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Autore: negma    30/03/2016    0 recensioni
"Questo serve a voi, serve per lasciarvi capire quanto la vita sia una bugia, quanto la religione lo sia e quanto inutili e vane siano le nostre esistenze."
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO PT. 1 - L'ABISSO

4 maggio 2046.


Ogni uomo ha 50 vite a disposizione a partire da quando nasce.
L'ordine di sesso e caratteristiche fisiche è puramente casuale.
Cosa succede quando finiscono le vite? Come faccio a saperlo?
Diamo tempo al tempo. Io sono alle trentesima, qualcuna in più, forse.
Sono nato la prima volta il 4 maggio del 2046, quindi si, anche l'anno è casuale, non esiste alcun ordine.
Queste sono le mie memorie, le memorie che ho bisogno di leggere ogni giorno per sapere determinati particolari della mia vita precedete e magari riuscire a trovare quello che cerco da circa 8 vite.
Mia madre, la mia prima madre, si chiamava Mary, e non volevo farle del male, è solo che il mio corpo stava sempre più stretto nella sua piccola e poco elastica pancia.
Mary Charles morì il 5 maggio del 2046, portando con sé suo figlio, me.
Fu la mia prima vittima, e quella fu la mia prima morte.
Ma partiamo dal principio.
Ci fu qualcosa di sbagliato nella mia prima generazione, la madre delle nascite (il cui nome vero mi è ancora sconosciuto), ha spiegato a tutti noi nascituri in che posto eravamo, perché eravamo lì e cosa ci aspettava. Ho vissuto in quel purgatorio per nove mesi, giusto il tempo di sapere che, arrivato alla mia cinquantesima vita, sarei finito nell' "abisso".
L'abisso è il nulla, è semplicemente quello che vediamo quando sogniamo. Il sogno è infatti un assaggio del così detto abisso, e ci spiegò anche che ogni vita vissuta avremmo dimenticato quella precedente per evitare di farci impazzire a cercare persone e cose riguardanti la vita passata.
Fatto sta che la madre dimenticò di passare le sue mani sulle mie palpebre, dimenticando appunto di farmi avere una vita normale.
Le devo dei ringraziamenti.
La mia seconda nascita avvenne nel 1920 circa, epoca in cui vissi per circa 30 anni. In quei 30 anni mi appassionai molto alle teorie di Sigmund Freud, che morì circa venti anni dopo la mia nascita, che sfortuna.
Di questa vita non so dirvi altro, perché in quel periodo questo diario non esisteva ancora, o meglio, il diario originale non esisteva, quello di cui non posso parlarvi dati i troppi particolari scritti in esso.
Questo serve a voi, serve per lasciarvi capire quanto la vita sia una bugia, quanto la religione lo sia e quanto inutili e vane siano le nostre esistenze.
In 30 vite vissute non ho mai lasciato il segno, non sono mai stato qualcuno di importante, anche se credo che questo sia un problema mio, poiché in tutti questi secoli il mio carattere non è mai cambiato.
Dentro di me, sono sempre il solitario Jonah Thompson della mia seconda vita.

   
 
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