- Ai maghi è concesso di lasciare un'impronta di se stessi sulla terra, così che la loro ombra sbiadita continui a percorrere le stesse strade che calpestarono in vita. Ma solo pochissimi maghi scelgono di farlo. 

- Perché? - chiese Harry. - Ma non importa... a Sirius non importa se è una cosa insolita, tornerà, so che lo farà! 

Ne era così convinto che si voltò verso la porta, certo, per un attimo, che avrebbe visto un Sirius perlaceo e trasparente, ma raggiante, attraversarla per venirgli incontro. 

- Non tornerà. - ripeté Nick. - Lui è... andato avanti. 

- Come sarebbe, 'andato avanti’?- incalzò Harry. - Avanti dove? E senti... che cosa succede, quando si muore? Dove si va? Perché non tornano tutti? Come mai questo posto non pullula di fantasmi? Perché?… -

- Non posso rispondere. - disse Nick. 

- Tu sei morto, no?-  replicò Harry esasperato. - Chi può rispondere meglio di te? 

- Io avevo paura della morte - sussurrò Nick. - Ho scelto di restare. A volte mi chiedo se non avrei dovuto... be', questo non è né qua né là... in effetti io non sono né qua né là…- Sbottò in una risatina triste. - Io non so nulla dei segreti della morte, Harry, perché ho scelto questa meschina imitazione della vita. 

Lord Voldemort vide la bacchetta volargli di mano e Potter che, con un balzo, l’afferrava.

Il raggio di luce verde rimbalzo e, come la prima volta, lo vide tornare indietro. 

Gli parve che il tempo rallentasse, i secondi si dilatarono e si trovò un’ultima volta a sperare che il grande Lord Voldemort fosse diventato superiore alla morte; lui, il mago oscuro che si era spinto in là come nessun altro prima. 

Negli ultimi istanti che lo separavano dalla morte Tom Riddle sapeva solo una cosa: aveva paura. 

Aveva paura di andare avanti, paura dell’ignoto. Tutto ciò che aveva fatto in vita aveva lo scopo di evitare questo momento. 

Aveva infine capito che nessuno può sfuggire alla Morte. 

Cadde a terra, morto. 

19 anni dopo.. 

• - Serpeverde! - urlò il cappello parlante. 

Scorpius Malfoy si alzò dallo sgabello e, dopo aver riconsegnato il capello al professor Paciock si diresse verso il tavolo della sua nuova casa che stava applaudendo garbato il nuovo venuto. 

 Fece appena in tempo a sedersi che un fantasma emerse dal tavolo. 

Scorpius quasi cadde dallo spavento, il fantasma aveva lampeggianti occhi rossi e lineamenti serpenteschi. 

Uno studente più grande lo guardò e sorrise rassicurante. - Non devi avere paura di lui. Ormai non po' più far niente a nessuno. 

• - Io lo so chi sei! - urlò un primino, eccitato. - Mia sorella mi ha parlato di te! Tu sei Voldy-Quasi-Senza-Naso! 
• - Preferisco Lord Voldemort se non ti dispiace!

ANGOLO DELL’AUTRICE:

Si dice che sotto la doccia vengano le idee migliori.. Ecco, a me vengono quelle più stupide!

Il primo pezzo di questa one-shot viene da “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” (per chi non lo sapesse) e le parole di Nick mi hanno fatto riflettere.. In fondo anche Voldy aveva paura della morte.. Anche se essendo un fantasma “l’impronta di un’anima sulla terra” (cit. professor Piton) credo che l’anima di Voldemort fosse troppo distrutta per restare.. 

Comunque questa è una demenziale, quindi posso scrivere quello che voglio! Ahahah! 

Spero vi sia piaciuta e che vi abbia fatto ridere almeno un pochino! 

Recensite! 

Baci,

gossip_girl