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Autore: NightWatcher96    30/03/2016    1 recensioni
La Karasuno non batte la fiacca, specialmente se intende vincere la Winter Cup. Eppure, anche per una giovane esca può esserci un prezzo da pagare...
Genere: Fluff, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Karasuno Volleyball Club, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Da quanto tempo erano in palestra, l’intero Karasuno Volleyball Club? Tre intere ore e fuori il bel cielo cristallino si era trasformato in un ammaliante tramonto, purtroppo, alquanto torrido.
Le porte della palestra erano spalancate per un po’ di corrispondenza d’aria e fortunatamente con le zanzariere si era lontani dall’invasione scomoda di insetti succhia-sangue.
-Oi! Hinata! Mettici più impegno!- gridò Kageyama, scottato.
A quante alzate era? Tobio aveva perso il conto, ormai, mentre soffiava imperterrito sull’esca dai capelli arancioni il cui viso sudato esprimeva semplicemente stanchezza. Hinata lo fissava stordito, con lo sguardo confuso che saltava dall’imprecante ex “Re del Campo” autoritario ai compagni di squadra che assistevano fra il divertito e l’esasperato.
-Ragazzi, che ne dite di darvi una calmata? Lo sapete che Daichi poi si arrabbia e sono guai!- appianò Sugawara, con un sorrisetto forzato.
Alle sue spalle, infatti, il capitano della Karasuno aveva già uno sguardo furioso ma allo stesso tempo stoico che metteva i brividi.
-Sì, lascia perdere Kageyama!- fece eco Nishinoya, ridacchiando.
Il giovane alzatore dai capelli corvini sobbalzò quando si rese conto di che tipo di guaio si era probabilmente cacciato.
-Chiedo scusa!- esclamò, inchinandosi come suo solito.
L’unico a non aver praticamente battuto ciglio era proprio Shoyo, perso a fissare il nastro bianco della rete, con le dita strette sulla superficie della palla multicolore. Oggi non era riuscito a schiacciare la combo nuova, evoluzione della veloce assurda con la quale avevano sorpreso in un’amichevole l’Aoba Johsai.
Forse era il caldo. Forse era troppo stanco.
-Facciamo una pausa, ragazzi- aggiunse Daichi.
-Concordo. Siamo tutti troppo stanchi e irritati- ammise Sugawara, con un dolce sorriso.
Il team si avvicinò alle panchine dove Yachi e la bella Shimizu consegnarono in fretta le bevande d’acqua tenute al fresco e asciugamani puliti.
-Ci voleva proprio!- esclamò Tanaka.
Noya non poté fare a meno di notare l’aura di cupezza avvolgere il giovane Shoyo che teneva in mano la sua bottiglia, senza neanche prendere un sorso. Quel giovanotto aveva sicuramente qualche problema.
-Psss! Asahi!- mormorò il libero, dando una leggera gomitata al fianco dell’asso.
-Che c’è Nishinoya?-.
-Guarda Shoyo! Perché oggi mi sembra completamente estraneo?- sussurrò.
Azumane si limitò a sbattere le palpebre, senza riuscire a trovare una spiegazione plausibile.
Il giovane team rientrò sul campo dopo una decina di minuti, un po’ più carichi per ricominciare l’allenamento.
-Abbiamo ancora due ore prima che la palestra chiuda. Quindi, diamoci dentro!- disse Ukai.
-Karasuno!- esclamò Daichi. –FIGHT!-.
-FIGHT!- ripeté l’intera squadra, pompando i pugni al soffitto.
-Ah, Kageyama e Hinata…- richiamò il capitano.
I due si misero sull’attenti, scrutando preoccupati il viso tranquillo del capitano. Forse la fortuna li assisteva! Molto probabilmente non ci sarebbero stati richiami!
-Cercate di non concentrarvi eccessivamente sulla vostra combo. Seguite gli schemi che già conoscete e di tanto in tanto riprovate. Se vi accanite così, rischiate di stancarvi inutilmente- disse.
I due si scambiarono un’occhiata dubbiosa ma annuirono obbedienti.
Il Karasuno cominciò presto a giocare.
La prima battuta fu per Yamaguchi. Il giovane era come al solito sempre teso tanto che a nessuno scappò il suo sospiro pesante per allentarsi in qualche modo la tensione dopo il fischio di Ukai. Però, sotto lo sguardo compiaciuto di Tsukishima, schiacciò la sua speciale battuta al salto con estrema precisione.
Daichi non si lasciò cogliere impreparato, bastò ricevere il servizio con un’alzata verso Tanaka, in perfetta posizione sotto la rete.
Il senpai pelato del secondo anno saltò e schiacciò con un pallonetto, sorprendendo Sugawara che non riuscì a prenderlo.
-Accidenti!- mormorò l’alzatore del terzo anno con un sorrisetto nervoso.
Ukai fischiò il primo punto per la squadra rossa, mentre Shimizu-san voltò il cartellino corrispondente da zero a uno.
-Don’t mind!- rassicurò Daichi.
Il prossimo servizio fu altrettanto semplice da prendere, nonostante l’effetto della schiacciata facesse sballottare letteralmente la palla, costringendola a cambiare traiettoria. Abile come sempre, Daichi la ricevette con un’alzata eccezionalmente calibrata per l’asso, ovvero Azumane.
L’asso non ebbe problemi a schiacciare con tutte le sue forze dalla seconda linea per superare il muro difensivo di Kageyama, Hinata e Tsukishima. La palla colpì morbidamente la mano di Shoyo, diventando una chance ball.
-Mia!- esclamò Nishinoya, rispedendola verso la prima linea con un bagher.
Lo sguardo di Tobio si accese, pronto per cogliere l’attimo fuggente mentre Shoyo si preparava non a saltare, bensì a volare con tutta la sua agilità.
Il setter alzò la palla roteante senza preoccuparsi di guardare il suo fido compagno e in un momento si udì semplicemente il tocco della schiacciata e la palla che violentissima tracciò una traiettoria sbalordiva giusto alla destra di Daichi.
Lo shock e la sorpresa fecero incurvare leggermente in avanti Ukai a tal punto che perfino il fischietto gli cascò dalle dita.
-M… ma…?- riuscì a balbettare il prof. Takeda, ovviamente scioccato.
-Scusate…- mormorò timidamente Yachi.
Tutti i presenti la fissarono aspettando che proseguisse. La bella biondina arrossì imbarazzata e abbassati gli occhi si limitò a continuare.
-Ho notato che…-.
-Sì…?- seguitò un coro apprensivo di uomini.
-…La palla… è andata fuori…- ammise.
-COSA?!- gridò la squadra rossa, ovviamente incredula.
Difficilmente Hinata sbagliava la traiettoria della palla.
-Ha ragione- seguitò Shimizu. -L’ho notato anch’io. Quando Hinata ha schiacciato, la palla è uscita fuori. Quindi, questo vuol dire che…-.
Fece cenno con lo sguardo a Yachi di segnare il primo punto della squadra bianca.
A questo punto, il Re del Campo esplose, livido di rabbia. Quella era stata un’ottima occasione di provare la combo quasi istintivamente e Shoyo l’aveva sprecata come un deficiente!
-Alzerò la palla a chiunque faccia punto!- cominciò, avvicinandosi all’esca pel di carota. -Si può sapere che ti prende oggi? Non sei in forma perfetta, Hinata! Hai sbagliato ogni singola alzata con le tue schiacciate fuori tempo!-.
-Cosa?!- scattò anche l’altro, scottato. -Guarda che fa rabbia anche a me sbagliare, ma davvero non so se questa sia una giornata sfortunata o cosa!-.
-La fortuna o la sfortuna non esistono, baka! Se la prossima schiacciata la sbagli, non ti alzerò più la palla fino a quando non dimostrerai di saper schiacciare e segnare!-.
Detto questo, Kageyama gli girò le spalle e si sistemò nella solita posizione di difensore/alzatore della prima linea. Al contrario, Hinata si mise a gridare per sbollirsi. In cuor suo, però, sapeva che Tobio aveva perfettamente ragione e la cosa peggiore era dargli completamente ragione.
-Su, su! Non litigate!- riprese Sugawara, sempre con la sua nota materna.
-Mi dispiace- aggiunse frettolosamente Kageyama.
La prossima battuta giunse da Ennoshita. Un velocissimo e perfetto servizio segnò il primo vero punto della squadra bianca, terminando la sua traiettoria giusto a un millimetro della linea bianca del fondo.
-Credevo che fosse fuori! Mi dispiace!- esclamò Noya.
-Don’t mind!- fu la risposta unisona della squadra rossa.
Di nuovo il servizio di Ennoshita ma stavolta Yamaguchi la ricevette con un bagher alquanto sgangherato, frutto di una mezza scivolata e una tuffata penosa, oltre che fuori tempo.
-Scusate!- aggiunse.
-Mia- mormorò tranquillamente Tsukki, schiacciandola senza pietà.
-Facile!- sogghignò Tanaka, alzandola per Daichi.
Il capitano mise a segno un altro punto per la sua squadra. Tobio ringhiò di rabbia, odiava perdere e non poteva neanche fare a meno di guardare di sottecchi il silenzioso Hinata. Perché non reagiva?
Tobio fu costretto a ricredersi quando scorse uno sguardo inquietante sul viso del pel di carota; gli occhi di quest’ultimo erano ampi, le iridi ristrette come in una furia omicida e un flebile sorriso tirava le sue labbra.
“No. Sta cercando un’occasione per pareggiare i conti!” pensò il Re del Campo.
Il nuovo servizio fu intercettato perfettamente da Noya con la sua rotolata Thunder, più chiassosa che spettacolare; subito partì un attacco sincronizzato dove Kageyama alzava per chissà chi.
La squadra bianca si stupì di notare una velocità incredibile al momento della schiacciata. Ma chi, però, avrebbe rispedito quel missile nel campo avversario? La risposta giunse da parte di Tsukki. Essendo un po’ carente nelle schiacciate, Tanaka la ricevette senza problemi, Sugawara l’alzo e Azumane schiacciò.
Il muro Tsukki- Kageyama non servì a bloccare la potente schiacciata e la palla schizzò prontamente verso l’esterno. In un attimo, un lampo arancione rincorse la palla vorticante e mentre seguiva con lo sguardo basito si preparò a saltare.
“Questa è una buona occasione! Forza, Baka-Hinata! Schiacciala!” pensò a rallentatore Tobio.
Il tutto fu alquanto veloce; Hinata spiccò un balzo degno della sua spiccata agilità ma contemporaneamente sentì un dolore acuto alla caviglia sinistra. Probabilmente lo scricchiolio doveva averlo pressoché sentito solo lui perché mentre atterrava e cercava di mantenere l’equilibrio, notò chiaramente che nessuno dei compagni notò nulla. Avevano gli occhi fissi sulla palla che cadde proprio alla destra di Daichi.
Un’altra volta. Ma con una differenza.
Ukai strabuzzò gli occhi scioccati in positivo, poi fischiò a pieni polmoni.
-Ottimo! Hinata, come diavolo hai fatto a schiacciare in quel modo impeccabile?!- esclamò.
-Non lo so. Ho solo sentito che sarebbe stato il momento giusto e nulla… poi ho schiacciato- spiegò impacciato l’altro.
-Ha schiacciato bene, stavolta. E ha fatto punto!- commentò Daichi, soddisfatto.
-E cosa più importante… non so se l’avete notato ma, Shoyo aveva gli occhi fissi sulla palla! In pratica, ha saltato guardandola e non con gli occhi chiusi, come nelle veloci assurde!- aggiunse eccitato Sugawara.
-Ha ragione!- seguitò Shimizu.
La prossima cosa che sapeva Shoyo erano numerose braccia sommergerlo e tanti complimenti a bombardargli le orecchie, mentre dita di varia forza gli scompigliavano i capelli.
-Ora sì che abbiamo un nuovo asso nella manica!- esclamò Noya.
-Già…- commentò il giovane Shoyo.
La cosa che lo preoccupava era il dolore alla caviglia…




Angolo dell'Autrice

Salve, mi presento, sono Watchie96 (Nightwatcher96) ed è la prima fanfic su Haikyuu che scrivo, avendo ormai terminato di vedermi entrambe le serie. Beh, spero che non sia noioso questo primo capitolo e ringrazio sempre a chi legge, commenta o spulcia nella mia galleria. Ah! Quasi dimenticavo, il capitolo può essere accompagnato da "Fly High!", l'opening dell'anime (Burnout Syndrome).
  
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