Capitolo
4 – I miss you
La
brezza notturna faceva increspare le onde che si infrangevano sul molo.
All’orizzonte, il blu del cielo si stava tingendo d’azzurro, annunciando
l’imminente arrivo dell’alba.
Ryo
gettò l’ennesima sigaretta tra le acque dell’oceano, osservandola sparire in
profondità. Erano ore ormai che se ne stava lì, seduto sul cofano della sua
Mini, a fumare e a riflettere. Solitamente, non era un tipo riflessivo.
Preferiva agire piuttosto che pensare. Eppure, nel suo rapporto con Kaori, aveva
sempre soppesato ogni passo prima di compierlo. Anche se, a quanto pare, aveva
sbagliato tutto.
I miss your smell and your style
And your pure
abiding way
Miss your approach to life
And your body in my bed
Miss
your take on anything
And the music you would play
Miss cracking up and
wrestling
Our debriefs at end of day
Mai,
nemmeno nei momenti peggiori della sua vita, si era sentito così solo e vuoto
come in quei due anni. Kaori gli era mancata. Così tanto che il dolore era quasi
fisico. Gli mancava ogni più piccolo dettaglio, ogni singolo gesto e respiro che
le aveva visto fare. E quando l’aveva rivista, si era sentito come se il suo
cuore fosse tornato al suo posto. Come se la sua anima fosse tornata finalmente
a casa.
These
are the things that I miss
These are not times for the weak of heart
These are the days of raw despondence
And I never dreamed I would have
to lay down my torch for you like this
Due anni prima, aveva superato il limite che per molto
tempo si era imposto di non oltrepassare mai. Aveva spento la ragione e
ascoltato solo il cuore. Prima in quella radura, dopo averla salvata dalla
pazzia del Generale Croiz. Poi qualche notte dopo, facendola sua nel corpo e
nell’anima. Si era perso in lei, dimenticandosi di tutto e di tutti, e mai come
quella notte, tra le sue braccia, si era sentito completo. Felice.
I miss your neck and your gait
And your sharing
what you write
Miss you walking through the front door
Documentaries in
your hand
Miss travelling our travelling
And your fun and charming
friends
Miss our baser getaways
And you watch you love my dogs
Sì,
per la prima volta nella sua vita si era sentito felice. Lui, che la felicità
non sapeva nemmeno cosa fosse. Quella notte aveva sperimentato sensazioni mai
provate, così intense da far quasi paura. Già…La paura…Sua compagna di vita dal
momento in cui Kaori era entrata nella sua vita. Paura per la sua incolumità.
Paura di perderla. Ma, soprattutto, paura di amarla.
These
are the things that I miss
These are not times for the weak of heart
These are the days of raw despondence
And I never dreamed I would have
to lay down my torch for you like this
Come poteva lui, l’angelo della morte, un assassino
dalle mani sporche di sangue, permettersi di amare un angelo come lei? Lei, così
pura e così meravigliosa. Lui non meritava di essere amato da qualcuno come
Kaori. Eppure, il destino gli aveva fatto quel regalo. Un regalo che lui aveva
gettato via, convinto che allontanarla sarebbe stato il meglio per entrambi.
E invece senza di lei non valeva nulla. Kaori era la
sua unica debolezza…ma anche la sua forza. Lei era il suo destino. E stavolta
non se la sarebbe lasciata sfuggire per niente al mondo. Non sapeva se c’era
ancora una speranza per loro, ma non poteva lasciarla ripartire senza aver
almeno tentato. Qualcosa, nel suo sguardo, quando si erano visti al cimitero,
gli diceva che neanche lei lo aveva dimenticato. Figuriamoci, non sarebbe
bastata una vita intera per cancellare quello che c’era tra loro.
Ryo scese dal cofano e si avviò verso il lato del
guidatore. Doveva riconquistare la fiducia di Kaori. Non sarebbe stato facile,
ma Ryo Saeba non si tirava mai indietro di fronte a una sfida. Men che meno se
ne andava della sua vita.
Mentre la Mini si dirigeva spedita verso Shinjuku, il
sole era ormai alto nel cielo e illuminava un nuovo giorno.