Mi vuoi sposare?
Un
grande boato,
come
un'esplosione, ma non lo è.
La
terra trema in modo sorprendente, facendo danzare tutte le creature
che si trovano su di essa.
In
quel momento Kushina camminava tranquillamente nel bosco, per
raggiungere il luogo dell'appuntamento con Minato: la radura che dà
sul laghetto, ritrovandosi suo malgrado in questo piccolo inferno.
Istintivamente, la ragazza si aggrappa ad un albero balbettando:
-Ma...
ma che cavolo succede??? Questa zona non è a livello
sismico!!!-
Alcuni
attimi di terrore, anche tra la popolazione del vicino villaggio, che
temeva in una catastrofe, ma contrariamente ai loro cattivi presagi,
tutto ritorna alla normalità.
La
terra si placa e la fanciulla lascia la presa dall'albero, ed essendo
ancora un pò frastornata, perde l'equilibrio cadendo col
sedere.
-Ahi...
Ok. Tutto è tornato alla normalità.- dice, proseguendo
il suo cammino.
Per
la fitta foresta saltella di ramo in ramo, arrivando nella radura
dove Minato l'aspetta, la stessa in cui l'ha incontrato la prima
volta. Qui, Kushina si trova davanti un'enorme montagna viscida, con
una giacca alla samurai, che occupa tutta la radura.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!
Ma... ma... ma che... che... che è sto... sto... sto... sto
coso!!!!!- urla lei.
Minato,
sentendo l'urlo megalomane della ragazza, si alza dalla sommità
della “montagna viscida con una giacca da samurai”, facendosi
notare da lei.
-Kushina!-
la chiama.
-Minato!!!!!!
Volevi farmi prendere un infarto??? Si può sapere cos'è
'sto coso?- Urla la ragazza, raggiungendolo.
-Ragazzina!
Non sono un coso, sono il re dei rospi!- dice irritato Gamabunta.
-E
da quando i rospi son così grandi?- domanda Kushina, ironica.
-Minato...
questa ragazza mi dà sui nervi, ragion per cui... ti saluto!-
conclude il re dei rospi, scomparendo.
Avvolti
da una coltre di fumo, i due ninja volteggiano in aria con varie
acrobazie, fino a raggiungere indenni la terraferma.
-Che
simpatico il tuo amico viscido!- dice la kunoichi, con un velo di
ironia, appoggiando i piedi per terra.
-Perchè
devi essere così acida?- domanda Minato, difendendo quel
poveraccio di Gamabunta.
-Acida
io? E tu non potevi venire con un cavallo bianco come tutti i
principi?- chiede lei.
-Colpa
mia se il maestro sa evocare solo rospi!- esclama Minato.
-Che
gusti orrendi!- conclude la ragazza voltandosi, con fare offeso.
Il
giovanissimo Hokage del villaggio della foglia osserva la kunoichi
del turbine mettersi a braccia conserte, dandogli le spalle.
Minato
sa benissimo che quando fa così, l'unico modo per renderla la
persona più docile del mondo è farle qualche coccola.
Senza pensarci su, si avvicina a lei cingendole la vita, appoggiando
il suo volto sulle sue spalle, trasmettendole calore e protezione.
Un
flebile sussulto da parte sua, perchè solo quel ragazzo biondo
è stato capace di regalarle simili emozioni: tutti gli altri
erano solo dei parassiti che volevano usarla una volta e poi buttarla
via, ma lui è diverso. Lui è Minato. Lui è un
ragazzo prodigio, alla sua età è già diventato
Hokage del suo villaggio, inoltre è un bellissimo ragazzo,
estremamente dolce, gentile e premuroso, che ha saputo conquistarla
solo coi suoi modi principeschi.
Da
quando si sono conosciuti, circa un anno prima, si sono frequentati
sempre di nascosto, ma non sono mai andati oltre ai caldi baci a fior
di labbra o a quelli profondi che trasmettono sensazioni fortissime,
agli abbracci rapitori e alle magiche carezze che solcano la pelle
con tenerezza.
-Sei
arrabbiata?- domanda il giovane, accarezzandole i fianchi.
-Uhm...
un pò...- sussurra seducente Kushina.
Minato,
d'un tratto scinde quell'abbraccio, portandosi davanti a lei per poi
lasciarsi cadere sulla fresca erbetta con lei a seguito.
Il
viso imbarazzato della giovane appoggiato sul petto dell'Hokage, i
loro corpi a contatto, la mano sinistra di lui che passa tra i lunghi
capelli di lei e quella destra che le accarezza la pelle, fa si che
Kushina si scosti da lui spaventata, facendola sedere alla sua
sinistra.
-Che
ti prende all'improvviso?- domanda la ragazza, disorientata.
-Sai...
sono stanco...- inizia Minato, interrotto da lei che, titubante, gli
chiede:
-Stanco
di cosa?-
-Sono
stanco di tenere nascosta la nostra relazione, vederci di nascosto...
vorrei che tutto questo avvenisse alla luce del sole... in modo che
io e te, possiamo stare insieme non solo in questa radura, ma anche
fuori...- rivela l'Hokage di Konoha.
-Cosa
stai cercando di dirmi?- domanda nuovamente la kunoichi.
-Vorresti
venire con me a Konoha e diventare mia moglie?- propone Minato, con
un leggero velo d'imbarazzo, mentre le accarezza il volto.
Kushina
è senza parole. Si lascia amorevolmente toccare delle calde
mani del suo amato, per poi gettarsi tra le sue braccia, come era
all'origine.
-Cambi
idea in fretta, tu!- mormora Minato, prendendo a passarle una mano
tra i capelli.
-Io...
sempre...- sussurra sensuale Kushina all'orecchio di lui.
La
ragazza lo sovrasta, facendo in modo che i loro sguardi
s'incrociassero: il cielo incontra il verde delle tenere foglie...
Solo
un sorriso...
Solo
i loro volti...
Solo
loro.
Lei
si china sulle labbra del compagno, lasciandolo piacevolmente
sorpreso, dato che lei non aveva mai preso l'iniziativa.
Un
bacio tenero, ma assolutamente passionale, dove traspare tutto
l'ardore di quel gesto e l'impeto della giovinezza, che in quel
momento loro rappresentano.
Momenti
in cui gli attimi sembrano anni e gli anni attimi,
secondi
interminabili, che solo poche volte nella vita si posso assaporare.
-La
mia risposta è si!- dice Kushina, allontanandosi dal viso del
biondo.
-Finchè
morte non ci separi?- domanda lui, passandole una mano sul viso.
-Finchè
morte non ci separi...- conferma lei, baciandolo nuovamente, per
suggellare quel patto, che il destino aveva già in mente per
loro.
Eccomi qua con una nuova Fic
dedicata alla coppia Minato Kushina
Spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate^^
kiss Shurei