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Autore: CHOU    01/04/2009    6 recensioni
“Rikyyy!” “Cosa c’è mamma?” “Ti ricordi che oggi arriva tuo cugino vero?” “Ho un cugino?” “Riccardo! Oh santa pazienza! Oggi arriva Gigi e si fermerà da noi per un mese, s-“ “Gigi? Oh no, lui no! Mamma è uno sfigato! Pure il nome…Gigi…ma dai!”/ La vita di Riky viene sconvolta dall'arrivo di Gigi, un cugino che non vede da almeno dieci anni. Cosa succede se tra imbarazzo e nuovi sentimenti ci mette lo zampino una mamma alquanto maliziosa e decisa a dare una svolta nella vita sentimentale del figlio?- YAOI-
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"> Trattene il fiato per svariati secondi finchè non avvertì la gola bruciare alla ricerca d’aria.

Ora erano uficialmente fidanzati, l’aveva detto ai suoi amici. Era una cosa seria. Ripensò alle innumerevoli volte che aveva dichiarato di stare con una ragazza. Arrivava tutto tronfio, si sistemava il ciuffo e con gli occhi pieni di malizia annunciava il nome della vittima di turno. I suoi amici sorridevano dandogli delle pacche, chiedendogli se fosse carina e se avesse un bel culo o almeno un davanzale di tutto rispetto e lui rispondeva ammicando che aveva un corpo da favola. Si sentiva un loro complice. Ma adesso...la storia era cambiata. Non c’erano più le pacche amichevoli e li sguardi malandrini, nessuno avrebbe chiesto la misura del reggiseno , non ci sarebbe stata più quella complicità innata che accompagnava quei momenti.

Adesso c’erano solo Luca e Marco che lo fissavano. Andrea sorrideva, almeno questo era rimasto immutato.

“Ma è mai possibile che devi scherzare anche in momenti come questi?!” chiese Marco passandosi le mani nei corti capelli biondi.

“Non penso che sia uno scherzo, vero ragazzi?” intervenne Andrea tranquillo.

Riccardo non rispose, abbassò lo sgaurdo azzurro.

“Bhe, capita di scoprire di essere attratto da un ragazzo!” disse il cugino.

Luca fece volare gli occhi da Gigi a Marco, continuando a tenersi una mano intono alla vita e l’altra all’inseparabile fascia che portava al collo.

“Eddai ragazzi! Stiamo perdendo un sacco di tempo, stanno insieme. Punto. Andiamo a fare il bagno!”

Ricardo guardò Andrea sorridendo.

È il massimo! Non so cosa farei senza di te!

“Scusa, scopriamo che sono gay, possiamo avere un attimo di turbamento o no?” sbottò Marco alzando i fiammeggianti occhi azzurro ghiaccio sul volto abbronzato di Andrea.

Gigi trattene il fiato stringendo inconsciamente il moretto più vicino a se.

“Non è che cambia molto...tra noi...siamo amici..no?” chiese titubante Riky non tanto sicuro di voler sentire la risposta.

“Non cambia molto?! E ora come facciamo con la nostra sfida? Hai già perso due volte, e se perdevi anche questa volto avrei vinto io! ‘Dai Marco scommettiamo che per tre volte riuscirò a conquistare una ragazza col seno più grande della tua!’ – lo scimmiottò- E poi ti metti con un maschio?! Bastardo!” sorrise

Il moro scoppiò a ridere finalmente libero dall’angoscia. L’aveva sottovalutato. Per un attimo aveva pensato seriamente che gli avrebbe voltato le spalle. Ma marco era un’amico. Anche Luca e Gigi  si lasciarono andare a una risata liberatoria.

“Bhe ora dovrete puntare tutto sul culo, anche se, mi dispiace Gigi, ma penso che il tuo posteriore non potrà mai battere quello di una bella figona!” aggiunse Andrea per smorzare del tutto l’atmosfera.

“Ma...ma da quanto...voi due...” iniziò Luca  strisciando il piede destro per terra.

“Da un po’”

Il ragazzo guardò il brunetto per poi continuare a stare in silenzio e a giocare con il piede.

Marco lo guardava mordendosi il labbro inferiore chiedendosi cosa stesse passando nella testa dell’amico.

“Ehi Luca!” lo richiamò Riccardo notando l’apatia nel ragazzo.

“Eh? No è che...immaginare voi due intenti in attività compromettenti...”

“LUCAAA!”

Il moretto arrossì di botto alla allusione così poco velata dell’amico. Andrea rise seguito a ruota dal biondino che però agì, dando un coppino sul collo di Luca che si ritrasse facendogli la linguaccia.

“Bhe scusa, è legittima la cosa da parte mia!” si difese.

“Certo che è legittima ma vedi noi – indicò se stesso e Marco- ci siamo limitati a pensarlo!”

“ANDREA!”

“Sentite smettetela va, che a furia di arrossire gli va tutto il sangue al cervello”

Riccardo si alzò in piedi scrollandosi i capelli .

“Ritorniamo al molo che è meglio!”

“Ma con gli altri come farai?”gli chiese Marco incamminandosi.

È vero! Non ci sono solo loro...come faremo con tutti gli altri?

“Ascoltate, se volete posso invitarvi di nuovo tutti a casa mia ...farete l’annuncio in grande stile e con l’ausilio di birra!” scherzò il biondino.

Riky fece un pallido soriso.

“A me va bene! Grazie....Riky?”

“Eh? Mh mh anche a me!”

Preferirei mangiare una rana piuttosto che affrontare questa serata!

Gigi sorrsise prendendo per mano il suo ragazzo dandogli un bacio sulle labbra.

“Ehi ehi, andateci piano! Ci stiamo ancora abituando all’idea!”

Anch’io dovrò abituarmi all’idea di esere baciato da Gigi davanti a loro...anche se adesso lo sanno non mi sento a mio agio...non lo so è come se ...sono le ragazze che si abbracciano e baciano davanti agli amici...è come se mi sentissi inferiore a loro.

“Rieccovi! Ma si può sapere dov’eravate?”

“Eddai Ste! Stavamo al parco...”

“Ah! È arivato anche Fede” li avvertì il ragazzo di Debora.

Un ragazzo dal fisico asciutto e degli immancabili occhiali da sole rayban si fece avanti avvicinadosi al gruppo.

“Ehi Fede, era da un po’ che non ci si vedeva !”

“Ero a Como Andre...allora ragazzi venite al lido a farci una birra?”

“Io ci sto, voi?”

“Okey”

“Veniamo anche noi!” dissero Chiara e Martina mettendosi la maglietta e prendendo il casco.

“Andiamo!”

I ragazzi si avviarono verso i motorini mettendoli in moto.

“Ehi Gigi, che t’è sucesso al tuo motorino?” chiese Federico vedendo che il brunetto saliva in sella dietro al cugino.

“Nulla. Visto che stiamo nella stessa casa abbiamo pensato di usarne uno in due così sprechiamo meno benzina!” rispose l’interpellato sistemandosi meglio dietro il moretto.

Andrea ,Luca e Marco si lanciarono uno sguardo. Per risparmiare la benzina...seeeee!

 

 

“Siamo a casa. Ciao”

“Ah Riky, Gigi ben tornati”

I due ragazzi annuirono dirigendosi in camera.

“Wow! Che giornata!!” esclamò esausto Riccardo lasciandosi cadere sul letto buttando in un angolo le infradito di Calvin Klain.

“Vero, ma adesso i nostri amici lo sanno”

“Non tutti...”

“Si ma è un iniziò”

Il moro lo guardò.

È vero è un inizio.

Velocemente si tirò a sedere mettendosi al fianco di Gigi.

“Mmh ora dobbiamo pe-“

“Rikyyyyy, Gigiiiiii! Venite un attimo giù!”

Il moretto sospirò alzando gli occhi al cielo.

“Eddai ‘more !” lo spronò il cugino tirandolo per un braccio fuori dalla camera.

“Eccoci zia, cosa c’è?”

“Posso farvi una foto?”chiese  Piera  giocherellando con la macchina fotografica rossa .

“Ci hai chiamato per questo?”

“Si, allora?”

“Okey!”

“Mamma!”

“Ci vorrà un attimo!”li persuase Piera sfoderando un sorriso perfetto e luminoso, molto simile a quello del figlio.

I due ragazzi si misero davanti all’obbiettivo sorridendo. Riky con gli occhi azzurrissimi puntati sull’obbiettivo sorridendo apertamente con i capelli neri che gli cadevano ordinatamente sul viso. Gigi con gli occhi brillanti semi nascosti dalla lunga frangia e un sorriso timido appena accennato.

Perfetti pensò Piera mentre ,felice, premeva il pulsante accecando i due ragazzi con un flash.

“Ma cosa ci vuoi fare con quella foto?”

“La manderò alla mamma di Gigi. E ora andate a lavarvi che tra mezz’ora si mangia!”

“Vai prima tu Gigi” disse Riky sorridendogli. Il cugino annuì per poi congedarsi e salire le scale.

Piera fece per tornare in cucina quando la voce del figlio  la bloccò.

“Mamma, posso parlarti?”

“Certo!”

Riccardo si sedette sul divano,  Piera lo imitò aspettando pazientemente che il figlio iniziasse a parlare.

“Oggi abbiamo detto a Luca e Marco che stiamo assieme”

“Ma è fantastico!

“E stasera lo diremo anche al resto della compagnia” continuò come se la madre non avesse detto nulla.

“Sei preouccupato?”

“E’ che se ...se voglio dirglielo! Non voglio che  i miei amici mi guardino in modo diverso o quando non ci sono fanno commenti. Non voglio che pensino che sia la ‘ragazza’ di Gigi...io non so se riuscirei a sopportalo”

Piera lo guardò negli occhi sospirando preoccupata per il figlio.

“Ascolta tesoro, le battute, le occhiate ci saranno. Sarebbe stupido dirti il contrario. Ci sarà chi vi insulterà ma i tuoi amici ti staranno vicini. Anche se ti parleranno alle spalle questo non vuol dire che non ti vogliano bene. Pensaci, è difficile anche per loro accettare una cosa simile è ovvio che ne discutino alle tue spalle ma non vuol dire che lo fanno per offenderti o ferirti. Tra pochi giorni Gigi tornerà a casa e anche noi. Saremo a Milano e lì? Cosa penserai di fare? Non potrai nasconderti e sarà ancora più dificile, è vero. Ma accanto a te potrai avere sempre Gigi e i tuoi amici. Andrea e gli altri non ti abbandoneranno. Dovrai inghiottire i commenti cattivi e pensare solamente al tuo amore.”

Riccardo si morse un labbro provando un grande calore all’altezza del cuore. Sua madre, per quanto fosse esasperante era l’unica che riusciva a capirlo. E lui le voleva bene.

“Hai ragione mamma ma non è una passeggiata”

“Lo so.”

“Cosa farò quando saremo a Milano? Riuscirò a stare sempre con lui?” chiese alzando gli occhi resi lucidi da lacrime trattenute.

“Questo dipenderà da voi amore.”        

 

 

Puetroppo il pc non sono riuscitoa  farlo riaggiustare quindi ho dovuto aspettare di avere sotto mano un computer per aggiornare!!! Ho scritto 5 pagine...spero che vi piacciano. Non so quando potrò aggiornare nuovamente ma mi auguro presto . un bacione a tutti e vi ringrazio per la vistra infinita pazienza!

  
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