Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: ChiaraBJ    31/03/2016    2 recensioni
“Sono qui su incarico del capo della polizia. E’ venuto a conoscenza dell’incidente autostradale, tra l’altro mortale di cui lei è stato la causa. A suo carico verrà avviato un procedimento da parte del comando generale di polizia, questo significa che lei è stato sospeso dal servizio, appena potrà consegnerà al suo superiore, il commissario Kruger, il tesserino, l’arma d’ordinanza e la patente di guida” (…) Ben restò per un attimo come paralizzato. Non credeva alle sue orecchie. La Schrankmann lo aveva sospeso dal servizio…e per quanto tempo? E perché? Allibito cercò con lo sguardo il suo capo, come in cerca di un aiuto che però non arrivò.
Consigliata, ma non indispensabile la lettura de ‘il poliziotto e la bambina’.
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Jager, Nuovo personaggio, Semir Gerkan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Legami speciali ed indissolubili'
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Sconcertante scoperta

Il giorno dopo Semir era a colloquio con il commissario Kruger.
“Sono riuscita a procurarmi il ‘nulla osta’ per far riesumare  il cadavere del nonno del signor Market, è stata dura, ma alla fine ho convinto la procuratrice Schrankmann,  le ho detto dei nostri sospetti sulla clinica ‘Raven’ e dei decessi di alcuni pazienti che noi riteniamo alquanto sospetti. All’inizio lei non voleva concedermi il permesso, aveva paura di esporsi, poi l'ho convinta, un altro caso simile  alla ‘clinica degli orrori’, un assassino presente nella struttura,  medici ed infermieri compiacenti…la notizia creerà un’onda mediatica non indifferente, la stampa ci andrà a nozze e a volte la Schrankmann piace mettersi in mostra” delucidò il commissario.
“E per il referto? Quanto dovremmo aspettare?” tagliò corto Semir, voleva arrivare al più presto alla soluzione del caso e soprattutto  far uscire da quella clinica il suo migliore amico.
“La dottoressa Brenner mi ha assicurato che ci avviserà non appena avrà i primi risultati. E devo essere sincera non sono tranquilla nemmeno io, il fatto che il suo collega sia in quella struttura, potrebbe davvero essere in mano a dei criminali e nella sua scheda personale risulta molto ricco…”
“Già” confermò Semir pensando che se il commissario avesse saputo dell’aggressione di Ben da parte di Robert sicuramente avrebbe scatenato un finimondo per non essere stata tempestivamente avvisata.
Semir uscì dall’ufficio del commissario, per entrare in quello che divideva con Ben.
Quanto odiava quell’ufficio quando non c’era il ragazzo.
Raramente il posto della scrivania di fronte alla sua era vuoto, purtroppo quando lo era il motivo era sempre lo stesso: il ragazzo era in pericolo, più o meno grave, ma sempre in pericolo. Come sempre in quelle occasioni il suo sguardo cadeva sulla chitarra appoggiata al muro dietro la poltrona del socio. Il ragazzo per ragionare o distendere i nervi si affidava al suo strumento preferito, mentre Semir si metteva a giocherellare con la miniatura della sua auto di servizio, purtroppo l’effetto non era lo stesso perché era inutile girarci intorno il suo ‘calmante’ era la presenza del suo socio.
Ora non rimaneva altro da fare che aspettare che Milly Brenner, la patologa, facesse i primi rilievi e conseguentemente  le sue prime valutazioni sul cadavere del signor Market.
Passarono alcune ore quando il telefono del commissario Kruger suonò.
“Dottoressa Brenner” esordì Kim “Faccio chiamare l’ispettore Gerkhan e la metto in viva voce”
“Certo” replicò con fare professionale la donna “Resto in attesa, ho delle novità e queste non collimano con il referto fatto subito dopo la morte del signor Market”
 
Un’ora dopo Semir era di nuovo a colloquio con il nipote del defunto signor Market, ma questa volta presente c’era anche la zia, nonché figlia di Alexander Market.
“…e così alla clinica ‘Raven’ le hanno detto che suo nonno è morto per cause naturali” concluse Semir.
“Sì certo, mi dissero che il cuore si era fermato…” confermò Peter Market.
“E lei non fece domande e non ebbe sospetti…” incalzò Semir.
“Signor Gerkhan” si intromise la donna “Mio padre oltre ad essere malato era decisamente anziano…devo dedurre dalle sue domande che l’autopsia ha dato esiti diversi…dico bene ispettore?”
“L’autopsia ha rivelato che il cuore di suo padre è stato volutamente fermato. L’esame tossicologico ha rilevato tracce di cloruro di potassio. Si usa per le iniezioni letali…”
Il ragazzo cominciò a girovagare nello studio come fosse un leone in gabbia.
“Ma come si è permesso a far riesumare il corpo” disse stizzita la donna “Con che diritto?” la donna era fuori di se e per Semir questa fu la conferma che la clinica potesse eseguire …delitti su commissione.
“Mio nonno non è stato ucciso!!!” ribatté secco il nipote.
“Lei dice?” ormai Semir era deciso a mettere entrambi alle strette “Non sarà stato lei a pagare il dottor Raven con un assegno di trentamila euro per porre fine alla vita di suo nonno? Ovviamente, questi soldi lei li ha fatti passare per una donazione per le cure prestate al suo caro. Dopo di che penso abbia riscosso una cospicua eredità…”
“Ispettore se mi vuole accusare di qualcosa è meglio che lo faccia formalmente, non le dirò più niente” e avviandosi verso la scrivania prese in mano il telefono “Ora chiamerò il mio avvocato, le sue insinuazioni non mi piacciono”
“Signor Market, ci sono morti sospette in quella clinica, almeno tre…tutti pazienti senza speranza, non voglio discutere con lei se per loro sia stato meglio morire che vivere, ma alcuni giorni fa è stata uccisa una donna, buttata giù da un cavalcavia, le hanno chiuso la bocca perché aveva tentato di avvisare la polizia di quello che stava accadendo nella struttura, aveva visto compiere un omicidio ed un’altra donna, paziente di quella clinica, potrebbe essere in grave pericolo perché potrebbe averne assistito ad un altro”
Semir cominciava ad alterarsi, sapeva che ormai era questione di poco, il muro di omertà dei due parenti del defunto stava per cedere.
“Un mio collega è dentro a quella clinica, sta rischiando la vita per scoprire chi è l’assassino di quella donna, vuole evitare che nel frattempo ci siano altre morti e cerca di raccogliere prove. Io non voglio che gli succeda qualcosa perché lei si rifiuta di dirmi la verità…questo sarebbe complicità in omicidio…anzi sa che le dico? Se solo gli venisse torto anche un solo singolo capello…” ma il piccolo ispettore fu interrotto bruscamente.
“Mio padre…diglielo Peter…ormai è solo questione di …” e la donna si mise a piangere disperata.

Il giovane si sedette su di un divano e accanto a lui si sedette la zia.
Davanti a loro un Semir scuro in volto, con le braccia conserte.
“Mio nonno era un uomo molto orgoglioso, quando gli fu diagnosticata la malattia lui mi supplicò di …” il ragazzo inspirò profondamente. Si stava visibilmente emozionando, ma poi riprese il discorso “Mi supplicò di porre fine alle sue sofferenze, alla malattia,  in poche parole di ucciderlo, ma io non ne ebbi il coraggio, lui mi voleva bene, non ne sarei mai stato capace. Lui supplicò ancora e ancora…non voleva che noi sprecassimo soldi, energie e anni della nostra vita per badare a lui. Ricordo ancora quando in uno dei suoi ultimi momenti di lucidità mi disse di lasciarlo stare,  di non accanirsi su di lui, di non attaccarsi a vane speranze. Lui voleva farla finita, se ne avesse avuto il coraggio e la forza  lo avrebbe fatto lui stesso. Diceva che voleva morire con dignità, ma non ho potuto fare una cosa simile, non c’è l’ho fatta. Così per alcuni anni abbiamo speso soldi per tenerlo in vita il più possibile, nel modo più dignitoso. E’ stata una cosa dura da digerire, lo vedevamo spegnersi ogni giorno di più, era un corpo che lentamente si consumava”
“Ispettore Gerkhan” continuò Peter Market “Come lei saprà c’è un tempo per vivere e uno per morire…”
Ma fu Semir a interrompere il discorso del nipote “Vuole dire che quindi il dottor Raven ha deciso per suo  nonno? Per voi?”
“No, no…” replicò decisa la donna intervenendo nel discorso.
“Il dottor Raven è una persona onesta e rispettosa della vita…non immagina nemmeno quanto si danni l’anima per i suoi pazienti…farebbe di tutto per loro”
“Anche ucciderli per porre fine alle loro sofferenze?” replicò secco Semir “Signori questa cosa si chiama omicidio, omicidio premeditato…”
Semir ormai era consapevole di essere molto vicino alla verità, alla risoluzione del caso, avrebbe avuto prove e una confessione, testimoni, quindi deciso a non mollare proprio ora incalzò di nuovo il nipote.
“Mi dica, signor Market, di chi è stata l’idea di …” Semir cercò le parole giuste, ma l’unica cosa che riuscì a dire fu “Porre fine alla vita di suo nonno? Sua, di sua zia o del dottor Raven?”
“Mio nipote non c’entra “ si fece avanti la donna “Era fuori città per lavoro, fui io che contattai…”
Semir aveva il cuore in gola, ancora una parola, un solo nome e avrebbe avute le prove per incastrare il dottor Raven e finalmente poter tirare fuori da quella clinica degli orrori il suo partner.
La donna tergiversò.
“Mi dica il nome, signora…” supplicò quasi Semir, consapevole che non poteva suggerirle il nome.
“Hermann! Il dottor Ingo Hermann!”
 
Angolino musicale: cosa darei per vedere le vostre espressioni, oltretutto avete letto un capitolo ‘senza Ben’ (cattiveria peggiore non c’è, ma Semir meritava un po’ TANTO spazio visto e considerato che per il suo giovane amico si sta letteralmente dannando l’anima). E poi siamo sicuri che sia lui e solo lui il colpevole? Non sarebbe la prima volta che vi ‘svio’…Grazie come sempre a tutti i lettori e ovviamente ai recensori.
Imagine Dragons ‘Demons’ (Demoni)
Per ascoltarla https://www.youtube.com/watch?v=mWRsgZuwf_8
Quando i giorni sono freddi e le carte tutte scoperte e i santi che vediamo sono tutti fatti d’oro Quando tutti i tuoi sogni falliscono e gli unici che accogliamo sono i peggiori di tutti e lo scorrere del sangue si rapprende Voglio nascondere la verità Voglio proteggerti ma con la bestia dentro non c’è luogo in cui possiamo nasconderci Non importa cosa costruiamo siamo comunque fatti di cupidigia Questa è la mia fine del mondo Così hanno scavato il tuo sepolcro e la messinscena verrà fuori urlandoti
il disastro che hai combinato…


 
  
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