Mera pietà
«Vostra figlia vi odia».
Lo cantilenasti al suo orecchio nel mezzo dell'orgasmo, mellifluo, impudente; il suo sguardo vacillò, brumoso, traditore della venefica consapevolezza che le corrompeva l'anima.
«Mentite» sibilò risentita, la chioma d'ombra sotto di lei.
Beffardo, ghignasti. Questa è la donna che tutti ammirano, questa è Priscilla Corvonero – strega prima ancora che madre.
Priscilla sapeva – e taceva.
«Salazar».
Udisti il pianto nella sua voce, prima d'ammirare le stille d'angoscia che ne graffiavano le gote di luna. Ne bevesti il sapore salmastro, te ne compiacesti.
Oh, Priscilla l'amava; l'amava di quell'amore egoista che logora e divora.
La tua sentenza, infine, fu un mero atto di pietà. «Non tornerà».
Angolino della Vì:
Salve! Torno in questa sezione per la seconda volta dopo un sacco di tempo e con due personaggi su cui non avrei mai immaginato di scrivere; di entrambi ho cercato di far trasparire il lato più meschino, come chiedeva il pacchetto, spero di esserci riuscita ^^ La drabble è inoltre divisa in due momenti, in un prima e un dopo la fuga di Helena.
Grazie a chi a letto e a chi sarà così gentile da lasciare un piccolo parere ♥
Vì
La storia partecipa al All Together Contest indetto da Mary Black