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Autore: YoongiYah    30/03/2016    8 recensioni
"Quando Jin varcò la soglia di quel loft, ritrovandosi davanti tre ragazzi, capì subito di aver interpretato male l'annuncio trovato su internet"
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[NamJin] [YoonSeok] [TaeJiKook]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Jin era riuscito ad evitare gli altri per tutta la giornata che aveva seguito la sera dell' incidente con Namjoon e la scoperta di quello che c'era tra quello che credeva essere il suo migliore amico ed Hoseok. Era furioso ed era anche convinto di averne tutto il diritto. Era in parte anche nauseato dall'immagine mentale che quella rivelazione gli aveva provocato, ma quello era un altro discorso. Era arrabbiato con Yoongi perché tra di loro non c'erano mai stati segreti, mai, nemmeno quando entrambi avevano toccato il fondo nel peggiore dei modi, e non riusciva a spiegarsi perché, quella volta, non era stato degno della sua fiducia. Era arrabbiato con Hoseok perché gli aveva chiaramente detto che non voleva che si approfittasse o che prendesse in giro il suo amico e che doveva farsi da parte se non avesse avuto intenzioni serie e, infine, era arrabbiato anche con Namjoon. Il perché fosse arrabbiato con lui non ce l'aveva ancora del tutto chiaro, sinceramente. All'inizio pensava che fosse perché gli aveva spudoratamente mentito, dicendogli di non sapere che cosa Hoseok stesse combinando e anche coprendo Yoongi quando si era confidato con lui, quello stesso giorno. Tra l'altro, lui con Yoongi non aveva nemmeno alcun tipo di legame, che motivo aveva di coprirlo?

Non che ci fosse tra di loro, un legame. Chiaramente non c'era, dato il modo in cui l'aveva rifiutato.

E no, quello non c'entrava niente con la sua rabbia. Assolutamente niente. Esattamente come non sentiva il bisogno di lanciarsi fuori dalla finestra ogni volta che ripensava a come aveva cercato di buttarsi tra le sue braccia. No, era tranquillissimo per quello.

Talmente tanto tranquillo che non sentiva nemmeno il bisogno di raccontarlo a Yoongi. L'avrebbe fatto se non fosse arrabbiato con lui perché credeva che fossero quel tipo di amici che non si nascondono mai niente, ma non di certo perché la riteneva una cosa importante o perché si stesse rodendo l'anima al ricordo di quello che Namjoon gli aveva detto. Non gli importava proprio che l'altro avesse dichiarato di non volerlo baciare in quel modo. E adesso non si stava minimamente chiedendo cosa significasse quella cosa.

Figurarsi.

Ad ogni modo, indipendentemente da quali fossero le sue ragioni, era convinto che il torto era stato fatto a lui, da tutti e tre, quindi era pienamente giustificato nel voler negare la parola ad ognuno di loro. E sarebbe andato avanti davvero molto volentieri con questo suo proposito anche per il resto della giornata se, non appena varcata la soglia del loft, una volta tornato dal lavoro, non avesse trovato Namjoon che lo stava aspettando lì, impalato nell'ingresso e a braccia conserte -la cosa non gli aveva provocato un déjà vu della sera precedente con tanto di angoscia conseguente, assolutamente- e Hoseok, seduto sul divano con la sua solita posa con le gambe accavallate in maniera anche troppo femminile -non poté non chiedersi come diavolo facesse Yoongi, ma decise di ignorare nuovamente la sua testa- e lo sguardo rivolto verso la porta e quindi a lui.

"Dobbiamo parlare, hyung"

Namjoon non perse tempo, non salutò e non disse altro. Semplicemente, lo prese per il polso -ancora, Seokjin avrebbe voluto chiedergli di smetterla di importunare quel maledetto polso, per il bene della sua sanità mentale- e lo condusse verso il divano, facendolo accomodare lì, tra lui ed Hoseok.

Quest'ultimo gli sorrise appena. Jin non si rese minimamente conto delle sue azioni, quel pugno sul braccio all'altezza della sua spalla partì da solo. Sul serio, non era sua intenzione colpirlo. Ma non poté negare a se stesso di sentirsi molto meglio, dopo aver visto la sua stupida faccia contorcersi dal dolore.

"Ahi! Hyung! Perché l'hai fatto?"

Hoseok piagnucolò, stringendosi con l'altra mano il punto dolorante. Namjoon, con fare ovvio, si intromise con un "E te lo chiedi pure, imbecille?" ma Jin lo ignorò. Non era quello il momento di parlare con lui. Oramai aveva involontariamente deciso di dare la precedenza alla rabbia che provava nei confronti di Hoseok e quindi lo affrontò e non riuscì a non alzare un po' la voce "Ti avevo detto di lasciar perdere! Ti avevo detto che ti avrei aiutato io stesso, con lui, se fosse stato il caso! Perché diavolo non hai potuto aspettare?"

Hoseok, tenendosi ancora il braccio e senza cancellare la smorfia dolorante dal volto, si difese "Hyung, è venuto lui da me! E' stato lui che mi ha quasi baciato il giorno in cui eravamo qui da soli ed è stato lui a tornare da me due giorni dopo, saltandomi praticamente addosso all'interno del bagno del pub di Namjoon!"

Ed eccola di nuovo, la nausea al pensiero di quei due "Avete fatto sesso in un bagno pubblico, la prima volta? Davvero?"

"Sì, lo so. Mi sono dovuto fare la doccia almeno tre volte dopo e non credo rimetterò mai più i vestiti che indossavo quella sera ma ehi, non potete pretendere che gli dicessi di no!"

Vedere che la faccia di Namjoon era disgustata quanto la sua mentre tra sé e sé borbottava un "Dio, io ci lavoro tutti i giorni lì" non gli era di alcuna consolazione. E comunque, per quanto trovasse schifoso quel particolare, non poteva smettere di pensare ad un altro dettaglio "Quindi ha iniziato lui?"

Hoseok sbuffò leggermente "Hyung, io non ho il controllo su nulla in questa storia -e la cosa mi sta facendo davvero impazzire, se devo essere sincero. Però... " si fermò, gli prese delicatamente la mano e la strinse leggermente "non essere arrabbiato con lui. E' davvero a pezzi in questo momento e vorrebbe tanto parlarti. Non voleva che la prendessi così"

A quel punto, Jin, ritirò la mano velocemente. Certo, ora era Hoseok a conoscere lo stato emotivo del suo migliore amico. Prima era stato sempre lui, non c'era mai stato nessun ragazzo a venire prima di lui. Non che ci fosse mai stato un ragazzo abbastanza importante per Yoongi da fargli sentire l'esigenza di tenergli nascosto qualcosa, ma cosa poteva esserci di diverso, ora?

Fu in quel momento che qualcosa scattò nella sua testa, qualcosa che gli fece capire quanto la domanda che si era appena posto fosse stupida e la risposta altrettanto ovvia. Sgranò gli occhi e velocemente riportò tutta la sua attenzione su Hoseok "Perché diavolo non siete mai stati a casa sua se voleva tenermelo segreto?"

Lo sguardo dell'altro si rabbuiò appena ma Jin non poté farci più di tanto caso data la velocità con cui si fece tornare il sorriso e la risata "Non vuole che ci vada. Ha detto che non vuole vedermi spuntare lì a sorpresa" il sorriso si spense appena quando aggiunse "Hyung, non ti stava nascondendo niente di davvero importante. Non c'è niente tra noi. Parlaci" e detto questo, gli diede una leggera pacca sul ginocchio e si alzò, dirigendosi verso il corridoio, probabilmente con l'intento di andarsene in camera sua e lasciarlo da solo per parlare con Namjoon.

Jin, seguendolo con lo sguardo, pensò che, nonostante tutto, era ancora l'unico a conoscere davvero lo stato d'animo del suo amico in quel momento, anche se non gli aveva più rivolto parola e lui l'aveva evitato prima. Per questo sentì il dovere di intervenire "Hoseok"

Quando l'altro si fermò e si rigirò verso di lui, continuò "Fai soffrire il mio amico in qualsiasi modo e io darò fuoco a tutti i tuoi vestiti firmati. Nasconderò tutto quello che c'è di tuo qui dentro. Ti farò diventare più matto di quanto tu non sia già. Non sto scherzando"

Hoseok aggrottò le sopracciglia e storse un poco la bocca. Prima di rigirarsi e andarsene definitivamente disse "Non credo ci siano le basi necessarie tra noi per far in modo che io faccia soffrire lui, hyung"

E quella per lui fu la conferma che quel ragazzo non ci aveva capito proprio un cazzo. Bene. Doveva parlare subito con Yoongi. Doveva chiarire, dirgli che aveva capito tutto e che era disposto ad ascoltarlo e aiutarlo. E non voleva farlo subito solo perché così avrebbe potuto rimandare di un altro po' la conversazione col ragazzo biondo che era seduto accanto a lui. Conversazione che, in quel momento, non si sentiva ancora pronto ad affrontare. Avrebbe preferito lanciarsi davvero fuori dalla finestra -e il loro loft si trovava all'ultimo piano del condominio.

"Hyung"

Appunto. La voce profonda di Namjoon lo fece trasalire. La mano che invece lo stava delicatamente tirando per la spalla cercando di farlo girare nella sua direzione, invece, gli aveva fatto venire un infarto. Non era pronto a tutto questo.

"Mi dispiace di averti fatto arrabbiare, non era mia intenzione fare niente che potesse indispettirti. Io non te l'ho detto semplicemente perché non sono affari miei. Credo non siano neanche tuoi ma -"

Jin ridusse gli occhi a due fessure e probabilmente fu per questo che Namjoon si fermò "No. Ehm no, non sono affari miei, ecco tutto"

Il più grande prese un respiro profondo "Va bene, ho capito. Non sono più arrabbiato per questo. Credo anche di aver ingigantito troppo la cosa. E' tutto ok, davvero" e detto questo fece per andarsene, cercando di sfuggire alla mano dell'altro che invece si ancorò ancora più saldamente alla sua spalla. Namjoon, infatti, non gli permise di alzarsi "Non volevo parlarti solo di questo, però"

Seokjin gemette internamente. Ovvio che non voleva parlare solo di questo. Diede una sbirciatina alla finestra, tanto per controllare quanto fosse distante da lui e valutare l'effettiva possibilità di darsela a gambe in quel modo. Non sapeva quanto gli convenisse, comunque. Ci teneva ancora alla sua faccia e la sua dignità era già calata a picco, quindi no, grazie. Era ancora troppo giovane e bello per morire con così poco stile. Non era una buona idea. Decisamente. La soluzione migliore, si disse, era quella di fare finta di niente "E di cosa volevi parlarmi?"

"Dell'altra sera"

Jin sorrise, sperando di essere convincente. A giudicare dalla faccia di Namjoon non lo era affatto. Tentò comunque "Non credo ci sia nulla di cui dobbiamo parlare"

"Non ho detto che dobbiamo parlarne, ho detto che voglio parlartene"

Il sorriso gli si era fossilizzato in faccia, diventando con ogni probabilità l'espressione più brutta che avesse mai assunto in vita sua "Sei sempre così ragionevole, tu?"

Aveva un nodo in gola che gli fece uscire un tono di voce a dir poco ridicolo. L'altro gli sorrise e quella dannata fossetta fece la sua comparsa anche per quella volta. Non ne sarebbe uscito vivo anche se non si fosse buttato fuori dal balcone, lo sentiva.

"Ci provo" si avvicinò appena e Jin non poté trattenersi dal ritirarsi un poco. Era quello il momento giusto, era quello il momento di scappare di corsa. Se solo l'altro gli avesse mollato quel maledetto braccio.

"Hyung"

Il tono di voce si era fatto decisamente troppo serio. Non gli stava piacendo. Era una situazione troppo scomoda. Cercò di soffocare quella parte del suo cervello che gli stava dicendo che in quella situazione scomoda ci si era cacciato da solo. Poi si ricordò che ce l'aveva messo Yoongi, con la sua stupida idea di assecondare le sue voglie e di saltargli addosso -ovviamente, il suo amico a quanto pareva era un esperto nell'assecondare le voglie e nel saltare addosso alla gente. Avrebbe dovuto fargli un bel discorsetto, non poteva vivere come una donnaccia per il resto dei suoi giorni.

Si rese conto che mentre lui si era perso nei meandri della sua mente Namjoon aveva ripreso a parlare "Dicevo sul serio ieri sera. Se all'inizio non ero contento di averti qui era solo perché ho avuto da subito voglia di baciarti. Non volevo offenderti o farti andare fuori di testa. Solo che non... Non credo sia il caso"

A quelle parole, Jin strabuzzò gli occhi e aprì la bocca. Poi però la richiuse, non sapendo cosa dire. Che cosa significava? Perché non era il caso? Il caso di fare cosa? Ma soprattutto "Non mi volevi qui perché avevi voglia di baciarmi?" e in quel momento vide tutta la razionalità abbandonare l'altro ragazzo, che aprì stupidamente la bocca, proprio come aveva fatto lui.

"N-non credo di... Essermi espresso al meglio, sì"

"E allora che cosa volevi dire?"

"Che non voglio limitarmi al baciarti!"

Jin era davvero allibito "Sono circondato da gente che pensa solo a quello. Meraviglioso"

A quel punto Namjoon si alzò dal divano e lo fronteggiò, ancora più serio di quanto era un attimo prima "Per prima cosa, non osare paragonarmi a quei due cretini" lo sguardo si fece più intenso e affilato, tanto da metterlo quasi in soggezione "E secondo, sei stato tu a provarci con me e io non ti sto facendo pesare nulla"

Si alzò anche Jin, nella speranza di trovare qualcosa di brillante da dire per difendersi. L'altro, però, non gli diede il tempo di farlo -il che poteva essere anche una fortuna dato che di brillante non gli era venuto in mente proprio niente.

"Tu ci hai provato e io ti ho respinto perché con te non vorrei mai niente che non sia una cosa seria e ieri sera sembravi tutto tranne che in te"

Se prima non gli era venuto niente, adesso la sua mente stava avendo un vero e proprio black-out. Doveva aver avuto un improvviso problema di udito, non c'erano altre spiegazioni, perché non era possibile che quello che aveva sentito era quello che Namjoon aveva detto. Non poteva avergli fatto una  dichiarazione. Perché quelle parole suonavano tanto come una specie di dichiarazione. Rimase lì, immobile, sentendo di aver perso completamente l'abilità di poter muovere arti e muscoli facciali. Probabilmente la sua espressione era passata pure dall'essere brutta al sembrare quella di uno stitico. D'altro canto, quella di Namjoon, non era sicuramente migliore della sua. Nel momento in cui sembrò aver realizzato quello che gli aveva appena detto, cominciando ad avere uno sguardo allucinato, si allontanò, farneticando parole che suonavano come "E' tardi" o "Devo andare al pub, sì"

Un attimo dopo che la porta si richiuse e Namjoon sparì dietro di essa, Jin scattò, più veloce di quanto fosse mai stato in vita sua, e, quasi inciampando su quello stupidissimo tavolino da caffè, corse verso la sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Estrasse velocemente il cellulare dalla tasca dei pantaloni e digitò di fretta il numero di Yoongi, che non lo fece arrivare nemmeno al secondo squillo "Hyung"

Sentire la voce del suo migliore amico così sollevata lo fece stare subito meglio. Non che il panico avesse lasciato il possesso del suo corpo. Infatti, mentre l'altro cercava di giustificarsi e di scusarsi, dicendogli che non voleva farlo arrabbiare e cose del genere, lui aprì l'anta del suo armadio, che per sua fortuna era abbastanza grande da poterlo far stare comodo, e ci si chiuse dentro. Sì, la cosa poteva anche non avere senso ma lui si sentì molto più sicuro di poter parlare liberamente, lì dentro. Così, interruppe le infinite scuse e giustificazioni del suo amico, iniziando a parlare per la prima volta da quando la chiamata era partita "Yoongi, va bene. Cioè no, non va bene. Sono ancora offeso a morte, ma ho capito"

"Ma io non volevo offenderti, è solo che -"

"E' solo che lui adesso ti piace veramente, hai paura e hai perso il controllo. Lo so"

"Cosa?"

Jin sospirò e si accomodò meglio tra una pila di morbidi maglioni "Yoongi, ti conosco meglio di quanto possa conoscerti tu stesso. Mi sono bastate un paio di parole di Hoseok per capirlo e tu sapevi perfettamente che sarebbe successo. Non vuoi ammetterlo e per questo hai tentato di tenermelo nascosto" sbuffò una piccola risata e poi riprese "Puoi raccontargli tutte le stronzate che vuoi, puoi essere cattivo quanto ti pare, ma la realtà è che non vuoi che venga a casa tua perché hai paura che possa lasciarti perdere per qualche altro futuro idol"

Il silenzio che seguì le sue parole lo spaventò appena. Yoongi non era mai stato quel tipo di persona che riesce ad affrontare questo genere di cose, come le chiamava lui -sentimenti, Yoongi! Sentimenti, ed è umano averne- e dei discorsi così diretti, a volte, potevano metterlo estremamente a disagio. Si morse il labbro, pensando a cosa potesse aggiungere per far sì che il suo amico si aprisse finalmente con lui ma, poco dopo, scoprì di non aver bisogno di aggiungere altro. Sorrise mentre l'altro iniziò a confidarsi "Lui mi vuole solo per questo, hyung! E poi dai, me lo dici sempre anche tu che sarei un pessimo idol! E fisicamente non sono esattamente come i ragazzi che vivono con me, io non -"

Gli diede tutto il tempo che gli serviva, riusciva a percepire la sua difficoltà che stava provando nell'ammettere di sentirsi insicuro. "E' così complessato, hyung. Io non... Non so dirti perché, so solo che è successo e adesso ho una paura folle che possa... Che possa stancarsi di me, ecco. Pensavo che se non l'avessi mai detto ad alta voce non sarebbe diventato reale. E' stupido, lo so. Mi dispiace"

 Quell'idiota era riuscito a farlo passare dall'essere offeso all'essere intenerito. Il suo cuore era troppo debole e per quel giorno ne aveva subite troppe "E' carino. Cioè, è strano che ti piaccia perché è matto come un cavallo, ma è carino. Ti conosco da una vita e non ti ho mai sentito parlare così"

Yoongi, dall'altra parte, rise appena "Già, non dirlo a me"

Di nuovo, calò il silenzio tra loro. Era diverso, però. Questo era più confortante, quel tipo di silenzio che fece capire a Jin, che almeno tra loro, tutto era risolto. Chiuse gli occhi e sospirò profondamente. Cercò poi di calmarsi e poi iniziò "Ieri sera, prima che tu e Hoseok iniziaste a dare spettacolo, io... Ho quasi baciato Namjoon"

"Mi dispiace, hyung, non volevamo interrom-"

"No no, non siete stati voi. E' stato lui. Si è tirato indietro"

Yoongi non disse niente. Jin capì che stava aspettando che lui continuasse. Inspirò profondamente, quasi avesse paura che il fiato non gli bastasse per raccontare tutto "Ha detto che non voleva che succedesse in quel modo, io non avevo capito quello che significa ma non è riuscito a rispondere ieri, quando glie l'ho chiesto -per colpa vostra, chiaramente. E prima, dopo avermi praticamente detto che quello che succede a te non sono affari miei, come se questi fossero affari suoi,  ha aggiunto che non era così che voleva succedesse perché non sarebbe stato serio ma che comunque non è il caso! Che cazzo significa che non è il caso?"

Alla fine ispirò e si ritrovò con il fiatone, data la velocità con cui aveva parlato. Yoongi, semplicemente, gli chiese "E tu che gli hai risposto?" e lui pensò sinceramente che il suo migliore amico fosse una persona inutile "Cosa vuoi che gli abbia detto? Niente!"

"Ehm, sì. Certo hyung" era accondiscendenza, quella? Non era solo inutile, era anche uno stronzo. Non che quella fosse una novità, comunque. Jin non doveva esserne così sorpreso "Ti rendi conto che ti ha praticamente detto che vorrebbe avere una storia con te, vero?"

A quel punto, non poté fare a meno di rispondere in tono acido "E perché non sarebbe il caso, scusa? Sono una persona fantastica, io"

"Magari perché -"

"Te lo sto dicendo perché devi stare dalla mia parte, è così che funziona"

"Non credo sia vero"

"Smetterò di parlarti un'altra volta se non la pianti"

Buttò all'indietro la testa, facendola sbattere contro la parete dell'armadio, chiuse gli occhi e gemette frustrato "Che cosa devo fare?"

In qualche modo, riuscì a percepire il sorriso del suo migliore amico "Parlarci, credo. E capire cosa vorresti fare tu" e a quelle parole gli partì una risata divertita "Detto da te è ironica la cosa. In maniera a dir poco esagerata"

"Sai cosa? E' colpa tua, io te l'avevo detto che non dovevi andare a vivere con degli sconosciuti che hanno messo un annuncio su internet"

Eh, Yoongi non aveva poi tutti i torti. Vista la situazione non era stata la sua idea migliore quella, no "Dovevo buttare fuori a calci in culo Hyosang e tenermi io la casa, avevi ragione"

 

 

 

 

 

 

 

Guess who's back?
-scusate, ma col comeback dei Block B sono in vena di citazioni xD

 

Eccomi qui, miei amati lettori, di mercoledì sera -in via straordinaria- per cercare di rimediare al mancato aggiornamento della scorsa settimana!
E qui per voi c'è un Jin paranoico come non mai xD

 

Comunque.

Ringrazio infinitamente tutti voi, chiunque stia seguendo questa storia e tutti i recensori perché davvero, siete fantastici  Io continuo ad avere mille e mille dubbi ma voi  riuscite sempre tirarmi su di morale! :D

In più, sono a dir poco sorpresa nel vedere che lo scorso capitolo, il primo di Tae, abbia suscitato così tanta curiosità xD Io credevo -e credo ancora- fosse una schifezza xD xD

Grazie, grazie, grazie :'D

Detto questo, vi lascio alla vostra serata.
Prima, però, vorrei invitarvi tutti a leggere l'ultima storia scritta da Jichan, "BTS - Bedtime Stories". E' davvero bellissima, fidatevi di me!

Buonanotte a tutti,
alla prossima settimana

 

YoongiYah

 

 

 

 

   
 
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