Your weakness
Heda era seduta sul suo trono,
con la schiena eretta.
Pura immagine del potere.
I dodici clan erano tutti al suo cospetto,
ascoltavano estasiati le parole di quella giovane donna.
Tutti,
tranne una.
Nia.
Regina della nazione del ghiaccio,
Azgeda.
Quella ragazzina parlava di alleanza,
di riunirsi e combattere contro un unico nemico: Maunon*.
Rise, sferzante.
Invidiosa del potere del Heda.
«Ridicolo. Io conosco solo una frase: Jus Drain Jus Daun e non potrò mai allearmi con chi mi ha mosso guerra, in passato: i Trikru! Questa alleanza è fragile. Come te. Bambina».
Heda la fissò.
«Quella è la porta, vattene se vuoi».
Nia arricciò le labbra e volse le spalle agli undici clan,
al Heda.
"Jus Drain, Jus Daun" ripeté nella sua mente stringendo l'elsa della spada. Seguita dai suoi uomini.
Da suo figlio, Roan.
Dalla sua pupilla, Ontari.
E mentre si allontanava volse un'ultima volta lo sguardo verso Heda e vide ciò che a molti sarebbe sfuggito.
Leksa aveva mostrato le sue debolezze,
la sua debolezza,
a lei.
Una ragazzina le premeva dolcemente una mano sulla spalla e rideva con gli occhi,
con occhi grandi da cerbiatta.
Leksa strinse la mano di Costia.
Sorrise crudelmente, Nia.
Adesso sapeva come avrebbe potuto scoprire tutti i segreti di Heda.
Cosa la rendeva così forte,
lo Spirito del Comandante sarebbe stato suo.
Per sempre.
Costia incrociò lo sguardo di Nia, di Azgeda.
Si guardarono.
Costia capì.
Nia se ne andò, lasciando nella sala il vento gelido del Nord.
Angolo autrice:
*Maunon: Gli uomini della montagna in Trigedasleng.
Ho introdotto alcune parole nella lingua parlata dai Grounder/Terrestri.
Spero vi piaccia anche questo capitolo e se vi va lasciatemi una recensione. A presto, Mai Valentine =)
Heda era seduta sul suo trono,
con la schiena eretta.
Pura immagine del potere.
I dodici clan erano tutti al suo cospetto,
ascoltavano estasiati le parole di quella giovane donna.
Tutti,
tranne una.
Nia.
Regina della nazione del ghiaccio,
Azgeda.
Quella ragazzina parlava di alleanza,
di riunirsi e combattere contro un unico nemico: Maunon*.
Rise, sferzante.
Invidiosa del potere del Heda.
«Ridicolo. Io conosco solo una frase: Jus Drain Jus Daun e non potrò mai allearmi con chi mi ha mosso guerra, in passato: i Trikru! Questa alleanza è fragile. Come te. Bambina».
Heda la fissò.
«Quella è la porta, vattene se vuoi».
Nia arricciò le labbra e volse le spalle agli undici clan,
al Heda.
"Jus Drain, Jus Daun" ripeté nella sua mente stringendo l'elsa della spada. Seguita dai suoi uomini.
Da suo figlio, Roan.
Dalla sua pupilla, Ontari.
E mentre si allontanava volse un'ultima volta lo sguardo verso Heda e vide ciò che a molti sarebbe sfuggito.
Leksa aveva mostrato le sue debolezze,
la sua debolezza,
a lei.
Una ragazzina le premeva dolcemente una mano sulla spalla e rideva con gli occhi,
con occhi grandi da cerbiatta.
Leksa strinse la mano di Costia.
Sorrise crudelmente, Nia.
Adesso sapeva come avrebbe potuto scoprire tutti i segreti di Heda.
Cosa la rendeva così forte,
lo Spirito del Comandante sarebbe stato suo.
Per sempre.
Costia incrociò lo sguardo di Nia, di Azgeda.
Si guardarono.
Costia capì.
Nia se ne andò, lasciando nella sala il vento gelido del Nord.
Angolo autrice:
*Maunon: Gli uomini della montagna in Trigedasleng.
Ho introdotto alcune parole nella lingua parlata dai Grounder/Terrestri.
Spero vi piaccia anche questo capitolo e se vi va lasciatemi una recensione. A presto, Mai Valentine =)