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Autore: ilariadragonfly    31/03/2016    3 recensioni
//RanIla//Fluuf//Romantico//Poetico Per Certi Versi//
E' sera tarda e l' amichevole di pallavolo è appena finita, noi due stiamo osservando il cielo notturno.
"Perchè sei sempre stato la mia Luna, senza saperlo"
Ila
Genere: Fluff, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kirino Ranmaru, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La partita di pallavolo tra la mia squadra e la prima in classifica si è conclusa, 3-2 per loro, non so se si possa proprio definire una sconfitta, visto il loro altissimo livello.
Tu hai assistito a tutta la partita, e ora sei sdraiato sul prato del campo, dove si è svolta l’ amichevole, affianco a me: come da promessa.

Entrambi, o per lo meno io, sto guardando il cielo stellato, che spettacolo incantevole.
-A cosa pensi?- mi chiedi quasi con un sussurro.
-Bella domanda Kiki, appena lo so te lo faccio sapere- ti rispondo, spezzando la precedente armonia.
-Va bene Ila- dici solamente e torni a concentrarti su qualsiasi cosa tu stesso abbia interrotto con quella domanda.

Guardo le stelle, poi la luna, di nuovo il manto stellato per poi passare alla “lampadina” bianca, questa sera piena, alla nostra destra, è molto più bassa del solito.
È spiazzante come la luna, che è una, riesca a illuminare tutto intorno a lei.
È incredibile come il capitano di una squadra riesca a risollevare il morale solo con la sua presenza.
-Sto pensando a come la vita celeste sia simile a quella terrena- dico a un certo punto, non badando alle parole che mi escono dalla bocca senza preavviso.
-Spiegati meglio- mi incoraggi, ma non so quanta voglia ho di farti capire qualche mio pensiero, probabilmente stupido.
-Pensa al sistema solare: tutto gira intorno al Sole e i pianeti sono lì, chi a un passo dal poterlo sfiorare, come Mercurio, e chi non ci arriverà mai, come la Terra, per intenderci.
Perché il pianeta più vicino non è la Terra?
Perché Mercurio è il pianeta più vicino?
Che caratteristiche ha Mercurio che alla Terra mancano?- concludo il discorso quasi arrabbiata, come se con quelle metafore e parole involontarie avessi parlato di qualche circostanza particolare senza accorgermene.
-Vediamo se riesco a parlare la tua stessa lingua: perché se la Terra fosse al posto del Sole non riuscirebbe a svolgere il lavoro bene come lui?
Perché tutti i pianeti hanno bisogno della luce di qualcun’ altro per risplendere, Terra compresa, e lui invece brilla di luce propria?- dici con un tono di voce tranquillo e pacato, diverso da quello che ho usato io
-Tu capisci quello che dico?- ti chiedo stupita mettendomi a sedere, tu fai lo stesso e ci ritroviamo entrambi a gambe incrociate, occhi contro occhi, nocciola i miei e zaffiro i tuoi.
-Sì che ti capisco: parli della Terra come se fossi tu, mentre il Sole è il capitano della tua squadra. Chi è a un passo da lei come la sua migliore amica, chi invece non diventerà mai sua amica nonostante gli sforzi. Tu non sei la sua migliore amica perché i vostri caratteri sono troppo diversi e incompatibili, finiresti per bruciarti. “Mercurio”, la sua migliore amica, ha un carattere forte che riesce a contenere tutta l’ energia del capitano. Tu al contatto con lei, ne rimarresti scottata. Non dovresti essere invidiosa, essere il capitano è una gran fatica: deve risollevare in ogni momento il morale della squadra, deve farsi carico del buono e del cattivo risultato della partita, un capitano deve saper valorizzare al meglio ogni componente della “Catena”- concludi la tua risposta, precisa in ogni dettaglio, che fosse ciò che le mie orecchie volevano sentirsi dire?
Non lo so, ma mi ha aiutato a riflettere sul fatto che non sarò mai capitano di nessuna squadra.
-Io credevo che non sarei mai diventato capitano, e ora eccomi qui a indossare la fascetta rossa!- concludi soddisfatto e pieno di te.
Vorrei avere anche solo la metà del tuo buon umore e ottimismo.
-Già- rispondo solamente guardandoti sorridere, che sorriso caldo.
-Comunque sono offeso, non hai nominato la Luna che è il mio pianeta preferito!- esclami facendo il “Finto offeso” e girando il tuo volto di lato, con mento in su e braccia conserte.

Solo adesso
Ho capito ciò che hai detto
Perché ho analizzato il tutto
Nel complesso

La punta del tuo naso va a combaciare con la lampadina del cielo, che spettacolo unico.
-Prima di tutto, la Luna non è un pianeta ma il satellite della Terra, secondo questa sera è più bella che mai, bianca come il latte- commento, e tu ti giri a guardarla.
-La Luna è il satellite della Terra, lei non l’ abbandona mai, è sempre lì, inamovibile dalla sua posizione- concludo la mia spiegazione e tu torni a concentrarti su di me guardandomi negli occhi, che iridi cristalline.
-Non pensi che le luna e la terra, in questo momento, siano troppo distanti?- mi chiedi, ma io non riesco a leggere nulla nel tuo sguardo, tanto meno nella voce.
-In che senso?- domando, ma tu per tutta risposta mi accarezzi la guancia con la tua mano calda.
-Non rimarrò qui a spiegartelo- sussurri, per poi fare un piccolo scatto, giusto il necessario, per posare lievemente le tue labbra rosee e minute sulle mie.
Solo un piccolo e puro bacio a fior di labbra, senza impegno.
Quando ci separiamo, la tua mano è ancora posata sulla mia guancia.
Ti vedo arrossire velocemente e iniziare a cercare una via di fuga con lo sguardo, peccato che questo momento non si può rimandare.
-Rimarrai la mia Luna per sempre?- domando con un sussurro quasi impercettibile.
Pensavi che io non avessi capito quando dicevi di essere offeso, ma tu sei sempre stato la mia Luna che brilla di luce propria e che illumina anche me, senza saperlo.
-Sono la tua Luna, non potrei separarmi da te nemmeno volendo- affermi dolcemente.
Torniamo a guardare il cielo insieme: Terra e Luna.

Non sai, però, che la troppa vicinanza con te in questo momento sta avendo grandi conseguenze sul mio cuore,  provocando alte e basse maree.









*Angolino Della Dragonfly*

Ila: oggi, come sapete, non sarebbe dovuto uscire proprio nulla, ma......
Ran: chi è che ha preso dieci per questo tema?
Ila: io!
Ran: no, io solo la tua ispirazione, quindi il dieci è mio!
Ila: scordatelo!
Ran: allora dividiamocelo
Ila: cinque tu e cinque io?
Ran: no,  nove io e uno tu!
Ila: ma che spiritoso, comunque ho scritto questo tema la cui traccia è " E' una notte stellata e sei distesa sul prato e guardi il cielo, a cosa pensi?", non riuscivo a scrivere cose tipo "penso a..." e discorrere con la pappardella sul ciclo della vita quindi ho creato proprio una storia da capo a coda
Ran: bene, tanto la zolfa è sempre quella: Quindi, se la storia ti è piaciuta o meno, hai trovato errori di ortografia oppure hai dei dubbi fammelo sapere con un commentino qui sotto.
Ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono le mie storie ma anche quelli che la leggono semplicemente perchè sono tanti.

A Prestissimo Al Più Presto

Ilariadragonfly    e    Ran

 
   
 
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