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Autore: Kano_chan    01/04/2016    1 recensioni
Dal primo capitolo:
Occhi scuri, capelli biondi, un bel viso… per dirla tutta, un viso famigliare.
Il ragazzo si chinò verso di me mettendomi una mano calda sulla spalla.
- Ehi, tutto bene? -
La sua voce me lo rese ancora più conosciuto…
Alzai un braccio tremante e appoggiai il palmo della mano sulla sua guancia.
Un’immagine si era formata nella mia mente, troppo sfocata perché riuscissi a decifrarla, troppo sfuggente perché la potessi afferrare. Ma d'altronde, si possono afferrare i sogni?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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30.Ricordi
30. Ricordi


-    Ma che fine avevi fatto? –

Minho mi guardava dall’alto mentre Newt mi porgeva una mano per aiutarmi ad alzare.
Aveva le nocche gonfie e coperte di sangue ma sembrò non farci caso. A quanto pareva aveva combattuto con le unghie e con i denti.

-    Vediamo di mettere prima questi pive da qualche parte, poi parleremo – replicò Newt dopo che lo ebbi stretto in un breve abbraccio.

Scoprii che anche Brenda, come Thomas, era stata colpita da una granata e ora giaceva svenuta sul pavimento di metallo. Con l’aiuto di Jorge li mettemmo entrambi su un paio di divani logori, dopo di che, mentre l’ispanico andava in cabina di pilotaggio, io Minho e Newt ci scambiammo le ultime vicende. A quanto pareva, dopo la mia crisi ero stata portata via e l’uomo ratto aveva proseguito il suo elenco come se nulla fosse stato.
Sulle prime aveva acconsentito alla richiesta di Minho, Newt e Thomas di non forzarli a recuperare la memoria, per poi rimangiarsela il mattino seguente obbligandoli a farlo. Fortunatamente, Brenda si era scoperta dalla loro parte e li aveva aiutati a fuggire. Il piano era stato quello di recuperare tutti gli altri, dirigersi all’hangar, trovare Jorge e fuggire con una Berga. La cosa più sorprendente fu di sentirsi dire che Teresa aveva capeggiato un altro gruppo di Radurai, mettendo fuori gioco tutte le guardie in servizio e andandosene via con uno dei dirigibili.

-    Ci hanno lasciato qui?!- chiesi sconvolta e Minho annuì.
-    Quando siamo venuti nella tua stanza tu non c’eri… e quindi abbiamo pensato che fossi fuggita con gli altri - spiegò Newt.

Per puro caso, quando loro avevano raggiunto la mia camera, io dovevo essere già andata via. Quando mi accorsi che il fatto di esserci ricongiunti, era stato solo frutto della fortuna, un brivido freddo mi percorsa la colonna vertebrale. Sarei potuta rimanere da sola nel quartier generale della Wicked…
Dal canto mio, gli raccontai brevemente quello che mi era successo, che ovviamente non era nulla di paragonabile alla loro rocambolesca fuga. Quando Minho raggiunse quota 26 sbadigli, se ne andò a raggomitolarsi su uno dei divani. Io controllai le condizioni di Brenda e Thomas che sembravano dormire tranquilli, poi chiesi a Jorge se aveva bisogno di qualcosa. Mi rispose che doveva solo dormire e che per questo avrebbe inserito il pilota automatico. Quindi lo salutai e tornai dagli altri.
Minho russava già della grossa mentre Newt era seduto su una delle poltrone, lo sguardo perso in chissà quali pensieri. 


-    Fammi vedere – dissi indicandogli la mano martoriata.
-    Pensavo che ci avessero di nuovo separato – disse Newt mentre mi sedevo davanti a lui e prendevo a pulirgli delicatamente le nocche devastate con un po’ di disinfettante che avevo chiesto a Jorge.
-    Questa volta a quanto pare ci è andata bene – risposi facendogli un sorriso mesto.

Lui sospirò.

-    Mi sono spaventato da morire quando sei svenuta…- mormorò.
-    Scusami – dissi leggermente imbarazzata al ricordo – è che sono andata fuori di testa, non…. – mi interruppi senza saper esprimere a parole ciò che avevo provato in quel preciso momento. Era qualcosa che ancora mi spaventava.
-    Se ti consola non sei l’unica – replicò Newt tranquillo.

Io lo guardai preoccupata.

-    Mi sento diverso.. non saprei spiegarti come.. ho attacchi d’ira improvvisi, qualsiasi cosa mi irrita..- rispose stancamente – ho picchiato Minho mentre eravamo in fuga – aggiunse, prendendo a massaggiarsi la fronte con una mano.
-    Newt io…-
-    Lascia stare – mi interruppe lui – c’è poco da fare.. impazzirò lentamente e ciao ciao – disse amaramente fissando il pavimento – ma sono contento che tu sia immune. Il tizio ratto non ti ha nominata – aggiunse alzando un angolo della bocca.

Io non sapevo assolutamente cosa dire. Non avevo rassicurazioni da dargli… perché non c’è n’erano. L’eruzione si sarebbe espansa sempre di più portandogli via ciò che era.

-    Per questo non hai voluto recuperare la memoria? – chiesi senza dar peso alla mia immunità.

Nessuno mi aveva mai chiesto nulla della mia fase 3 e io avevo deliberatamente tenuto nascosto che per me non ne era stata prevista nessuna. Non c’era bisogno di dirlo.
Newt si limitò a guardarmi, alzando un sopracciglio con fare interrogativo.

-    Ricordarti e poi dimenticare di nuovo…. – spiegai tornando a fissare la sua mano.

Lui fece un ghigno.

-     Sembra quasi che tu mi legga nella mente – disse con una punta di preoccupazione della voce che sparì in un istante – e tu? Avresti voluto recuperarla? –

Io scossi la testa – no, non mi sarei fatta  di sicuro
mettere le mani addosso – risposi convinta.

Tra di noi ricadde il silenzio. Mille pensieri affollavano la mia mente e non riuscivo a ordinarne neppure mezzo. Eravamo precipitati da un incubo in uno ancora peggiore.

-    Non riesco nemmeno a pensare a cosa fare d’ora in avanti.. – disse d’un tratto Newt spezzando il silenzio.

Qualcosa mi si contorse dentro. Quella orribile sensazione di impotenza si fece largo in me, cercando di strapparmi la carne per aprirsi un varco. La questione era, che non avevo una soluzione per il suo problema. Non c’era assolutamente niente che io potessi fare per eliminare la sua malattia. E se a me il pensiero di vederlo impazzire poco a poco mi dilaniava, non riuscivo a immaginare come fosse per lui in quel momento….

-     Siamo cresciuti in una città di montagna. C’erano neve e terribili tormente per nove mesi all’anno; per i restanti tre c'erano temperature tropicali e acquazzoni. Però in quel periodo la natura era così rigogliosa e bella da far venire le lacrime agli occhi – dissi.

Newt mi guardò con gli occhi sgranati dalla sorpresa.

-    Hai detto che siamo cresciuti assieme.. quando hai...? – domandò con un filo di voce.
-    Negli ultimi tempi ho recuperato un po’ della mia memoria.. credo sia dovuto alle numerose sollecitazioni ricevute.. – spiegai – sono per lo più sprazzi della mia infanzia in cui ci sei anche tu – aggiunsi con un mezzo sorriso.

Newt rimase a fissarmi per un attimo con la bocca leggermente dischiusa, poi si riprese.

-    Raccontami di più –
-    Non c’è molto altro… mi ricordo di noi due intenti a parlare vicino ad un lago o davanti al fuoco che brucia d’inverno. Siamo finiti entrambi alla Wicked più o meno quando avevamo 10 anni, credo… poi tu sei stato mandato nella Radura mentre io ti seguivo dai monitor. Sono rimasta con loro finchè non hai… - lasciai la frase a metà sicura che lui avesse capito – e in quel momento mi sono fatta inserire nel programma. Tutto qui, non ricordo altro – mentii.

In realtà ricordavo molto di più... forse la cosa più importante di tutte: il motivo per il quale ero stata spinta a fare tutto quello che avevo fatto. Lo stesso motivo che si era rivelato del tutto insignificante di fronte alla non immunità di Newt, quello che mi aveva fatto avere quella reazione in auditorium.

-    E così siamo cresciuti assieme – disse Newt dopo un momento di silenzio quando ormai avevo finito di medicarlo.
-    E poi probabilmente ci siamo innamorati, sì – confermai io.
-    Questa è una delle cose che mi dispiacerà di più dimenticare quando impazzirò… dimenticarmi di te sarà la parte peggiore – disse con un sorriso tetro.

Non seppi di nuovo cosa dire, sentendo dentro solo una gran voglia di piangere. Non avevamo alcun futuro.. non in questa vita.

Stanza delle mappe:

Giuro non sono sparita!
Chissà se in questi capitoli qualcuno di voi si è fatto un'idea su come andrà la vicenda.. soprattutto ora che si è scoperto che Newt e Carys sono cresciuti assieme.
Ovviamente l'origine di provenienza me la sono dovuta inventare di sana pianta, non c'è alcun riferimento in nessun libro su dove i Radurai abbiano vissuto prima della Wicked (tranne per Thomas). Spero che la trama si stia sviluppando come voi speravate che fosse.
Ringrazio tutti coloro che proseguono a leggere settimanalmente, Nami93_calypso per aver recensito lo scorso capitolo e Luciaventurini per avermi aggiunto tra le preferite!

Grazie a tutti,
Marta

  
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