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Autore: ValexLP    31/03/2016    3 recensioni
'Può nascere dovunque, anche dove non ti aspetti, dove non l’avresti detto, dove non lo cercheresti..Può crescere dal nulla e sbocciare in un secondo, può bastare un solo sguardo, per capirti fino in fondo..'
Ed è quello che accade a Regina Mills. Grazie ad uno scherzo delle sue amiche, Emma e Mary Margareth, finisce in un programma televisivo, e lì, dove non sarebbe mai voluta andare, incontra Robin Locksley e...
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Regina Mills, Robin Hood
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccovi subito subito il nuovo capitolo. 
Quando sono ispirata vado come un treno. 
Spero solo che vi piaccia come sempre e ricevere tanti vostri commenti e recensioni. 
Intanto buona lettura :D 







Regina era stesa sul letto. Era appena rientrata dalla registrazione ed era sconvolta per tutto quello che accadde in puntata. Non poteva pensare a quello che erano stati in grado di fare quei due. Zelena e Liam.

E non hanno avuto neanche il coraggio di dire altro o di scusarsi. Io davvero sono scioccata! Se penso a quelle esterne con Robin.. ma dico io, ma .. come si fa a fingere così? E lui che ci provava spudoratamente anche con me.. così! Per puro divertimento.. e per mettermi contro Robin. Menomale che non ci sono mai cascata .. non mi quadrò dal primo istante lui. E ho fatto solo bene a non fidarmi.

Poi però il suo pensiero tornò a Robin. Voleva abbracciarlo forte e ballare con lui. Ma Marian arrivò prima. E questo le diede fastidio. Non reggeva più quella situazione. Stavano iniziando la fase finale di questo trono e Regina si sentiva sempre più legata a Robin. Anzi, se per questo a se stessa ora aveva anche ammesso i suoi sentimenti. Doveva solo dirlo a lui. Questo la spaventava ancora un po’. Aveva paura di ciò che sarebbe poi potuto succedere. Aveva paura se qualcosa poi fosse andato storto, avrebbe rischiato troppo. Ma pensò che comunque ormai il suo cuore quello le diceva, e doveva farlo. Doveva dirglielo. Doveva urlarlo.
Mentre pensava a tutto ciò, in radio passò una canzone. Regina la conosceva già, ma questa volta le sembrò come nuova, forse era il momento, forse era che ci si riconosceva alla perfezione, e le scese una lacrima. Una lacrima di gioia. Non le sembrava ancora vero che stesse ricominciando a vivere. Nonostante il suo passato era sempre dentro di lei, sempre una parte di lei, ora capiva che doveva continuare a lottare per quello in cui credeva e per quella persona che le stava facendo ribattere il cuore, come un tempo.

Arrivò poi un messaggio.

La Redazione di Uomini e Donne.

‘Robin ti ha scelta per l’esterna.’

Evvai sì! Non vedo l’ora di rivederti Robin. E questa volta ci penserò io per quest’esterna. Dovrà essere indimenticabile.
 


TRE GIORNI DOPO.
PER IL CENTRO DELLA CITTà.

Robin era stato convocato per l’esterna dalla redazione.
Con le telecamere iniziò a camminare per le vie del centro. La troupe li disse di farla iniziare così l’esterna con lui che camminava. Non aveva la minima idea di cosa fosse accaduto ma ovviamente si fidò.
Camminò e non passò di certo inosservato, ormai erano in tanti a riconoscerlo.

All’improvviso gli arrivò un biglietto.

‘Uh e questo?’, si chiese aprendolo.
‘Più volte sono stata sul punto dirti certe cose. È che quando stavo per farlo poi però mi tremava il cuore. E il ricordo della sofferenza che ho provato in passato mi bloccava. E la paura tornava a galla. Siamo quasi alla fine di questo percorso e sento che se non faccio quello che sento, se non rischio, allora ti perderò. E credimi, è l’ultima cosa che vorrei. Io ci tengo a te. E se non l’hai capito bene.. credo che dovrò porre rimedio e a questo punto urlarlo..’.

Era Regina.

Robin non sapeva inizialmente con chi fosse l’esterna, ma ovviamente quelle parole non li lasciarono il minimo dubbio. Dopo averlo letto, sorrise e alzò lo sguardo non capendo cosa stesse per accadere.
‘Ma cosa sta succedendo? Mi devo preoccupare?’, scherzò commentando da solo e guardandosi attorno.
Poi d’un tratto una voce.

‘ROBIN LOCKSLEY!’

Si voltò.

La voce proveniva da un megafono. E quel megafono lo teneva Regina.
Fece molta fatica nel trovarla, ma la vide su di un ponte che collegava i due lati del fiume della città.
‘Mio dio è pazza! Ma cosa fa?, commentò ancora Robin mettendosi le mani davanti al viso per lo stupore.

Nel frattempo i passanti si fermarono per guardare quella scena così insolita. Alcuni li riconobbero, altri non avevano la minima idea di chi fossero, eppure si fermarono per assistere a qualcosa che non capitava tutti i giorni.

‘ROBIN ..SONO QUI Sì. E SONO PROPRIO IO, REGINA! SO CHE TI POTRà SEMBRARE UNA PAZZIA, MA COME TI HO SCRITTO, SE NON FACCIO O DICO CERTE COSE, SO CHE TI PERDERò. E NON MI IMPORTA Più DI NULLA.. SE PER AVERTI DEVO RISCHIARE OK, VA BENE, RISCHIERò..’,

‘è matta.. è matta forte..’, sempre più senza parole Robin dall’altra parte della strada.

‘…RISCHIERò TUTTO QUELLO CHE C’è DA RISCHIARE E SAI PERCHE’? PERCHE’ IO, REGINA MILLS, SONO INNAMORATA DI TE ROBIN LOCKSLEY.. E VOGLIO URLARLO A TUTTO IL MONDO! MA SOPRATTUTTO AL TUO CUORE..’

‘No vabbè non ci sto credendo..’, visibilmente emozionato Robin e contento di questo passo che fece Regina, non vedeva l’ora di abbracciarla. Capiva l’enorme coraggio di Regina.

‘BENE LOCKSLEY, ORA SE DAVVERO CI TIENI A ME, TI CONSIGLIO DI CORRERE QUI DAVANTI A ME..’ finì così Regina di gridare nel megafono e Robin non ci pensò due volte.

Iniziò a correre per tutta la strada per raggiungerla. Mentre Regina si preparava alla sua stretta, sorrideva ed era emozionatissima anche lei.
Il cuore di Regina, vedendolo arrivare, batteva sempre di più. E il sorriso che aveva addosso era pieno. Si sentiva finalmente viva. Dopo tanti anni, era riuscita ad abbattere un grande muro che aveva dentro e che le impediva di provare e dichiarare sentimenti. E questo lo doveva solo grazie a lui. A Robin.
Regina non riuscì ad aspettarlo per molto rimanendo così ferma. Le corse incontro anche lei e una volta che si ritrovarono l’uno davanti l’altra, Regina saltò letteralmente addosso a Robin, abbracciandolo.

Rimasero abbracciati così per qualche minuto, sotto gli occhi stupiti dei passanti e le telecamere che non persero alcun secondo di quella scena.
‘Non sapevo che fossi così pazza.. questa sinceramente mi mancava..’, disse Robin tenendola sempre stretta a se.
‘Bè le persone fanno sempre cose pazze..’, si staccò dalla sua spalla e lo guardò negli occhi, ‘…quando sono innamorate!’
Robin era visibilmente emozionato. Sapeva quanto fossero importanti queste parole dette da Regina. Posò la sua fronte contro la sua. Anche se in quel momento, si trovavano in mezzo a mille passanti e telecamere comprese, erano solamente loro due. E il tutto il resto non aveva più senso.

Robin stava per baciarla, ma Regina lo bloccò subito.
‘Aspetta.. c’è una cosa che vorrei fare ancora..’, disse Regina guardandolo negli occhi.
‘Ancora?’ disse stupito Robin.
‘Sì però ..ce ne andiamo da un’altra parte.. voglio stare sola con te..’ prendendolo per mano e ritirandosi in ‘privato’. 

Dopo qualche minuto raggiunsero un piccolo parco dove era già a terra un lenzuolo e cuscini.
I due si allungarono a terra di lato, uno di fronte all’altro.
‘Bè allora? Cosa dovresti fare ora? Quale altra pazzia?’, sorrise Robin.
‘No, nessuna pazzia.. solo che l’altro giorno ero in camera e all’improvviso in radio passò una canzone. Ascoltando le parole ho rivisto me e te.. e il nostro percorso e niente, volevo fartela ascoltare..’, spiegò Regina.
‘Oh ma come siamo romantiche..’ sussurrò Robin accarezzandole il viso.
‘Per cui.. ecco qui..’, cacciò dalla tasca l’ipod e un paio di cuffiette che divise, una per se e una per Robin.

Accese l’ipod.
Scorse l’elenco della playlist fino a quando trovò la canzone.

PLAY.
 
Può nascere dovunque
anche dove non ti aspetti
dove non l'avresti detto
dove non lo cercheresti
 

Occhi dentro occhi, e un brivido percorse la schiena di Regina.
Se ripensava alla sua diffidenza dal programma, alle prediche che fece alle sue amiche per averla iscritta di nascosto a quel casting, si sentiva ora davvero strana. Ma felice. Chi l’avrebbe mai detto che proprio in quel contesto stava nascendo un sentimento che non riprovava da tempo.
 
può crescere dal nulla
e sbocciare in un secondo
può bastare un solo sguardo
per capirti fino in fondo
 

..proprio come Robin dal primissimo sguardo, quando la vide arrivare davanti a lei, il primo giorno di registrazione, capì chi fosse davvero Regina. I suoi occhi per lui erano un libro aperto. Non sapeva spiegarsi il motivo, ma fu così. E il gioco di sguardi che si scambiavano, li faceva impazzire. Proprio come anche ora, durante l’ascolto facevano. Erano completamente immersi nello sguardo dell’altro.
 
può invadere i pensieri
andare dritto al cuore
sederti sulle scale
lasciarti senza parole
l'amore ha mille steli
l'amore è un solo fiore
 

..e quante volte Robin aveva lasciato senza parole Regina! ..e quante volte lei a lui, come in quest’esterna. Per Regina era ormai chiaro dentro di lei che si parlava non più di giochi o cose così, ma di qualcosa che stava riscoprendo e che la rendeva sempre più sicura di sé, l’amore.
La canzone andava avanti e la tensione tra i due era tanta. Erano davvero soli. Iniziavano a giocare anche con le mani, che intrecciavano davanti agli occhi. E le loro fronti di nuovo unite. Erano praticamente a pochissimi centimetri di distanza. Non era sicuramente il primo bacio che si davano, ma per Regina l’emozione era la stessa. Ogni volta. Come la prima volta. Si avvicinarono sempre di più. Robin le mise una mano sul suo collo e l’avvicinò alla sua bocca. Ed ecco che arrivò di nuovo il bacio.
 
L'amore non ha un senso
l'amore non ha un nome
l'amore bagna gli occhi
l'amore scalda il cuore
l'amore batte i denti
l'amore non ha ragione
 

Era un bacio diverso da tutti gli altri. Sarà che Regina si sentiva finalmente libera di confessargli i suoi sentimenti, sarà che si era creata un’atmosfera magica, sarà la canzone.. ma sentirono sensazioni particolari. E soprattutto non riuscivano più a staccarsi. Erano baci passionali ma molto dolci allo stesso tempo. Si erano completamente dimenticati di avere delle telecamere addosso.
 
E' grande da sembrarti indefinito
può lasciarti senza fiato
il suo abbraccio ti allontanerà per sempre dal passato
 

questa era la frase che faceva sì che fosse la loro canzone, più di tutte le altre. Almeno era quello che pensava Regina. Era la sua storia. Senza Robin, probabilmente non ce l’avrebbe mai fatta a staccarsi dal ricordo e dalla sofferenza del passato. Anche se era parte di lei. Ma l’incontro con Robin la cambiò totalmente.
 
l'amore mio sei tu
l'amore mio sei
 

Solamente dopo aver sentito queste parole, si riuscirono a staccare un momento. Un istante solo. Regina aveva bisogno di riguardarlo ancora negli occhi e di avere tutta la sua attenzione. Perché quelle stesse parole della canzone, ora le voleva ripetere.
‘Probabilmente starò rischiando tutta me stessa, sto facendo cose che fino a qualche settimana fa non avrei mai fatto, ma te lo ripeto, sento che se non le faccio o non le dico, ti perderò.. ora è subentrata questa paura. E credimi ne è tanta. Per cui, come dice la canzone… l’amore mio sei tu!’, disse tremante Regina.
‘Wow.. non mi sarei mai immaginato tutto questo da parte tua.. sono davvero senza parole. Ma davvero felice, credimi!’, disse un Robin davvero stupito di ritrovarsi davanti una nuova Regina. Forse quella che aspettava da tempo, ma sapeva di vederla uscire allo scoperto.
 
Può renderti migliore
e cambiarti lentamente
ti da tutto ciò che vuole
e in cambio ti chiede niente
può nascere da un gesto
da un accenno di un sorriso
da un saluto, da uno sbaglio
da un percorso condiviso
 
 
Si riabbracciarono mentre ormai la canzone stava terminando.

Passarono quelle ultime frasi distesi su quel lenzuolo. Regina appoggiata tra le gambe di Robin e lui che le accarezzava i capelli. Non avevano bisogno di parole. Quella canzone parlava. E Robin voleva sentirla fino in fondo per entrare sempre più nella testa di Regina.

La canzone terminò.

Si misero entrambi in ginocchio, davanti l’altro. Regina lo guardò e gli aggiustò i capelli.
‘Spero abbia capito ora quello che sento. E quanto ci sono dentro in questa storia. So che probabilmente sto facendo tanto.. troppo forse, considerando com’ero frenata prima e il contesto in cui siamo, ma.. te l’ho detto! Dovevo fare così..’, disse ancora una volta Regina, non nascondendo la sua paura.
‘Hai fatto bene.. se l’hai fatto è perché volevi davvero, e lo apprezzo molto, credimi..’, rispose Robin tenendole la mano.
‘Ora spero solo che qualcuno non mi deluda.. sai e hai visto di cosa sono capace..’, ridendo con lui, ma con un briciolo di serietà di mezzo, ‘.. spero solo di non dover aspettare molto per questa famosa ‘scelta’..’ continuò Regina.
‘Bè vedremo.. ci sono altre cose che devo capire e come ben sai c’è anche Marian dall’altra parte, anche con lei ho condiviso un bel percorso.. quindi non appena avrò le idee ben chiare, sceglierò.. non manca molto!’, spiegò Robin.
‘Lo spero.. spero soprattutto di non dovermi pentire di tutto questo. Sai che non riesco più a immaginarti con un’altra.. è più forte di me ora.. anzi forse da sempre.. quindi, fai il bravo!’ si raccomandò Regina.
‘Io? Ma io sono bravissimo.. non lo vedi?’, scherzò Robin.
‘Si si.. certo..’, ridendo un po’ meno convinta di lui, ‘..anzi aspetta, facciamo così..’, si iniziò a slegare il foulard che portava al collo, ‘..tieni, mettiti questo al collo.. così quando stai per fare qualcosa che mi potrebbe ferire, questo foulard e il mio profumo ti saranno così stretti da sentirti quasi mancare il respiro.. quindi, se vuoi rischiare.. ci penserei tante volte..’, sorrise divertita, aggiustandoli il foulard.
‘Oh che paura! Non sia mai allora.. devo fare il bravo bravissimo allora?!’, rispose a tono Robin.
‘Scemo!’, dandogli un piccolo schiaffetto sulla guancia, ‘..non prendermi in giro.. sono seria!’
‘Oh! Non me lo sognerei nemmeno..’ lasciandole uno di quei sorrisi che a Regina facevano perdere la testa.

E infatti, in quello stesso momento, lo riprese dal foulard con le mani e avvicinò le proprie labbra alle sue, dandoli l’ennesimo bacio di quella giornata.
‘Hai capito o no che non scherzo?! Quello che voglio, me lo prendo. Sia chiaro.. e guai a chi si mette in mezzo..’, tuonò Regina alzando il sopracciglio.
‘Mi piaci quando sei così combattiva.. e gelosa..’, commentò Robin divertendosi a provocarla.

Regina sorrise soddisfatta. E lo riabbracciò. Diventando bimba.
Dovevano lasciarsi, l’esterna era ormai finita. Ma lei riuscì a sussurrargli ancora un’ultima cosa.

‘Portami via.. portami via da qui…’. 
   
 
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