come hanno battuto tutti le mani" disse Percy un attimo primo che Annabeth lo chiamasse sul palco.
Il pubblico fu molto più caloroso di quello che si era aspettato, ma sopratutto lo sorpresero l'abbraccio e il sorriso di Piper che ricambiò più che volentieri.


"Allora è finalmente finita" esordì Piper avvicinandosi alla panca su cui era seduto Jason, la stessa del loro quasi-bacio.
"Devo parlarti" ripetè Jason alzandosi in piedi, si sentiva più sicuro che seduto.
"Anch'io, posso cominciare io?" Chiese Piper visibilmente nerovosa; il giovane rispose con un cenno di assenso.
"Intendevi davvero quello che hai detto prima, sul palco?" Gli chiese stropicciandosi le mani.
"Ogni singola parola"
Piper si aprì in un sorriso smagliante e gli gettò le braccia al collo stringendolo a sè. "Sono così contenta" gli sussurrò contro la maglietta. "Forse è presto e non dovrei dirlo... non so nemmeno cosa succederà tra tre mesi quando saremo al college ma..." inspirò e si allontanò dal ragazzo per guardarlo negli occhi "Ti amo Jason"
Lui sgranò gli occhi ma sorrise "Anch'io Piper" e poi la baciò. Aveva tutta l'intenzione di recuperare il tempo perduto in quei mesi perché era stato uno stupido a non chiederle di uscire prima.
"Non ho ancora scelto il college" le sussurró quando si separarono. Avrebbe voluto proporle di sceglierlo insieme ma si trattenne: troppe emozioni in una sera.
Magari fra un po' si disse mentre tornava a baciarla.



Innanzitutto mi scuso in anticipo se l'interpretazione del prompt #48 è troppo larga, in caso informatemi pure e provvederò a togliere questa one shot dalla raccolta.
Jason e Piper sono una delle mie coppie preferite, hanno una tenerezza tutta loro, diversa da quella di Percy e Annabeth, spero di essere riuscita a renderla. Jason è una persona coraggiosa, un leader, ma in questioni di cuore mi è sempre sembrato timido e un po' impacciato, ce lo vedevo a dover fare il principe azzurro costretto. Piper invece non mi sembra molto una dama in pericolo (a dire la verità, nessuno dei personaggi femminili di Rick Riordan mi fa questa impressione) ma al contempo mi sembra disposta ad esserlo se il suo cavaliere è Jason. Ovviamente il titolo fa schifo, ma con quelli ho sempre avuto problemi.
Ringrazio ancora 
Pantufl per avermi aiutata anche con questa fic.
Buona Pasqua (in ritardo) e buona Pasquetta anche se nuvolosa! ;)
micia95
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: micia95